LE 6 CANOE MULTISFIZIO 

DALLA CANOA “MICHELA SECONDA” A QUELLE DELLA SERIE “MULTISFIZIO”

I PROGETTI DELLE CANOE E DELLE LORO PARTI SONO A DISPOSIZIONE DEGLI HOBBISTI  MA NON E' CONSENTITO L'UTILIZZO A SCOPO DI LUCRO O INDUSTRIALE SENZA IL PERMESSO,  CON FIRMA AUTENTICA, DELL'AUTORE

 

 

 

Per capire il perché di questa serie basta osservare  2 foto relative alla costruzione della MICHELA SECONDA.

La prima è quella che mostra i pezzi di legno accostati per farli assomigliare ai telai trasversali. La seconda è quella dei 9 telai già assemblati.

La prima foto, a causa di una diversa vista prospettica fa apparire un'occupazione di spazio, in lunghezza, maggiore di quello della seconda foto.

I tanti pezzetti di legno, tagliati con il taglia cornici, hanno formato 9 telai.

Con gli stessi telai, distanziati con criterio e sfizio, si possono creare, canoe diverse perciò è lo sfizio l'ispiratore dei cambiamenti utili per la realizzazione dei vari modelli, che ha dato il nome a questa nuova serie.

Ho limitato la scelta ad una canoa più lunga (5,00 m.) e 5 più corte (4,40, 4,20, 4,00, 3,80, 3,60 m.). Tutte con una rassicurante larghezza di 80 cm. il che significa 25/30 cm. più larghe di un kayak da turismo.

Ovviamente le canoe più corte perdono la possibilità di essere mono e biposto però  sia mono che biposto hanno le parti superiori parzialmente coperte e rimangono più asciutte con il moto ondoso ed il vento.

 

Le MULTISFIZIO si rivelano un ottimo mezzo per praticare la millenaria la pesca da natante, ora diventata di gran moda e, non a caso, riconvertita in “Kayak Fishing”.

 

Personalmente, per praticare il Kayak Fishing preferisco le biposto, il navigatore siede dietro e governa la canoa, il pescatore davanti si occupa solo della pesca, così la sua attenzione rimane concentrata sulle reazioni delle canne o su quelle del galleggiante e  bada alla direzione del vento solo quando deve lanciare l'esca ma non si cura del moto ondoso. Se le condizioni peggiorano ci sono quattro braccia che possono pagaiare verso la sicurezza. 

 

LE ISTRUZIONI PER LA COSTRUZIONE

Tutto quello che è descritto o disegnato per la costruzione della MICHELA SECONDA vale come guida per la serie MULTISFIZIO.

I telai trasversali sono quelli della MICHELA SECONDA, adattati con piccoli ritocchi.

 

Le sezioni trasversali indicate nei disegni della capostipite sono:

0, 1, n, m, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, m, n, 9, 10.

I telai trasversali sono invece 9 :

(m e m), (2 e  8), (3 e 7), (4 e 8) e (5), quello della sezione maestra.

 

LE PRINCIPALI VARIANTI RISPETTO ALLA CANOA “MICHELA SECONDA”

 

Ogni canoa della serie MULTISFIZIO impone (come per la MICHELA SECONDA) di togliere gradualmente un po' di spessore ai lati di ciascun telaio per fare combaciare lo stesso con i lati dei 4 correnti laterali, 2 dello spigolo di carena, 4 di carena e quello di chiglia.

Il telaio N° 5, quello della sezione maestra è escluso dall'operazione.

Ovviamente l'angolazione praticata sui telai varia da coppia a coppia di telai della stessa canoa ed è diversa da canoa a canoa.

Gli “APPUNTI UTILI”, ai quali si accede dopo il disegno N° 6 della MICHELA SECONDA,  illustrano e descrivono quanto sarà dettagliato in seguito, per ogni canoa MULTISFIZIO.

 

LE 6 CANOE DELLA SERIE MULTISFIZIO

 

I disegni, nelle relative sezioni, illustrano le canoe viste dall'alto, servono alla visione d'insieme e forniscono i dati per la costruzione.

Tenere sempre presente che i telai della parte verso prua hanno il loro lato posteriore che coincide con l'ascissa mentre per quelli verso poppa l'ascissa coincide con il lato rivolto a prua. L'ascissa della sezione maestra coincide con la metà dello spessore del telaio.

 

 

LE ASPORTAZIONI DA PRATICARE SUI TELAI PER L'APPOGGIO DEI CORRENTI

 

Per semplificare ed evitare spiegazioni del come si determinano gli angoli di asportazione     

ho preferito trasformare il tutto in modo grafico molto preciso evitando i radianti o gli angoli sessagesimali. Il “fai da te” potrebbe usare un goniometro ma riportare un angolo di 0,62660195 radianti o 35° 54' 05”,929 significa perdere la  pazienza e inveire contro il progettista.

 

Se invece il progettista ti dice:

 

Usa una squadra, tira una riga orizzontale lunga 200 mm., ad un estremo traccia la sua perpendicolare. Sulla perpendicolare riporta a partire dall'orizzontale, 144,8 mm., congiungi gli estremi per creare un triangolo rettangolo.

L'angolo tra l'orizzontale ed il lato obliquo è l'angolo di cui sopra.

 

Se non sei convinto prendi un goniometro e misura, il goniometro segnerà un angolo molto prossimo o coincidente a 36°, se non sarà così ci saranno errori di tracciamento.

Gli angoli, per ciascun corrente che si appoggia al telaio sono 7, le canoe tipo MULTISFIZIO sono 6, quindi le coppie di angoli sono 42.

 

Il “fai da te” però è anche esonerato dal tracciare gli angoli come sopra descritto perché deve solo riportare ciò che è indicato in modo semplice e grafico nelle istruzioni di ciascuna canoa.

 

Chiarimenti

I correnti principali della fiancata (20 X 40 mm.) sono inclinati di 9° rispetto alla verticale. Visti in proiezione orizzontale o trasversale,sulla sezione maestra, in orizzontale,figurano larghi 19,75 mm. Man mano che si procede verso prua o verso poppa lo spessore, sulle sezioni trasversali, aumenta perché il corrente non figura sezionato ortogonalmente ma angolato a fetta di salame.

La variazione massima dello spessore si verifica agli estremi dei correnti della canoa più corta e raggiunge i 2 mm. mentre in quella più lunga e di solo 1 mm. Chi vuole può usare … per sfizio … la carta vetrata, sulle estremità! Per concludere si può affermare che queste millimetriche variazioni non hanno influenza sul risultato finale.

 

GLI ANGOLI PER LA COSTRUZIONE DEI TELAI

 

Sono quelli del disegno N° 5 della canoa “MICHELA SECONDA” qui riportati nella figura che segue e anche validi per le MULTISFIZIO.

 

 

 La figura, stampata su cartoncino, è utile per riportare gli angoli sul taglia cornici e controllare il risultato dei tagli dei singoli pezzi visibili sul disegno N° 5 della canoa “MICHELA SECONDA, controllare la stampa, (altezza = larghezza) qualche stampante potrebbe non essere precisa.

 

 LE PRINCIPALI 10 DIFFERENZE TRA LE CANOE

1)  L'interasse tra i telai.

2)  Le varie lunghezze di tutti i correnti.

3)  Le curvature dei correnti ed i loro interassi di sviluppo.

4)  Le lunghezze dei pozzetti e le loro curvature.

5)  Le dimensioni degli sviluppi delle falchette.

6)  Le insellature delle fiancate viste in proiezione verticale.

7)  La curvatura delle chiglie.

8)  Il posizionamento dei vari fori, sui correnti per il loro fissaggio sui telai.

9) La creazione dei tagli sul tessuto plastico (spicchi) che man mano la canoa è di   dimensioni minori           richiede una maggior cura per evitare delle grinze            

10)  La distribuzione delle stecche del pagliolato ed i loro interassi.

    

 

LE 10 COSE INVARIATE RISPETTO ALLA “MICHELA SECONDA”

1)  I fori guida delle viti sulla parte alta delle fiancate dei telai.

2)  I fori sui telai N° 5 e 6 che servono a fissare lo schienale amovibile per passare dalla

     posizione mono a quella biposto.

3)  I due sedili.

4)  Gli schienali.

5)  La chiusura posteriore del pozzetto, La sua parte superiore curvata non ha solo senso

     estetico ma serve da fermo, contro la traversa del portapacchi, durante il trasporto su

     auto.

6)  I sacchi di prua e poppa, indispensabili riserve di galleggiamento.

7)  Il desiderio (se esiste) del “fai da te” di costruire con le sue mani una canoa.   

8) Una disciplinata subordinazione alla sicurezza durante il trasporto su terra e la

     permanenza in acqua.

9)  La determinazione a voler costruire bene e senza fretta.

10)  L'incredulità di chi chiede “ma l'ha proprio fatta Lei?”, in questo caso la migliore

       risposta è : “SI, PER SFIZIO!”

 

DETTAGLI COSTRUTTIVI COMUNI

 

 

 

 Parte anteriore del pozzetto, la corda elastica nera serve per fissare una pagaia divisibile di scorta, vedi foto della MICHELA SECONDA.

 

 

Parte posteriore del pozzetto, lo schienale posteriore è ribaltabile sul ponte di coperta per accedere allo spazio posteriore o per sedersi e pescare quando la canoa è messa in sicurezza.

 

 

 

 

 

 

Vista interna da sotto del fissaggio del bordo del pozzetto, del telaio e del corrente  superiore della fiancata.

 

 

 

 

 

 Vista interna della parte posteriore dello schienale, la traversa può essere  fissata ai telai   in posizione biposto o monoposto e contribuisce ad irrobustire la zona del pozzetto che ha i telai di tipo aperto.

 

 

 

 

Il fissaggio con corda elastica è aperto, serve a trattenere la pagaia di scorta, del tipo divisibile o la pagaia in caso di sosta.

 

 

 

 Il fissaggio si presenta in posizione di chiusura. Il passa corda ed il bottone di fissaggio sono avvitati sulla parte superiore del telaio.

 

 

DETTAGLI COMUNI CHE CAMBIANO DI POCO

 

Il disegno del telaio N° 4 riporta le dimensioni dello scalino che serve come sostegno del listello 15 X 15 al quale viene fissato il bordo laterale del pozzetto.

Le dimensioni sono riferite al lato del telaio che coincide con l'ascissa cioè con la faccia posteriore. Il bordo laterale del pozzetto non è perpendicolare al telaio ma è obliquo.

Bisogna quindi fare attenzione al disegno del dettaglio prima di eseguire il gradino di appoggio del listello 15 x 15 mm. di ogni canoa della serie MULTISFIZIO.

 

 

 

  

 

 

 

LA PRUA E LA POPPA E LE LORO VARIANTI SUL PIANO ORIZZONTALE

 

A prua la linea della chiglia inizia sull'ascissa “n”, mentre a poppa termina sull'ascissa “9”, come stabilito nel progetto della canoa MICHELA SECONDA.

Nelle canoe della serie MULTISFIZIO succede la stessa cosa solo che le ascisse hanno valori diversi. L'inclinazione della linea di prua e di poppa sono diverse da canoa a canoa.

Il disegno che segue mostra gli estremi di queste diversità.

 

 

 

La figura seguente indica il posizionamento dei correnti delle fiancate e dei correnti dello spigolo di carena

 

 

 

 

La vite superiore, posizionata in mezzo al corrente o listello, allinea il lato superiore dello stesso alla parte superiore del telaio.

La vite del corrente inferiore è posizionata nella direzione dell'angolo interno del telaio.

Quella a metà del corrente di spigolo della carena ha come direzione la metà del telaio. Dato che i telai sono sempre gli stessi la figura vale per le 6 MULTISFIZIO considerate.

Osservando la figura dei dettagli di prua e poppa si potrebbe, ovviamente per sfizio, ipotizzare 6 + 6 altre MULTISFIZIO.

Le prime 6 con la poppa inclinata come la prua, le altre 6 con la prua simmetrica alla poppa, utilizzando di volta in volta in modo simmetrico i  valori dimensionali delle parti di prua o di poppa.

 

LA CHIGLIA

 

La linea di chiglia, nelle 6 canoe MULTISFIZIO inizia, come già detto, all'ascissa di prua “n” e termina all'ascissa “9”.

Tenere presente che le elevazioni della chiglia, rispetto all'orizzontale di riferimento, in corrispondenza delle varie ascisse non cambiano. Cambiano la curvatura e lo sviluppo dei listelli che per praticità deve essere incrementato di un paio di centimetri, sia a prua che a poppa per permettere di raccordare la chiglia.

Bisogna inoltre ricordarsi di raccordare, con una rastremazione, il listello di chiglia 30 X 20 (h) con la prua e la poppa che hanno lo spessore di 20 mm.  

 

 

  

 

I LISTELLI DELLO SPIGOLO DI CARENA

 

La foto è un dettaglio ingrandito dell'ascissa N° 8 della canoa MICHELA SECONDA.

 

I listelli sono fissati alla chiglia appena dietro ai rispettivi telai di prua e poppa “m” e “m”, iniziare il fissaggio procedendo dalla sezione maestra. Sgrossare i listelli come da figura,  per farli combaciare con la chiglia.

 

I LISTELLI DELLA CARENA 

 

 

 

 

Nella foto sono visibili le parti terminali dei listelli di carena, quelli esterni iniziano sull'ascissa del telaio “2” e terminano sul telaio “8” mentre quelli interni terminano 50 mm. oltre il telai “3” e “7”, verso prua e poppa. I listelli esterni si possono rastremare facilmente mentre per quelli interni occorre seguire le istruzioni, che insieme alle dimensioni dei relativi listelli, si trovano nelle pagine di ciascun tipo di canoa MULTISFIZIO.

 

Nel caso che,nelle canoe più corte, si verificassero delle difficoltà nel curvare i listelli di carena 20 X 30, si possono usare dei listelli 20 X 20 mm., evitando di far uso dell'acqua calda o altre tecniche per facilitare la curvatura di quelli larghi 30.

 

 

I BORDI ANTERIORI DEL POZZETTO, LA POSA DEL RIVESTIMENTO E IL PAGLIOLATO

 

 

La foto è il dettaglio ingrandito della fotografia N° 12 della canoa MICHELA SECONDA.

La curvatura del pozzetto varia da canoa a canoa. Il listello 15 X 15 viene fissato ai telai, il rivestimento superiore, non illustrato, si fissa all'interno del bordino 15 X 15, poi la falchetta viene avvitata al listello.

Il rivestimento è già fissato sulla chiglia, ha però bisogno di tagli (che non devono scendere e non andare oltre i due correnti superiori) che uniti consentono al rivestimento di seguire la sagoma dell'imbarcazione senza presentare grinze. Il rivestimento è fissato con dei chiodini in ottone al bordo superiore dei listelli di fiancata 20 X 40.

 

I listelli del pagliolato sono fissati ai correnti di carena con delle viti, vedi foto N° 11, canoa MICHELA SECONDA.

 

DETTAGLI DEL FISSAGGIO DEL RIVESTIMENTO

 

 

 

 

 

Qui terminano le notizie generiche utili alla costruzione delle MULTISFIZIO, le notizie, gli schizzi, i disegni e le dimensioni di ciascuna canoa si trovano nelle  sezioni a loro dedicate.

 

LE CANOE SONO PREVISTE PER L'UTILIZZO DELLE DOPPIE PAGAIE

 

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