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Quattro.
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Il Catalogo I - Köster
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L’Hauptkommissar Leo Kress giunge da Augusta accompagnato da un collaboratore di colore - il primo nella storia della fiction tedesca - il commissario Henry Johnson (Charles Muhamed Huber), insediandosi nell’ufficio della Seconda Squadra Omicidi di Monaco al posto di Köster.

Nato a Monaco nel 1956, Charles Muhamed Huber è di origine senegalese, figlio di Jean-Pierre Faye, un diplomatico di quel Paese, e della tedesca Olga Huber. Karl-Heinz, questo il suo nome "tedesco", ha vissuto in Germania da sempre, coltivando il sogno di diventare avvocato. La vita lo ha invece portato a studiare odontotecnica. Proprio grazie al diploma conseguito in questa materia ha potuto lavorare in uno studio e pagarsi così i corsi di recitazione.

Dopo il suo debutto nel 1980 in «Derrick» nel caso "In una fattoria", era già passato sul set di «Der Alte» fu l'anno prima dell'arrivo di Kress, nella puntata "La guardia del corpo", in cui il regista Dietrich Haugk gli aveva affidato il ruolo principale. Nel 1985 era stata la volta anche dell'episodio "Jackpot" in «Faber l'investigatore», accanto a Klaus Wennemann.

Henry Johnson ha risolto 125 casi accanto al suo capo, prima di essere sostituito da Axel Richter, interpretato da Pierre Sanoussi-Bliss. Il suo è stato un addio senza nemmeno un saluto: di punto in bianco il pubblico si è ritrovato senza il simpatico e ironico commissario Johnson ed ha accolto Axel Richter presentato tra le righe solamente con una battuta: "Chi quello del K4?" "Già, adesso è da noi".

Dopo l'abbandono della produzione, Huber dapprima si è trasferito in Etiopia dove ha lavorato per il Ministero del Turismo, quindi si è dedicato alla scrittura e ha partecipato attivamente ad una serie di progetti legati ai rapporti socio-culturali tra l'Europa e l'Africa. Ha pubblicato un libro dal titolo «Ein Niederbayer im Senegal» in cui racconta la sua storia ed i problemi razziali legati all'integrazione dei neri in Germania.

Porta la data del 1999 la sua regia del cortometraggio "The Arrival" presentato alla New York Film Academy e mostrato alla manifestazione cinematografica Internationalen Hofer Filmtagen. Nel 2010 ha portato in scena "Mandela", un musical in cui ha interpretato il ruolo del protagonista.

Charly Huber è sposato, ha quattro figli ed ha ricevuto dalla Polizia bavarese il titolo di "commissario onorario".

Una curiosità è legata alla voce italiana di Charles Muhamed Huber che è stata quella dell'attore Massimo Dapporto.

 

 

 

Charles Muhamed Huber (Screenshot ZDF)
Vera.

È ancora una volta merito dello sceneggiatore Bruno Hampel se i personaggi di «Der Alte» guadagnano spessore puntata dopo puntata.

Questa volta tocca a Henry Johnson che nella puntata "Il bossolo scomparso" ci presenta la sua compagna. Si chiama Vera e fa la hostess di volo. È lei a dargli sostegno quando - sospeso dal servizio - Henry è angosciato per non sapere come discolparsi dall'accusa di aver fatto fuoco contro una guardia notturna.

A dare corpo a Vera è l'affascinante attrice, designer e modella Barbara Feltus più nota come l'ex signora Becker.

Nella sua autobiografia, Boris Becker racconta di come finì male la loro storia. Lei lo sorprese nello sgabuzzino delle pulizie di un albergo insieme ad una cameriera e, infuriata, iniziò a suonargliele di santa ragione. «Cominciò ad urlarmi contro, poi all'improvviso saltò su e prese a picchiarmi come una furia. Le presi le mani dietro la schiena, allora lei cominciò a scalciare e picchiare da matti, con Noah (il figlio) che cercava di separarci. Un autentico orrore!». Nel descrivere la situazione di allora, Becker spiega che «per noi in quanto coppia e per me come persona fu una vera Waterloo».

Barbara Feltus e Charly Muhamed Huber (Screenshot ZDF)