Pulp Funfiction

 

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La vicenda si svolge in un anonimo condominio di un'altrettanto anonima città. Nel suddetto condominio vive e soffre tale Oscar François. Professione: casalinga con 7 figli a carico. La nostra eroina ha un problema: è perennemente incinta. Questo perché suo marito, tale André Grandier, pare non sappia fare altro nella vita. Egli è un uomo dall'aspetto prestante, sebbene si aggiri in canottiera dalla mattina alla sera, uscendo solo per riscuotere il sussidio di disoccupazione. Tale sussidio purtroppo non viene mai versato nelle mani della nostra eroina, in quanto finisce regolarmente nelle mani degli allibratori o dei compagni del tavolo di poker di André, che anzi deve una grossa somma ad un feroce strozzino, conosciuto come "Il generale", per il suo piglio militaresco. André arrotonda come può, vale a dire concedendosi alle signore del condominio regolarmente, che lo ricompensano con generosità. Oscar è distrutta da questa situazione, anche perché il consorte le ruba regolarmente i pochi spiccioli che riesce a raggranellare, ed alle sue garbate proteste risponde invariabilmente con sonori ceffoni. La nostra eroina sta cominciando a pensare all'eventualità di accettare la proposta di tale Rosalie, tenutaria di un bordello al terzo piano, donna spregiudicata e senza scrupoli, che vorrebbe Oscar nella sua scuderia. Oscar finora ha rifiutato perché sempre incinta, ma adesso che si trova in pausa perché André sta assumendo ritmi vertiginosi con le casalinghe del palazzo, forse…intanto si imbottisce di Tavor, e aspetta. Anche André ha i suoi problemi, però. Altro inquilino del palazzo è infatti Hans Axel di Fersen, un rude metalmeccanico che cela però un tenero segreto: egli infatti, smessa la tuta blu, si trasforma di notte in un'affascinante Drag-Queen, dai modi talmente aristocratici da essere chiamato il conte/contessa. Egli ama appassionatamente André, gli si è dichiarato più volte, gli fa la posta in mezzo alle scale, e quando riesce ad intercettarlo nell'ascensore tenta sempre di baciarlo mormorando: "Un lillà sarà sempre un lillà. Non sarà mai una rosa". Andrè lo sopporta giusto perché pensa che nel momento del bisogno potrebbe sempre attingere allo stipendio del conte. Fersen soffre per il suo amore non corrisposto, e trova consolazione tra le braccia di Girodel, il parrucchiere per signora del pianoterra. Costui è un individuo spregiudicato ed amorale, al punto di venire chiamato "Girodelporco", in quanto non fa assolutamente differenza tra i componenti del genere umano, basta che respirino. Oltre a consolare Fersen, egli intrattiene una torbida relazione con la sua sciampista, tale Maria Antonietta (MA), bionda appariscente dal quoziente intellettivo di -100, coniugata con il portiere del palazzo Luigino, detto Luigi XVI, in quanto sedicesimo figlio di madre particolarmente prolifica. Girodel e MA nel retrobottega si danno a pratiche di tutti i generi, ma la preferita di Girodel è farsi fare lo shampoo nudo, con balsamo ammorbidente. MA è però anche l'amante di un losco figuro dall'aspetto non particolarmente attraente, il temutissimo boss del quartiere di origini messicane detto "Il cardinale" per la sua devozione alla Vergine di Guadalupe. Il cardinale controlla gli affari del quartiere, taglieggiando tutti, compreso Alain, proprietario della boutique di moda per signora "Diane ed Alain". Alain è un uomo elegante, sempre in giacca di Armani, e vive nel culto della sorella Diane, morta prematuramente mentre si lanciava col deltaplano. Egli annega il suo dolore tirando coca dalla mattina alla sera, cosa che lo rende schiavo del tremendo trafficante Saint-Just, sempre impegolato in sconclusionati progetti rivoluzionari sotto effetto di acidi e pasticche di ecstasy di cui fa uso abbondante. Il folle Saint-Just ricatta il ginecologo del palazzo, Bernard. Quest'ultimo è uno stimato professionista da cui le signore accorrono numerose, in quanto pare adoperi uno strumento particolarmente interessante per le sue visite, ma nasconde un tremendo segreto. Egli infatti di notte cede all'impulso irrefrenabile di mascherarsi ed andare in giro a strangolare e stuprare le vecchiette, terrorizzando il quartiere. Inoltre Bernard è il ginecologo di fiducia di Rosalie e delle sue ragazze, dove ha aperto un conto senza limite di spesa, ma la sua preferita è la più anziana del gruppo, una prostituta navigata ed esperta chiamata affettuosamente "La nonna", famosa per certi giochini impareggiabili con gli occhiali. Ma Rosalie, la spregiudicata tenutaria, ha un problema. Sua sorella Jeanne, anima candida e pia, ha da poco fatto ritorno dalla missione umanitaria in Ruanda, ed ora pretende di redimere lei e tutte le sue ragazze. Ma anche la fede incrollabile di Jeanne, che vorrebbe farsi monaca, ha subito un duro colpo. Ella è infatti inspiegabilmente rimasta folgorata dalla visione del salumiere del quartiere, tale Nicolas. Da quando lo ha scorto affettare il salame non è più lei, ed i suoi buoni propositi di una vita casta e pia cominciano a vacillare. Intanto un dramma si sta consumando al quarto piano: André, che per mantenere i ritmi forsennati delle sue prestazioni fa uso regolare di Viagra, ha scambiato le sue pillole con il Tavor di Oscar, crollando addormentato tra le braccia della sua cliente più esigente, la tremenda Iolanda Polignacca. Al suo risveglio, di fronte alla furia incontenibile di Iolanda, fugge vergognosamente riparando in casa, dove sfoga la sua rabbia sulla gentile consorte, tirandole dietro il servizio buono di casa, che dovevano ancora finire di pagare. Oscar sconvolta si rifugia nel bordello di Rosalie, che da sempre invaghita di lei, le propone un focoso amplesso cominciando a chiamarla "madamigella". Oscar non sa cosa fare, ed in quel momento arrivano Girodel ed MA, assidui frequentatori del posto.

 

Rosalie viene momentaneamente distolta dalle sue profferte alla bella Oscar in quanto deve procurarsi il balsamo per Girodel per il suo giochino preferito, ed una copia di "Novella 2000" per MA, quando all'improvviso una presenza inquietante irrompe sulla scena. È il cardinale con i suoi scagnozzi, tra cui il temibile "suonatore di figarmonica" detto così per la sua strordinaria abilità nel maneggiare il delicato strumento. Egli è anche detto "portapiattole" in quanto alleva le medesime sulla sua persona, ragione per cui va regolarmente in bianco. Il cardinale è furibondo con MA, ed al grido di "Disgraziata, dopo tutto quello che ho fatto per te!" tenta di strapparle la collana da due milioni di dollari che le ha appena regalato. Nella confusione che ne segue Girodel ne approfitta per buttarsi addosso al portapiattole, ed in quell' istante fa il suo ingresso André. Egli è distrutto dal dolore perché la gentile consorte ha abbandonato il tetto coniugale lasciandogli il lavello pieno di piatti da lavare ed i 7 figli a cui cambiare i pannolini, e si è messo sulle sue tracce. Qualcuno però lo ha seguito: è Fersen, che in tenuta da Drag-Queen, pazzo di gelosia, gli si è aggrappato ad una gamba. A questo punto avviene l'impensabile: il cardinale, mentre sta cercando di strappare la collana dal collo di MA, riceve un colpo al cuore nel vedere Fersen vestito da Drag-Queen. Si ricompone e si presenta a lui, ma Fersen non ne vuol sapere, è troppo preso da André. Intanto Girodel e il portapiattole si sono appartati, MA è fuggita con la collana, ed Oscar, terrorizzata dal consorte, si rifugia nella prima stanza che trova. Ma lì c'è uno dei clienti del giorno: Alain, perennemente attaccato al cellulare. Con modi sbrigativi Alain la invita a sniffare con lui ed a non sporcargli la giacca di Armani, e poi le ingiunge di farsi chiamare Diane durante l'incontro rovente. Oscar, che è una cliente della sua boutique e deve ancora pagargli gli acquisti dall'89 in poi, sarebbe anche disposta, ma Alain tra una sniffata ed una telefonata di Saint-Just si smonta, ed allora la nostra eroina delusa ripara nella stanza accanto, dove trova Bernard. Oscar conosce bene l'abilità di Bernard, e sarebbe ben disposta anche con lui, visto che deve ancora pagargli i 7 parti arretrati, ma mentre Bernard sta per sfoderare lo strumento del suo mestiere, squilla il suo cellulare. E' ancora Saint-Just, che quel giorno ha deciso di rompere le balle a tutti, e ricorda alla sua vittima che scade la trecentesima rata del ricatto, altrimenti rivelerà il suo tremendo segreto. Delusissima, Oscar si accinge a cambiare stanza, quando ecco delle grida provenire dall'ingresso: è il generale, il tremendo strozzino. Egli, appartatosi con la nonna, la sua preferita, ha scoperto André ed ora lo tiene per il collo esigendo la restituzione dei prestiti. Oscar accorre tentando di salvare l'indegno consorte, Rosalie le si attacca addosso piangendo, Fersen si attacca addosso ad André ed il cardinale addosso a Fersen, la nonna addosso al generale e così via. Di Girodel e del portapiattole nessuna traccia. Ma ecco che una voce imperiosa si leva: "Fermi tutti, polizia!". E' il tremendo commissario Robespierre, uomo inflessibile e sanguinario. Robespierre, sulle tracce del cardinale da tempo, vorrebbe sbattere tutti dentro, ma in quel momento riceve una telefonata. Per l'ennesima volta è Saint-Just, che più sballato che mai è in preda alla mania telefonica, e chiama Robespierre per ricordargli la riunione di quella sera alla loggia massonica di cui entrambi fanno parte. Approfittando della distrazione di Robespierre, tutti si danno alla fuga. Fersen è il primo, anche perché in ritardo al lavoro, e lascia solo una scarpina (n.44) nelle mani del cardinale sconsolato. Rosalie viene intercettata sul pianerottolo da Jeanne, con le braccia cariche di salami e provoloni che acquista ormai quotidianamente nella salumeria di Nicolas, André cerca scampo nella casa della Polignacca inghiottendo cinque pillole di Viagra, il generale e la nonna fuggono velocemente, ma vengono inseguiti da Bernard, che in preda ad uno dei suoi raptus omicidi vuole sgozzare la vecchietta. Alain è crollato con la faccia nella coca ed il cellulare incollato all'orecchio, e di Girodel e del portapiattole ancora nessuna traccia. Oscar distrutta guadagna l'uscita, quand'ecco che viene raggiunta dal portiere, Luigi XVI, con la notizia che un evento terrificante sta per abbattersi su tutti loro: la riunione di condominio!!!!!

 

L'orribile evento aborrito da tutti sta per compiersi: la riunione di condominio incombe minacciosa.

Ordine del giorno:

1) Richiamo all'ordine per André Grandier che oramai sta imperversando con le sue prestazioni particolari anche per le scale, i pianerottoli e persino nell'ascensore, perennemente occupato.

2) Richiamo all'ordine per Hans Axel di Fersen, che organizza festini con i suoi amici/amiche Drag-Queen a tutte le ore, turbando la pace del condominio.

3) Richiamo all'ordine per Victor Clement de Girodel, che con il puzzo delle sue permanenti impesta l'aria dei condomini, ed inoltre molesta sistematicamente chiunque gli capiti a tiro, uomo, donna, animale o vegetale.

4) Richiamo all'ordine per Alain de Soisson, che lascia una scia di polvere bianca ovunque passi. Tale misteriosa polvere è stata assaggiata dal gatto del portiere, che si è arrampicato sull'antenna parabolica da quattro settimane e non vuole saperne di scendere, impedendo così ai condomini la visione delle partite domenicali nonché del canale hard per cui si erano tutti scrupolosamente tassati, Girodel in testa.

5) Richiamo all'ordine per Rosalie Lamorliere, la cui losca attività provoca un continuo andirivieni nel palazzo di loschi figuri, tra cui l'indesiderato portapiattole, provocando la necessità di continue disinfestazioni. Richiamo inoltre per la sorella della suddetta Rosalie, Jeanne, accusata di seminare provoloni e salami ovunque, anche nelle piante del cortile.

6) Richiamo all'ordine per il dottor Bernard Chatelet, che lascia tracce di sangue ovunque al ritorno dalle sue misteriose escursioni notturne. Egli inoltre ha assunto la pessima abitudine di sfoderare lo strumento del suo lavoro anche al di fuori del suo studio, provocando turbative e/o eccitazione nelle signore del palazzo.

7) Richiamo all'ordine per Iolanda Polignacca, i cui continui gemiti di piacere turbano la sensibilità dei condomini, e particolarmente della signora del piano di sotto, M.me Du Barry, donna notoriamente devota e pia, sconvolta dal continuo cigolare delle molle del letto.

8) Richiamo all'ordine per MA, moglie del portiere Gigino (Luigi XVI) nonché sciampista di Girodel, il cui abbigliamento succinto è causa continua di scandalo e/o turbamento. Ed inoltre le scarpe con la zeppa della suddetta MA lasciano segni indelebili nell'androne del palazzo.

9) Richiamo all'ordine per Saint-Just, occupante abusivo dello scantinato. Egli, in preda a forti dosi di stupefacenti, organizza agguati continui sui pianerottoli spaventando i bambini, facendo cadere la spesa di mano alle signore tra cui la nonna, degnissima persona. Egli inoltre, in preda a manie telefoniche, molesta gli abitanti del condominio fingendosi Raffaella Carrà che vuole donare 1 miliardo, procurando ansie e/o turbative ingiustificate.

L'abominevole evento sta per compiersi: la riunione di condominio ha inizio!

Fa il suo ingresso l'amministratore del palazzo, scortato dai suoi guardaspalle. Altri non è che il diabolico cardinale, che tartassando i condomini si è costruito una villa a Miami, da dove controlla lo spaccio e la prostituzione dell'intera zona. Ma dietro la sua maschera di uomo spietato si cela un cruccio: dell'adorabile fanciulla incontrata nel bordello gli resta solo la scarpina n.44, che egli custodisce gelosamente con la segreta speranza di trovarne la proprietaria.

Il verbale è redatto da Luigi XVI, con al fianco la consorte MA, che sta affrontando un compito decisamente superiore alle sue capacità intellettuali: si sta limando le unghie.

 

 

I convenuti fanno il loro ingresso alla spicciolata. Dalle giacche spuntano pistole, bazooka, bombe a mano e molotov. L'atmosfera è serena e distesa. Oscar è profondamente umiliata dal fatto che le signore del palazzo stiano facendo a botte per chi debba sedersi vicino ad André, che è al telefono con Saint-Just, che nel tempo libero fa l'allibratore clandestino. Mentre ascolta il gentile consorte puntare quattro dei suoi sette bambini sulla terza corsa accenna una garbata protesta, ma viene zittita da un potente manrovescio che la fa finire tra le braccia di Rosalie, che scoppia in lacrime. A quel punto scattano la Polignacca e Fersen in tenuta da metalmeccanico per occupare il suo posto, e ne scaturisce un corpo a corpo serratissimo su cui tutti fanno la loro scommessa, cercando di telefonare a Saint-Just che in realtà è seduto dietro di loro ma sta parlando da 10 cellulari contemporaneamente. Il cardinale riporta tutti all'ordine minacciando di scatenare il portapiattole, che però in quel momento è teneramente allacciato ad un giovane rapato a zero. Con somma meraviglia gli astanti riconoscono Girodel, che dopo l'incontro infuocato col portapiattole si è trovato i lunghi capelli infestati da specie di insetti sconosciute alla scienza moderna, ed ha accettato di buon grado di raparsi alla Ronaldo, visto che il portapiattole è pure interista. Calmati gli animi, e con Fersen e Polignacca seduti sulla stessa sedia, la riunione ha inizio. André è il primo ad essere chiamato in causa per comportamento sconveniente. Le signore del palazzo insorgono in sua difesa, Fersen piange con il mascara sbavato, la Polignacca tenta di fargli un'iniezione di Viagra ed Oscar piange per la vergogna mentre il consorte sta promettendo i tre bambini residui al generale per saldare il debito. Il generale, intervenuto in qualità di accompagnatore della nonna, però non ne vuol sapere, e chiede ad André di cedergli sua moglie, che in quel momento è importunata dal cardinale che sta tentando di infilarle la scarpina n.44 per vedere se calza. Poi tocca a Fersen essere accusato di scandalo, e Girodel, in ricordo dei vecchi tempi, lo difende accoratamente provocando le ire di MA, che abbandona la lettura di "Cioè" per graffiare Fersen. Ne deriva un altro corpo a corpo, mentre i 10 cellulari di Saint-Just ricominciano a squillare per raccogliere le puntate. Il bilancio è pesantissimo: Fersen si è spezzato un'unghia e MA si è smagliata una calza. I due vengono trasportati d'urgenza in infermeria e la riunione riprende. Tocca a Girodel, che difende il suo diritto alle permanenti puzzolenti ed alle molestie indiscriminate a chiunque, ma a quel punto interviene Alain indignato perché per colpa delle permanenti deve sempre turarsi il naso ed a lui servono entrambe le narici per tirare. Saint-Just inferocito telefona a tutti per difendere il suo migliore cliente; Bernard, seccatissimo da Saint-Just, minaccia di tirare fuori il suo strumento e le signore accorrono numerose, suscitando le ire di André che vede fuggire le sue fonti di reddito verso altri lidi. Girodel accusa Alain di spargere polvere bianca ovunque, altro punto all'ordine del giorno, ed Alain, che si sta spruzzando il Rinogutt, non raccoglie. Ma sono in molti ad avercela con Alain: Luigino il portiere perché per colpa sua non può più vedere le partite del Napoli, André perché non può più vedere le corse dei cani, MA perché non può più vedere la telenovela "La Rosa e il Gabbiano", e soprattutto Girodel, che non può più vedere il suo programma preferito: "Stasera te la/lo do". Ma Girodel commette un errore: nella foga pronuncia la frase: "All'anema 'e soreta! (All'anima di tua sorella!)". A quel punto il flemmatico Alain subisce un'impressionante metamorfosi stile "L'incredibile Hulk", slanciandosi su Girodel per ucciderlo. Invano il portapiattole tenta di dividerli, e le scommesse riprendono numerose. Bilancio tragico: la giacca di Armani di Alain si è lacerata all'altezza del gomito, ed a nulla valgono le telefonate di conforto di Saint-Just. Come se non bastasse, nel corpo a corpo col portapiattole Girodel ed Alain sono stati assaliti da alcune simpatiche bestioline, e vengono trascinati via a viva forza dagli addetti dell'ASL del quartiere, e la riunione può proseguire. Si passa a Rosalie, che scoppia in lacrime confortata dalle sue ragazze tra cui la nonna in pole-position, ed in sua difesa parla Bernard, che non ha occhi che per la nonna, pregustando già il momento in cui potrà sgozzarla in santa pace. Ma viene interrotto da una telefonata di Saint-Just, che gli ricorda la scadenza dell'ultima rata del ricatto; ne approfitta Jeanne per slanciarsi contro l'immoralità della sorella e di tutto il condominio. Bernard l'invita ad una visita gratuita, André le propone uno sconto sulle sue prestazioni, Girodel telefona dall'ASL per dirle che vorrebbe farle la permanente, Alain gli strappa il telefono per dirle che gli ricorda sua sorella, Saint-Just telefona per offrirle un tiro gratis ed il cardinale tenta di infilarle la scarpina. Ma ecco che Jeanne viene colpita da una visione paradisiaca: è Nicolas che arriva con le braccia cariche di panini al salame e mortadella per tutti. La fanciulla è travolta: si slancia ai piedi del salumiere in preda al raptus, e lo supplica di farle affettare il salame almeno una volta, o almeno di farle mettere il prosciutto nella vaschetta. Tutti tirano un sospiro di sollievo e si slanciano sui panini, telefonando a Saint-Just per scommettere se nel proprio ci sia salame o mortadella. Jeanne e Nicolas si avviano avvinghiati verso la salumeria, mentre un puzzo insopportabile avvolge gli astanti: è sempre Saint-Just che si sta annoiando e tira bombette puzzolenti di nascosto. Le finestre vengono spalancate e la riunione riprende. Tocca allo stimato professionista Bernard, che si difende affermando di esercitare l'attività di pizzaiolo di notte, e che le strane macchie rosse altro non sono che sugo di pomodoro. Squillano i cellulari di tutti: è Saint-Just che sta per rivelare l'orrendo segreto di Bernard, ma costui lo rabbonisce promettendogli che parteciperà con lui alla Rivoluzione del condominio, consistente nel ridipingere le pareti color rosa confetto. All'accusa di esibire lo strumento troppo spesso fuori dal contesto le signore si levano indignate, affermando di non avere mai incontrato un professionista così scrupoloso come Bernard, così attaccato al suo lavoro, così instancabile e così pronto a risolvere ogni esigenza. A quel punto André è furibondo: avanza dubbi sulla Laurea di Bernard, conseguita a Cuba, ed anche sulla validità del famoso strumento. Bernard lo accusa pubblicamente di essere stato la causa di 37 gravidanze e di 25 aborti nell'ultimo anno, ed i due si slanciano l'uno verso l'altro. Le puntate riprendono frenetiche, le signore non sanno per chi parteggiare mentre il cardinale tenta di calzare la scarpina a tutte, ed Oscar è disperata per la sorte dell'indegno coniuge. Quand'ecco il dramma: Bernard sputa nell'occhio sinistro di André, accecandolo, ma quest'ultimo riesce ad ammaccargli lo strumento con un calcio. Le signore palpitano, la Polignacca sviene, Saint-Just spara un trac ed Oscar piange assieme a Rosalie.

 

André e Bernard vengono trasportati d'urgenza in ospedale, mentre adesso sotto accusa c'è il comportamento sconveniente della Polignacca, prontamente ripresasi. M.me Du Barry è furibonda, afferma di venire quotidianamente disturbata nella recita del suo rosario dalle attività frenetiche della sua vicina. Ma la più arrabbiata è Oscar, che accusa la Polignacca di essere una poco di buono insaziabile. La Polignacca inveisce contro Oscar rivelandole di avere finanziato con i suoi soldi l'acquisto delle tende nuove, il cambio della tappezzeria e persino il colore che Oscar si è fatta ai capelli. Sentirsi dare della finta bionda è troppo per Oscar, che tenta di spaccare una sedia in testa alla rivale, ma in quel momento squilla il telefono: è Girodel che le propone di fargli lo shampoo alla mela verde, Alain gli strappa il telefono per dirle che gli ricorda sua sorella, poi telefona Bernard che le offre una visita gratis per revisionare lo strumento ammaccato, poi tocca a Saint Just che le propone una notte in discoteca strafatti di ecstasy, ed infine l'indegno consorte, che le sussurra: "Una rosa sarà sempre una rosa…". Dato che con questa frase sono 10 anni che André ci marcia, Oscar gli sbatte il telefono in faccia e si accapiglia con la Polignacca. Rosalie tenta di dividerle piangendo, mentre le puntate fioccano numerose e Saint-Just spara i fuochi d'artificio. Le due vengono separate a fatica, ed i danni sono ingenti: Oscar ha perso una ciocca di capelli ed alla Polignacca si è spostata una protesi al silicone, ma siccome oramai le ambulanze sono tutte impegnate, è necessario che le due signore attendano prima di andare all'ospedale. La riunione prosegue con le accuse a MA, ma siccome l'interessata è assente, in sua difesa si leva il marito Luigino (Luigi XVI) che viene però prontamente zittito al suono di "Cornutone!!!!". Luigino si risiede sconsolato verbalizzando l'epiteto, ed in quel momento fanno ritorno dall'infermeria Fersen e MA, e Girodel ed Alain dall'ASL. Fersen corre a cambiarsi in bagno perché tra poco deve esibirsi come Drag-Queen, MA si mette a leggere "Eva 3000", Girodel si rifugia tra le braccia del portapiattole, ed Alain si precipita da Saint-Just per avere una dose di certa roba speciale che gli ha promesso. Dall'Ospedale giungono anche Bernard ed André, che esibisce una vistosa fasciatura sull'occhio. In realtà non si è fatto nulla, ,ma ha deciso di impietosire la consorte terrorizzato dall'eventualità di doversi lavare i calzini da solo. A quella vista il cuore di Oscar fa un balzo: si, è vero che André non ha mai lavorato un giorno in vita sua, che si è giocato pure la biancheria intima, che l'ha cornificata con una media di 30 volte al giorno e che la picchia regolarmente prima dei pasti, ma è pur sempre l'uomo che ama. Mentre le signore si informano preoccupate dello stato dello strumento di Bernard, André rivela alla consorte di avere vinto alle corse, e che quindi i bambini adesso ammontano a 30. Oscar è felicissima della notizia, e l'armonia sembra tornare in casa Grandier, ma c'è ancora l'ultimo ordine del giorno: Saint-Just.

Immediatamente iniziano a squillare i cellulari di tutti, ed esplodono razzi e lacrimogeni avanzati dall'ultimo derby, in quanto Saint-Just è anche il capo degli ultrà del Milan. Ma gli astanti non demordono: indossate le maschere antigas inveiscono a più riprese contro lo scellerato, che con i suoi continui agguati ha rotto le scatole a tutti. Solo Alain tenta di difenderlo, ma in quel momento si rende conto di avere un problema imbarazzante: la nuova sostanza procuratagli da Saint-Just sta avendo uno strano effetto su di lui. Egli infatti sta manifestando in modo innegabile la sua virilità da circa 15 minuti, ed il fenomeno non accenna a diminuire, anzi aumenta la sua entità, suscitando l'immediato interesse della Polignacca, che inizia a guardarlo sotto una luce diversa. Anche Fersen, in tenuta da Drag-Queen, si sente improvvisamente attratto da lui, ma una presenza minacciosa gli sbarra la strada: è il cardinale, che vuole infilargli la scarpina a tutti costi. Fersen si dà alla fuga, ma il cardinale l'insegue, seminando il panico. MA vede il cardinale sfuggirle dalle mani dopo che le aveva promesso di pagarle la rinoplastica, e cerca consolazione tra le braccia di Girodel, ma il portapiattole la minaccia di mischiarle la scabbia ed altre malattie innominabili, e la poverina si rifugia da Luigi XVI che sta facendo le parole incrociate ignaro di tutto, come al solito. Saint-Just cerca l'appoggio di Bernard minacciando di rendere nota la sua doppia identità, ma quest'ultimo si scoccia ed urla a gran voce il tremendo segreto di Saint-Just: non era Raffaella Carrà al telefono, ma lui! I presenti si gelano nell'apprendere la ferale notizia. In attesa di riscuotere il miliardo infatti Girodel aveva acquistato una scuderia di pornodive, Alain aveva costruito una piramide per far seppellire la sorella e si era iscritto al cartello di Medellin, Fersen aveva prenotato il viaggio a Casablanca, la Polignacca aveva acquistato i California Dream Men in blocco, Rosalie aveva affittato un'intera strada di Amsterdam per esporre le sue ragazze, André aveva comprato un ippodromo ed un camion di Viagra, MA si era pagata una comparsata in "La Rosa e il Gabbiano" e Luigino voleva diventare azionista del Napoli. Anche la povera Oscar ha i suoi guai: aveva infatti ordinato due camion di Tavor e tre di pillole anticoncezionali per difendersi dal consorte. Come un sol uomo si gettano tutti addosso a Saint-Just per farlo fuori, con in testa Alain infuriato perché gli effetti della nuova droga non accennano a svanire, ed il portapiattole che ha riconosciuto in Saint-Just l'odiato capo della tifoseria rivale. Saint-Just inizia a lanciare le molotov, e focolai di guerriglia si accendono ovunque. Approfittando della confusione MA vorrebbe uccidere Fersen che le ruba tutti gli uomini, ma in quel momento il cardinale riesce a calzare la scarpina n.44 al conte, mentre lacrime di commozione gli rigano il viso cadendogli sulla pancia. Fersen è toccato nel profondo: quell'uomo repellente in fondo ha un cuore, ed a guardarlo bene si vede che ha il portafogli ben fornito. Abbassando pudicamente le ciglia finte, mormora: "Hai vinto. Però c'è una cosa che devi sapere: sono un uomo". Ma il cardinale rapito risponde: "Nessuno è perfetto!" ("A qualcuno piace caldo" di Billy Wilder). Intanto, in un altro focolaio di guerriglia, il generale vuole tagliare la gola ad André perché stufo di attendere la restituzione dei prestiti, quand'ecco che l'intrepida nonna lo blocca facendo una tremenda rivelazione: nei suoi 40 anni di onorato esercizio della professione ella ha dato alla luce tre figli, poi abbandonati, e fulmina il generale con la frase: "Uno 'e chilli tre è figlio a tte!" (Uno di quei tre è tuo figlio, da "Filumena Marturano" di Eduardo De Filippo), ed indica i tre virgulti: André, Bernard e Girodel. André coglie l'occasione al volo per gettarsi al collo del generale urlando "Papà, papà!" mentre Oscar lo guarda schifata, e Bernard e Girodel si prendono a pugni. Il generale è sconvolto, la nonna vorrebbe rifilargli come figlio uno di quei tre degenerati: uno sfaccendato che si prostituisce alla migliore offerente, un porco maniaco sessuale ed un ginecologo dalla dubbia moralità. Il suo animo militaresco si ribella all'obbrobriosa eventualità, ed egli fugge lasciando la nonna in lacrime consolata da Rosalie, anch'essa in lacrime. Accorre anche Bernard, che avendo appreso che l'adorabile vecchietta è sua madre ha momentaneamente accantonato i suoi propositi di sgozzamento; accorre anche Girodel, che le promette di presentarle il suo fidanzato portapiattole, ed André che le chiede subito dei soldi in quanto ha un cavallo sicuro su cui puntare. Intanto Alain, in preda agli effetti della nuova droga, sta seminando il terrore tra le ragazze di Rosalie, tallonato dalla Polignacca che non intende farselo sfuggire, con grande sollievo di Oscar, abbattuta dalla notizia di aver trovato una suocera quando ormai pensava di essersela cavata. Ma la situazione di Saint-Just appare tragica: il portapiattole lo tiene per il collo cercando di obbligarlo ad urlare: "Forza Inter", quand'ecco la salvezza insperata: una voce urla: "Fermi tutti!". E' Robespierre con i suoi uomini in assetto antisommossa, attirati dal rumore delle esplosioni. Egli è furibondo: è mai possibile che ad ogni riunione di condominio si giunga a tali estremi? Meno male che almeno stavolta Saint-Just non si è presentato con il carro armato, e che il cardinale non ha chiamato i cecchini come nella riunione precedente! L'inflessibile Robespierre fa caricare tutti nei cellulari, Fersen assieme alle signore, e la riunione è momentaneamente sospesa.

 

 

Continua...

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