SULLA STRADA
Scritto fra il 1948 ed il 1951 , ma pubblicato solo nel 1957 , segna il periodo più prolifico di Kerouac ed il suo maggiore successo. On the road è un romanzo non convenzionale (non c'è un vero e proprio impianto narrativo). Divenne in breve tempo l'emblema della Beat Generation. I personaggi di On the road vivono come vagabondi , si ubriacano di alcol e droga , passano da un'automobile all'altra schiacciando l'accelleratore fino a bruciarsi le suole delle scarpe e sfogano la loro energia , la loro avidità di vita , di ansia , in un'intensità spesso di difficile comprensione. La strada diviene solo lo sfondo dove queste anime senza pace vivono , e spesso sono proprio le variegate strade d'America il personaggio principale della storia. Strade che i personaggi della storia percorrono in lungo e in largo , senza mai fermarsi per troppo tempo , inseguendo nuove emozioni e nuovi itinerari in un vortice continuo di asfalto , locali , alcol e musica. Ne viene fuori un ritratto dell ' America degli anni cinquanta , vissuta da un gruppo di folli ragazzi beatniks insofferenti ad ogni regola o etichetta. L'idea stessa del viaggio come esperienza catartica e liberatrice trova in Kerouac il suo più grande narratore.


BIG SUR
Dedicata all'omonima località della costa californiana , eletta a rifugio dal guru Henry Miller e perciò diventata luogo di pellegrinaggio della giovane America , Big Sur è la storia di una solitaria estate al mare ; un concerto per ricordi e risacche , una suite davanti al Pacifico , una sorda , rullante prosodia bop. "Libera improvvisazione" al modo jazz , che culmina nel "folle" poema finale per i Suoni dell'Oceano. Il Kerouac che scrive Big Sur è già l'autore di Sulla strada e de I Sotterranei , uno scrittore che porta sulle spalle un peso di fama e di troppe sregolatezze e il cliché di vagabondo e di beat. Questo si sente in Big Sur , nella prosa spontanea di Kerouac vibra qui per la prima volta un ronzante timbro d'angoscia , una cupa incrinatura , il groppo che si scioglierà nella patetica "compliante" dell'ultimo romanzo Vanità di Duluoz.


THE SUBTERRANEANSSOTTERRANEI
Quest'opera narra la storia di d'amore tra un bianco ed una nera , amore commosso , nevrotico tra due esseri che si rincorrono e si respingono nell'ambiente delle caves di San Francisco popolate da giovani ribelli ad ogni morale sociale , i cui idoli sono il Jazz , la velocità , il sesso , la droga e la libertà individuale. Giovani "disperati" e inquieti , che credono nella vita ma respingono i sistemi morali e sociali precostituiti e vogliono scoprirne da soli dei nuovi. Processato per oscenità alla sua prima apparizione nella collana "le comete" di Feltrinelli , il romanzo fu assolto con una sentenza che riconosceva "la bellezza lirica di alcune sue immagini , la forza ed il ritmo del racconto , la ricerca accurata di richiami ed espressioni come elementi che consentono al collegio di pervenire alla conclusione che il romanzo è opera non pornografica e non oscena ; è invece opera d'arte.


DESOLATION ANGELSANGELI DI DESOLAZIONE
Nell'estate del 1956 , Jack Kerouac passò nove settimane come avvistatore di incendi sulla cima della Desolation Peak nella Catena delle Cascate a nord-ovest di Washington ; dormiva in un sacco a pelo e scriveva ad un tavolo di fronte al monte Hozomeen che per lui simboleggiava il "vuoto" buddista. A quel tavolino scrisse gli haikus che poi inserirà in Angeli di desolazione e il diario che sarebbe diventato la prima parte del libro. Questo è forse il libro in cui Kerouac delinea con maggiore chiarezza i ritratti dei protagonisti della beat generation , anticipando i temi nel suo romanzo più celebre , Sulla strada. Tuttavia il libro non è soltanto il documentario di un'epoca fatta di estasi e di inquietudini , è anche una meditazione sull'altalena che tiene in bilico lo scrittore tra il "Nulla" della dottrina buddista e l'incalzare della vita quotidiana basata sull'avventura. Fa parte della tematica beat quello che , all'inizio del libro Kerouac definisce lo scopo della vita :" Perchè dovremmo vivere se non per discutere l'orrore e il terrore di tutta questa vita ? ". Ma è una vita che poi , quando il periodo di meditazione in montagna è finito , non sembra nè orribile nè terribile affrontarla con l'esclamazione :" Ma che gioia , il mondo ! Vado ! ".


MEXICXO CITY BLUESMEXICO CITY BLUES
Di richiamo autenticamente esotico , Città del Messico non rappresenta tanto in questa raccolta poetica il motivo palesemente dominante , quanto un dato nascosto da scoprire tra le pieghe della biografia del poeta che , vivendo a San Francisco , poteva reperire nella capitale centro-americana ogni tipo di droga a basso prezzo. Droga che , peraltro , resta l'elemento prepotentemente espresso e non soggiacente della scrittura di Kerouac. Mexico City diventa allora trampolino di lancio verso altri mondi fino a restare soffocato , come oggetto lirico , nella ragnatela dei numerosi temi che la raccolta propone. Dai temi orientalisti del filone Zen a quelli di viaggio , dai motivi dell'amicizia al senso di nostalgia per un'America che si colora ancora delle sue accese contraddizioni. "Mexico City Blues è un grande classico. E' un'opera originale , con un discorso molto personale , di una musicalità notevole. Un'opera di genio continuato , una suite di 242 poesie , come i Sonetti di Shakespeare , in cui Kerouac "jezza" la lingua americana" (Allen Ginsberg).


VISIONS OF GERARDVISIONI DI GERARD
In questo lungo racconto scritto nel 1956 , Jack Kerouac fa rivivere le scene e le sensazioni dei primi quattro anni di vita di Ti Jean Duluoz ( pseudonimo di Kerouac stesso ) che coincidono con gli ultimi anni della breve esistenza del fratello Gerard , morto a nove anni , il cui ricordo influenzo' moltissimo la personalita' dell'autore. Kerouac parte dal discorso sull'infanzia per sviluppare il tema del significato dell'esistenza. Gerard e' un piccolo apostolo della non violenza , un Don Chisciotte in lotta contro il mondo della perfidia e della crudelta'. Ha visioni celestiali al limite del misticismo , ma soprattutto e' l'emblema di quella felicita' che puo' esistere solo nell'infanzia , cristallizzata per sempre dalla morte in un immagine di intatta perfezione. Il destino del piccolo Gerard sembra ribadire che dopo la stagione dell'infanzia il resto della vita e' dolore , un concetto che , rafforzato anche dall'avvicinamento al buddismo , sara' costante nelle opere di Kerouac.


THE TOWN AND THE CITYLA CITTA' E LA METROPOLI
Questo è il primo romanzo di Jack Kerouac , futuro padre e voce autentica della "Beat Generation". Viene scritto secondo la tecnica di Thomas Wolfe e pubblicato nel 1950 , contiene in nuce tutti i motivi cari all'autore e che ritroveremo nelle opere successive , come nel famosissimo "Sulla strada" o nella sua ultima opera "Pic". Questi temi ricorrenti sono per Kerouac il mito americano del viaggio , la vita libera ed anticonformista dei giovani beat , il fascino delle filosofie e delle culture orientali. La critica americana accolse molto positivamente quest'opera poichè rientrava negli schemi dell'epoca e Kerouac venne definito un nuovo Thomas Wolfe. Con i suoi scritti successivi Kerouac abbandonerà questo tipo di scrittura , ma la prosa spontanea ed immediata di tale lavoro annuncia il suo grande talento.


THE DHARMA BUMSI VAGABONDI DEL DHARMA
In quest'opera d'intonazione religiosa , Kerouac riprende a narrare le avventure dei suoi discepoli e confratelli beatnik. Questa volta i protagonisti sono impegnati nella ricerca , disordinata ma sincera , di una nuova verità che si identifica col Dharma dei buddisti , il fine ultimo dell'universo e della vita. Ispirata ai metodi della scuola giapponese Zen , la loro ricerca li condurrà dalle omeriche bevute nei ritrovi fumosi del quartiere cinese di San Francisco alle pure ed esaltanti scalate fra le montagne inviolate della California , dalle meditazioni notturne nei boschi o sulle spiaggie solitarie alle orge ispirate a riti orientali e ad altre esperienze non "propriamente" ascetiche. La narrazione è avvincente e serrata , grazie alla prosa di kerouac , a tratti lirica , a tratti umoristica , ma comunque sempre scoppiettante ed in attesa di esplodere come un fuoco d'artificio.


Il dottor Sax (1959)

Maggie Cassidy (1959)

Visioni di Cody (1959)

Libro di sogni (1960)

Viaggiatore solitario (1960)

Tristesse (1960)

Visioni di Gerard (1963)

Satori a Parigi (1966)

Vanità di Duluoz (1968)

PIC (1972)