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Volume III°

pagina nera

ASCOLTATO su NONSOLOMODA programma di MEDIASET

Riflessioni

·  

· Cassata siciliana

· Ingredienti:

· Per il pan di Spagna: 6 uova frullate, farina per dolci gr. 300, zucchero gr. 250, lievito per dolci una bustina e mezza, latte mezzo bicchiere.

Per la crema di ricotta: Ricotta fresca gr. 500, zucchero gr. 300, zuccata gr. 50, cioccolato fondente gr. 100, vaniglia mezza bustina. Per la pasta reale: Farina di mandorle gr. 200, zucchero gr. 200, acqua gr. 100, colore per dolci verde, frutta candita gr. 400.

 

Preparazione:

 

· Indispensabile, per una buona riuscita della cassata, é l'apposito stampo a forma di cilindro svasato, che secondo le dosi    date dovrebbe avere un diametro di cm. 28 e altezza di cm. 6.

· Per il pan di Spagna frullate a neve le uova, incorporatevi lo zucchero poi il lievito e in ultimo la farina. Lavorate bene e aggiungete il latte per ammorbidire il composto. Versate in una teglia bene imburrata, al fondo della quale avrete messo un foglio di carta oleata. Passate a forno caldissimo e appena vedrete montare, abbassate la fiamma e lasciate cuocere per 15 minuti circa.

· Preparate intano una crema di ricotta e una palla di pasta reale, colorata di verde. Il colore verde originariamente era dato dai pistacchi con i quali era fatta la palla di pasta. Rari e assai costosi i pistacchi nel tempo furono sostituiti dalle mandorle, colorate di verde, per rispettare la tradizione. Spianate col mattarello la pasta reale a foglie dello spessore di circa mezzo centimetro e tagliatele a rettangoli dell'altezza dello stampo e di larghezza di circa 4 centimetri.

· Foderate a questo punto i bordi interni dello stampo alternando i rettangoli di pasta reale con rettangoli della stessa misura di pan di Spagna. Al fondo dello stampo sistemate parte del pan di Spagna tagliato a foglie alte circa un dito, inzuppate con uno sciroppo fatto con acqua, zucchero e mezzo bicchiere di marsala. Versate nello stampo la crema di ricotta già condita con cioccolato e zuccata e coprite col rimanente pan di Spagna inzuppato di sciroppo. Lasciate asciugare e voltate sul piatto di portata.

· Guarnite la cassata con la frutta candita e nastri di zuccata. Perché l'effetto estetico sia migliore potrete versare sulla torta, prima di mettervi la frutta, una glasse di zucchero che dará al dolce una leggera copertura bianca..

Pasticceria a Palermo

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PORTA FELICE

 

Posta al lato a mare del Cassero e equidistante dal “Tempio del Sole”  cioè i Quattro Cantoni di  Piazza Vigliena e specularmene a Porta Nuova  fu edificata per volontà del vicerè

 Marcantonio Colonna, che  volle anche da quel lato una porta grandiosa degna dell’altra

La prima pietra fu posta nel 1582. 

La porta fu battezzata Porta Felice in onore di sua moglie Felice Orsini

 

 

 

 CHI PIU' CHI MENO

 

Raccolta e smaltimento differenziato, quasi una conquista di civiltà.
Chi l'avrebbe pensato 50 anni fa? Oggi si può, si deve.
Ma c'è ben altro che non finisce nei sacchetti neri e viene abbandonato dove è più comodo, quando è notte o lanciato da cavalcavia, da scarpate … lontano dagli occhi … i propri.
E il problema non c'è più.
Così dappertutto?
educazione, rispetto, e responsabilità per l'ambiente abitano di solito più al nord che al sud.
Più ci si sposta in Europa verso l'alto, più è facile compiacersi per il diffuso senso civico.
Più si scende
e...c'è roba che vola ancora dalle finestre.
Ma ogni sud ha il suo nord e viceversa.
Poi dove finiscono le terre, c'è il mare.
E il problema è un altro … gravissimo, che interessa tutti, a sud come a nord.
Contenitore ideale per scarichi industriali, per svuotare cisterne petrolifere, per disfarsi dell'inutile.
Possono aiutare anche laghi e fiumi, affluenti di destra e di sinistra.

Dimenticavamo il cielo.
Quello che brucia, evapora, intossica (fumando), va in alto.
Vento e pioggia dovrebbero indossare la tuta da operatore ecologico, altrimenti si va a targhe alterne.

"Con quel
che si respira, tanto vale fumare".
Un altro sacchetto nero buttato nei polmoni. Chi l' ha visto.


Fabrizio Pasquero (Non fumatore)

 

PALAZZINA CINESE

 

La Palazzina Cinese, è situata nella zona nord-occidentale del Parco della Favorita, sulla strada della fontana d'Ercole. Coeva alla fondazione della Favorita, servì quale dimora di Ferdinando IV durante il suo forzato esilio del 1798-1802. Fu progettata dall'Arch. Veneziano Marvuglia che, in deroga ai canoni neoclassici allora imperanti, qua indulse all'esotismo bizzarro del nascente romanticismo, dimostrando gusto e sensibilità. E' architettura fantasiosa, materiata di luce e colore ed impiantata su volumi armonici ed essenziali. Da notare la purezza del pronao, la linea elegante della copertura a padiglione, l'aereo gioco delle scale a torretta sui fianchi, prodigio di tecnica costruttiva dovuto a Giuseppe Patricolo

 

TEATRO MASSIMO

 

 

Edificato dopo lo spietato atterramento dell’atterramento di un largo brano della città barocca fu costruito lentamente tra il 1873 e il 1891 su progetto di G.. Basile e portato a compimento dal figlio Ernesto. Il teatro è uno dei più rappresentativi di’Europa adornato ai  lati dello scalone con due gruppi bronzei, a sinistra “ La Lirica” di Mario Rutelli e a destra “La Musica” opera di Benedetto Civiletti nella vicina aiuola un busto su piedistallo raffigurante  G. Verdi (1902)  di Antonio Ugo. L’altro piedistallo che si trova sotto il portico  rappresenta Vincenzo Bellini , è disegnato da E. Basile (1911).

Il teatro massimo è un’ armoniosa composizione d’insieme , leggerezza ed armonia, è nel nobile gioco delle masse  intensamente chiaroscurate per l’uso del nudo tufo arenario dopo tanta architettura intonacata.

 

PORTA NUOVA

 

Sita al termine del Cassero accanto al palazzo reale . E’ la porta trionfale in onore di Carlo V°, reduce nel 1535 della vittoriosa battaglia di Tunisi, entrò trionfalmente a Palermo da questo  in origine quattrocentesco antico ingresso.

L’idea dell’ampio fornice fu tratta dai monumenti romani antichi, per il resto la costruzione  s’ispira alla tarda architettura rinascimentale con grandi influssi manieristici specialmente nella facciata esterna. E’ questa modellata con forte senso scultoreo nella diversa natura delle bugne, nei quattro massicci mori(una allegorica figurazione delle vittorie africane di Carlo V°). Più in alto un ornato cinquecentesco  classico come il resto della facciata interna scandita dalla decorazione  in superfice di due coppie  di piatte losene ai lati e di una trabeazione  poco aggentante. Sopra di questa sono quattro busti  allegorici della “Pace”,della “Giustizia”, della “Verità” e della “abbondanza”. La copertura a piramide dell’edificio ricoperta in maiolica sviluppa un’aquila senatoria.

Sulle due facciate della porta erano poste fino a epoca piuttosto recente , due grandi aquile regie, assai decorative.

Costo della carpetta : 300.00 (4 litografie)

 

Siti amici:

 

VITUCCIO

http://www.vitucciolibero.it.st

 

The  world  of  my  Art by IRENA

http//www.irenaart.com

 

Seguite l’artista VINCE RUTINO

http://monsite.wanadoo.fr/rutivince/

 

ARSENIO “CUORI SOLI”

comunità di italiani all’estero

http://it.groups.yahoo.com/group/cuori_soli/

 

UN SITO SIMPATICO

Www.ilfognone.net

 

 

 

 

 

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Jonathan P. MANISCALCO

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