TUTTO SI MUOVE

Attorno a noi tutto si muove e cambia: il Sole nel cielo, le foglie sugli alberi, l’acqua nei fiumi, gli uccelli nell’aria, le rughe sul viso. Sono le forze a plasmare il mondo e a produrre i cambiamenti che osserviamo. Sono loro a dirigere qualsiasi processo fisico, chimico o biologico. Alcune forze agiscono per contatto, come il caldo su una palla, mentre altre, come la Luna sulle maree, paiono agire a distanza attraverso uno spazio vuoto.

 

Massa e Gravitazione
La gravità è la più familiare delle forze, essendo quella che ci tiene coi piedi per terra. Prima era diffusa l’idea aristotelica secondo cui tutti i corpi tendono al loro "luogo naturale". Che per i solidi e i liquidi è la terra e per questo cadono, mentre per i gas è il cielo. per cui salgono.Con Newton il motore del movimento diventa la gravità e la massa è la proprietà di ogni corpo che lo rende sensibile ad essa: più un corpo ha massa e più attrae altri corpi dotati di massa.

Ogni massa è sorgente di campo


Nel tentativo di spiegare come i corpi possano interagire a distanza. venne introdotto nell’Ottocento il concetto di campo: l’azione della forza (gravitazionale, elettrica, magnetica eccetera) non ha luogo direttamente ma ciascun corpo genera nello spazio un alone invisibile di influenza. Un altro corpo che venga a trovarsi in questo campo percepisce una forza. Qualsiasi particella che possieda una massa è dunque sorgente di un campo gravitazionale, che si estende indefinitamente in tutte le direzioni. Se poi è dotata i di carica elettrica è anche sorgente di un campo elettromagnetico, altrettanto esteso.

Nuovi modelli: LE CORDE VIBRANTI


Forse, ma la sostituzione delle particelle puntiformi con corde è ciò che ha permesso di trovare un punto idi contatto tra la gravità e le altre forze. Un’eventualità che si presenta però vicino alla più alta temperatura mai raggiunta in natura, quella del Big Bang. e non è dunque sperimentabile sulla Terra. Nondimeno, un numero sempre maggiore di fisici e di matematici è convinto che la teoria delle supercorde potrebbe fornire la "spiegazione ultima" già ricercata da Einstein. Partendo da un solo principio (cioè che tutto, a livello microscopico. non è che una combinazione di corde vibranti) la teoria fornisce infatti una cornice di riferimento entro cui racchiudere tutte le forze e tutta la materia. Semplificando al massimo, potremmo affermare che le particelle sono le note prodotte dalle vibrazioni delle microscopiche corde. E che l’universo è la musica che con queste note è stata composta.

Spazio a più dimensioni


La teoria delle supercorde tuttavia ha una struttura concettuale così profonda che siamo ancora ben lontani dall’averne piena padronanza. La sua matematica è così complicata che finora non se ne conoscono neppure le esatte equazioni ma solo delle approssimazioni risolte parzialmente. "La teoria potrà richiedere ancora decenni o addirittura secoli per essere completamente sviluppata e compresa" prevede Greene. Basti dire che uno dei suoi requisiti è che l’universo abbia un numero di dimensioni (a seconda delle formulazioni 10, 11 o 26) ben maggiore delle tre che vediamo. Dove sono allora queste dimensioni extra? Secondo gli scienziati sarebbero rimaste intrappolate nel finissimo tessuto spazio-temporale dell’universo e non si sono potute espandere, cosicché la loro i esistenza è per noi impercettibile. Perché questo sia avvenuto è però ancora un mistero.Se la teoria delle supercorde è corretta, il microscopico tessuto del nostro universo è dunque un labirinto multidimensionale intrecciato. all’interno del quale le corde vibrano e si attorcigliano senza posa. Lontano dall’essere dettagli accidentali, le proprietà dei mattoni elementari della natura sarebbero invece profondamente legate al tessuto dello spazio-tempo.A distanza di mezzo secolo, il sogno di Einstein di una teoria unitaria sembra oggi vicino a realizzarsi.