Lezioni in aula

Tutti a scuola !!!!

Pensavamo proprio di aver chiuso con la scuola, eh!? Invece no, eccoci qui tutti (o quasi) allineati e coperti che, marciando e cantando ce ne andiamo in aula. Sicuramente, dopo i viali adiacenti al Gruppo, il padiglione Sammarco è stato uno dei luoghi della caserma più visitati da noi allievi del 159° Corso (e sicuramente da tutti coloro i quali hanno passato alla SACA cinque mesi della loro vita).

Abbiamo fatto conoscenza con l'aula I il terzo giorno di permanneza alla SACA quando c'è stato il primo fatidico incontro con la nostra linea comando. Lì, subito, la prima scoperta: la presentazione della forza. Abbiamo rapidamente (si fa per dire, ovviamente) imparato la sequenza "Batteria - A posto! - Ritti - Attenti - Riposo - Seduti". Questo era sicuramente un modo molto strano ed anomalo di ritornare sui banchi, ma il nostro cervello era ancora sintonizzato sulla frequenza della vita civile e per noi scuola voleva ancora dire università, liceo e copsì via.

Con il passare del tempo abbiamo assorbito il "trauma presentazione" (tra l'altro, terrore dei primi sergnweti di giornata!) eccezion fatta per le lezioni di NBC in cui il Magg. Olmetti faceva presentare la forza dalle sei alle otto volte per lezione! Intanto nuovi spettri si aprivano davanti a noi. tutti ricorderemo il "sempre in palio" premio visitatore. Ora, vincere tale premio può essere molto facile, visto che per addormentarsi in aula basta che si verifichi una delle segunti condizioni:

Per gli allievi del 159° corso si è poi aggiunto un ulteriore parametro: il calore infernale dell'aula I. A tal proposito è d'uopo spezzare una lancia a favore degli assidui frequentatori dei piani alti dell'aula (in pratica quelli col cognome dalla R in poi) dove la temperatura era notevolmente superiore a quella dove era seduto, ad esempio, l'allieva Amendola (noterete come sia riuscito a scamparla anche per queste piccole cose), senza poi parlare della qualità dell'aria. Quando ricorderemo le lezioni di NBC, se a Nervini assoceremo gli attentati in Giappone e all'iprite le Dolomiti, quando ci parleranno di gas soffocanti ci verrà sicuramente in mente l'aula I.

Le ore di Regolamenti sono sempre state molto temute: infatti era necessario studiare volta per volta e, onde evitare il cazziatone mattutino da parte del Cap. Galasso, alla sera ci si addormentava col "Vangelo bianco", (la sinossi di regolamenti), tra le mani.

A proposito, un altro elemento di shock è stato il fatto che, nell'esercito, i libri non esistono: ci sono le sinossi. Sicuramente nessuno conosceva l'esistenza di tale vocabolo e le avrà scambiate per giberne, (altro termine tecnico da caserma prima sconosciuto ai più ma non paragonabile alla lisciviatura.....).

Una nota di plauso va al S.Ten. Farina che, mostrando i lucidi e le diapositive di Armi e tiro, tra un congegno di chiusura del FAL e la sicurezza contro l'apertura prematura del Garand riusciva a mettere Topolino e Minnie. Comunque nelle suddette lezioni l'unico indiscusso protagonista è stato lui: il nottolino. Siamo in 112 e siamo riusciti a dare 112 interpretazioni diverse alla sua funzione (compreso quelli che comunque non ci hanno capito una beata fava!).

Molto divertenti sono state le ore durante le quali il S.Ten. Petrolini ci ha insegnato le "buone maniere": non che ce ne fosse bisogno, ma speriamo che questo possa aiutarci a pagare qualche bottiglia in meno in Calotta. Comunque: "Sò qqquattro cazzate!!!".

Spero che il S.Ten Calvaruso non se ne abbia a male, ma è veramente impossibile trovare qualcosa di interessante ed antisoporifero nelle lezioni di Tecniche didattiche.

Comunque tutto tranquillo... fino all'arrivo dell'Uragano Danti!. In aula silenzio di tomba: lezione di Topografia. Qualcuno abbozza timidamente una domanda, ma, dopo aver visto l'allievo Pieri mandato a rapporto dal Comandante di Gruppo e l'allievo Margiotta costretto a fare cinque minuti di vergogna mattutini davanti allo specchio, il coraggio di fare interventi non l'ha avuta più nessuno. L'uragano si è protratto fino al quiz, quando il Cap. ha annullato la prova a dieci minuti dal termine: proprio in zona Cesarini.

Nei momenti di pausa raccontavamo le nostre disavventure "Dantesche" ai colleghi anziani ai quali, all'unisono, ci ripetevano: "Conoscerete il Magg. Olmetti!!". E venne il giorno di NBC. Nell'aria c'era tensione ma anche tanta curiosità. L'inizio fu promettente: la forza non fu presentata dal Sergnete di giornata, bensì addirittura dal Sottocomandante di batteria, il S.Ten. Quattrociocchi. Durante il corso (interminabile: più di 40 periodi!!) il Magg. è riuscito a punzecchiare tutti; è stato, però, molto più pungente con i suoi diretti "collaboratori": l'allievo Taglia per la parte nucleare (costretto a studiarsi pagine di storia relative alla esplosione di Hiroshima), L'allievo Biserni, consulente chimico e biologico, l'allievo Raber, il "farmacista" del 159° corso. Tutti cazziati, ma una menzione particolare va al capocorso del 159°, l'allievo Stecco, pluricazziato in quanto, a detta del Maggiore, brutto, antipatico e soprattutto tifoso della Lazio: più e più volte questi gli ha "augurato" di cedere lo scettro, ma l'allievo Stecco ha tenuto duro fino in fondo!

Rimane comunque indimenticabile la performance dell'allievo Roych nell'indossamento del telo protettivo contro attacchi chimici, definito un vero e proprio allievo UFO.

Il Cap. Diella è passato come un fulmine sul 159° corso poichè ha tenuto solo due dei sei periodi di Impiego di Artigleria Controaerei. Sono bastate queste due ore per apprezzare la simpatia del Capitano.

All'inizio del mese di luglio le lezioni comuni hanno ceduto il passo a quelle di spacialità: è cambiato il numerico, sono cambiati gli argomenti e gli insegnanti, ma il caldo estivo è rimasto comunque opprimente ... per tutti!