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I tempi dei Jagielloni

 

 

Dopo la morte di Kazimierz Wielki (1370) i problemi dinastici provocarono una serie di unioni con gli stati confinanti: l'Ungheria (1370-1384; 1434-1444; 1576-1586), la Lituania (1386-1795), la Svezia (1587-1600) e la Sassonia (1697-1764). Soltanto l'unione con la Lituana riuscì, portando alla creazione di uno stato che dominò l'Europa Centrale e Orientale fino al XVII secolo. Questo evento fu senza precedenti in Europa. Sotto un Re, con un unico parlamento ed una comune politica estera i due stati conservarono due eserciti e tutte le cariche statali distinte. Questo organismo statale fu spesso chiamato "Res Publica delle Due Nazioni" (Rzeczpospolita Obojga Narodow) perché composto dalla Corona (Polonia) e il Granducato (Lituania). L'Aquila Bianca su sfondo rosso (lo stemma polacco) fu affiancata per 400 anni dall' "Inseguimento" (lo stemma lituano).

Dal 1370 la Polonia fu governata per 12 anni dal Re dell'Ungheria Lodovico d'Anjou (figlio di Elisabetta, Regina dell'Ungheria, sorella di Kazimierz Wielki). Dopo salì sul trono polacco sua figlia Jadwiga. La legge polacca dell'epoca precludeva il governo alle donne quindi Jadwiga fu incoronata nel 1384 come il Re (non Regina) della Polonia - così i nobili polacchi eluderono la regola con grande saggezza e responsabilità. Nel 1386 il matrimonio di Jadwiga con Jogaila, Grande Duca pagano della Lituania, battezzato come Wladyslaw Jagiello, iniziò l'unione polacco-lituana ispirata dallo scopo comune di resistere all'espansione dell'Ordine Teutonico. Tale unione era già stata decisa nel 1385 a Krewa. Le forze unite dei due paesi sconfissero lo Stato Teutonico - Wladyslaw Jagiello ottenne una vittoria schiacciante sul nemico a Grunwald (15.07.1410), che è una delle più grandi battaglie del Medioevo. Purtroppo questa splendida vittoria non fu sfruttata pienamente dalla Polonia ma permise di stringere i legami con la Lituania con il trattato dell'Unione a Horodlo (1413). Wladyslaw Jagiello governò per 48 anni - il regno più lungo nella storia polacca.

Nel 1440 gli Ungheresi offrirono a Wladyslaw III (il figlio di Jagiello) la corona del loro Regno; così la Polonia fu coinvolta nelle questioni dell'Ungheria che in quel periodo doveva far fronte alla crescente minaccia turca. Nel 1444 le forze polacco-ungheresi furono sconfitte dai turchi a Varna sul Mar Nero e Wladyslaw (chiamato "Warnenczyk" dal luogo della sua morte) fu ucciso sul campo di battaglia. 

Il fratello di Wladyslaw Warnenczyk, Kazimierz IV Jagiellonczyk (incoronato nel 1447), avviò una lunga guerra contro l'Ordine Teutonico per recuperare la Pomerania e Gdansk (Danziga). La vittoria sfociò nella Pace di Torun (1466) dove, lo Stato Teutonico, battuto e umiliato, lasciò alla Polonia Malbork (la capitale teutonica), Gdansk e la Pomerania. La Prussia fu divisa in due parti: quella chiamata Reale (parte occidentale) incorporata dal Regno Polacco invece quella chiamata Ducale rimase sotto il governo del Grande Maestro che divenne il vassallo della Corona Polacca. Durante il periodo della Riforma Protestante il Grande Maestro Albrecht Hohenzollern trasformò (con l'aiuto di Luter) la Prussia in un ducato laico. Così, nel 1525, rese omaggio al Re di Polonia Zygmunt I Stary (il Vecchio) non più come Grande Maestro dell'Ordine Teutonico ma come Duca di Prussia.

Nel 1471 uno dei cinque figli di Kazimierz Jagiellonczyk, Wladyslaw, diventò Re dei Cechi e nel 1490 Re dell'Ungheria. Gli anni 1490-1526 videro i Jagielloni dominare in Polonia, Lituania, Bohemia ed Ungheria. Il loro dominio andava dal Mare Baltico al Mar Nero e dai confini di Slesia alla Porta di Smolensk (300 miglia da Mosca). Fu un misto di nazionalità e di religioni più diverse: polacchi all'ovest e al centro; lituani, lettoni e gli estoni al nord, i tedeschi luterani in Prussia e all'occidente; ucraini ortodossi, bielorussi e tartari mussulmani ad est, ed ebrei sparsi ovunque.

Nel 1493 (durante il regno di Jan I Olbracht), fu istituito un parlamento con due camere: il Senato (vecchio Consiglio Reale) composto dai dignitari, vescovi ed alti ufficiali del Regno; il Sejm composto da rappresentanti eletti. Nel 1505 (con il Re Aleksander I) fu emesso lo statuto legale "Nihil novi" il quale decretò che nulla di nuovo fosse deciso senza il beneplacito del Parlamento.

Il regno dei ultimi due Jagielloni, Zygmunt I Stary (il Vecchio) e Zygmunt II August, è noto come "il secolo d'oro". Quest'epoca rinascimentale attirò in Polonia molti studiosi, artisti ed architetti stranieri soprattutto dall'Italia. Tra i personaggi polacchi si ricordano tra i più grandi: Mikolaj Kopernik (Nicolò Copernico) in astronomia, Mikolaj Rey (che abbandonò il latino per scrivere esclusivamente in polacco) e Jan Kochanowski (il "padre" della poesia polacca) in letteratura e Andrzej Frycz-Modrzewski - famoso e stimato in tutta l'Europa scrittore politico. Mentre il resto d'Europa era terrorizzato dalle persecuzioni religiose, in Polonia, il Re Zygmunt August, si pronunciò nella disputa tra cattolici e protestanti dicendo: "Io sono il Re delle persone non il giudice delle loro coscienze". Questo spirito di tolleranza attirò molti rifugiati nell'arco della storia del Regno Polacco: ebrei nel XIII sec., ussiti nel XV sec. e cattolici dall'Inghilterra e dalla Scozia nei XVI e XVII sec.

L'atto politico più importante durante il regno di Zygmunt August fu l'Unione di Lublin nel 1569. L'Unione avvicinò ancora di più la Lituania alla Polonia e con l'annessione al Regno della Polonia delle terre di Wolyn e Podolia (prima lituane) spostò gli interessi politici della Corona verso l'est. Questo fu l'inizio effettivo della Res Publica delle Due Nazioni. Tre anni dopo, nel 1572, morì a Knyszyn Zygmunt II August - l'ultimo Re di Polonia della Dinastia dei Jagielloni.

                                                       

                                                © Krzysztof Bogucki, 2001

 

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