Adda (ex Honululo, ex
Nina), 1908-1913
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La Adda era una “Nave” a tre alberi di tipo “Nova Scotia”, costruita nel 1882, a Saint John New Brunswick (Canada), da J. Fraser. Il termine Nova Scotia era un termine usato nell'area Mediterranea, in America erano chiamati "Down Easter" (F. Giorgetti, 2001).
Lo scafo era in legno (pino e pitch pine), mentre l’impernatura era in ferro galvanizzato e metallo giallo; fu foderata con metallo nel giugno 1905.
Aveva una lunghezza di 67.05 m, una larghezza di 12.53 m, un pescaggio di 7.37 m, un puntale di 7.45 m ed un tonnellaggio netto/lordo di 1498/1.661 t.
Nel 1908 (seconda metà) fu acquistata dalla Soc. An. Riccardo Gualino p. legnami & cementi (Henry Piaggio manager) che la tenne fino al 1913, con Capitano E. Santagata. Fu registrata nel compartimento di Genova con numero di matricola 104.
Nelle colonne classificazione non è riportato alcun dato per tutto il periodo. Essendo un bastimento vecchio non fu probabilmente sottoposto a visite per classificazione.
La nave scompare dagli elenchi nel 1913.
[Prima di essere acquistata dai Gualino-Piaggio, la Adda aveva altri nomi:
Nel 1904, appare per la prima volta nei registri italiani con l’originario nome di Honululo. Apparteneva ai F.lli Bianchi di Genova ed era comandata dal Cap. Valle.
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Dal 1905 al 1907 divenne Nina, con stessi armatori e stesso capitano.
Nel 1908 la nave viene acquistata dall’Ind. e Comm. Legnami (manager Henry Piaggio), con comandante ancora il Cap. Valle. Il bastimento viene ribattezzato Adda. Questo dato si riferisce sicuramente alla prima metà dell’anno, come testimonia il diario di Angelo Santagata nell'Appendice 4.
[Anche in tutti questi anni la nave non fu mai sottoposta a visite per classificazione]
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Sull'attività e le rotte della Adda al comando di Emanuele Santagata si conoscono i dati riportati nel diario del 1909 del figlio Angelo e qualche accenno dalla letteratura:
a) Dal Diario
Anno 1908
20-25 luglio 1908: Salpa da Marsiglia per Matanzas (Cuba) con carico di tegole.
Lasciate alle spalle Minorca e Maiorca, la Adda attraversa lo Stretto di Gibilterra dopo 15 giorni dalla partenza. Costeggiate le Canarie, inizia la traversata atlantica (100 miglia diurne) giungendo ad Antigua, nelle Antille, la sera del 4 settembre 1908. Avvista, quindi, in successione: Guadalupe, Haiti (9 settembre), Giamaica (12 settembre), Cayman (17 settembre), Capo S.Antonio (Cuba; 20 settembre alle ore 11), Baja Honda (24 settembre) e La Habana, approdando a Matanzas alle ore 16 di un giorno sconosciuto (probabilmente tra la fine di settembre e i primi di ottobre 1908). A Matanzas rimane per circa 15 giorni.
Successivamente, fatto scalo per circa 25 giorni (probabilmente in novembre) anche a La Habana, riparte per gli Stati Uniti.
A questo scalo cubano, come già detto, si riferisce la foto della Adda che entra nella baia di La Habana senza l’ausilio del pilota. Quest’ultimo fatto è citato anche sul diario di Angelo.
Sul retro, la foto riporta la data: “settembre 1908”. In realtà, conteggiando i giorni di navigazione e di scalo riportati sul diario, la foto dovrebbe essere più recente di un paio di mesi.
Dopo 4 giorni di veloce navigazione, approda a Horn Island (Stato del Mississippi), probabilmente tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre 1908. In questo porto rimarrà per 3 mesi.
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La Habana (Cuba)
Settembre 1908
"Nave" Adda - Cap. Emanuele Santagata
con mozzo di coperta il figlio Angelo
foto regalata al bisnonno perchè entrò
nel porto di L'Avana senza l'ausilio
del pilota, con una nave a
vela in legno ormai "antica",
come nessuno aveva fatto prima
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Anno 1909
1° viaggio
La Adda salpa da Horn Island il 3 marzo 1909 con destinazione Genova e con carico di legname.
Il 17 aprile segnala la sua posizione a circa 200 miglia dalle coste del Portogallo, latitudine di Lisbona (dal 'Shipping Gazette': sp. 17Ap. 39N 14W). Approda a Genova il 7 maggio 1909, dopo 64 giorni di viaggio.
2° viaggio
Parte da Genova l'11 agosto 1909 con destinazione Barbados; in questa isola giunge il 25 settembre 1909, dopo 43 giorni di navigazione.
Riparte il 1° novembre per Pascagoula (U.S.A., Stato del Mississippi). Da Pascagoula viene dirottato per Mobile (Stato dell'Alabama). In questo porto arriva l'11 novembre 1909, dopo essere stato avvistato a Horn Island il 7 novembre 1909.
Nel diario viene citata, per questo viaggio, la “paccottiglia” trasportata: vini e liquori (Cognac, Champagne,..) e maglie. La “paccottiglia” era il carico “privato” (e, quindi, “non ufficiale”) del bastimento; era di proprietà del Capitano, come nel nostro caso, o degli uomini dell’equipaggio.
L'equipaggio della Adda del 1908 (in: F. Serafini - Uomini e Bastimenti di Capo Horn, Ed. Gribaudo 2004) il Com. E. Santagata (col vestito scuro, barba nera e il farfallino), a destra dello scrivano (con la barba bianca) ed il figlio Angelo (per terra a sinistra del salvagente)
b) dalla Letteratura
LA FLOTTA GUALINO & PIAGGIO [dal Tomaso Gropallo, il Romanzo della Vela, 1973]
Costituita verso il 1900 sotto forma societaria ebbe come principale scopo il trasporto di legnami dal Golfo all’Europa. Nel 1908 la flotta era composta di unità eterogenee fra loro. Alcune erano di provenienza italiana come
[....] Dora (ex Cristoforo Colombo) Capitano Luigi Parascandolo
[...].
Venivano poi i vari <<Nova Scotia>> racimolati qua e là, cioè: [...], Adda (ex Nina) Capitano Mario Santagata, Arno Capitano Giovanni Terranova [...].
Il Tomaso Gropallo cita alcuni “passaggi” di questi velieri:
1908 Adda Pascagoula [Mississippi] - Tarifa [Portogallo] 54 giorni
1909 Dora Pascagoula [Mississippi] - Tarifa [Portogallo] 60 giorni
1912 Adda Genova - Gibilterra [Spagna] 22 giorni
[...] Adda, Arno, Brembo e Dora già nel 1911 più non figuravano sui registri di classificazione.
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Adda (ex Nina) J. Meyer, Amburgo
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Il nome Mario Santagata riportato dal Tomaso Gropallo è quasi sicuramente un’errata lettura di “Mannu”.
Il “passaggio” del 1908 è precedente alla traversata che ha portato Angelo in America e si riferisce alla prima metà di quell’anno. Questo fu probabilmente il “viaggio inaugurale” della “nuova” nave dei Gualino-Piaggio; in questo periodo, infatti, come già detto, la Adda non apparteneva ancora a questi armatori.
Il “passaggio” del 1912 è relativo, invece, ad una delle ultime traversate della Adda, che come già accennato, scomparve dai registri navali nel 1913.
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Dora ed Arno sono due dei bastimenti dei Piaggio presenti in America nel 1909. Il Dora del Cap. Parascandolo (napoletano) fu protagonista di una disavventura raccontata da Angelo nel Diario.
Sulla fine della Adda (ex Nina, ex Honululo) accenna il Gio Bono Ferrari:
“Brig. a Palo NINA, costruzione Nuova Scozia di 2500T., adibito ai viaggi dei Capi e d’Australia. Fu poi venduto a Enrico Piaggio. Finì pontone carbonifero in un porto di Spagna.”
La foto della “Adda in navigazione” è stata pubblicata sul Tomaso Gropallo e dovrebbe riferirsi ad uno degli ultimi viaggi.
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"UOMINI E BASTIMENTI ITALIANI DI CAPO HORN" (Com. Flavio Serafini, ed. Gribaudo, 2004)
Il Com. Flavio Serafini, Direttore del Museo Navale del Ponente Ligure di Imperia, con il quale abbiamo collaborato per la parte riguardante il Cap. Emanuele Santagata (Capitolo: "Ultimi Capitani in Vela"):
"[al Bersagliere] Segui l'imbarco sulla nave Adda, un "Nova Scotia" degli armatori Gualino & Piaggio. Capitan Emanuele, "Mannu", la comandò dal 1908 al 1913, in viaggi da Genova a Barbados, con l'intervallo (dal luglio al novembre) del comando di un Capitano Schiaffino. L'Adda era adibita al trasporto di legname tra il Golfo del Messico e l'Europa.
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Lo stesso Autore, in una comunicazione personale del settembre 2004, conferma il secondo viaggio dell'Adda raccontato dal diario di Angelo e ci fornisce indicazioni inedite su un viaggio del 1911. Dal libretto di navigazione, di un marinaio imbarcato sulla Adda, conservato presso il museo risulta che:
Nave Adda (Cap. Emanuele Santagata): salpa da Genova 11 agosto 1909 con destinazione Barbados. Rientra il 22 marzo 1910.
Brigantino a Palo Adda (Cap. Schiaffino): salpa da Genova il 29 luglio 1911, con destinazione Restighouse. Vi giunge il 7 novembre 1911".
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