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GIACOMO AMATI

DECISIONE UNANIME DEL CONSIGLIO. MIGLIONICO, COMUNE LIBERO DAGLI OGM

La Gazzetta del Mezzogiorno
20 Ottobre
2004

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MIGLIONICO - No all'uso di organismi geneticamente modificati (Ogm). Un vero e proprio accordo, in tal senso, è stato siglato in Consiglio comunale tra tutte le forze politiche. L'agricoltura biologica e convenzionale non può convivere con quella transgenica. In virtù di questo dato, l'assemblea cittadina, presieduta dal sindaco Vincenzo Borelli, sindaco di MiglionicoVincenzo Borelli, con il voto unanime, ha dichiarato il territorio comunale «libero dall'impiego di Organismi geneticamente modificati». Ne discende che la cìvica assemblea si impegna a tutelare sia la salute dei cittadini che la salvaguardia dell'intero ecosistema naturale, contrastando ed eliminando, con tutti i mezzi disponibili, le eventuali tecniche di manipolazione genetica degli alimenti. Sarà fatto tutto il possibile per controllare e garantire la qualità dei prodotti agricolo-forestali e di allevamento presenti nell'agro miglionichese. Inoltre, sarà avviata una campagna informativa, a tutti i livelli, sull'importanza di attuare una sana ed equilibrata alimentazione e sui rischi connessi al consumo di alimenti contaminati da sostanze nocive.
Tutti produttori presenti sul territorio e le aziende fornitrici di pasti e derrate alimentari dovranno impegnarsi a dichiarare il non utilizzo di alimenti contenenti Ogm. In definitiva, l'Amministrazione comunale vuole proteggere al massimo l'ambiente locale sia proibendo l'utilizzazione in agricoltura «di sementi e varietà vegetali connesse a forme di sfruttamento intensivo» sia sconsigliando il largo impiego di insetticidi, di diserbanti e di fitofarmaci che possono determinare effetti nocivi sulla diversità biologica delle forme viventi». L'agricoltura locale è ricca di prodotti tipici e naturali di qualità. L'utilizzo di geni di diversa origine causerebbe una ripercussione negativa sulla specificità delle coltivazioni, fino al punto da danneggiarne l'identità. Da qui l'impegno dell'intero Consiglio comunale a difendere al oltranza il locale patrimonio alimentare e la salute pubblica.

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