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Quattro eroi, un solo titolo.
Tutto iniziò con una rapina.
Il commissario Köster.
La critica all'attacco.
Autori e registi.
Frammenti di vita privata.
Tutti gli uomini del commissario.
Accadde un venerdì...
L'edizione italiana.
Tagli e ritagli.
Morto un commissario se ne fa un altro.
Tutte le donne del commissario.
Da Augusta a Monaco.
L'uomo del K4.
Alte Musik.
L'auto di servizio.
Ultimo atto.
La terza genesi.
Da Amburgo a Monaco.
Quattro.
Licenziati in tronco.
Aspiranti commissari.
Alta definizione.
Ciao Gerd!
Il Catalogo I - Köster
Il Catalogo II - Kress
Il Catalogo III - Herzog
Il Catalogo IV - Voss

 

Quattro sono i componenti della squadra e quattro sono i commissari che fino ad ora l’hanno diretta. Nel 1977 Lowitz debuttò nel ruolo del successore del commissario Keller con 62 anni, nel 1986 fu la volta di Rolf Schimpf con 61 ed infine toccò a Walter Kreye con 65. Per la prima volta il protagonista di una serie il cui titolo significa “il vecchio” poi tanto vecchio non è.

Jan-Gregor Kremp di anni ne ha solo 49 ma ci tiene a precisare: «Der Alte è il vecchio nel senso del capo. Si dice: “Attenti, arriva il vecchio”. E poi anche a cinquant’anni si può interpretare il ruolo del capo, no?». A dire il vero Kremp era già stato contattato nel 2008 per sostituire Rolf Schimpf ma, dice l’attore «allora mi sentivo troppo giovane per interpretare “il vecchio”».

Curioso notare che Kremp ha interpretato per anni il ruolo di un commissario di nome Keller – come lo storico poliziotto di Herbert Reinecker interpretato da Erik Ode – nella serie «Polizeiruf 110»: «Quello era un poliziotto completamente differente da Richard Voss che è di stile più classico. Certo il ruolo di investigatore è qualcosa che sa sempre un po’ di già visto quindi lo sforzo dell’attore sta nel cercare di interpretarlo ogni volta come fosse qualcosa di nuovo».

Di Rolf Schimpf, che ha abbandonato il set alla venerabile età di 83 anni, Kremp dice: «Oggi i tempi sono diversi. Non avrei firmato nessun contratto decennale; per ora solo di un anno. Bisognerà guardare come vanno gli ascolti, cosa ne pensa il pubblico di questo nuovo commissario».

Intanto lo storico braccio destro del commissario, Gerd Heymann si avvicina all’età della pensione dopo una vita nell’ufficio della seconda squadra omicidi di Monaco.

 

 

 

 

 

Jan-Gregor Kremp (Foto ZDF/Michael Marhoffer)
La musica nel sangue.

Jan-Gregor Kremp è nato nel 1962 a Monheim/Rheined è cresciuto a Leverkusen insieme a cinque fratelli. Il padre, insegnante, pur non avendo a disposizione molto denaro, decise che ogni bambino avrebbe dovuto imparare a suonare almeno uno strumento musicale. Così Kremp dapprima ha studiato musica, poi si è messo a scrivere canzoni per un gruppo di cabaret cui finì per unirsi lui stesso. La passione divenne presto forte tanto che Jan decise di dedicarsi alla recitazione.
La sua carriera teatrale lo ha portato dallo Staatstheater di Hannover alla Bayerische Schauspielhaus di Monaco ed ancora al Burgtheater di Vienna.

Dal 2003 è tornato a vivere nella sua città natale come libero attore con moglie, figlio, un cane e due porcellini d’india. E con la tessera di socio onorario del Bayer 04 Leverkusen.

Kremp al pianoforte. (Foto Dirk van Uden)