De scalibus referendo

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Al Direttore generale Gumatya

Agenzia Osservazione Esterni

Sede di Archolucon, Marte

 

Agente                         Stupido1

Rapporto                     26853

Oggetto                       scale

 

Volevo sottoporre alla Vostra attenzione la strana propensione del popolo francese per le scale di ogni genere: scalee, scale a chiocciola, scalinate, rampe… Ne costruiscono dappertutto, piccole e grandi, partendo dal semplice gradino fino alle scalinate di decine di rampe. Bisogna salire o scendere scale ovunque si voglia andare: per entrare o uscire da casa, per andare al bagno, passeggiando in giardino. Figuratevi che, pur di poter utilizzare le scale anche al momento di andare a letto, hanno sollevato brande e materassi tanto che devono salire qualche gradino prima di coricarsi, e così dormono tranquilli solo se hanno la loro piccola scala accanto, così come è risultato da una mia personale ispezione svolta su numerosi secoli di storia francese.(1)

Su di esse si svolge la maggior parte della loro vita: ci si incontra, si duella(2), si scambiano informazioni, si fanno nuove amicizie. Se una persona vuole uccidere qualcuno, il primo tentativo sarà sulle scale. Se qualcuno si vuole suicidare, si butta da una di quelle scalinate costruite solo per il gusto di costruirle, e che sembrano messe lì, così alte, proprio come invito a inventare nuovi tipi di frittata.(3)

I francesi sono così affezionati alle scale, che hanno addestrato le loro cavalcature a galopparvi sopra come se fossero su un piano,(4) particolarità unica ed esclusiva dei cavalli francesi, acquisita perfettamente grazie a secoli di incroci e addestramenti, e che difficilmente un cavallo straniero può acquisire.

In questi ultimi tempi è inoltre iniziata una strana moda, non ancora molto diffusa peraltro, che era quasi inevitabile sorgesse: rotolarsi sulle scale. Suoi inventori paiono essere il generale Reyner de Jarjayes e la sua giovane figlia Oscar. Fin dal principio, essi hanno cercato di mascherare questa tendenza mostrandone le manifestazioni come effetti di reazioni violente, in quanto la moda ancora non si era affermata. Così, fingendo che un atteggiamento di Oscar lo avesse indisposto, e non trovasse altro modo per punirla, il generale la spingeva giù per le scale, mentre già precedentemente i due avevano trovato un accordo. La fama di Jarjayes come uomo duro e violento è dunque falsa, dettata dall’ignoranza dei suoi veri scopi, che lui accuratamente celava. È probabile che uno dei suoi obbiettivi fosse anche irrobustire il fisico della figlia, per natura gracile e delicata, scopo che pare esser stato raggiunto, poiché già verso i sedici anni Oscar era in grado di rotolare tranquillamente per cinque o sei rampe di scale senza per questo riportare danni particolari.

Ripeto, dunque, che i fantomatici atteggiamenti violenti del generale Jarjayes erano dovuti esclusivamente al suo affetto per la figlia, e alla necessità di mantenere una certa reputazione.

Questa lezione venne così ben imparata da Oscar che ella, pur indulgendo in tale svago, ebbe l’accortezza di continuare a nasconderlo, restando tuttavia sempre pronta a cogliere l’occasione per dedicarvici. Per esempio, una volta che le cascò un lampadario addosso, lei non esitò ad approfittarne per rotolare per una rampa insieme ad André, il suo attendente, da lei coinvolto in questa passione. So però per certo che la regina Maria Antonietta non era a conoscenza di questa attività, e se lo fosse stata non l’avrebbe vista di buon occhio (certo a causa del suo sangue austriaco), poiché l’avrebbe trovata troppo pericolosa. Infatti, quando vide rotolare Oscar e André, in occasione del già citato caso del lampadario, si era subito preoccupata per la loro incolumità fino a scoppiare a piangere. Per tale ragione, Oscar le nascose sempre questa sua propensione, pur, come già ho avuto occasione di dirvi, non rinunciandovi affatto, anzi! Nell’ultimo periodo della sua vita, questa passione si ampliò anche sulla dimensione passiva, e non più solo attiva, così che, oltre a praticarla in prima persona, ella fece in modo che anche altre persone la praticassero, più o meno consapevolmente, arrivando anche a buttare letteralmente sui gradini alcuni soggetti.

Anche in punto di morte, ella volle dedicarsi al suo svago preferito, forse tentando di consolarsi un poco della perdita del suo amico, approfittando di alcuni violenti colpi di tosse per rotolare giù dalle scale, ma i nostri informatori affermano che questo tentativo di consolazione non sia molto bene riuscito, forse proprio perché risentiva dell’assenza del suo attendente.

Per quanto riguarda quest’ultimo, i dati a nostra disposizione sono in minore quantità, ma possiamo osservare come abbia rielaborato la passione della famiglia in cui lavorava in chiave personale, approfittando della sua crescente cecità per effettuare dei capitomboli sulle scale che tentava di memorizzare, dimenticando a bella posta il numero esatto dei gradini. In seguito però, forse accorgendosi che era più importante memorizzare il numero esatto che non divertirsi, lasciò da parte, seppur con difficoltà, questo svago, per dedicarsi a impegni più seri, con grande dispiacere di Oscar che, fin dall’infanzia, aveva trovato in lui un ottimo compagno con cui effettuare questo tipo di svago.

Sempre a vostra disposizione, il vostro servitore

Hans Axel Von Fersen

 

(1)   Questo non ha riscontri né nel manga né nell’anime, ma nella realtà storica, sebbene i letti di cui parlo erano più diffusi fino al XVII secolo

(2)   Ancora, un riferimento esterno. Chi di voi ha letto il libro “Angelica la marchesa degli angeli” ricorderà certamente il duello con Germontaz, una cui parte si svolgeva appunto su una scala.

(3)   Ovviamente, mi riferisco a Charlotte, che nel manga si butta dalla ringhiera di una scalinata.

(4)   Episodio 38. Avete mai notato che i Soldati della Guardia, con Oscar in testa, galoppano allegramente su delle scale?

pubblicazione sul sito Little Corner del febbraio 2005

Fine

mail to: florimonde@hotmail.com

 

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