5.1 L'infanzia travagliata 
 

Enrichetta nasce a Rosignano Monferrato (AL) il 24 novembre 1854, da Costantino, falegname, e da Luisa (sull'atto di matrimonio è Luigia) Colombano, sarta (vedi atto di Battesimo).

La famiglia, poverissima, era molto religiosa e la madre Luisa, donna molto pia, insegnò ai figli, fin dalla loro nascita, l'amore per il Signore. 

Il 25 novembre Enrichetta fu battezzata con i seguenti nomi: Annunziata, Enrichetta, Francesca, Catterina, Maria. Terza di nove figli, due dei quali morti ancora in fasce, verrà chiamata da tutti "Richetta". 

Maestra di Enrichetta fu Luigia Luparia, mentre Don Giovanni Bonelli, parroco di Rosignano Monferrato, fu suo insegnante di Catechismo. Non era tra le prime della classe, ma sapeva a memoria tutto il Catechismo.

 
 
 
Don Bonelli
Don Bonelli Nato a Scandeluzza nel 1828, fu parroco a Rosignano Monferrato  dal 1856 fino alla morte, avvenuta il 22 aprile 1897. 
Sacerdote di grande statura morale e amministratore dei beni dei poveri, le sue "Opere Pie" gli valsero onori e riconoscimenti; cameriere d'onore di Papa Pio IX ebbe titolo di Monsignore ed il conferimento dell'ordine Mauriziano. Fu amico di San Giovanni Bosco. 
Scrittore appassionato, amministrò con grande impegno e dedizione le molte opere di carità del luogo, facendone punto di riferimento qualificato ed all'avanguardia per i poveri ed emarginati del tempo. 
Tra le opere sociali, a lui si deve l'istituzione dell'asilo Bonelli che per circa 100 anni fu retto dalle suore Salesiane di Don Bosco. 
(le notizie su Don Bonelli e la sua foto sono tratte dal sito www.rosignanomonferrato.com).

 

Il 16 novembre 1862, all'età di otto anni, Enrichetta ricevette la Cresima da Monsignor Luigi Nazzari di Calabiana, con altri duecento bambini. Madrina, comune per tutti i cresimati, fu la Contessa Callori Picco Gonzaga dei Marchesi di Revel di S.Andrea. Il 12 marzo 1864, Sabato di Passione, fu ammessa alla Comunione con votazione 10/10. 

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La madre Luisa, anche se di salute molto delicata, cercò in tutti i modi di aiutare il marito Costantino ed Enrichetta fu il suo più grande sostegno.

Il 9 luglio 1869, dopo essere andata a spigolare, mamma Luisa non rientrò a casa. Dopo affannose ricerche, la ritrovarono a sera tra le sue spighe, sulla strada tra Ozzano e Rosignano. Pochi giorni prima di morire pronunziò la seguente preghiera al Signore, non in chiesa, ma davanti a sua figlia: "Signore, eccomi, prendete la mia vita, se vi piace, ma che nessuna delle mie cinque figliole abbia da restare nel mondo corruttore!". 

 
 
Abbiamo ritrovato il suo atto di morte nell'archivio Comunale di Ozzano Monferrato: 
 
"Il 10 luglio 1869 sono comparsi Surbone Costantino del  fu Francesco Maria, cebrajo, di anni 42, nato a Treville e residente in Rosignano e Ferraris Gioanni di Angelo, contadino di anni 32, nato ad Ozzano e residente in Rosignano, conoscente della defunta. Dichiarano che alle ore 2 pomeridiane, del giorno 9 luglio, sulla strada pubblica detta Carnanara, in Ozzano, è morta Colombano Luigia, nata a Quarti di Pontestura, residente in Rosignano, figlia dei viventi Francesco e Gaviati Antonia, contadini, residenti a Brusaschetto, moglie di detto Surbone Costantino".
 
 

Luisa aveva 37 anni e lasciava sette figli, tra i quali, Angelica, di soli nove mesi. Enrichetta aveva 15 anni e per devozione portava già il cilicio (vedi foto in appendice). Il marito aveva 44 anni.

A causa della povertà e dei debiti, Costantino dovette vendere la casa e trasferirsi in una "casina" vicino alla Parrocchia. Sempre per ragioni finanziarie, successivamente traslocò con i figli anche da questa abitazione per trasferirsi nella Borgata di Airali. 

Nel 1870 il fratello maggiore di Enrichetta,  Carlo si arruolò volontario nell'esercito; suo capitano fu il fratello della maestra Luparia.

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