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Aosta, 15/10/2001
Un inizio banale, ma irrinunciabile x ogni intervista: la presentazione;
perciò chi siete, cosa fate, da dove venite e dove endate;
Siamo tre amici che hanno avuto la fortuna di incontrarsi nel momento
giusto. Ognuno di noi proveniva da altri gruppi: Robertino dai Molto Rumore
per Nulla, Alberto ed io dai Kina. Cerchiamo di divertirci, di raccontare
delle cose che abbiano un senso, che non sia solamente laprire la
bocca per fare dei suoni e riuscire a riempire una canzone. Veniamo da
Aosta, e ti assicuro che la cosa non è molto eccitante. Cerchiamo
di andare dove ci sentiamo e ci troviamo bene, dove ci sono persone interessanti
da conoscere e con cui condividere le nostre emozioni, le nostre esperienze,
... la nostra strana corsa; questa cosa a volte risulta difficile perché
se una volta nel nostro piccolo mondo punk/alternativo o se preferisci
hardcore, ci si sentiva tutti più o meno uniti da molti ideali
comuni, ora non è più così; una infinità di
gruppi che non hanno niente a che vedere con quello che era lo spirito
delle origini fanno parte della nostra realtà e in
certi casi arrivano a condizionare la scena.
2- In questi mesi ho ascoltato Meno di zero una quantità
di volte. Insieme alla musica (anzi, forse ancora di più) mi hanno
colpito i vostri testi, secondo me molto belli e poetici, a volte tristi,
ma sempre con un fondo di positività e ottimismo. Me ne parlereste?
Da dove prendete ispirazione quando li scrivete?
Sergio- Credo che il fondo di ottimismo sia dovuto al fatto di vivere
relativamente lontani da grosse città. Questo ci permette, quando
è il caso, di distaccarci da certe paranoie e attitudini metropolitane,
ragionare in maniera diversa, avere un altro tipo di rapporto con la gente,
la natura, la musica, ... Lispirazione è una cosa strana
da spiegare concretamente. Io non so da dove derivi la mia, so solo che
in certi momenti la sento, e sento che dipende da quello che succede,
che vivo, che vedo. E tutto questo che mi spinge a scrivere, a suonare.
Se non avessi stimoli mi sarei già suicidato.
Robertino- Tu dici che i testi sono un po' tristi, in effetti questa e'
una caratteristica delle nostre canzoni. Credo che il motivo sia semplice.
Scrivere e' per noi uno tra i modi piu' immediati che abbiamo per dare
libero sfogo a cio' che magari nelle altre situazioni della vita ti tieni
dentro. Con una penna ed un pezzo di carta e' senz'altro piu' facile parlare
delle cose piu' intime, di cio' che ti fa stare bene o di cio' che ti
fa soffrire. E' quindi naturale che ci sia della malinconia in queste
parole.
3- Cè un rapporto tra il posto in cui vivete e il vostro
modo di porvi nei confronti di ciò che vi circonda? Se invece di
vivere in Valle dAosta, che so, foste stati a Gallarate, sareste
state secondo voi le stesse persone e, più che altro, avreste scritto
musica e parole nello stesso modo?
Sergio- Sicuramente il rapporto con quello che ci circonda è molto
forte, se non fosse così, probabilmente non saremmo esattamente
gli stessi.
Robertino- Qui il discorso sarebbe molto complesso e si finirebbe inevitabilmente
col parlare di globalizzazione e cose del genere. Credo non solo che il
rapporto con il posto in cui viviamo sia molto forte ma che addirittura
e' proprio cio' che ci circonda che e' in grado di "plasmare"
e di formare il nostro modo di agire e di pensare.
4- Cosa pensate di ciò che è accaduto a seguito delle
elezioni, ossia il trionfo del centro destra? Credete che in questa nostra
nazione staremo meglio di prima o che invece sarà un governo come
i precedenti?
Sergio- Sicuramente dei cambiamenti ci saranno, sicuramente non saranno
troppo peggiori dei precedenti (nel senso che in generale, chi cerca interessi
personali lo fa a prescindere dal fatto di essere al governo). Sono sempre
più convinto che chi sta al governo cerchi innanzitutto di schiacciare
e indebolire gli avversari politici, tutto il resto viene dopo, per cui
non riesco mai ad appassionarmi a certi ragionamenti. Posso solo dire
che, a livello perdsonale, chi è andato sù questa volta
mi sta pesantemente antipatico, ma questo non cambia la sostanza.
Robertino- Credo che non ci sia alcuna differenza sostanziale tra un governo
di centro destra e un governo di centro sinistra. Sono convinto che anche
una coalizione (non e' la parola che volevo usare ma non mi viene in mente
vedi tu se trovi qualcosa) di sinistra non si sarebbe comportata in maniera
diversa di fronte a fatti quali il vertice g8 che si e' tenuto a genova
nel luglio scorso o alla guerra che si sta ora perpetrando in afghanistan.
5- State lavorando a nuovo materiale, e se si, quando uscirà?
Abbiamo parecchia roba in cantiere: Stiamo per far uscire un maxi CD dal
titolo Ti ho visto in piazza (lidea iniziale era quela
di un 7, ma ora il vinile costa veramente troppo). Conterrà
un brano in studio e due live. Il pezzo in studio è una cover dei
torinesi Truzzi Broders (chi li conosce si faccia avanti e riceverà
in regalo un LP dei Mirafiori Kidz; se poi sa dirmi perché proprio
quell Lp, allora gli regalo anche il ciddì dei Mirafiori
Kidz); i due live sono stati registrati in Germania lo scorso anno durante
una fortunata serie di concerti organizzati dal nostro amico Henne. Il
disco è dedicato lui e ai suoi compagni di Leverkusen, che sono
stati arrestati dopo i fatti di Genova e si sono fatti un mese e mezzo
di prigione a Marassi senza processo. Si tratta di una coproduzione WiConfondo/Annexia/4
dogs. Si tratta di etichette gestite ga amici genovesi, Luca e Paolo,
con i quali siamo in ottimi rapporti da molti anni, e la cosa non può
che farmi piacere perché significa che il rispetto e lamicizia
sono cose che durano nel tempo.
Altre uscite: siamo con un pezzo sulla compilation tributo ai Minutemen,
organizzata da Mario Lapecorella di Bari
Saremo con un pezzo sulla compilation tributo a De André che sta
organizzando Marco Pandin della Rivista Anarchica
(è chiaro che si tratta di due cover, ma sono state entrambe reinterpretate
in classico stile/spirito Frontiera!! ... Ascoltare per credere).
Infine abbiamo registrato da pochi giorni 14 pezzi, di cui 12 finiranno
sul (finalmente!!) CD dei Frontiera Strana corsa.
Al momento non sappiamo bene se sarà unautoproduzione o una
coproduzione; onestamente ti confesso che una volta tanto mi piacerebbe
trovare qualche amico che si potesse occupare di questo disco.
I Frontiera che abbandonano lautoproduzione?
No, è solo che dopo tutti questi anni, la stanchezza si fa sentire
e anche un po ladisillusione per tutta una serie di motivi (non
ultimo quello economico visto che non abbiamo soldi), verso una scena
dove la pratica dellautoproduzione richiede sempre più una
super specializzazione - sintomo dellesistenza, di tante correnti
molto dismogenee che invece continuare a dare stimolo e portare un effetto
benefico, provocano in realtà una sorta di impaludamento della
situazione. Se poi ci aggiungi che a volte queste sono molto presuntuose
e danno poco spazio a chi non è propriamente del giro- puoi capire
il mio malessere nel portare avanti un discorso di etichetta dicografica
che si considera trasversale, ma che non è abbastanza forte.
6- Qualcuno di voi è vegetariano o vegan? Cosa pensate circa
queste scelte?
Nessuno di noi è vegetariano o vegano. Sono pratiche che non mi
interessano più di tanto anche se ho molti amici che le seguono.
A volte li ammiro per le loro scelte, altre volte invece penso che sia
una cosa futile e passeggera, ma comunque rispetto il loro atteggiamento.
Alcuni di loro non hanno nulla a che fare col mondo punk e lambiente
alternativo, e io trovo questo fatto molto interessante. Personalmente
mangio poca carne e, chessò, forse per una questione di rispetto
verso il resto del mondo, cerco di evitare gli sprechi. Penso sia una
cosa positiva anche questa.
7- Un gruppo e un disco (anche di più) che hanno influenzato
ognuno di voi e perché
Sergio: molto beat italiano (.. sarà per via delletà!),
quando non esisteva ancora il rock ma solo il pop e lo stesso beat si
chiamava anche Ye Ye, poi è arrivato il 77
Sex Pistols Nevermind the bollocks il rifiuto di tutto e il
nuovo inizio
Clash The Clash ha rappresentato la presa di coscienza politica
The Who Quadrophenia la storia di un perdente; la scoperta
dello stile e dellenergia
Husker Du Land speed record la coscienza che anche nellhc
cera unanima
Alberto: dal folk alla canzonetta passando dallelettronica al metal,
il tutto reinterpretato in chiave hardcore
Metallica Master of puppets
Husker Du Land speed record e Metal circus
MDC
Jorma Kaukonen
Robertino: Ce ne sono troppi, non mi resta che dirti alcuni nomi che hanno
cambiato il mio modo di vedere la musica:
Sex pistols,
The Clash,
The Smiths,
Fugazi,
Sonic Youth,
Afghan Whigs,
potrei continuare quasi all'infinito.
8- Gruppi ed etichette e persone che stimate -in Italia e non-
I Tempo Zero sono più che nostri amici da sempre. Con loro abbiamo
condiviso lavventura Blu Bus che credo abbia reappresentato un punto
fondamentale per la crescita del movimento e la diffusione di idee e musica.
Il resto della ciurma aostano/torinese, e cioe' Molto Rumore per Nulla,
Encore Fou, molti "pasici" (vedi el paso), molti amici torinesi
, tasselli fondamentali della "scena" ( vedi Eniac) e poi ancora
per il resto dell'italia,Miles Apart, Right Insight, i tedeschi Fre Yourself
e Bandit Jazz. Tra le persone che gestiscono anche etichette ci sono Giulio
di Green Records, Antonello di Rumble Fish, Corrado di Riot e Andrea di
Love Boat; tutte persone che conosciamo da anni (ce ne sarebbero moltissime
altre, ma non si puo riempire una pagina di nomi) e con le quali e da
sempre vivo un ottimo rapporto di amicizia. Per quanto riguarda l'estero
abbiamo da sempre avuto una grande amicizia con Armin di X-Mist, Carsten
di Blurr. Quando c'erano ancora i Kina abbiamo avuto l'enorme piacere
di conoscere e condividere in piu occasioni i palchi con gli Scream, i
Fugazi, tutte persone meravigliose e estremamente positive. Recentemente
abbiamo finalmente incontrato Jello Biafra (dopo anni di corrispondenza).
Tutte queste sono persone attive, con una grande personalita e degne di
essere seguite e sostenute per le loro attivita e le loro azioni.
9- Prendendo spunto da un vecchio testo dei Negazione potremo davvero
essere vecchi e forti?
Credo di si. Dobbiamo sapere sfruttare tutte le esperienze accumulate
per non ripetere gli errori e migliorare le cose positive. Non è
facile perché cè un ricambio generazionale molto rapido,
la moda tende a prendere il sopravvento sulla spontaneità, si tende
a riprodurre in piccolo i meccanismi del music business (professionismo,
vacuità, diventare delle piccole rock star con contratti per i
concerti - albergo - manager, ecc...) proprio tutti quegli stereotipi
che si erano voluti cancellare negli ottanta. La scena tende a restare
giovane e a ripetere gli errori (o aggrravare quelli commessi in precedenza.
Certe volte si rischia di sentirsi a disagio allinterno di una scena
che tende ad ecludere anziché unire.
Malgrado tutto Mi sento molto forte ma non mi sento molto vecchio anche
se ormai quando vado ad un concerto mi accorgo che metà del pubblico
potrebbe essere mio figlio.
10- Qualsiasi cosa vi venga in mente
L11 settembre pomeriggio al lavoro un collega mi dice che le due
torri di NY stavano bruciando a causa di un attentato. Minchia che storia!
penso, poi penso anche al fatto che lì ci lavoravano 50.000 persone
tra cui il mio amico Cristian.
Sinceramente mi è dispiaciuto. Poi la sera sento Rutelli che dice
che dobbiamo essere solidali e appoggiare lAmerica, perché
lAmerica è una nazione che ha sempre lottato in prima fila
contro i sopprusi nel mondo, contro il terrorismo e per la giustizia e
la pace pagandone sempre di persona le conseguenze. Poi sento Fini che
dice che dobbiamo essere vicini agli americani perché lAmerica
ha dato un contributo decisivo nella seconda guerra mondiale, a combattere
e liberarci dal nazifascismo. Poi mi è venuto in mente che per
venti anni lItalia è stato il territorio dove venivano regolati
i conti tra servizi segreti di mezzo mondo a suon di attentati e stragi
e ancora oggi siamo qui che nessuno è riuscito a capire che cazzo
è successo a Ustica.
Poi il giorno dopo sento ai tiggì che lAmerica sta reagendo
e così piano piano la gente sta tornando al lavoro e mi viena da
pensare come era possibile che tutti sti milionoi di persone avessero
smesso di lavoerare in tutta lAmerica e sentissero tutto sto
peso che li aveva stesi. E così mi vieve da pensare che forse i
tiggì stanno un po pompando certe cose per farci pensare
a quanto sono stati sfortunati sti poveri americani, e poi penso
a due anni fa quando un tir si è incendiato nel mezzo del tunnel
del Monte Bianco e i servizi di controllo francesi non si sono accorti
di un cazzo e sono morte più di 30 persone; e poi penso ancora
ad un anno fa quando il 15 ottobre 2000 unalluvione ha devastato
la Valle dAosta spianando interi paesi e frazioni, distruggendo
strade, autostrade, ferrovia, provocando la morte di 21 persone e che
forse in proporzione per tutta lItalia, quei 21 morti erano molti
di più dei 7.000 Americani.
Per mesi siamo rimasti senza strade (a tuttoggi novembre 2001, siamo
senza ferrovia); abbiamo passato giorni e giorni a scavare nel fango e
nella melma per recuperare qualcosa da cantine disastrate, raggiungendo
a piedi i posti più incredibili attraversando mari di detriti abbiamo
passato i nostri fine settimana spaccandoci la schiena a pala e picco
per riassestare sentieri, stradine di montagna, perché sennò
lassù non ci potevano arrivare i furgoni e i viveri delle squadre
di soccorso; interi villaggi sono rimasti isolati per settimane, riforniti
solo tramite gli elicotteri che portavano viveri e medicine. Penso a quanto
ci ho impiegato io a riprendermi dallo shock di attraversare i 60 chilometri
da Ivrea ad Aosta, incolonnato con altre 10 macchine, scortati dai gipponi
della polizia attraverso una autostrada che non era più unautostrada
ma un percorso di guerra, una valle che non era più una valle,
paesi che non erano più paesi
sembrava di attraversare uno
scenario da film post atomico
fango, fango, fango, fango, case
squarciate, detriti, mucchi di carcasse di animali trascinati e uccisi
dalla piena, strade sprofondate, ponti crollati, montagne franate. E
difficile spiegare la sensazione di smarrimento e desolazione che si prova
nel trovarsi in un posto e sapere esattamente che si è in quel
posto (un incrocio, una frazione, un ponte), ma non riconoscere nulla
di quello che ti sta intorno; è difficile spiegare la sensazione
che si prova quando a pochi passi da casa tua cè gente, amici,
conoscenti che hanno perso tutto, ma proprio tutto perché è
dovuta scappare di notte mentre le pietre sfondavano i muri e le ondate
di fango facevano tremare la casa e travolgevano i più deboli lungo
la strada e tu invece non hai avuto neanche un minimo danno, se non la
preoccupazione di restare un giorno intero senza notizie dei tuoi genitori,
delle persone care, in balia delle immagini dei telegiornali, che come
si sa
.
Mi spiace dirlo, ma senza voler togliere nulla alllindiscutibile
gravità di quello che è accaduto a NY, a me tutto sto
lagnone verso il povero popolo americano ha fatto solo venire
un gran nervoso.
E per concludere, qualcosa di disimpegnato e se vogliamo banale; Visitate
i siti di WiConfondo e dei Kina http://digilander.iol.it/wiconfondo/ e
http://digilander.iol.it/kina9/
Per quanto riguarda i Kina stiamo cercando di rimettere ordine nella nostra
storia. Chiunque avesse degli aneddoti da raccontarmi, delle precisazioni
riguardo a concerti e a fatti accaduti, me li scriva. Sarebbe molto gentile.
Inoltre volevamo anche inserire uno spazio goliardico memorialistico
e intitolarlo Kina, cero anchio! per invitare
la gente a recensire i concerti a cui ha assistito e inviarmi copia di
materiale fotografico o locandine di concerti di cui è eventualmente
in possesso (ogni spesa sarà rimborsata!!).
noi, durante
tutti quegli anni eravamo troppo presi a caricare scaricare il furgone
e non ci siamo mai troppo curati delle nostre future memorie.
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