MEXICO CITY BLUES
Di
richiamo autenticamente esotico , Città del Messico non rappresenta
tanto in questa raccolta poetica il motivo palesemente dominante ,
quanto un dato nascosto da scoprire tra le pieghe della biografia del
poeta che , vivendo a San Francisco , poteva reperire nella capitale
centro-americana ogni tipo di droga a basso prezzo. Droga che ,
peraltro , resta l'elemento prepotentemente espresso e non soggiacente
della scrittura di Kerouac. Mexico City diventa allora trampolino di
lancio verso altri mondi fino a restare soffocato , come oggetto
lirico , nella ragnatela dei numerosi temi che la raccolta propone.
Dai temi orientalisti del filone Zen a quelli di viaggio , dai motivi
dell'amicizia al senso di nostalgia per un'America che si colora
ancora delle sue accese contraddizioni. "Mexico City Blues è un
grande classico. E' un'opera originale , con un discorso molto
personale , di una musicalità notevole. Un'opera di genio continuato
, una suite di 242 poesie , come i Sonetti di Shakespeare , in cui
Kerouac "jezza" la lingua americana" (Allen Ginsberg). |