#Episodio 6.23 "All good things ..."

 

[Scena: La camera di DAWSON ricostruita in un set. Due attori che fanno le parti di Colby e Sam stanno girando una scena del nuovo telefilm di DAWSON "The Creek"]

COLBY: I sentimenti e le emozioni hanno un modo inspiegabile di manifestarsi nel subconscio e non sono sempre..consapevoli del proprio comportamento.
SAM: l'analisi soggettiva verbale della angoscia giovanile è davvero antiquata, Colby. Non c'è niente fra me e Petey. È solo un amico. Il tuo migliore amico, devo aggiungere. Non ho nessuna intenzione subcosciente nei suoi confronti.
COLBY: solo un amico, huh?
SAM: si. Niente di più. Punto, fine della frase, della tesi e della discussione postmoderna. Possiamo dormire adesso?
COLBY: ma tu e Petey siete amici nello stesso modo in cui lo siamo io e te?
SAM: certo... ovvio.
COLBY: è questo che mi spaventa.


[Sam e Colby si sdraiano e si mettono a dormire con un po' di imbarazzo. L'inquadratura si sposta fuori dalla tv, e vediamo JOEY seduta su un divano a guardare il telefilm con le lacrime agli occhi. Un uomo le si avvicina.]

CHRISTOPHER: grazie a Dio è finito.
JOEY: vacci piano, ragazzino studioso.
CHRISTOPHER: guarda questo, vedi come sarà divertente.
[prende il telecomando e spegne la TV]
JOEY: Hey!
CHRISTOPHER: Ahh... torniamo alla vita intelligente alla quale siamo abituati. Si, hai presente quel telefilm? È come il cibo pessimo che ti servono sull'aereo. Tutta quella iperbole giovanile è difficile da digerire. E gli autori useranno un dizionario dei sinonimi solo per trovare i modi di abusare della lingua inglese in 4 sillabe.
JOEY: io lo guardo solo per torturarti.
CHRISTOPHER: ah si? Bhè, funziona allora. Voglio dire, ma chi è che parla come quel Colby? Sembra un professore mutante di Inglese, uno psicoterapista pazzoide.
JOEY: non siamo tutti brillanti letterari snob come te. Dovresti dare un'occhiata a tutta la robaccia che devo curare (tutti i libri che deve leggere, essendo editrice..).
CHRISTOPHER: tu curi quello che scrivo io.
JOEY: [a bassa voce] eccetto quello che scrivi tu.
[si iniziano a baciare sempre con maggiore passione, quando JOEY lo ferma.]
JOEY: Ok, ok, ok, ok. Mi dispiace, mi dispiace. Devo finire questo, e ne ho altri 2 la leggere dopo. Và a scrivere un libro o a fare qualcos'altro.
CHRISTOPHER: non posso. Quel telefilm ha distrutto le cellule del mio cervello che mi sono necessarie per farlo.
JOEY: [sospira] ma piantale. Qual è il problema? È così, mi piace un telefilm per ragazzi. E allora?
CHRISTOPHER: è il modo che ti possiede che mi spaventa, onestamente. Ogni mercoledì alle 8:00 entri in questo portale supernaturale della angoscia giovanile.
JOEY: ho un certo legame emotivo con questa cosa che tu non puoi capire.
CHRISTOPHER: finiranno insieme Sam e Colby? Sam sceglierà Petey? O sceglierà Colby? Scopritelo la prossima settimana, quando continueremo a tirarla per le lunghe fino a che non ci daranno i diritti per vendere il telefilm a tutte le reti!
JOEY: sai che penso, secondo me a te piace questo telefilm tanto quanto piace a me.
CHRISTOPHER: detto come quell'indeciso e vago personaggio che è Sam.
JOEY: Come osi?
[si iniziano a baciare di nuovo, e JOEY lo interrompe ancora]
JOEY: pensi davvero che le assomigli?

[sigla iniziale]


[Scena: L'ufficio di produzione di The Creek. DAWSON e la sua assistente camminano rapidamente per il corridoio, mentre l'assistente gli legge alcune cose annotate sul suo taccuino.]

DAWSON: dovremo collegare il discorso di Colby sulla verginità nel terzo atto. Il suo borbottare fuori controllo.
Assistente: e non ti dimenticare delle annotazioni del network. Hanno detto che non ritengono la "masturbazione" un dialogo accettabile.
DAWSON: è un termine clinico.
Assistente: suggeriscono "giochi col tuo gioiellino" (n.d.t. eheh..qui c'era la famosa espressione "walking the dog"^^)
DAWSON: giochi col tuo gioellino?
Assistente: e poi devi parlare con lui oggi, non ha assolutamente idea che il suo personaggio si rivelerà gay. Si arrabbierà da morire.
DAWSON: dopo pranzo. Devo incontrarmi con gli sceneggiatori.
[DAWSON entra in una sala riunioni dove gli sceneggiatori stanno valutando le idee.]
Uomo: sono anime gemelle. Devono finire insieme.
Second man: Ah, ma non nella prima serie. Non puoi andare da altre parti altrimenti.
DAWSON: di che si discute?
Uomo: dell'eterno dilemma, DAWSON. Sma si metterà con il petulante Petey o con l'anima gemella Colby nel finale della serie?
Donna: se lei sceglie Petey, sarà come un rompere le convenzioni e sorprendere il pubblico.
Uomo: sorprendere, non soddisfare. Colby è l'anima gemella di Sam. E' il destino.
Secondo uomo: questo show parla del ribaltare le convenzioni, giusto? Rompiamo questa nozione di destino e di fato. DAWSON, che ne pensi?
DAWSON: penso che abbiate fiutato qualcosa.
[DAWSON prende le sue cose e se ne va lasciandoli a bisticciare. Raggiunge la sua assistente che sta finendo una conversazione telefonica.]
Assistente: senti, devo andare. eccolo che arriva. Ho ritirato il tuo festito per il matrimonio. E' appeso dietro alla tua porta. E non dimenticare che la macchina passerà a prenderti domani a mezzogiorno per portarti all'aeroporto.
DAWSON: d'accordo.
Assistente: e ha chiamato Rebecca per confermare l'invito a cena.
DAWSON: rimandalo. di nuovo. E non lanciarmi quell'occhiataccia.
Assistente: quale occhiataccia?
DAWSON: per la cronaca, sono un bravo ragazzo. Sono solo... in ritardo per il montaggio.
Assistente: [sospira]


[Scena: Una strada di Capeside. JACK sta guidando con la radio accesa, quando sente una sirena dietro di lui e vede una macchina della polizia che si ferma accanto alla sua. DOUG esce dall'auto e si avvicina allo sportello di JACK.]

DOUG: sembra che qualcuno abbia fretta questa mattina.
JACK: Sceriffo DOUG, hei, scusa, mi dispiace. Sono in ritardo e devo andare in classe.
DOUG: bhè, non ho altra scelta che multarla per essere andato a 40 miglia all'ora su una strada con divieto 25.
JACK: senti, già mi hanno tolto tutti quei punti sulla patente. Non pensi che c'è qualcosa che io possa fare per..far si che tu chiuda un occhio?
DOUG: devo forse ricordarle, Mr McPhee, che cercare di corrompere un ufficiale pubblico è un crimine pesante?
JACK: Uh, vedi, è solo che speravo che forse, um..potevo appellarmi al tuo enorme senso di comprensione.
[DOUG gli si avvicina e lo bacia]
DOUG: e va bene. Ma solo per questa volta, ti avviso.
JACK: grazie, tesoro.
DOUG: No, no, non chiamarmi mai tesoro.
JACK: tipo, è una strada deserta. Calmati.
DOUG: non chiamarmi nemmeno "tipo".
JACK: ok, questa sera? A cena?
DOUG: ok. Cucino io. A casa mia.
JACK: Fantastico. Porterò le manette. Scherzo.
DOUG: [schiarisce la voce]
JACK: ci vediamo.
DOUG: si, ci vediamo. JACK... rallenta.
JACK: Va bene.
DOUG: d'accordo.
[mette in moto la macchina.]

 


[Scena: esterno del nuovo ristorante Icehouse. Uno dei ragazzi sta pulendo un tavolo quando PACEY lo raggiunge per dargli una mano.]

CORY: ci penso io, Mr. Witter. lei è il capo, ricorda?
PACEY: sto cercando solo di dare una mano. L'ora di punta è stata pazzesca oggi.
CORY: Molti soldi. Questa è una cosa buona.
PACEY: Già, 6 mesi e va sempre meglio. Non ci lamentiamo, giusto?
 
[PACEY si gira e vede una donna vicina al bar, lei si gira e lo vede.]
Woman: Oh, PACEY, eccoti qua. Ho i nuovi disegni per i tuoi menù insieme alle tue revisioni.
PACEY: Eccellente. Avevo intenzione di dare un'occhiata. Hey, Cory, sono nel mio ufficio se qualcuno mi cerca, ok?
Cory: si.
PACEY: vogliamo andare?


[scena taglia all'interno dell'ufficio di PACEY, i due entrano e appena PACEY chiude la porta cominciano a baciarsi con passione.]


PACEY: dovremo trovare un'altra scusa per incontrarci. questa è... la terza volta che cambio il design del menù.
Woman: sono sicura che nessuno sospetta niente.
PACEY: non sono esattamente il ragazzo più invisibile di Capeside di questi tempi. Sono sicuro che qualcuno abbia già iniziato a sospettare.
Woman: basta che non sia mio marito.

INTERNO. UFFICIO EDITORIALE – GIORNO (Scena tagliata)


Joey cammina veloce fra una serie di scompartimenti separati, cercando di portare una pila di manoscritti. Sta parlando con il suo capo - - e probabilmente mentore.


CAPO: hai letto il manoscritto di Phillip?
JOEY: crudo ma con del potenziale. Ho lasciato i miei appunti sulla sua scrivania.
CAPO: vorrei che lo guardassi tu. Da sola questa volta.
JOEY: (sorpresa, contenta) davvero? io? Da sola? Tutta da sola?
CAPO: penso che tu sia pronta. O almeno lo scopriremo. giusto?


il suo capo se ne va mentre Joey si lascia cadere davanti alla sua scrivania nel suo cubicolo. Controlla i suoi messaggi. Una collega, Melanie è seduta in un cubicolo vicino.


MELANIE: ho sentito tutto. bastarda. Come sei riuscita a strappare un progetto tutto tuo?
Joey  sorride mentre guarda un messaggio in particolare. Prende la cornetta del telefono e comincia a comporre il numero.
JOEY: (le risponde una segreteria) Ciao, sono Joey. Mi spiace, di non poter venire. Sono contenta che ti siano piaciute le tende. Non sapevo cosa prendere e mi spiace non poter essere lì per il grande giorno. In realtà ci sto proprio male. Ti auguro amore e felicità e tutte queste cose e ci vedremo ad Ottobre. Mi manchi. Mi manca Capeside. Mi manca tutto. ciao…


Joey attacca. Rattristata dal messaggio. Melanie se ne accorge.


MELANIE: quindi non ci andrai. Pensavo che partissi per il weekend.
JOEY: si parto. con Christopher. Ma c’era anche un matrimonio questo weekend a cui volevo partecipare ma è l’anniversario del primo anno.
MELANIE: ah giusto. Dove ti porta il bel tenebroso?
JOEY: ha organizzato questo weekend di passione. C’è una capanna vicino ad un lago verso nord dove lui va a scrivere. Mi ha promesso un weekend indimenticabile. Ma comunque perderò il matrimonio della mia amica. Che schifo.
MELANIE: la tua amica capirà. E comunque, come pretendi di averne uno tutto tuo se non fai i passi necessari?


Joey sorride, guardando verso il telefono. Ancora dispiaciuta per tutto quanto.



 

 

[Scena : Jen è all’aeroporto] (Scena tagliata)

 

RAGAZZO CARINO: allora sei a Boston per qualche grosso affare d’arte?
JEN: No. sto andando a Capeside? Una vecchia amica si sposa
RAGAZZO CARINO: Capeside. carina…beh, forse quando torni a New York potrei fermarmi alla galleria.. o potrei essere molto audace e chiederti il numero di telefono subito …


Jen sorride, affascinata, ma prima di poter rispondere, arriva Grams, con in braccio una bambina adorabile.


GRAMS: scusate se interrompo ma Amy ha bisogno della sua mamma …


Grams affida Amy nelle braccia di Jen. Il ragazzo carino, ora si agita.


RAGAZZO CARINO: Um – o guarda! Ecco la mia borsa! allora -- okay. E’ stato un piacere conoscerti!


scappa via zigzagando fino a prendere le valige dal rullo dell’aeroporto. Jen si gira verso Grams. Scuotendo la testa.


 

JEN: grazie mille.
GRAMS: per cosa?
JEN: oddio. Scappano sempre.
GRAMS: non quelli buoni, mia cara.
JEN: No. quelli buoni.. non esistono proprio tanto per cominciare.


Jen guarda Amy, e le parla con la vocetta da bambina


JEN: ecco perchè tu diventerai lesbica, vero Amy? Ripeti con me -- les-bi-ca!
GRAMS: Jennifer…
Grams scuote la testa. Jen si gira verso lei.
JEN: che c’è?


 

 

[Scena : Interno dell’appartamento di Joey. Sera] (Scena tagliata)


Joey sta tirando giù una valigia da una mensola dell’armadio. Le sbatte sulla testa e la fa cadere per terra. Christopher, coperto solo da un asciugamano, va lì ad aiutarla.


CHRISTOPHER: stai bene?
JOEY: si. grazie.
lui la aiuta ad alzarsi. E poi si dirige verso la doccia.
CHRISTOPHER: mi faccio una doccia veloce.
JOEY: Hey, quanto farà freddo in questa capanna sul lago Walden?
CHRISTOPHER: non ti preoccupare. Sarò io il tuo fuoco.


lui si dirige verso il bagno. Si sente il rumore dell’acqua nella doccia. Joey comincia a preparare la valigia per il weekend. Apre e chiude i cassetti, mettendo vestiti e oggetti nella valigia.


JOEY: (a voce alta verso il bagno) ci saranno insetti? Se è così –sono insetti grossi e quanti ce ne saranno?


Lui non la sente. Joey apre un cassetto inferiore. Tira fuori dei vestiti quando vede qualcosa. Allunga la mano nel cassetto e tira fuori una scatolina da gioielleria per anelli. La guarda. Poi guarda verso la porta del bagno. Si sente ancora il rumore dell’acqua che scorre. Guarda di nuovo verso la scatolina. Ci pensa. Velocemente la apre e trova … un bellissimo anello di fidanzamento con diamante. Le va quasi via il respiro. Sorpresa. Shockata. Velocemente lo richiude. Le toglie il fiato. Non sa cosa pensare a riguardo. Lo rimette al suo posto nel cassetto e poi lo chiude. E, proprio in questo momento, si rende conto che le sue mani tremano … in maniera incontrollabile.


 

 

[Scena : Interno dell’Ice House - Mattina] (Scena tagliata)

 

La folla dell’ora di colazione si sta diradando. Lo staff di camerieri si prepara per l’ora di punta del pranzo. Ad un tavolo è seduto Doug, in uniforme, che mangia la sua colazione. Pacey si avvicina con una caraffa di caffè.


PACEY: quando esattamente potrò cominciare a farti pagare?
DOUG: con il capitale che ho investito e il mutuo di 30 anni che ho co-firmato? Diciamo che puoi smetter di chiederlo in questa vita.
PACEY: altro caffè?
Pacey riempie la tazza di Doug e si siede di fronte a lui.
PACEY: come sta Jack?
DOUG: (un tasto debole viene toccato) senti, solo perchè non sono pronto ad indossare un boa di piume di struzzo --


 

Pacey scuote la testa. C’è un legame tra questi due uomini ora. Un’amicizia forte si è sviluppata. Molto diversa dagli anni passati.


 

PACEY: non ti sta chiedendo di farlo. Lui ti capisce, ci è passato. Vuole solo aiutarti a farti stare a tuo agio con te stesso.
DOUG: (molto confuso) perchè deve essere con lui o senza di lui? O sono etero o sono gay. Perchè non posso essere Doug e gay?
PACEY: quello che dici è completamente assurdo.
DOUG: ciò che è assurdo è una donna di nome Maddy Allen.
PACEY: Okay, mi fa piacere tu sia passato.
DOUG: No, davvero Pacey – l’hai portata in barca domenica. Pensi che questo passi inosservato? Io ne ho sentito parlare in centrale. Ti stai augurando di morire. Suo marito fa il taglialegna di professione.
PACEY: siamo solo amici. Tipo, una specie.
DOUG: non capisco. Ti stravolgi completamente. Hai guadagnato il rispetto, possedendo un’attività tua a solo 25 anni, è senza precedenti – stai facendo benissimo, fratello. Perchè devi rimanere appeso a quell’ultimo granello di ragazzo cattivo e spericolato?
PACEY: perchè devo essere o buono o cattivo? Perchè non posso essere buono E cattivo?
DOUG: ed eccoti qui – di nuovo quindicenne.
Pacey si alza. Il volto teso
PACEY: non sono sicuro di molte cose, fratello, ma la cosa di cui sono assolutamente sicuro – non ho più 15 anni.


Pacey vai vai. cupo. Doug lo guarda. Pieno di genuina preoccupazione fraterna.



 


[Scena: Lezione di inglese di JACK al liceo. Uno studente sta leggendo una poesia da un libro in maniera imbarazzata. Di fronte a lui tutta la classe e JACK è seduto in uno dei banchi ad ascoltarlo.]

HAMPTON: "Noi due ragazzi insieme ci uniamo... "l'uno all'altro, senza staccarci... "su e giù, le strade vanno a nord e a sud facendo escursioni..."
JACK: Mr. Hampton... c'è qualche problema?
HAMPTON: devo continuare a leggere?
JACK: beh, la poesia non è finita.
HAMPTON: senza offesa, Mr. McPhee, ma questa è una poesia di un ragazzo che parla di un altro ragazzo. E' tipo una poesia gay.
[gli studenti ridono]
JACK: non sapevo che le poesie avessero un orientamento sessuale.
[gli studenti ridono]
JACK: Vedi, questa poesia gay e altre come questa procurarono a Whitman il licenziamento dal suo lavoro. Vedete, egli fu un esule per la maggior parte della sua vita. Ma non gli importava. Amava il suo paese. Amava la libertà che esso sosteneva, e celebrò lo spirito americano ogni volta che potè. E oggi siamo qui, 150 anni dopo, e ancora ridiamo di lui.
[la campanella suona e JACK guarda verso la porta e vede JEN che aspetta che la classe esca.]
JACK: il vostro compito per questo weekend è cercare un modo per dire, tramite le regole della poesia, ciò che avete paura di dire. Voglio che scriviate di qualcosa che vi spaventa. Leggeremo a voce alta l'uno all'altro Lunedì mattina, perciò spero che darete l'un l'altro la comprensione che non avete dato a Mr. Whitman oggi. Passate un buon weekend.
[tutti se ne vanno, e JEN entra in classe con una carrozzina.]
JACK: Hey, hey, hey.
JEN: ciao.
JACK: Oh, fammi vedere la mia figlioccia. Hey, meraviglia.
[JACK si abbassa e guarda dentro la carrozzina.]
JACK: Oh, mio dio. [ride] E' bellissima. E lo sei anche tu.
[si abbracciano]
JEN: Ciao, tesoro.
JACK: oddio, è bellissimo vederti.
JEN: anche per me. Mmm...
JACK: ah, troppo tempo.
JEN: allora, ti ho appena visto in azione. Sembra che Capeside abbia finalmente preso un buon insegnante.
JACK: i buoni insegnanti sono solo studenti traumatizzati che cercando di cancellare ciò che è andato male nella loro personale esperienza delle superiori.
JEN: Dato che ci sei, pensi che potresti cancellare anche i miei di ricordi?
JACK: per quello ci vorrebbe una vita in convento.
JEN: allora, quali sono i tuoi progetti per stasera, huh?
JACK: beh, devo cenare con lo sceriffo, ma se ti va possiamo bere qualcosa più tardi?
JEN: si, certo. Oddio, dopo 6 mesi, voi due siete già come una vecchia coppia sposata, huh?
JACK: Già, ma con l'aggiunta dell'elemento di far finta che non ci conosciamo quando ci incrociamo per strada.
JEN: Oh, ancora?
JACK: già, che posso dire? E' un paranoico e pazzo gay in segreto... ma è il mio paranoico e pazzo gay in segreto. Alloggerai al Potter B&B?
JEN: Mm-hmm. Sarò lì, aspettare la tua telefonata.
JACK: d'accordo, usciamo di qui prima che mi fai arrivare in ritardo per la prossima lezione.
JEN: Ok, scusa.
JACK: è bello vederti.

 

[Scena : Stazione di gas. Pomeriggio] (Scena tagliata)

 

Dawson esce dal mini-market della stazione, il suo cellulare suona.

 

DAWSON: (al cell) Devo occuparmi della fine della serie. Non ho tempo, me la scriverò da solo.

 

Dawson, impegnato al cellulare, si avvicina ad una macchina bianca parcheggiata vicino alla pompa di benzina. Non vede però che c’è un’altra macchina uguale parcheggiata nel lato opposto.

Mentre parla ancora al cell, cerca di aprire l’auto, ma la chiave non va

 

DAWSON: (al cell) perché vuole parlarmi? Che problema c’è? Io sono il regista e lui è l’attore. Diamine, la mia auto non si vuole aprire

UNA VOCE DI DONNA: (dietro di lui.) perchè è la mia auto quella.


 

Dawson sente questa voce molto familiare alle sue spalle, e subito si ferma. Si volta e vede Joey che mette il gas in quell’auto. E’ completamente stupito nel rivederla.

Joey gli si avvicina, e gli indica l’altra auto

 

JOEY: penso che quella sia la tua.
DAWSON: (completamente sospreso) Joey? Che ci fai qui?

Si sente la voce dell’assistente di Dawson al cellulare

“Ci sei? Ehi? Dawson?”

JOEY: è bello vederti.
DAWSON: mia madre aveva detto che non saresti potuta venire

JOEY: le cose cambiano. Che dici, possiamo abbracciarci? È tutto così strano

 

Si abbracciano. All’inizio sono un po’ intimiditi, ma subito si trasforma in un vero abbraccio. Profondo e sincero. Ma l’atmosfera si rifà subito imbarazzante

 

JOEY: mi sei mancato, Dawson.
DAWSON: tu non hai idea di quanto mi sia mancata tu.
JOEY: hai ricevuto le mie e-mails?
DAWSON: si. Ma sono così imbranato a rispondere, che me ne sono dimenticato, e quando poi mi è tornato in mente, mi sentivo così stupido per essermene dimenticato e così..mi dispiace..

JOEY: sei un ragazzo impegnato
DAWSON: No, non ci sono scuse.


 

Dal cellulare -- “DAWSON! DOVE DIAVOLO SEI?” Dawson si avvicina il cell all’orecchio

 

DAWSON: (al cell) sono qui. È in linea adesso? Posso richiamarti? Ok, passamelo..(si riferisce all’attore). (a Joey) Ci metto solo un secondo

 

Subito dopo, un clacson suona dietro Joey. Un auto è in fila per mettere il gas

 

MAN: (dall’auto) quando vuole signora!
DAWSON: (al cell) ehi, John? Ciao, si, sono a casa. A Capeside. Si, accanto al vero fiume..

 

Joey guarda l’uomo nell’auto, e poi Dawson che è ancora impegnato

 

JOEY: ci sentiamo più tardi.
DAWSON: Joey… aspetta…


 

Joey torna velocemente alla sua macchina prima che Dawson possa fermarla. Entra e mette in moto. Mentre lei va via, Dawson rimane fermo a fissarla, e il suo cuore batte ad un miglio al minuto

 

 

 

[Interno B&B Potter] (Scena tagliata)

 

Joey, Jen, Bessie, e Grams sono sedute in soggiorno, a chiacchierare. Jen è stesa come se fosse esausta e pronta a fare un sonnellino. Amy dorme nella carrozzina. Joey è turbata e un po’ nervosa.


JOEY: …e poi ho trovato l’anello, ed io – non sono riuscita ad affrontarlo. Quindi me ne sono andata.
BESSIE: quanto era grande questo anello?

JEN: allora cosa gli hai detto?
JOEY: (verso Bessie) che importanza ha? (Bessie fa spallucce; verso Jen) gli ho detto … che dovevo venire a questo matrimonio. Che avevo capito che era importante per me vedere la mia famiglia e i miei amici e... che volevo farlo da sola … pensi che abbia sbagliato?
BESSIE: beh… potrebbe essere una mossa sbagliata.
JOEY: è solo che – sono rimasta così confusa …
GRAMS: devo dirti, mia cara – che se l’idea di sposarlo ti fa venire voglia di scappare urlando da un’altra parte – probabilmente questo è un buon segnale che lui non è la persona per te …
JEN: sono d’accordo con Grams!
JOEY: ma – non capite. Lui è perfetto. Se non è lui la persona per me – allora chi lo è?


questa è la parte dove manca il dialogo. Se ricordo correttamente tutti quanti tacciono pensando che la persona giusta sia o Pacey o Dawson ma non lo dicono apertamente. Poi Jen è stanca e vuole fare un riposino. Joey e Jen cominciano a parlare,
e questo è il resto della scena..


 

JOEY: lo so… ed è strano, vero? Che viviamo entrambe a New York, ma dobbiamo venire a Capeside per vederci?
JEN: già, è colpa mia. Mi dispiace. Solo che – sono così occupata, con Amy, e Grams, e…
Si sofferma, c’è qualcosa che non dice.
JOEY: e cosa?
Jen sospira.
JEN: nulla. Mi conosci – mi presento sempre qui con qualche specie di bagaglio (n.d.t. inteso come storia da raccontare molto pesante).
JOEY: qualcosa di cui vuoi parlare?
JEN: non saprei nemmeno da dove cominciare …
JOEY: di solito l’inizio funziona bene.
JEN: Joey, c’è così tanto, e… non lo so… pensavo avessi detto che potevo riposare.


 

Chiaramente c’è qualcosa di serio qui. e, Jen non ne vuole parlare. Joey lascia cadere la cosa.


 

JOEY: d’accordo. ma – sai che sono qui, vero?
Jen sorride
JEN: grazie Joey.
JOEY: (sorride alla sua amica) nessun problema.


 


[Scena: Casa di DAWSON. DAWSON entra con in mano le sue valigie, e si guarda intorno ricordando tutto quello che è successo fra quelle mura. GALE arriva dall'altra stanza e lo abbraccia.]

GALE: Ah! Sei arrivato! Ah ah ah. Oh, guardati. Diventi più bello ogni volta che ti vedo.
DAWSON: mamma, ho un aspetto orribile. Sono invecchiato di 10 anni negli ultimi 9 mesi.
GALE: allora vuol dire che te li porti bene. Com'è andato il volo?
DAWSON: tutto ok. Ho 5 scene da scrivere entro domani, e le riprese per l'ultima puntata iniziano fra una settimane e non abbiamo ancora deciso come deve finire. Però a parte questo..
GALE: sono così felice che tu sia qui con me.
DAWSON: pensi che mi sarei perso il matrimonio di mia madre? Assolutamente no.
[Lily scende dalle scale e abbraccia anche lei DAWSON]
Lily: DAWSON!
DAWSON: Lily. Hey, hey, hey, sei cresciuta!
Lily: DAWSON, ho appena preso Annie Hall in DVD. Vuoi vederlo con me?
DAWSON: certo. và e ti raggiungo.
[Lily va via]
DAWSON: Annie hall?


[Stanza di DAWSON. DAWSON entra e vede una sedia da regista con il suo nome sopra e un poster del suo telefilm sul muro]
DAWSON: Hmm.
[Posa la borsa e si guarda intorno, quando vede una foto incorniciata di lui e JOEY insieme.]

 

[Scena: esterno vicino all'acqua. DOUG e JACK fanno jogging insieme e stanno raggiungendo la loro casa, rallentano e cominciano a camminare per raffreddarsi prima di entrare in casa]

DOUG: Hey, ho prenotato una stanza per il prossimo weekend allo Stonybrook lodge. sai, ho pensato che potremmo fare delle passeggiate, andare in mountain bike, e, sai, varie altre attività. non mi sembri molto eccitato.
JACK: c--cioè, sai, credi che sia quello di cui abbiamo bisogno in questo momento, un altro weekend fuori da Capeside?
DOUG: Oh, mi spiace ho fatto lo sbaglio di organizzare qualcosa di carino per noi due.
JACK: No, lo apprezzo. davvero. capisci, è solo che, mi piacerebbe un po' di più se uscissimo qui.
DOUG: senti, fin da quando abbiamo cominciato a vederci sapevi che non ero pronto a far sapere i miei affari a tutta Capeside.
JACK: DOUG, è stato 6 mesi fa. Sai, viviamo in un mondo post Will & Grace (n.d.t. un telefilm americano che parla di gay). cioè, pensi davvero che alla gente importi con chi vai a letto?
DOUG: già, si lo penso.
JACK: ma perchè ti importa così tanto di cosa pensa la gente? Voglio dire, la tua famiglia lo sa. Per loro non è un problema. PACEY, non potrebbe esserne più felice.
DOUG: è perchè PACEY spunta la risata finale.
JACK: No, è perchè PACEY ti ama, e anche io. DOUG, è brutto che dobbiamo passare attraverso ciò. Voglio dire, quanti altri weekend dovremo passare fuori prima di poter stare insieme come una coppia normale? E' come se fossimo in una relazione segreta, quando nessuno di noi è nemmeno sposato.
DOUG: non tutti erano già froci a 15 anni, JACK. Non è facile per alcuni di noi.
JACK: n-non posso credere che hai appena detto questa cosa.
DOUG: mi-mi dispiace. Non volevo-
JACK: No, non lo sei. Sai qual è la differenza tra me e te, DOUG? Eri frocio anche tu a 15 anni. Solo che non hai ancora smesso di odiarti per esserlo.

 


[Scena: The Ice House. PACEY va vicino ad un tavolo e si ferma per parlare con le persone che vi sono sedute.]

PACEY: Greg. Hey, mi dispiace di interrompervi mentre mangiate, ma grazie per essere tornati. È un piacere rivedervi.

 


JOEY: sto cercando Pacey Witter


improvvisamente, Joey viene sollevata da terra e fatta girare da Pacey che la prende fra le braccia.


PACEY: Joey Potter! Non ci credo. Dio santo, sei pesante.
JOEY: attento. Witter.


si abbracciano e baciano. Entrambi contenti ed emozionati.


PACEY: ci sei riuscita. Mi avevano detto che non saresti venuta. Qualcuno ha mentito.


 

Tutti i presenti nel ristorante sono girate a guardare questa vigorosa riunione. Pacey si rende conto che è un po’ troppo. La asseconda.


 

PACEY: (rivolgendosi all’intero ristorante) ehi gente, questa è Josephine Potter, diplomata di talento riconosciuto e usuale qualità di Capeside, allora che ne dite di darle un bello e caloroso bentornata a casa.


 

La folla risponde con “salve” “bentornata a casa!” Etc. Joey si guarda intorno mentre Pacey la guida verso la zona bar.


 

JOEY: è tutto tuo?
PACEY: mio, della banca e di altre persone affiliate. Hai fame?
JOEY: da morire.


 

gli occhi di Joey si posano sul muro dietro al bar dove c’è un poster di “The Creek”. sorride.


 

PACEY: il nostro ragazzo ce l’ha fatta. Ci credi che un piccolo film indipendente che ha fatto—è stato trasformato nella soap opera per teenager di punta della WB?
JOEY: anche tu ce l’hai fatta, Pacey.
PACEY: anche tu.



 

c’è un istante fra di loro. E’ calmo e dolce. finalmente…


 

JOEY: come ti senti a vedere la tua vita rappresentata in televisione settimana dopo settimana?
PACEY: Dawson’ è stato gentile. Avrebbe potuto imbarazzarmi. ma, quella ragazza Sam. E’ un disastro di confusione quella.
JOEY: grazie.
PACEY: mi spiace, devo abbracciarti di nuovo. Oddio, è stupendo vederti.


Pacey inaspettatamente la abbraccia di nuovo. Joey ricambia l’abbraccio. Il momento è pieno di emozioni storiche.
La “cosa” che c’è tra di loro, quel “qualcosa”, quella “scintilla”. Esiste ancora. Ed è potente.
In quel momento, Joey guarda oltre la spalla di Pacey e vede Dawson in piedi alla fine del bar … che li guarda. Lei scioglie l’abbraccio e Pacey si gira e vede anche lui Dawson. Silenzio.

JOEY: Hey.
[Quella sensazione del "triangolo" si percepisce di nuovo nell'aria]

 


[Scene: The Ice House. È sera tardi. Tutt'e 3 i ragazzi sono seduti ad un tavolo.]

Dawson, Joey, e Pacey sono dove li abbiamo lasciati.
Jen e Jack arrivano velocemente da dietro Dawson.


JACK: Hey, hey, hey…
JEN: siamo arrivati.


E’ una riunione vera con tutti che corrono incontro a tutti, si abbracciano e si baciano. Dawson si avvicina a Joey.


 

DAWSON: ciao di nuovo.


 

Lei sorride mentre Pacey arriva da dietro le spalle di Dawson e lo rigira.


 

PACEY: abbracciami.
DAWSON: Hey, Pacey.
PACEY: è bellissimo vederti.
DAWSON: anche te.


 

E si abbracciano. Nel modo in cui lo fanno gli amici. Joey li guarda. C’è qualcosa di dolce-amaro. Pacey si ritrae.


 

PACEY: (rivolto verso tutti) In onore di questa occasione importantissima -- OPEN BAR!

TAGLIO TEMPORALE


 

 

ICE HOUSE – SERA TARDI (Ci sono alcuni dialoghi tagliati in questa scena)


 

Dawson, Joey, Pacey, Jen, e Jack sono seduti, bevono birra, ricordano i momenti passati insieme, ridono..

Vecchie canzoni di “Dawson’s creek” sono al jukebox

 

JEN: vi ricordate quel ragazzo col quale sono uscita alle superiori..Henry? quello che assomigliava un po’ a Leo Di Caprio?

JOEY: era un tipo strano.
JEN: si, ok. E che mi dici di te..di te e…?
JOEY: Chi?
JEN: Okay… Jack! Tu sei uscita con Jack!

JOEY: si, è vero. (a Jack) ti ricordi quella volta che ti ho ritratto nudo?
JEN: (a Jack) e ti sei eccitato ed è spuntato un grande --
JACK: (a Joey) – le hai parlato di quella cosa?!
JOEY: No!
JEN: (a Jack) me l’hai detto tu, idiota
.
JACK: Oh, bene… ad ogni modo – non era niente di importante, il che è un bene– perchè penso che Dawson mi avrebbe ucciso se gli avessi rubato la sua unica e sola anima gemella

 

Un momento imbarazzante. Dawson, Pacey e Joey si guardano.

 

JEN: Hey – vi ricordate quando Pacey si faceva la sua professoressa e nonostante questo non riuscì mai a prendere una A?
Tutti ridono

PACEY: Miss Jacobs è stata un’esperienza davvero educativa. (le risate continuano- poi a Dawson) ok, Uomo della grande TV- -- il tuo armadio non è certo privo di ragnatele. Ti ricordi di Eve?

DAWSON: (mentendo) No.
PACEY: come no! La “ voglio essere una femme fatale “ che è uscita da Melmose Place e si è diretta a Capeside? Totalmente fuori contesto

DAWSON: quello è un personaggio che non finirà mai nel mio telefilm (bugiardo, le avevi detto che si era guadagnata un capitolo intero nella tua autobiografia..)

JEN: (ridendo) Hey -- hey – e vi ricordate – vi ricordate di Abby Morgan?!


 

Silenzio

 

JEN: non è divertente, huh?
JACK: Che mi dite di Audrey, che fine ha fatto?
JOEY: Fa la corista per John Mayer. E’ in tour in Europa. E ha un ragazzo che lei chiama “l’anti Pacey”. Una noia completa, ma tutto sommato dolce.

PACEY: Tutto l’opposto del non.dolce Pacey reale? Questa è bella. La mia vecchia ragazza, signori e signore. È sicuro che ci sono stato insieme

JOEY: Hey -- aspetta – sei stato anche con me una volta, ricordi?
PACEY: siamo usciti insieme io e te? Non mi ricordo…
Joey gli dà un pugno

JOEY: taci!
Dawson nota quello che succede.
JACK: Hey, e sai.. tu sei stato anche con un’altra ragazza di nome Andie. E lei così dannatamente figa, e la stessa cosa potrei dire di me quindi

PACEY: è vero, hai ragione. Mi ricordo. Ho un gusto eccellente in fatto di donne

Pacey guarda Joey. Lei distoglie lo sguardo
DAWSON: come sta Andie?
JACK: è impegnata. E’ al Mass General

DAWSON: Wow.
JACK: eh già. Voleva venire ma sta facendo i doppi turni al ER..

PACEY: Wow.
JOEY: sono così felice che tu abbia riaperto questo posto. Non credevo mi mancasse così tanto

PACEY: (facendo l’occhiolino) bhè, forse se tuo padre non l’avesse mandato a fuoco..

DAWSON: ci ho provato, ma non sono riuscito a scriverla questa cosa.
Jen dà un calcio Dawson
JEN: (ubriaca) ricordi quando ti ho sverginato?
JACK: Okay – dopo questa---credo sia arrivato il momento per Jen di andare a casa

Jack si alza e mette Jen sulla sua spalla

JEN: Hey ragazzi – e vi ricordate quella volta che il mio ragazzo mi ha piantata e mi ha lasciata a crescere nostra figlia da sola?

 

Tutti la guardano. Lei è completamente ubriaca, dato che non trova questa cosa per niente triste.

Jack inizia ad uscire dal locale

 

JACK: ci vediamo al matrimonio!
JEN: ci vediamo! Oh, aspetta, aspetta. Posso dire solo un’altra cosa?

 

Jack si ferma. Dawson, Joey e Pacey si voltano

 

JEN: voi ragazzi..siete I migliori amici che io abbia mai avuto. E vi voglio bene..

È tutto. Buona notte

 

PACEY: e su questo appunto, uscite dal mio ristorante. Devo dare una sistemata.
[JOEY e DAWSON si alzano per andare via.]
PACEY: avete bisogno di un passaggio ragazzi?
JOEY: io andrò a piedi.
DAWSON: posso accompagnarti in macchina.
JOEY: no va bene. E' alla fine dell'isolato. Mi farà passare la sbronza.
DAWSON: d'accordo.
JOEY: Buona notte, DAWSON.
[si abbracciano]
JOEY: Pace, grazie.
[JOEY abbraccia PACEY]
PACEY: un piacere, come sempre, cara. Stai attenta.
JOEY: lo farò. Ciao, ragazzi.


[JOEY se ne va, e DAWSON aiuta PACEY a mettere a posto le bottiglie sul tavolo]


PACEY: mio dio, quella donna è meravigliosa.
DAWSON: già.
PACEY: amico, quella ragazza cui hai dato la parte di Sam non può nemmeno paragonarsi a lei.
DAWSON: lo so. Però ho azzeccato Petey. Una scelta perfetta.
PACEY: si, beh, ha il requisito richiesto del fascino furfantesco, immagino.
DAWSON: Whew. amico... è cambiato tanto. Tu sei cambiato.
PACEY: già, beh, la vita accade. Allora, sei felice? sai, con tutto quello che è successo, sei felice?
DAWSON: la risposta in termini di borsa valori sarebbe un rimbombante si. Per ogni altra cosa, darei l'impressione di essere un lamentoso ragazzaccio di Hollywood, giusto?
PACEY: si, ma adesso stai parlando con me.
DAWSON: ad essere onesti, non ci ho pensato su tanto. Tu?
PACEY: Heh. Uh... oh, mi conosci. Se fossi felice sarei infelice. Non devi aiutarmi a mettere in ordine. E' il mio lavoro, ricordi? E' bello vederti, DAWSON
[si abbracciano].
DAWSON: anche per me.
PACEY: ci vediamo domani al matrimonio.
DAWSON: d'accordo.
PACEY: bentornato a casa.

 


[Scena: il Potter B&B. JACK sta cambiando il pannolino di Amy quando JEN arriva nella stanza e sta prendendo qualche pillola.]

JACK: l'ultima volta che ho controllato, questo compito non era nella lista dei requisiti dei padrini.
AMY: [piange]
JACK: va tutto bene, va tutto bene.
JEN: te la cavi benissimo.
JACK: è sempre così triste quando è nuda?
[JACK mette via i fazzolettini per bimbi e trova un flacone di pillole]
JACK: cos'è questo?
JEN: Oh, sono di GRAMS. Le tengo sotto mano in caso le dimentichi.
JACK: non sapevo prendesse ancora antidolorifici. Sembra sia in buona salute.
JEN: la vista a volte può ingannare.
JACK: Oh, va tutto bene, è tutto ok. Ecco qua.
[porge Amy a JEN]
JEN: Mmm...
JACK: ti sei mai chiesta se potresti sopravvivere senza di lei? Pensi davvero di potercela fare da sola?
JEN: ho sempre pensato di non farcela, ma, uh, in realtà, non mi sento più così. E' davvero meraviglioso - essere un genitore. Cioè, non so programmare il videoregistratore, ma posso prendermi cura di una bambina.
JACK: sei quella che è cambiata di più. Fra tutti noi.
JEN: se lo sono, non è certo per merito mio. Amy mi ha cambiata. cioè, è una conseguenza diretta.
JACK: [sospira] che ci faccio qui? cioè, quale sano uomo gay di questa era se ne torna in una piccola città?
JEN: JACK... non penso che il problema sia Capeside. Penso che tu sia... sia frustrato per DOUG.
JACK: lo so. cioè, mi sento come se mi fossi rinchiuso di nuovo nell'armadio (n.d.t. espressione che vuol dire non aver scelto di manifestare di essere gay), JEN. Anche se questa volta non è il mio di armadio.
JEN: beh, devi dargli del tempo.
JACK: perchè dovrei? dai, andiamo, non è colpa mia se il mio ragazzo vive nell'età della pietra.
JEN: lo so ma lui è così spaventato.
JACK: cosa c'è di cui essere spaventati?
JEN: ciò che è reale. Ci terrorizza. Tutti quanti. E dici che io sono cambiata. E hai ragione. Ma, voglio dire, io ho scalciato e urlato. E se pensi che qualsiasi cosa di valore al mondo sia un semplice regalo ti sbagli.
JACK: i tuoi superpoteri di giudizio e saggezza sono cresciuti con la maternità. Credo che dovrò comprarti un mantello al più presto.
JEN: tu puoi farmi da assistente, hmm? Il mio ragazzo delle meraviglie.
JACK: quando vuoi.

 


[Scena: stanza di DAWSON. DAWSON è seduto alla sua scrivania, e fissa lo schermo del portatile, ma non riesce a pensare a cosa scrivere. Sobbalza sentendo un rumore che proviene da fuori la finestra e prende il portatile in mano avvicinandosi lentamente pronto a utilizzarlo per colpire qualunque cosa entri dalla finestra. E' JOEY che cade sul pavimento inciampando nell'entrata dalla finestra.]

JOEY: Oh! Ow! Ow.
DAWSON: mi hai fatto spaventare da morire.
JOEY: non è più facile come lo era una volta. Credo di aver rotto qualcosa.
DAWSON: che ci fai qui?
JOEY: beh, stavo, um... camminando verso il B&B, e ho deciso di continuare a camminare. Non vengo a casa da così tanto tempo e... lo sapevi che hanno aperto un McDonald's sulla Hudson? Siamo stati ufficialmente invasi, DAWSON. Ci manca solo un negozio della Old Navy per essere definitivamente distrutti.
DAWSON: stai bene?
JOEY: Oh, si. Sto bene. allora, ho, um... continuato a camminare, e poi... era troppo tardi per suonare il campanello, e ho visto la luce accesa, perciò ho pensato, perchè no? Stavi dormendo? Perchè posso andare via.
DAWSON: No, no. sono contento che tu sia qui. Non abbiamo avuto modo di parlare un po' da soli stasera. Ci sono così tante cose che voglio sapere di te e di New York e... tutto quanto.
JOEY: Ow. Mi sa che mi sono fatta male. [ridendo]

 


[Scena: esterno dell' Ice House. PACEY sta per chiudere appena tutti i camerieri sono usciti.]

ragazzo: a più tardi, capo.
PACEY: buona notte, ragazzi.
donna: buona notte.
[chiude la porta del ristorante a chiave e si gira e vede un uomo lì in piedi]
PACEY: mi spiace, siamo chiusi per stasera.
[riconosce l'uomo]
PACEY: Oh
Uomo: Credo che tu sappia perchè sono qui.
PACEY: [sospira] beh, difficile indovinare, ma... forse perchè vado a letto con tua moglie? Ok, beh, te la renderò facile. Me lo merito. Fai del tuo peggio.
[PACEY si gira e vede altri due uomini che si avvicinano, e sono entrambi uomini piuttosto grossi.]
PACEY: Heh heh. Oh, ora, senti. Ho bevuto un po' stasera, quindi riusciresti probabilmente a stendermi da solo stasera.
Uomo: già, ma dov'è il divertimento poi?
PACEY: [sospira]
[PACEY colpisce l'uomo, e poi cerca di scappare ma gli altri due lo afferrano e lo tengono fermo mentre il primo lo picchia.]

 


[Scena: stanza di DAWSON. DAWSON e JOEY sono ancora seduti sul letto a chiacchierare su quello che hanno fatto negli ultimi anni.]

JOEY: beh, ho incontrato CHRISTOPHER quando mi hanno incaricata i correggere il suo libro. E' successo prima di esser promossa a editore junior.
DAWSON: Ok.
JOEY: e abbiamo bisticciato e litigato così tanto, che naturalmente abbiamo cominciato ad uscire insieme, e fin da allora continuiamo a litigare.
DAWSON: è una cosa seria?
JOEY: Um... beh, siamo-- siamo decisamente... in quella fase in cui o lo è o non lo è. Non so cosa succederà. E tu invece? Qualcosa di sentimentale a L.A.?
DAWSON: [sospira] sono assolutamente, al 100%, intensamente devoto al mio show... e niente altro.
JOEY: beh... oggi è così. Non sarà sempre così, DAWSON.
DAWSON: Io... non mi lamento. ma... a volte sento che... che diavolo sto facendo? Lo sai, volevi essere come Spielberg.
JOEY: i sogni non sono perfetti, DAWSON. Si avverano non diventano gratuiti.
DAWSON: ben detto.
JOEY: l'ha detto un tizio famoso.
DAWSON: Hmm. Sono così stanco.
JOEY: me ne vado. Ti lascio dormire.
DAWSON: No, no. intendevo stanco...in generale.
JOEY: beh, devo andare comunque. È tardi. Abbiamo un matrimonio domani.
DAWSON: d'accordo. Ti accompagno.
[si alza dal letto e fa un enorme sbadiglio]
DAWSON: [sbadigliando] ripensandoci, no, non ti accompagno. Mettiti a dormire.
JOEY: cosa?
DAWSON: conosci come si fa. Quella è la tua parte, questa è la mia. Stenditi e mettiti a dormire.
JOEY: mi prendi in giro? DAWSON, non posso.
DAWSON: Hey, già sei passata dalla finestra. Si adatta bene, non credi? Nessuno si strugge per l'altro o maschera i suoi sentimenti. quindi, dormi solo con lo scopo di dormire.
JOEY: per me va bene. Siamo adulti.
[si sistemano sotto le coperte cercando la posizione più comoda]
JOEY: buona notte, DAWSON.
DAWSON: buona notte, JOEY.
[l'inquadratura si allarga e li vediamo stesi sul letto come nel pilot, JOEY di fianco e DAWSON supino col braccio dietro la testa, tutti e due un po' imbarazzati]

 


[Scena: un matrimonio all'aperto. DAWSON e JOEY sono l'uno di fronte all'altra come sposo e sposa a fare il loro giuramento davanti al prete.]

JOEY: ne abbiamo passate così tante, DAWSON. Così tanti momenti belli e altrettanti brutti. Quando ti amavo, tu amavi JEN. E quando tu amavi me, io avevo bisogno di stare da sola. Perciò ti ho lasciato per JACK, e poi lui si è reso conto di essere gay.
DAWSON: e poi ti ho convinta a far arrestare tuo padre per traffico di cocaina, e... mi ha detto che non mi avresti più rivolto la parola.
JOEY: ma l'ho fatto. Ti ho offerto me stessa alla festa dopo che avevi distrutto la barca di tuo padre.
DAWSON: e io ti ho rifiutata... per qualche motivo. E perciò ti sei innamorata di PACEY.
JOEY: e gli anni sono passati... fino a che finalmente siamo qui... a dire, "lo voglio." Nel modo in cui deve essere... l'unico modo per delle anime gemelle unite dal destino e sfortunate. Perciò, lo voglio.
DAWSON: anch'io lo voglio.
[si avvicinano e si baciano dolcemente mentre tutti applaudono. La telecamera si tira indietro e vediamo Sam e Colby al posto di JOEY e DAWSON.]
DAWSON: Taglia!
[DAWSON si siede sul letto svegliandosi improvvisamente dal sogno. Guarda verso il cuscino di fianco, e trova un bigliettino di JOEY. "ci vediamo più tardi, JOEY"]

 

 


[Scena: il ricevimento dopo il matrimonio di GALE. GALE e il suo nuovo marito stanno tagliando la torta. DAWSON si avvicina alla madre e la abbraccia dopo che lei ha tagliato la torta. ]

[DAWSON si avvicina alla madre e la abbraccia dopo che lei ha tagliato la torta. ]
DAWSON: sono così felice per te. E anche papà lo sarebbe.
GALE: grazie tesoro.


[scena taglia a più tardi. PACEY cammina per il prato e indossa occhiali da sole, e vede la donna sposata, lei si gira e gli dice da lontano mimando con le labbra "io e te ci vediamo dopo". Lui cammina oltre e vede JEN e si avvicina a lei, mentre questa sta prendendo un altro paio di pillole.]

PACEY: Hey...
JEN: Oop!
PACEY: che stai prendendo?
JEN: Oh, mi hai beccata. Mi sto curando. Sono una madre oppressa dall'ansia. Queste aiutano.
[lui le offre il suo bicchiere di vino per farle ingoiare le pillole]
JEN: grazie.
PACEY: ti, uh...dispiace darmene una? Ne avrei proprio bisogno oggi.
[lui si toglie gli occhiali mostrando un occhio nero]
JEN: Oh, no.
PACEY: Oh, si.
[lui guarda verso la donna che lo sta ancora fissando]
PACEY: Oh...

 

[Scena : Cucina della casa Leery] (Scena Tagliata)

 

Dawson è seduto in cucina, e sta scrivendo al portatile. Entra Gale

 

GALE: eccoti qui! Che stai facendo?!
DAWSON: sto lavorando!
GALE: No, Dawson Leery – tu ti stai nascondendo. Penso che tu preferisca startene seduto qui con le visioni immaginarie dei tuoi amici invece che uscire fuori e parlare con quelle reali..

DAWSON: a dire la verità..ho una scadenza da rispettare…
GALE: ok. E questo non ha niente a che vedere con una certa Joey Potter che è uscita dalla tua finestra questa mattina---

DAWSON: -- mamma!
GALE: non voglio sapere cos’è successo. Ma se hai paura di uscire fuori e parlarle…

DAWSON: -- non ho paura. Sono solo..confuso ed insicuro.


 

Gale si siede accanto a lui

 

GALE: perchè?
DAWSON: non lo so perchè. Forse perchè sono tornato completamente nel passato. Voglio dire—essenzialmente la mia intera vita al momento è basata sul mio passato. Passo ogni singolo giorno a riviverlo, guardando altre persone che lo interpretano..e così il passato è diventato il mio futuro.

 

Gale sorride, scuotendo la testa

 

GALE: è diventato il tuo presente. Il tuo futuro è nel futuro. Ed ecco la buona notizia, tesoro. Tu sei uno scrittore. Puoi cambiare la storia in ogni momento tu voglia. E quindi se non sei felice dello script ora…io ti consiglio di uscire fuori, unirti alla festa, e iniziare a riscriverlo..

 

Dawson sospira. Guarda sua madre.

 

DAWSON: non è male. Il tuo discorso era poco fluido ma hai reso chiaro il tuo punto di vista.

 

Gale prende Dawson e lo accompagna alla porta

 

 

[Scena : Esterno della casa Leery. Ricevimento del matrimonio] (Scena tagliata)

Dawson si guarda intorno. Vede Joey. Seduta da sola. Comincia a camminare verso di lei.
Il problema è che, Pacey sta facendo la stessa cosa, dalla direzione opposta senza accorgersi di Dawson.
E Pacey arriva per primo. Dawson si ferma sui suoi passi, guardando da lontano.
Joey alza la testa verso Pacey, sorride.


 

JOEY: Heylà…
PACEY: Allora. Ti ho vista seduta qui, e mi sono ricordato di una cosa.
JOEY: di cosa?
PACEY: lezioni di ballo. Tu ed io abbiamo preso lezioni di danza.
JOEY: è vero l’abbiamo fatto. Ho i lividi permanenti sulle dita dei piedi per provarlo.
PACEY: beh è solo perchè hai delle bizzarre e lunghe dita dei piedi che sembrano dita delle mani…
JOEY: Hey!
PACEY: allora che ne dici se portiamo quelle dita/dita dei piedi sulla pista da ballo e vediamo cosa succede?

Dawson continua a guardare da lontano mentre i due si avvicinano alla pista da ballo. Dawson si gira e se ne va.


 

[Scena: Taglio. Sotto la tenda del matrimonio, Doug sta finendo di mangiare un piatto a base di bistecca e aragosta. Jack lo vede da solo al tavolo. Mentre la poco impressionante band canticchia “La bella e la bestia”, Jack si avvicina.] (Scena tagliata)

JACK: stanno suonando la nostra canzone.
DOUG: divertente.
JACK: non preoccuparti. Aderirò alla regola del ragazzo che non supera la vicinanza del mezzo metro.
DOUG: non è divertente.
JACK: (mentre si siede) volevo chiedere scusa per essere andato via l’altra notte. Questo genere di cose non ci aiuta a risolvere i problemi.
DOUG: No, non ci aiuta
JACK: ma nemmeno stare fermi, Doug. Le relazioni hanno bisogno di progredire, hanno bisogno di cambiare e di approfondirsi oppure --
DOUG: -- smettila di fare così. Solo perchè sei gay dichiarato da più tempo non ti rende un esperto in relazioni. Se lo fossi, saresti in una relazione che funziona.
 

Jack ci pensa…
 

JACK: hai ragione.
DOUG: forse sono un idiota egoista, ma sono felice di quello che abbiamo. Mi piace che siamo soltanto noi due. E non mi interessa che il resto del mondo non sia coinvolto. Da quello che ho visto con Pacey e il resto del mondo quello è esattamente ciò che rovina i buoni rapporti.
JACK: non possiamo esistere dentro una bolla per sempre. Niente può farlo.
DOUG: bene. Ma non posso seguire li tuoi programmi.
JACK: e nemmeno io i tuoi.
DOUG: te l’ho detto fin dall’inizio --
JACK: -- beh non stavo ascoltando. Ero troppo occupato ad essere pazzo di te per fare attenzione agli avvertimenti.
DOUG: e di chi è la colpa?
JACK: mia.
DOUG: allora perchè continuiamo a litigare sempre sulla stessa cosa? Mi fa sentire come … come se non fossi abbastanza per te. Ma tu per me sei abbastanza, Jack.  Così come sei.  Non ti ho chiesto di cambiare.
JACK: si che l’hai fatto. Vuoi che io sia dove sei tu e io voglio la stessa cosa da te. E io non posso andare indietro più di quanto tu non possa andare avanti. E tutto finisce in una situazione impossibile.
DOUG: impossibile
JACK: lo penso anche io… e se c’è qualcosa che conosco bene sono le situazioni impossibili. (una pausa imbarazzata) c’è un’ultima lezione qui da qualche parte che non voglio assolutamente perdere.
DOUG: che vuoi dire?
JACK: smettiamola di esasperarci. Non andiamo bene l’uno per l’altro. Non nel modo in cui siamo. Finiamola qui.
DOUG: ma…
JACK: niente ma. Ci vediamo, Sceriffo.
Jack si allontana velocemente.

 


[scena taglia a più tardi PACEY e JOEY stanno ballando.]

JOEY: allora, me lo dirai come ti sei fatto quell'occhio nero, o devo soltanto dedurre che hai fatto a botte con il prete prima della cerimonia?
PACEY: diciamo solo che sono stati commessi degli errori.
JOEY: che succede, Pace?
PACEY: che succede? Quello che succede è che avevo dimenticato quanto mi diverto quando sono con te, ed è davvero molto molto bello che mi venga ricordato.
[JEN e DAWSON che stanno ballando insieme si avvicinano a loro]
JEN: Hey. Facciamo a cambio. DAWSON non mi fa condurre.
PACEY: Ok.
[cambiano partner]
DAWSON: Hey.
JOEY: Hey.
DAWSON: te ne sei andata via di corsa stamattina.
JOEY: si. beh, dovevo prepararmi. In più russavi, in più... tutta la faccenda del deja vu è stata difficile da sopportare. cioè, è stato come un flashback sotto acido senza tutti i colori e roba simile. cioè, almeno credo. Non che abbia mai preso veramente un acido.
DAWSON: sono contento che anche tu sia nervosa.
JOEY: che vuoi dire?
DAWSON: quando sei nervosa divaghi.
JOEY: per caso è il giorno del "prendiamo in giro JOEY Potter"?
DAWSON: mi piace che divaghi quando sei nervosa. Mi piace sapere che divaghi quando sei nervosa. Mi piace essere ancora in grado di renderti nervosa.
[JEN e PACEY si avvicinano]
JEN: [ridendo] PACEY mi sta pestando i piedi. Puoi riprendertelo, per favore?
[si scambiano di nuovo partner]
PACEY: è un complotto. Scarpe nuove, credo.
JOEY: scarpe nuove.
PACEY: devono essere le scarpe nuove.
[JOEY e PACEY ballano e JOEY nota la donna che sta fissando PACEY.]


JOEY: Ahem. PACEY, credo che abbiamo un pubblico.
PACEY: Oh, dio...
JOEY: bello vedere che certe cose non cambiano mai. Ancora spezzi i cuori?
PACEY: già. Il suo cuore, la mia mascella.
JOEY: comincia tutto ad avere un senso.
PACEY: vorresti aiutarmi?
JOEY: come?
[la abbassa in un casquet e la bacia profondamente.]
PACEY: grazie.
[la donna se ne va arrabbiata. JEN e DAWSON ballano quando JEN sviene cadendo a terra.]

 


DAWSON: Whoa, whoa, JEN! Stavamo ballando. È svenuta così.
JACK: JEN!
GRAMS: mio dio. Qualcuno prenda la sua borsa. Ha bisogno delle sue pillole.
PACEY: l'ho appena vista prenderne una.
GRAMS: Oh. Santo dio, questo non dovrebbe succedere.
JACK: che succede?
GRAMS: sbrigatevi, chiamate un'ambulanza.
DAWSON: Ok. Che cosa le è preso?
GRAMS: per l'amor di dio, sbrigatevi. Ha bisogno di andare all'ospedale subito!
JACK: GRAMS, che diavolo sta succedendo?
GRAMS: è malata.
JACK: che intendi dire con malata? Stava bene.
GRAMS: non sta bene. È molto malata. È il suo cuore. Oh, signore. La mia piccola JEN. Oh, JEN. Ooh