Traversata semiseria di Alessandra in quel di Ascoli.

Era: l'anteprimina.

Fu: discorsi oscariani e dintorni.

Warning!!!

 

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A. in  A. che starebbe per “Alessandra in Ascoli” (da non confondere con l’Italiana in Algeri, sebben non meno avventurosa) ed è la narrazione, o tenta di esserlo, della trasferta decisa su due piedi dall’intraprendente Alessandra in quel di Ascoli, onde presenziare alla presentazione della doujinshi Liberté tenutasi il 17 luglio nella storica cornice di Palazzo dei Capitani, Piazza del popolo. Il memorabile evento faceva parte della manifestazione “Ascoli games”, seconda edizione del raduno di fumettari e affini che dal 2009 anima la ridente cittadina picena, altrimenti esanime causa calore estivo.

Per quanto i giornali che hanno riportato l’avvenimento nelle cronache mondane possano ritenersi nell’insieme adeguato testimonio dell’accaduto, essi meritano tuttavia un’integrazione, giacché non vi è colto con sufficiente risalto il verificarsi straordinario di una congiuntura astrale rarissima, ovverosia il realizzarsi concomitante delle seguenti tre condizioni:

1) Esposizione pubblica alla visione del volgo di preziosi disegni e storici originali oscariani realizzati da Laura Luzi ed Elena Liberati.

2) Incontro dal vivo tra Laura e Alessandra, evento che, misurato in unità temporali umane, ha all’incirca la ricorsività del passaggio della cometa Yakutake.

3) Schiodamento del nobile portapiume di Alessandra dalla sua abituale sede di residenza e suo trasferimento per due giorni, con truppa al seguito, nella ridente cittadina eccetera.

Fatte queste necessarie precisazioni per mettere il lettore nelle facoltà di cogliere la portata straordinaria di quanto avvenuto, tenteremo ora di darne una ricostruzione per sommi capi.

Il 1 luglio 2010, dopo tre settimane circa di meditazione trascendentale sul da farsi, Alessandra comincia a ventilare a Laura la sua intenzione di venire a trovarla ad Ascoli in occasione della presentazione del fumetto. Laura, dopo essere sopravvissuta a un principio di soffocamento determinato da una frittella cotta al crisp andatale di traverso per la sorpresa, accoglie la notizia con entusiasmo venato di prudente scetticismo. Ma Alessandra, invasata improvvisamente dallo spirito di un operatore Ventaclub in cassa integrazione, ha ormai già deciso una sortita di due giorni a cavallo del week-end (no, non a cavallo in senso proprio) e individuato allo scopo su internet un suggestivo bed & breakfast alle porte del centro storico (poi rinominato “bread & breakfast” per la dislessia della suddetta e altresì – facendo di necessità virtù - per l’ottima colazione servita): cosicché il giorno 6 luglio Laura riceve comunicazione ufficiale che l’incontro di Teano si farà. E non risponde: “Obbedisco”, ma :”Minchia!”

Scherzavo.

Gli influssi dei pianeti, comunque, sono favorevoli, e il giorno 17, con l’inopinato supporto del coniuge a far da chauffeur in puro stile Grandier e prole al seguito in puro stile “Le invasioni barbariche”, i nostri raggiungono Ascoli Piceno a un’ora in cui ormai la titolare del B&B paventava di aver subito uno scherzo telefonico. Prendono possesso con soddisfazione della graziosa “casetta” - come la piccola Alessandra-junior (nome d’arte, ça va sans dire) definisce l’appartamentino di due stanze affacciato su un suggestivo scorcio del centro storico, e si fiondano a piedi verso il luogo convenuto, facendo il breve percorso fino a Piazza del Popolo alla temperatura di circa 40 gradi all’ombra. Sono circa le 17 di quella che l’ostessa definisce: “La giornata più calda dell’estate nella città più calda d’Italia” (una donna con un vero pallino degli affari). Ma tant’è, Ascoli è bella, al centro ci sono i nostri amatissimi e la nostra amatissima che ci aspettano, e, da quando Dustin Hoffman ha detto che il naufragar gli è dolce in questo mare, i turisti pullulano anche con 40 gradi all’ombra.

La strada è veloce e il centro, bellissimo, della città, fa da cornice al pellegrino finché davanti ai suoi occhi si apre la splendida Piazza del Popolo. Veramente uno spettacolo di architettura e d’arte.

Che sia frequentata nella giornata odierna da insoliti soggetti  (a parte i protagonisti di questa storia, ovviamente) si vede fin dalle vie laterali: compaiono infatti un gruppo di vampiresse cotonate su tacco 12, e più in là la consorte di Super Mario.

Al centro della piazza, appena arrivati, stands inequivocabili avvertono che ci troviamo nel posto giusto: banchetti con avventori che giocano, comprano gadget, fanno tornei, e soprattutto parlano tra loro in un linguaggio esoterico per soli adepti, scambiandosi indicazioni su come superare livelli e ottenere numeri rarissimi di sconosciuti manga usciti solo nello Shikkoku, disponibili in caratteri katakana.

Tant’è: i fumettari sono dei matti e noi li comprendiamo bene, condividendone in qualche modo la follia.

Ai bordi del forum, invece, manichini vestiti da soldati e soldati vestiti da manichini segnalano, in tenuta da combattimento, la presenza dei gruppi Soft air che offrono  dimostrazioni agli astanti. E bando all’ironia, ci mancherebbe, perché si tratta di giovani davvero eroici, che gratuitamente accettano di bardare di tutto punto bellicosissimi ragazzini e farsi sparare addosso da loro, in appositi spazi messi a disposizione dall’organizzazione, in nome della causa e della promozione del loro sport. Se non è abnegazione questa!

La provocazione è infatti troppo forte per il pargolo maggiore, che chiede e ottiene di fare l’esperienza, tentando contestualmente di uccidere una decina di persone a cui spara con un mitra a pallini, e altresì lamentandosi per l’assenza di granate.

Alessandra, nel frattempo, ha già guadagnato Palazzo dei Capitani e incontrato e baciato ripetutamente Laura, che è ivi presente da un paio d’ore dopo aver trasportato e sistemato, grazie alla sua prestanza fisica non indifferente, disegni e opere custodite in enormi cartelle rettangolari , il cui lato maggiore supera abbondantemente la sua altezza. L’incontro viene bagnato da brindisi alla Coca-cola e ovviamente immortalato da foto celebrative che qui non vengono pubblicate onde non abbagliare il pubblico con la visione della sfolgorante bellezza delle Nostre.

Esposti su pannello apposito - e tacciamo i retroscena per amor di patria -, i disegni presenti e passati sono davvero bellissimi. Fa un effetto straordinario vedere dal vero quelli che si sono visti sul sito. Quasi sfiorarli, sentire l’odore degli inchiostri. Sul tavolo dei relatori (che in effetti relazionano in piedi davanti al tavolo) sono accumulati rarissimi numeri di edizioni perdute, di fanzine conosciute di fama o viste riprodotte, ma mai toccate e ormai introvabili.

Ci vuole un po’ prima che l’incontro, raccolto™, inizi, con qualche manciata di minuti di ritardo sulla tabella di marcia. Il pubblico arriva alla spicciolata, guarda i disegni, ammira e si complimenta, si siede parlottando nelle prime file in attesa che si cominci. Elena non è potuta venire ma ha mandato un intervento, Laura accoglie le domande e risponde, poi si dispone a presentare il lavoro. Il primo numero di Liberté già uscito, il racconto di ciò che si sta facendo per il secondo numero, i disegnatori, come si fa un fumetto, com’è nata l’idea. Si crea un’atmosfera confidente, e la piacevole informalità stimola parecchie domande e interventi. Ci si perde nel ricordo dei rispettivi innamoramenti per il Grandier, delle tempeste ormonali precoci provocate negli astanti di sesso maschile dal seno di Fujiko. Super Mario e consorte annuiscono e, mentre fuori gracchiano gli altoparlanti della festa, qui il clima è accogliente e velato di nostalgia. Laura spiega e risponde con affabilità e pertinenza. A un certo punto le domande si fanno anche tecniche: retini, filtri e chi lo sa lo dica. Ma Laura è preparatissima e dialoga con cognizione di causa su tutto, provocando l’ammirazione degli astanti e soprattutto di Alessandra, che avrebbe fatto scena muta alla metà dei quesiti ma a suo modo cerca di contribuire buttandola sul sentimentale, essendo gli sbrodolamenti retorici una sua grande specialità.

Dura un’oretta, mentre al piano di sotto si gioca la partita di Risiko gigante e da fuori arrivano (anche troppo, in effetti) le voci della fiera. La curiosità e l’entusiasmo per l’uscita del secondo numero di Liberté sono palpabili tra i presenti, e quando l’incontro viene chiuso dagli organizzatori si formano di fronte al tavolo gruppetti di appassionati che vogliono sapere.

E a un certo punto è ora di andare. Sembra facile recuperare la truppa, ma così non è: il giovane virgulto, rimasto col padre dabbasso, accetta solo dopo lunga contrattazione di lasciare il Risiko gigante, dietro promessa che gliene verrà appena possibile costruito uno uguale tramite bricolage domestico. Si fa ancora un giretto e si torna alla base, pregustando la succulenta cenetta preannunciata da Laura e consorte nella loro deliziosa dimora. Promessa mantenuta in pieno: chiacchiere in amicizia, squisite pietanze, piena armonia favorita anche dal comportamento decoroso della prole (sapientemente ipnotizzata, del resto, da un bellissimo cartone per lei proiettato su maxi-schermo).

La giornata finisce e finisce anche l’incontro. Ne valeva la pena. Magari la prossima volta sarà tra meno di mille anni…

 

Adiectio Laurae.

All’alba delle 20,40, finalmente rilasciata dal gruppetto di appassionati e curiosi a cui Alessandra l’aveva smollata al termine della chiacchierata, Laura riesce infine a riguadagnare il piano di sotto, ove tenta di schiodare Andrea dalla visione di una partita di Magic. Niente in contrario, solo che Andrea ha promesso di cucinare e sfamare la truppa, e Laura, nella giornata più calda dell’estate (37 all’ombra da noi in collina…), anela ad una doccia. Dovrebbe cucinare anche Laura, ma, alla fine, molto ingloriosamente, crolla e si dà ai sollazzi mangerecci.

Le dispiace per l’assenza di Elena, d’altra parte il caldo è devastante e la traversata fino ad Ascoli non proprio leggera.

Però è molto grata a Matrix, che ha fortemente voluto questa anteprima, e a Dimensione fumetto, perché hanno offerto a Liberté una possibilità che, finora, nessuno ha dato.

E felice, felicissima, e grata, per aver rivisto Alessandra e la bellissima (ed educatissima!!!) truppa.

 

 

pubblicazione sul sito Little Corner settembre 2010

 

 

Mail to alessandra1755@yahoo.it

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