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PARCO DI MONTE CIOCCI

 

Antonella Pollicita in Germano

ANTONELLA POLLICITA

Consigliere del PD Municipio I e Presidente di Commissione "Politiche Sociali ed Emergenza Alloggiativa"

(Municipio I: Centro storico, Trastevere, Testaccio, Prati, Trionfale, Borgo, Della Vittoria)

antonella.pollicita@tiscali.it

MONTE CIOCCI
quando l'illegalità la vuol fare da padrone

Roma, 11 dicembre 2013

Cari tutti,

(...) Ma soprattutto vorrei condividere con voi alcune riflessioni, su due questioni alle quali ho dedicato molto impegno nelle ultime settimane.

Della difesa del Parco Monte Ciocci mi sono occupata pur non avendone, come nella passata Consiliatura, competenza diretta. Né dal punto di vista personale, in quanto non sono membro di Commissione Ambiente, né di Municipio (ricordiamo ancora una volta che il Parco è a tutti gli effetti del XIV Municipio).

Il coinvolgimento del nostro territorio e dei cittadini residenti che in ogni modo sollecitavano la politica ad occuparsi dei problemi del Parco, ed il mio amore per il Verde bene pubblico, mi hanno fatto seguire con ostinazione anche la nuova e più complessa fase del pericolo costituito da un mega Progetto di Impianto Sportivo, oggi quasi del tutto scongiurato, del quale più sotto renderò conto.

(...)

La distruzione di un Parco per interessi privati o la distruzione della vita di persone e famiglie rovinate dal gioco d'azzardo, hanno la stessa radice.

Il prevalere di interessi economici privati è la molla di quanti perseguono un guadagno alle spalle degli altri.

Quasi inevitabile la caduta nell'illegalità (corruzione e tangenti da un lato, usura e criminalità organizzata dall'altro)

La riuscita ed il prevalere di questi interessi, sono direttamente proporzionali al superficiale disinteresse dei più ed al colpevole silenzio di quanti vedono ma non agiscono.

In tutti e due i casi è di tutta evidenza la responsabilità di una politica che, nel migliore dei casi, non si prende cura quanto e come dovrebbe del bene pubblico.

E' per questo che, nel nostro piccolo, tutti possiamo e dobbiamo fare qualcosa.

Occorre scegliere tra il ricorso all'antibiotico o il rafforzamento degli anticorpi.

Ho sempre ritenuto che il compito più nobile e faticoso per chi rappresenta i cittadini, anche in un modesto ruolo di rappresentanza locale, debba essere quello di chiedersi cosa fare, individuare un percorso e condividerlo.

Ma il ruolo dei cittadini è individuare in questi rappresentanti, e non in chi hai votato per farti togliere una multa o spostare un cassonetto magari a danno di qualcun altro, la possibilità di quel cambiamento che tutti desideriamo e professiamo.

E partecipare.

Sabato 7 dicembre 2013 sul Monte Ciocci, abbiamo vissuto insieme a moltissimi cittadini sì la soddisfazione di aver vinto una importante battaglia contro la speculazione edilizia e per la difesa del Parco.

Tuttavia, a ben vedere ci univa un più profondo sentimento di gioia.

Non è vero che nulla può cambiare, non è vero che le persone oneste non contano nulla, non è vero che non bisogna provare.

Contro questo colpevole distruttivismo unito al qualunquismo che vorrebbe tutti i cittadini indifferenti e tutti i politici corrotti, la risposta è nella unione sempre più intensa e costante di tutte le energie sane che animano questo Paese, questa Città, il nostro quartiere.

(le foto e le notizie sul sito www.monteciocci.com)


7 DICEMBRE a Monte Ciocci - ora tocca a voi
MOBILITAZIONE IN DIFESA
DEL PARCO URBANO DI MONTE CIOCCI

Roma, 4 dicembre 2013

Municipi, Roma Capitale e Roma Natura hanno fatto in modo incisivo la loro parte dichiarando, con atti formali, la

LORO CONTRARIETA' AL TENTATIVO DI SPECULAZIONE EDILIZIA

(un mega impianto sportivo con circa 60 parcheggi e accesso alle macchine in pieno parco)

La parola alla REGIONE LAZIO, chiamata a confermare l'inclusione del Parco Urbano di Monte Ciocci nella riserva di Monte Mario.

PREZIOSA LA PRESENZA di tutti i cittadini che hanno a cuore la vita del Parco, dobbiamo essere numerosi

AL FIANCO DEI RAGAZZI DELL'ISTITUTO AGRARIO CHE VEDONO MINACCIATA LA LORO SCUOLA, insieme al nostro Parco

In allegato il volantino del Comitato che da anni si batte per tutti

7 DICEMBRE ORE 11,30
INGRESSO VIA ANASTASIO II
(angolo Via De Cristofaro - altezza distributore IP)

Sarà l'occasione per visitare il Parco, per quanti non lo abbiano già fatto, e per poter contribuire alla difesa di un bene prezioso.

Scongiurato questo pericolo, dovremo occuparci della manutenzione.

Un caro saluto e vi aspetto

Antonella


Il passato è presente
Apre il Parco di Monte Ciocci
mercoledì 31 luglio 2013 ore 17,00

Roma, 31 luglio 2013

Oggi, 31 luglio alle ore 17,00 apre il Parco urbano di Monte Ciocci.

Vi aspetto a via Anastasio II, incrocio Viale de Cristofaro, altezza pompa di benzina.

In mattinata in Consiglio di Municipio approveremo le Linee Programmatiche della Giunta guidata da Sabrina Alfonsi, ve le invierò con un saluto prima della pausa estiva.

L'apertura del Parco, tanto atteso contestato controverso, ma di grande rilevanza per il nostro quadrante completamente sprovvisto di spazi verdi, viene a coincidere con l'inizio di nuove sfide per il Municipio. La nostra rappresentanza in Consiglio farà sì che nessuna delle questioni ancora aperte debba essere trascurata, penso in primo luogo alla Biblioteca ed ai Project.

Nel mio contributo del 27 luglio riportato qui sotto, trovate due righe inviate al Comitato di Monte Ciocci che desidero ringraziare a nome di tutti i cittadini per la costanza e la serietà dell'impegno, destinati a proseguire in sinergia con quelle Istituzioni che sapranno interpretarne e valorizzarne il contributo.

Per ora, buon Parco a tutti

Antonella

altre foto


Apre il Parco di Monte Ciocci
mercoledì 31 luglio 2013

Roma, 27 luglio 2013

Il 31 luglio 2013 alle ore 17,00 apre il Parco urbano di Monte Ciocci.

L’area, oggetto di lavori che, tra problemi oggettivi, contrattempi di ogni tipo e a tratti colpevoli inefficienze, ha visto per anni ruspe ed operai, a fianco di pecore e pecorai, presenze abusive e residuati bellici, smottamenti, incendi e minacce di cementificazione, verrà finalmente restituito alla collettività.

Un annuncio può avere toni diversi.

Certo, se il pensiero ripercorre le vicissitudini che hanno accompagnato nascita ed evoluzione del Parco, o si impegna in valutazioni sui controversi risultati (il tipo di pavimentazione o le panchine scelte, le reti per la sicurezza del versante scosceso, i molti lampioni, etc), trionfalismi di ogni tipo sono da evitarsi.

Personalmente, nella gioia per una sorta di ingiustizia rimossa e nella moderata soddisfazione per avere comunque sia raggiunto una meta, a molti e a più riprese parsa irraggiungibile, credo sia giusto dare voce ad un ringraziamento.

A tutti quanti non solo ci hanno creduto, ma hanno prodotto giorno per giorno piccoli e tuttavia essenziali passaggi spesso esibendosi in uno slalom attraverso difficoltà ed insidie burocratiche, avversità metereologiche e politiche, indignazione dei cittadini ed ostacoli improvvisi, voglio dire grazie, perché davvero a più riprese avrebbe potuto accadere che il Parco ancora una volta non vedesse la luce.

La buona volontà ed il muoversi oltre, oltre il “non è di mia competenza”, produce in ogni angolo di questo Paese una resistenza invisibile ma potente al disfarsi delle cose.

Grazie alla seria ostinazione di alcuni possiamo apprezzare infatti un risultato immediato: l’apertura al pubblico del 31 luglio è stata fortemente voluta e realizzata, nonostante alcuni impedimenti, per consentire a quanti saranno a Roma nel mese di agosto di poterne fruire prima dell’inaugurazione ufficiale che avverrà nel mese di settembre.

Un piccolo segno, questione di priorità: la cura e l’attenzione per i cittadini, piuttosto che per il taglio del nastro. A parziale risarcimento dei danni prodotti dall’inversione di priorità.

Nei prossimi mesi bisognerà provvedere alla delicata questione della manutenzione del novello Parco, che per il momento resta a carico della ditta che ha eseguito i lavori garantendo così sfalcio dell’erba, irrigazione e apertura/chiusura cancelli. Assessori all’ambiente municipali e comunale, hanno qualche mese per individuare una soluzione adeguata ed efficace.

Per ora, buon Parco a tutti

Antonella


Parco Monte Ciocci: IN DIRITTURA FINALE?

Roma, 26 giugno 2013

Cari tutti,

Pubblico la lettera aperta che ho inviato al Comitato Monte Ciocci:

Cari amici del Comitato Monte Ciocci,

nel ringraziare tutti quanti tra voi hanno valutato positivamente il mio lavoro come consigliere del Municipio XVII, anche confermando con la fiducia ed il sostegno elettorale il mandato nel nuovo Municipio I, rinnovo il mio impegno a seguire, qualunque sia l'ambito in cui sarò chiamata ad operare, la vita del Parco la cui inaugurazione speriamo imminente.

Attorno a questo quadrante ruotano troppe competenze diverse (tre Municipi, due Dipartimenti, il Demanio, RFI,…) e la soluzione dei vari problemi che lo coinvolgono pesantemente, già complessi di per sé, è stata indubbiamente ostacolata da una incapacità complessiva dell'Amministrazione Comunale di coordinare gli interventi, ma prima ancora di avere una visione d'insieme e delle prospettive chiare e condivise.

Intere aree lasciate a loro stesse nel crescente degrado hanno favorito presenze abusive e talora micro criminalità rischiando di generare reazioni locali anche estreme, che solo grazie all'operato congiunto, ciascuno nel proprio ruolo, di alcuni bravi tecnici del Dipartimento Roma Capitale e del Comitato, collegati da noi rappresentanti dell'Istituzione locale, sono spesso state scongiurate.

La situazione è indubbiamente complessa, ma siamo uniti nel ritenere che la conclusione dei lavori e la consegna ai cittadini del tanto discusso quanto desiderato Parco di Monte Ciocci, costituisca comunque una tappa fondamentale per un presidio attivo e positivo del territorio.

I problemi legati all'area sottostante e retrostante non sono destinati a risolversi per magia e i previsti, anche se non imminenti, lavori per la realizzazione del cosiddetto ex art 11 (riqualificazione della Fornace di Valle Aurelia), costituiranno altra criticità da affrontare con decisione per minimizzare il danno ai cittadini della zona e contenere il rischio di impossibilità di accesso al Parco.

Fin d'ora ho chiesto al Responsabile del Procedimento che si sta concludendo, un contatto con i nuovi referenti dipartimentali per l'ex art. 11, e sarà nostra cura coordinarci con le Istituzioni locali competenti (ex Municipio XVIII e XIX). Non appena saranno insediati gli organi dell'Amministrazione Comunale e Municipale, sarà mia cura sottoporre le questioni.

Per quanto riguarda più precisamente i chiarimenti richiesti dal Comitato con la mail del 21 giugno u.s., ho sottoposto le osservazioni all'Ing Massaccesi, Rup del progetto di Parco.

Riporto integralmente le risposte contenenti le motivazioni delle scelte effettuate:

- L'arretramento delle grate alla prima rampa di scale è stato fatto per evitare che il successivo e definitivo percorso a cura dell'art. 11 dovesse demolire
parte delle opere da noi eseguite determinando una falsa spesa. In questo modo la delimitazione del parco lascia lo spazio agli interventi futuri senza particolari sprechi e senza pregiudicare l'utilizzazione del parco in sicurezza;

- La rimozione dei bandoni e la sostituzione con rete metallica dello spazio "c.d. terra di nessuno" per il momento fuori dagli interventi, è stata suggerita dal fatto che la trasparenza consentita dalla rete consente un controllo a vista che potrebbe ridurre l'utilizzo a discarica e latrina;

- L'altezza delle reti mt. 1,50 di cui si parla, che credo sarebbe stata gradita di altezza inferiore per motivi di visibilità, è stata dettata da motivi di sicurezza;

- Per quanto riguarda la fine lavori indicata per il 10 giugno 2013 è quella originaria mai aggiornata, le perizie di variante risultate necessarie nel corso dei lavori hanno determinato un nuovo termine contrattuale che supererebbe il mese di agosto 2013, non disperiamo e ritengo che potremo anticipare, ACEA permettendo con le utenze delle fontanelle e dip. Ambiente per la gestione del verde, di consegnare le opere entro il 15 luglio 2013.

Per quanto attiene, infine, la richiesta di chiarimenti circa l'intervento odierno delle ruspe nella parte bassa del Monte (versante Via de Cristofaro), mi è stato telefonicamente confermato che trattasi dell'ultimo intervento di consolidamento del versante, già previsto da tempo e realizzabile solo ora a causa di problemi tecnici di finanziamento (ricorderete l'allarme bilancio comunale di qualche mese fa).

Un cordiale saluto e a presto

Antonella Pollicita


MONTE CIOCCI
SOSPENSIONE DEI LAVORI

Roma, 15 ottobre 2012

Cari tutti,

facendo seguito ai lavori della Commissione Ambiente ed ai contatti costanti col Responsabile del Procedimento per il Parco di Monte Ciocci, preoccupata per l'ingente ritardo nell'approvazione del Bilancio del Comune di Roma e per le gravi conseguenze a carico di cooperative e ditte che lavorano senza copertura economica, ho richiesto aggiornamenti al Dipartimento competente.

In allegato la raggelante risposta, che apprezziamo in quanto a chiarezza: in barba ad ogni promessa i lavori ormai quasi conclusi per la realizzazione del Parco di Monte Ciocci saranno interrotti nei prossimi giorni.

Possiamo solo augurarci che tale interruzione non comporti danni alle opere già concluse e, come per tutti gli altri settori in crisi per la mancata approvazione del Bilancio comunale in particolare i Servizi Sociali, ci auguriamo che la situazione rientri al più presto.

Continueremo a tenerci aggiornati, anche parlando con i tecnici, per meglio comprendere le implicazioni di quanto andrà determinandosi e i tempi di una possibile ripresa.

Ho ritenuto doveroso informarvi subito di quanto appreso e per completezza di informazione rendere nota la mail di richiesta e la risposta del Dipartimento.

Purtroppo poco altro, in questo momento, è in nostro potere fare a parte la denuncia di quanto accade ed un coinvolgimento diretto dei nostri Consiglieri Comunali interessati all'approvazione del Bilancio.

Un caro saluto

Antonella


MONTE CIOCCI

Roma, 4 agosto 2012

Cari tutti,

il virus estivo nel quale avevo confidato per dedicare un po' di tempo agli aggiornamenti si era poi risolto rapidamente ….

Ma eccomi qua, e prima delle ferie vorrei fare il punto di quelle che ritengo priorità assolute, qualunque sia il tempo che ci resta di qui alla conclusione della consiliatura.

Segue un piccolo elenco così che ciascuno possa leggere gli argomenti di maggior interesse.

Le informazioni che qui condivido con voi sinteticamente, sono solo quelle oggettivamente riscontrate anche attraverso contatti con i responsabili dei vari Dipartimenti. Alla fine di ogni punto, in neretto, le valutazioni e le eventuali proposte.
1) MONTE CIOCCI
2) PROJECT FINANCING CIPRO
3) STRUTTURE SANITARIE DEL MUNICIPIO XVII E SPENDING REVIEW (San Tommaso D'Aquino - Oftalmico)
4) ATAC - EX DEPOSITO VITTORIA

MONTE CIOCCI

Vorrei iniziare dal nostro Parco.

Ragionevolmente potrebbe essere l'unica opera a vedere una conclusione, dopo anni di traversie, entro la fine dell'anno.

In allegato le richieste fatte da ultimo la scorsa settimana all'Ing Massacesi Responsabile del Dipartimento, per avere conferma di quanto appreso nel corso dell'ultima seduta di Commissione Ambiente (4 maggio 2012) in Municipio circa l'avanzamento dei lavori.

Le richieste riguardavano:
- risalita da via Anastasio II - lavori di consolidamento
- Recinzione
- Panchine
- Conclusione impianti irrigazione ed illuminazione
- consegna dell'opera e ipotesi di manutenzione del Parco.

La risposta è stata da un lato consolante, dall'altro estremamente preoccupante, date le forti incertezze per l'approvazione del Bilancio da parte del Comune di Roma.
Infatti, nel confermare i tempi previsti (vedere qui per il dettaglio) e la collocazione di qualche panchina e del verde sulla risalita che costituirà il nostro punto di accesso al Parco (elementi di arredo non previsti ma per noi essenziali soprattutto per le persone anziane!) ci ha comunicato quanto segue.

Per la consegna dell'opera, la fine lavori e l'inaugurazione entro fine anno sarebbe tecnicamente possibile e si è fatto tutto il necessario perché possa succedere ma, poiché ci sono grandi incertezze sui pagamenti potrebbe essere compromesso lo sforzo di accelerazione che è stato richiesto.

Infatti il contratto consentirebbe la conclusione dei lavori entro Giugno 2013 e ogni anticipazione è esclusivamente legata alla disponibilità dell'appaltatore che finora ha risposto anche oltre il dovuto ai nostri solleciti per una rapida conclusione.
L'aspetto finanziario è purtroppo ancora un grande punto interrogativo.
Ritengo che dopo l'estate, se non si sarà sbloccata la situazione ma ovviamente ci auguriamo il contrario, sarà il caso di tornare a farsi sentire con decisione.


FIAMME E PAURA A MONTE CIOCCI:
SALVO IL PARCO

Roma, 31 luglio 2012

Cari tutti,
molti di voi hanno vissuto in diretta momenti di paura e smarrimento per l'incendio di ieri sera a Monte Ciocci.
Molti di voi mi hanno chiamato concitati e preoccupati.
Ma una telefonata tra tutte, la prima, è stata preziosa. Ancora una volta il rapporto di stretta collaborazione cresciuto in questi anni sul territorio con il Comitato di Monte Ciocci probabilmente ha scongiurato il serio pericolo di veder andare in fumo, assieme alle sterpaglie, il nostro amato Parco, che di traversie ne ha viste davvero molte ma l'incendio mancava. Il pensiero immediato è andato anche ai senza dimora che da qualche tempo, dopo gli sgomberi in questo caso provvidenziali, fortunatamente non erano più lì. I gattini sono stati messi in salvo dai residenti.

Erano le 19,53 quando Orchidea mi chiama disperata.

Fiamme alte sul Monte a partire da Piazza Bergamini, il 115 non risponde, stiamo provando da parecchio ma non si riesce a contattarli e non arriva nessuno. L'incendio viaggia veloce sulle sterpaglie che facilmente prendono fuoco, verso Via Anastasio II e dalle pendici sta raggiungendo la parte alta del Monte, forse ha già raggiunto le nuove alberature piantate nel nuovo Parco, forse hanno già preso fuoco, le fiamme sono altissime, stiamo perdendo il nostro Parco!

Per la cronaca, qui l'articolo di Repubblica.

Mi preme solo evidenziare che, se a seguito di questa telefonata non avessi immediatamente allertato il Direttore del Dipartimento competente per il Progetto di Parco, la Presidente del Municipio e l'Assessore all'Ambiente, i quali hanno rapidamente attivato i loro contatti diretti con Comune, Regione e Protezione Civile, probabilmente tutto non si sarebbe risolto nella grande paura di ieri sera e in qualche danno probabilmente non troppo grave.

Ovvero, se anche moltissimi privati cittadini si sono attivati per chiamare i Vigili del Fuoco (e tutti noi, per averne conferma abbiamo provato a comporre il dannato 115, dovendo ascoltare agitati e preoccupati 10 minuti di imperturbabile segreteria telefonica), solo l'intervento di qualcuno più in alto ha potuto sbloccare la situazione e scongiurare anche pericoli per i cittadini.

Bene, credo che almeno le linee telefoniche vadano potenziate, al di là della possibilità di intervento immediato: se non rispondete come fate a stabilire le priorità degli interventi?

Peraltro, a proposito di danni, credo che i proprietari privati della scarpata a ridosso di via Simone Simoni sovrastanti i box auto che hanno seriamente rischiato, dovranno in qualche misura rispondere della mancata manutenzione di quell'area che nono stante le proteste e le segnalazioni di cittadini ed istituzioni, continuava ad essere ricoperta di tutte le sterpaglie che hanno favorito il rapido dilagarsi dell'incendio.

Ritengo che le ingenti spese sostenute dall'Amministrazione per gli interventi andranno in qualche modo recuperate.

Un ringraziamento particolare al Responsabile del Cantiere intervenuto tempestivamente, che ha potuto rassicurarci sullo scampato pericolo per l'Area già riqualificata del Parco, e della risalita da via Anastasio II appena lambita dalle fiamme.

Nei prossimi giorni vi darò conto delle scadenze dei lavori previste ed annunciate dal Dipartimento in una Seduta di Commissione del 4 maggio 2012, ma per le quali ero in attesa di conferma prima di girarvele, insieme agli altri aggiornamenti prima delle ferie.

Un caro saluto

Antonella


Monte Ciocci

Roma, 1 settembre 2011

Pronti per ricominciare? Buona ripresa a tutti.

Riporto qui sotto la mia risposta alla mail della signora Orchidea De Santis, rappresentante del Comitato per il Parco di Monte Ciocci, che da anni si batte per la realizzazione del progetto di riqualificazione del Parco da me inviata anche ad alcuni rappresentanti istituzionali del Comune competenti per la materia.

Tanto per riprendere i fili di molti discorsi interrotti e di operazioni di dubbia utilità con danari pubblici, cioè di tutti noi.

Tema sempre delicato, ma di scottante attualità in tempi di crisi.

Un caro saluto e a presto

Antonella


Gentile Orchidea,

decido di rompere il silenzio che, per responsabilità istituzionale, ho voluto impormi per molti mesi sulla triste vicenda di Monte Ciocci.

Grazie ai continui scambi e alle varie "passeggiate" insieme per quello che ci ostiniamo ad immaginare il Parco di Monte Ciocci ben sai che il silenzio non è stato inoperoso e ho continuato a seguire condividendo di volta in volta speranze apprensioni promesse disillusioni, ma soprattutto quel giusto grado di indignazione che impedisce di cedere al senso di impotenza e di rassegnazione.

L'ineluttabilità delle circostanze dipende, secondo i diversi gradi di responsabilità, da ciascuno di noi.

E' proprio per questo che oggi sento di dover rompere il silenzio, per quel poco o tanto che possono valere le mie parole e le mie azioni, e di farlo con semplicità e con gli strumenti a mia disposizione.

La prima parola che sento sinceramente di poter dire è: grazie.

Grazie perché continui ad indignarti da anni e da anni continui ad assumere una responsabilità civica di informazione, denuncia e rappresentanza e a non rassegnarti di fronte a troppe mancate promesse e a penosi e talvolta colpevoli ritardi dell'Amministrazione per i quali sento, pur non avendo evidentemente una responsabilità in senso diretto anche per il modesto ruolo di Consigliere Municipale, di dover chiedere scusa a te e ai cittadini che rappresenti.

Non me ne voglia l'onorevole Guidi che non conosco personalmente ma che so da molti anni presente sul tema: arriva un momento in cui ai cittadini "il punto della situazione" non basta più.
Perché è davvero sempre lo stesso punto, anzi no: la situazione peggiora.

Arriva un momento in cui diventa intollerabile che il capo distretto dell'AMA di zona, tempestivamente interessato assieme al Consigliere Ciardi in qualità di Delegato dal Sindaco alla Sicurezza e al Comandante del XVII Gruppo di Polizia Roma Capitale, dal Presidente del Municipio XVII a seguito delle segnalazioni circa la preoccupante recrudescenza del fenomeno degli insediamenti abusivi, possa rispondere (cito testualmente):

"dagli elementi in mio possesso, e dopo una verifica sul posto, non è stato possibile riscontrare presenza di accampamenti di senza fissa dimora".

Ampia documentazione fotografica attesta il contrario, ed io mi sento offesa come cittadino e come rappresentante delle Istituzioni da una tale risposta.

Ancora ieri sera, nell'ultima incursione, ho verificato di persona l'aumento considerevole sia degli insediamenti sia del cumulo di immondizie circostante.

Peraltro ridiscendendo dal Monte ed essendosi fatta ora di cena, è stato possibile assistere in diretta al "conferimento" del pattume residuo dall'antico ponte della Ferrovia giù per la scarpata.

Come è stato possibile raccogliere in diretta la testimonianza di un cittadino che portava a spasso il cane e raccontava di una rissa avvenuta circa un mese fa lungo via Anastasio II, che aveva visto la partecipazione anche dei bambini dei diversi gruppi.

Parlavo di responsabilità istituzionale che mi induceva al silenzio e vorrei spiegarmi meglio.

Ho iniziato ad occuparmi di Monte Ciocci all'inizio del mandato elettorale quando al ritorno dalle ferie registrammo la fulminea comparsa su via Anastasio II, proprio dove attendevamo l'accesso all'ormai fantomatico Parco di Monte Ciocci, di una magnifica pompa di benzina dell'Api che con il tempo abbiamo imparato a considerare un male minore, ma che all'epoca suscitò nei cittadini sorpresa sgomento sconforto e indignazione, in me anche la necessità di capire ed approfondire.

Così, di scoperta in scoperta:

- I "disguidi" amministrativi che avevano condotto alla Concessione dell'area per l'edificazione della pompa di benzina in conflitto oltre che con il progetto di Parco anche con l'art 11 (vedi oltre);

- il progetto di riqualificazione di Valle Aurelia previsto nel XVIII Municipio (art 11) che prevede la realizzazione di un grande centro commerciale e di una rampa di accesso da via De Cristofaro e che rischiava di precludere l'accesso al Parco ivi previsto (pericolo scongiurato) e lo preclude invece inesorabilmente da Piazza Bergamini ;

- la inenarrabile storia dei "pecorari" in cima al Monte che da anni e senza titolo alcuno (ovvero abusivamente) occupano suolo demaniale, esercitano indisturbati attività di pastorizia protetti da cani pastore che precludono l'accesso all'Area da parte dei residenti, ma soprattutto con la loro presenza e nonostante i tentativi esercitati dai responsabili del procedimento nel tempo di risolvere la questione hanno determinato gran parte dei ritardi accumulati nell'esecuzione dei lavori;

Queste solo le più importanti scoperte.

Esaurita la fase istruttoria e coinvolta la Commissione Ambiente del Municipio (voglio ricordare ancora una volta che il Municipio XVII non esercita una competenza diretta in quanto l'intera area del nascituro Parco appartiene ai Municipi XVII e XVIII) ho sottoposto all'attenzione del Consiglio, che lo ha approvato in data 17/3/2009 l'atto che allego.

Finalmente ad un certo punto i lavori hanno avuto inizio (per la storia possono rintracciarsi informative sul questo sito).

Nella consapevolezza della complessità obiettiva della situazione e non avendo particolarmente a cuore l'infierire sulle manchevolezze dell'avversario politico, quanto più la realizzazione del Parco, ho ritenuto opportuno continuare a seguire con discrezione ma in contatto continuo con il Responsabile del Procedimento l'andamento dei lavori.

Per quanto attiene la questione degrado ed insediamenti era (ed è) mia ferma convinzione che solo la definitiva riqualificazione dell'Area con la realizzazione del Parco e della cancellata prevista dal progetto porrà fine definitivamente al problema.

Pertanto nei mesi scorsi, quando è sembrato che i lavori procedessero lentamente ma con una certa regolarità, e poiché ritengo che i danari pubblici vadano ben impiegati ho ritenuto fosse tempo di stringere i denti ed indurre i cittadini all'ultima dose di pazienza.

Anche perchè gli interventi di sgombero da parte delle forze dell'ordine e bonifica da parte dell'Ama sono estremamente onerosi (tra i 40 e gli 80 mila euro il costo medio) e risultano totalmente inutili ed inefficaci se non accompagnati da azioni positive di recupero delle Aree.

L'esperienza insegna che, in assenza di questa azione congiunta, a distanza di giorni talvolta solo di ore, le presenze dei tanti disgraziati per i quali evidentemente non si riesce a trovare soluzioni efficaci né in termini repressivi né di recupero sociale ed integrazione, si ripropongono tal quali nello stesso sito o al monte a fianco.

A tale proposito allego anche la mozione n. 13 predisposta insieme ad alcuni colleghi ed approvata in Consiglio di Municipio il 3 /5 u.s. in riferimento ai ripetuti sgomberi avvenuti alle pendici di Monte Mario, l'ultimo dei quali nel mese di marzo trionfalmente annunciato dal Sindaco a mezzo stampa come definitivo in quanto pronto un progetto di riqualificazione e messa in sicurezza dell'Area

Di ieri la notizia che si registrano di nuovo presenze abusive: si rende necessario un nuovo intervento.

Il cittadino è beffato due volte: è indotto a credere che il problema verrà risolto e contribuisce con le tasse ad interventi inutili ed inefficaci.

Credo che la misura sia colma, anche in considerazione della tua amara riflessione, Orchidea, circa la raccolta differenziata che partirà a breve nel nostro Municipio: una discarica a cielo aperto alle pendici del Monte non aiuta certo la cittadinanza a quel salto di mentalità necessario ad affrontare i disagi collegati alle nuove modalità di conferimento dei rifiuti.

Anche per questo, condividendo con il Presidente della Commissione Ambiente tali riflessioni, ho sollecitato un sopralluogo da parte della stessa invitando il Dipartimento competente ad assicurare la presenza e la produzione della necessaria documentazione al riguardo per concludere un lavoro istruttorio e formulare le nostre proposte.

La Commissione si riunirà il 7 settembre 2011 alle ore 9.00.

Se, come temo ed appare sempre più evidente, le continue assicurazioni circa i tempi di conclusione dei lavori del Parco non potranno avere conferma per ulteriori sopraggiunte difficoltà (un ordigno bellico rinvenuto un mese fa, pendenze da ridisegnare anche a causa della natura del terreno e del troppo tempo trascorso dalla fase progettuale originaria e delle piogge, etc) a mio avviso si rende a questo punto necessario, da parte dell'Amministrazione Centrale, un intervento deciso ed indifferibile relativo alla sicurezza che preveda, come anche da te suggerito, un'adeguata illuminazione e l'installazione di telecamere al fine di garantire quel minimo di sicurezza e decoro che restituiscano dignità ai cittadini ed al quartiere.

Ad ogni buon conto credo che chiunque abbia responsabilità politico amministrative e competenza sull'argomento dovrebbe fare una "passeggiata" per rendersi conto di persona.

Ho motivo di ritenere che i responsabili della sicurezza possano condividere una impostazione non esclusivamente "repressiva", anche per l'onerosità in termini di impiego di risorse umane distolte da altri importanti compiti a servizio della cittadinanza, come risulta da verbali di Commissione degli scorsi mesi.

Ai Comitati continuare a denunciare.

A noi, Ente di prossimità, fornire con chiarezza analisi e proposte.

All'Amministrazione Centrale rispondere con fatti.

Con stima e con l'augurio di poter vedere questo pezzo di Città verde e fruibile per tutti noi.

Antonella Pollicita


PAUSA ESTIVA
E RIPRESA D'AUTUNNO

24 luglio 2009

Cari tutti,

qualcuno di voi sarà fuori, qualcuno già rientrato e qualcuno resterà in città: vorrei salutare ciascuno con l’augurio che la pausa estiva possa essere comunque un momento di riposo e di svago.

Per me è l’occasione per tracciare un rigo sul quaderno in una sorta di immaginario bilancio.

Mi piace pensare l’impegno di questo anno in Municipio come un tempo in cui, tra svariate intemperie ma con intatta passione, si è seminato.

Per quanto riguarda l’attesa ci auguriamo che… l’estate porti consiglio e frutti concreti.

AVVIO DEI LAVORI
per la realizzazione del PARCO di MONTE CIOCCI

Alcuni di voi ricorderanno l’impegno del Consiglio di Municipio che votò un atto di sollecito al COMUNE di ROMA.

Bene, notizia di oggi, finalmente confermata la consegna delle aree all’Impresa aggiudicataria che, effettuati i preliminari interventi di predisposizione e “pulizia” dei perimetri interessati, avvierà i veri e propri lavori subito dopo la pausa estiva.

Un importante risultato.

Tuttavia, dopo tutto il tempo trascorso e le assurde teorie di ricorsi e rinvii che alcuni di voi hanno condiviso, preferisco esprimere cauto ottimismo e tenere a bada facili entusiasmi: bisognerà seguire gli sviluppi e mantenere elevato grado di attenzione sull’andamento.

A titolo esemplificativo vorrei ricordare che solo negli ultimi giorni il TAR ha dato ragione al Comune per quanto riguarda un’area demaniale a tutt’oggi interessata da insediamenti abusivi (ingresso Balduina) e non è ancora stata trovata adeguata soluzione al problema.

Personalmente ho proposto di avviare, già nel mese di settembre, una seduta di Commissione congiunta che veda la presenza di tutti i Municipi interessati a vario titolo (XVII XVIII e XIX) all’apertura del Parco.

Certo, scherzavo oggi con qualcuno, dovrebbe almeno essere scongiurato il rischio di ritrovare, al rientro dalla pausa estiva, altre pompe di benzina….


Monte Ciocci - Via Labriola
(riapertura carreggiata)

18 marzo 2009

Cari tutti,

nella seduta di Consiglio di ieri 17 marzo 2009 sono stati votati all'unanimità due atti predisposti dalla maggioranza relativi alle "colline" del Municipio.

Data l’importanza degli argomenti trattati e le varie e dolorose vicissitudini legate a fenomeni idro-geologici, all’incuria umana e, va detto, ad una gestione a volte superficiale, a volte qualcosa di più, da parte della politica e della pubblica amministrazione, mi preme sottolineare l’importanza di questa unanimità che spero possa proseguire realmente nella corretta gestione dei successivi passaggi.

Non è impresa facile e chi vi scrive può soltanto garantire l’impegno per fare del proprio meglio anche in termini di corretta informativa.

MONTE CIOCCI E VIA LABRIOLA

Il primo Ordine del Giorno, sollecita il Sindaco Alemanno ad imprimere una svolta per dare avvio ai lavori di realizzazione del Parco Urbano di Monte Ciocci: approvazione del progetto e stanziamenti avvenuti già nel mese di luglio 2007, ultimate le procedure di esproprio delle aree demaniali da più di tre mesi, si è in attesa di una firma per dare l’avvio all'opera.

Il voto unanime è stato raggiunto con il recepimento di un emendamento proposto dai colleghi del centro destra che prevede il passaggio nella Commissione Consiliare competente degli sviluppi relativi all’avvio dei lavori ed alla realizzazione del Parco. Sarà così possibile seguire gli sviluppi e farsi cinghia di trasmissione delle eventuali problematiche ai dipartimenti competenti.

Veniamo al secondo atto di Consiglio. La situazione di grave compromissione dei versanti che affacciano su via Simone Simoni, via De Cristofaro e via Labriola richiede urgenti ed indifferibili interventi straordinari.

Pertanto si richiede lo stanziamento di fondi straordinari previsti (e già disponibili) per lo stato di calamità naturale che serviranno finalmente a mettere in sicurezza i versanti interessati.

La Presidente del Municipio ha inoltre assicurato di avere con fermezza respinto ogni tentativo di ripetere su Via Labriola quanto purtroppo non si impedì all’epoca su via Simone Simoni: la realizzazione di parcheggi e box auto tanto discussa e “formalmente” regolare.

Vediamo oggi il risultato della frana che ha causato danni ingenti fortunatamente solo a cose e non a persone.

Tornando ai finanziamenti il Comune è tenuto a metter in sicurezza la montagna e provvederà poi a rivalersi sui privati (le scarpate sono di proprietà privata) laddove nel corso degli anni non avessero ottemperato a quanto dovuto.

La parola ora al Comune.

Ci auguriamo un sollecito sblocco dei lavori del Parco ed un rapido stanziamento dei fondi per dar corso alla realizzazione degli interventi necessari alla messa in sicurezza.

Un’ultima informazione utile soprattutto a quanti risiedano in Via Labriola.

Sarà riaperta la carreggiata, ovviamente ridotta fino alla conclusione dei lavori, con il recupero di una fila di posti auto.

Questo provvedimento consente di ridurre, seppure parzialmente, il disagio subito finora dai residenti e dagli operatori commerciali della via.

Resto a vostra disposizione ed auguro una buona giornata a tutti.

Antonella


LAVORI DI REALIZZAZIONE PER IL
PARCO DI MONTE CIOCCI

25 febbraio 2009

Cari tutti,

coloro tra voi con i quali è capitato di parlare di Monte Ciocci sa con quanta ostinazione cerco di seguire gli sviluppi di questa annosa vicenda dagli infiniti rinvii.

I colleghi consiglieri della scorsa consiliatura avevano prodotto un ottimo lavoro anche con il coinvolgimento dei cittadini e dei Municipi XVIII e XIX all’epoca governati anche essi dal centro sinistra.

Il prezioso operato, la costruzione del progetto portata avanti da Architetti e tecnici del dipartimento Roma Capitale, meriterebbero di essere valorizzati nel giusto modo:
E’ TEMPO DI AVVIARE I LAVORI.

Come noto per il XVII Municipio non di competenza territoriale si tratta quanto di fruibilità della futura area verde dal momento in cui sia previsto l’accesso.

Attualmente il PROGETTO APPROVATO da delibera di Giunta Comunale del 2007 e GIA’ FINANZIATO prevede la realizzazione dei primi due lotti funzionali con la sistemazione di parte dell’area sommitale, di un percorso Belvedere ed il ripristino della risalita militare da Via de Cristofaro (via Anastasio II): il nostro accesso al Parco.

Già dalla fine di dicembre 2008 non si ravvisano, presso il dipartimento competente di Roma Capitale, motivi di ulteriore rinvio in quanto gli ultimi adempimenti burocratici relativi alle procedure di esproprio sono stati ultimati.

I lavori, se parte l’ok, potrebbero iniziare in primavera 2009.

Dopo qualche mese di istruttoria, indagini e sorprese quasi mai positive (distributore API) il 23 febbraio 2009 ho presentato in Commissione Lavori Pubblici, un atto che invita il Sindaco di Roma ad avviare sollecitamente i lavori per la realizzazione del Parco di Monte Ciocci.

Ci chiediamo: dopo i box, dopo la pompa di benzina, dopo i nubifragi, cos’altro devono aspettare i cittadini?

Magari qualche brutto episodio vista la situazione di degrado che coinvolge l’area come evidenziato nell’atto.

Sarà mia cura fornire informazioni, per quanti di voi possano essere interessati a partecipare, sulla data di discussione e votazione dello stesso in Consiglio di Municipio.

Alla prossima puntata

Antonella

Piazzale degli Eroi con Partito Democratico