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In nome della legge.
Una questione di diritto.
Professionisti in azione.
Commissario da sempre.
Un uomo d'azione.
Il pubblico ministero.
Il valore della Giustizia.
Un carattere determinato.

«"Im Namen des Gesetzes" è una delle poche serie poliziesche della televisione tedesca che riesce a mescolare intrattenimento e diritto, mostrando con trasparenza come funziona il sistema giuridico in Germania». Così spiegava l'avvocato Thomas Nippold, uno degli autori delle sceneggiature, e continuava: «Questa unione tra il filone giallo tradizionale e il punto di vista legale permette agli appassionati di seguire, attraverso le vicende dei pesonaggi protagonisti, il corso della giustizia passo dopo passo».

Durante tutti gli anni di produzione, la serie ha sempre mantenuto un'idea di base, quella di essere il più realistica possibile. Spiegava Jan Schuster: «Il nostro maggiore impegno è quello di rappresentare quanto più fedelmente possibile la realtà tedesca e per questo siamo spesso ispirati dalle cronache dei giornali. Non di rado le puntate affrontano coraggiosamente temi che sono anche oggetto di dibattito das parte dell'opinione pubblica: delitti legati ai conflitti etnici, crimini a sfondo sociale, abusi di potere da parte delle forze dell'ordine. Nonostante tutto non abbiamo mai avuto problemi con la censura, anzi, accade spesso che alcune puntate ci vengano richieste in occasione di seminari organizzati da istituzioni legali per esemplificare l'operato di polizia e magistrati».

Gli faceva eco Christian Hannoschöck che dice: «La squadra di autori che scrive le storie per "Im Namen des Gesetzes" è ormai consolidata. Si tratta di persone che lavorano in completa autonomia cercando sempre nuove idee. E dopo anni di scrittura possiamo ancora dire che oggi non sono le storie a mancare. A volte occorre gettare uno sguardo oltreconfine, su fatti di cronaca accaduti all'estero, per trovare degli spunti. Il problema, semmai, è coltivare nuovi autori: la qualità delle storie si è attestata su un livello piuttosto alto e non sempre nuovi sceneggiatori sono in grado di eguagliare gli scrittori più esperti».

 

Il commissario Stefan Kehler e il giovane commissario Bonhoff. (Foto RTL)
Un caso italiano.

La decima stagione di «Im Namen des Gesetzes» annovera al suo interno un episodio la cui ispirazione è venuta agli autori leggendo le cronache italiane sul "Caso Marta Russo", il delitto avvenuto alla Sapienza di Roma.

"Ein fast perfekter Mord", un omicidio quasi perfetto, racconta la storia di due studenti universitari che uccidono una ragazza senza un movente, con il solo scopo di dimostrare che esiste la reale possibilità di commettere un delitto perfetto.

Da sinistra: il commissario Bonhoff, un tecnico della polizia scientifica ed il commissario Kehler su una scena del crimine. (Foto RTL)