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A cura di  Lonely Planet

 

Nigeria

La Nigeria è uno stato Cenerentola che, pur essendo ricco di petrolio, non è mai riuscito a spiccare il volo. Negli anni '70, quando i prezzi salirono alle stelle, sembrava dovesse diventare l'esempio brillante di una prosperosa e democratica repubblica dell'Africa Occidentale, ma questa opportunità fu gestita assai male. La Nigeria ha avuto dunque un breve momento di gloria portata dal petrolio, ma la sua storia è disseminata di dittatori da due soldi, di massacri, di sanguinolente guerre civili, di abusi dei diritti umani e di orribili carestie.

Adesso è un paese fortemente minato da un alto tasso di criminalità, da una massiccia disoccupazione e dalla sovrappopolazione, che risente ancora fortemente di un governo militare corrotto. Con l'elezione nel 1999 del generale Olusegun Obsanjo, ex capo militare, la Nigeria potrebbe essere entrata in una nuova fase di stabilità.

La fatica e le difficoltà che la Nigeria ha incontrato sulla strada per l'unificazione in una sola, pacifica repubblica, rappresentano sicuramente grandi elementi di fascino. Vi sono oltre 250 differenti popoli, lingue, storie e religioni che convivono a stretto contatto in questa febbrile, variopinta, talvolta strampalata repubblica. Questo è anche il posto adatto per gli appassionati di musica. La Nigeria offre e mescola i ritmi della tradizionale musica africana juju, l'afrobeat e il reggae. Non è sicuramente il paese più piacevole e rilassante da visitare ma, se quello che cercate sono le emozioni, è il posto giusto per voi.

 

A colpo d'occhio

Nome completo del paese
Repubblica Federale della Nigeria

Superfice
924.000 kmq

Popolazione
126.635.626 abitanti (tasso di crescita demografica 2,61%)

Capitale
Abuja (378.671 abitanti)

Composizione etnica
gli Hausa-Fulani, gli Yoruba, gli Ibo, i Kanuri, gli Ibibio, i Tiv, gli Ijaw

Lingua parlata
inglese; le più importanti lingue africane sono l'hausa, lo yoruba, l'ibo, l'edo, l'efik

Religione
musulmani (50%), cristiani: per la maggior parte cattolico romani (40%), animisti (10%)

Ordinamento dello stato
repubblica federale
Presidente: Matthew Olusegun Fajinmi Aremu Obasanjo

 

Economia

PIL
117 miliardi di dollari

PIL pro capite
950 dollari

Crescita economia annua
3,5%

Inflazione %
6,5%

Settori/prodotti principale
petrolio grezzo, gas naturale, olio di palma, noccioline, cotone

Principale partner commerciali
USA, UE, Giappone

 

Documenti ed info utili

Visto
ai cittadini italiani è richiesto il visto. La procedura è piuttosto complessa. Occorre presentare i seguenti documenti: il passaporto; due foto formato tessera; una richiesta di visto in carta semplice; il biglietto aereo di andata e ritorno; la ricevuta di acquisto di almeno US$1000 (il viaggiatore deve dimostrare di essere in grado di pagarsi il soggiorno nel paese); una lettera del datore di lavoro che attesti che la persona che intende recarsi in Nigeria è in ferie (così da dimostrare che il viaggio è a scopo turistico; se si è lavoratori autonomi, occorre un certificato della camera di commercio che dichiari qual è la propria attività; se si è studenti, è necessario esibire una lettera della scuola o dell'università che comprovi questa qualifica). Bisogna inoltre compilare due moduli e pagare lire 95.000 di diritti consolari. La pratica può essere sbrigata recandosi personalmente all'ambasciata o facendo ricorso ad agenzie; non per posta né per corriere. Il visto viene rilasciato in una settimana circa; va utilizzato entro tre mesi dalla data del rilascio e consente una permanenza massima di trenta giorni in Nigeria. L'unica alternativa per rendere più snello il disbrigo della pratica è quella che prevede che un parente in Nigeria trasmetta via fax all'ambasciata nigeriana in Italia il proprio certificato di residenza in Nigeria e una lettera di invito per il viaggiatore italiano; analogamente, se è un'azienda nigeriana a invitarvi, è necessario che invii per fax un invito su carta intestata

Rischi sanitari
bilharziosi, febbre gialla, malaria (a Lagos e sulla costa meridionale), meningite meningococcica, tifo

Elettricita
220 volt, 50Hz

Fuso orario
la stessa ora del meridiano di Greenwich

Pesi e misure
sistema metrico decimale

 

Quando andare

Il periodo migliore per visitare la Nigeria va da dicembre a marzo, quando l'umidità diminuisce, con il rischio, però, di incappare nei fastidiosi e polverosi venti Harmattan. Se un po' di sabbia in faccia non vi preoccupa, visitatela in gennaio, così potrete assistere alle celebrazioni Sallah nel nord del paese, seguite dal Festival della Pesca ad Argungu, sulle rive del fiume Sokoto, nella seconda metà di febbraio.

 

Eventi e Manifestazioni

Il più grande festival della Nigeria è rappresentato dalle Sallah celebration, alla fine del Ramadan (periodo di digiuno per gli islamici), e dal Tabaski (69 giorni più tardi). Le date precise cambiano di anno in anno ma, solitamente, si tratta di fine gennaio o inizio febbraio e di nuovo alla fine di aprile. L'avvenimento principale delle celebrazioni è il Durbar, una variopinta parata di cavalieri Hausa-Fulani riccamente vestiti, di emiri abbigliati da cerimonia, di lottatori che esibiscono i bicipiti e di suonatori di liuto coi tipici copricapi.

L'Argungu Fishing and Cultural Festival si tiene, poco dopo le celebrazioni di Sallah (da metà alla fine di febbraio), sulle rive del fiume Sokoto. Questo festival, di fama internazionale, non riguarda solo le tecniche di pesca, tra le quali la pesca a mani nude, ma anche diverse altre attività, quali la caccia alle anatre, il nuoto e altre competizioni acquatiche. Molti dei festeggiamenti, che si fondano sulla centralità dell'acqua, hanno luogo intorno ad agosto, il Pategi Regatta, a metà strada tra Ibadan e Kaduna, propone come piatto forte della regata le gare di canottaggio.

 

Prezzi e costi

Valuta
naira (N)

Economicita del paese
Il naira è in continua svalutazione nei confronti delle valute estere, tanto da essere sempre molto conveniente per i viaggiatori stranieri. Chi viaggia al risparmio, appoggiandosi alla YMCA (Young Men's Christian Association), o sia disposto a condividere l'alloggio con altri, con una propensione poi per le zuppe africane e la capra al curry, può sopravvivere con US$10-15 al giorno; chi invece è disposto a spendere in po' di più per avere l'aria condizionata, l'acqua corrente e la luce elettrica funzionante (o almeno una delle tre), può cavarsela con US$30-50; chi infine vuole soggiornare nei migliori alberghi e cenare nei ristoranti europei può comodamente spendere più di US$150 al giorno.

Portarsi dietro un rotolo di banconote non è solitamente una buona idea, ma nel caso della Nigeria è probabilmente bene avere al seguito un po' di contante per facilitare il passaggio alla dogana. Cambiare i travellers' cheque in una banca può richiedere un certo tempo, sempre che ci si riesca, e sul cambio viene spesso caricata una pesante commissione. C'è un fiorente mercato nero che offre tassi di cambio migliori, ma ovviamente è illegale. Le carte di credito sono assolutamente inutili se non negli alberghi a cinque stelle; in circolazione ci sono poi numerose carte di credito false. Le mance non sono una regola, ma nei migliori ristoranti ci si può aspettare che ammontino al 10%. Controllate la ricevuta per verificare se il servizio è stato incluso. La Nigeria è cresciuta sulla pratica della bustarella, per cui non illudetevi di poterne fare a meno. Le richieste possono variare dall'aperta intimidazione a un piacevole sorriso, a un gentile invito ad aumentare il denaro ma, in qualsiasi modo siano espresse, ciò avviene frequentemente.

Costi vitto ed allogio
Pasto economico (chioschi, ecc.): US$ 2-4
Pasto in un ristorante di categoria media: US$ 4-10
Pasto in un ristorante di categoria elevata: US$ 10 e oltre

Albergo economico: US$ 2-10
Albergo di categoria media: US$ 10-50
Albergo di categoria elevata: US$ 50 e oltre

 

Sport e tempo libero

La Nigeria non è conosciuta per i suoi numerosi animali selvatici, ma il Yankari National Park è il posto giusto in cui vedere cosa c'è. È il sogno degli ornitologi, con più di 600 specie di uccelli che vivono al suo interno.

Il Gashaka Game Reserve (parco per safari), vicino a Yola, è il più vasto parco nazionale della Nigeria e ospita diversi scimpanzè, ippopotami e un incredibile numero di uccelli. Gembu, vicino ai confini con il Camerun, è un buon posto per fare delle escursioni, così come Bukura, specialmente nei dintorni di Kurra Falls. Un' altra meta rinomata per le escursioni sono le cascate di Assop ma, se le visitate, tenetevi pronti per un'intera giornata di cammino o anche di più (potrebbe essere preso in considerazione il campeggio). Attorno a Lagos vi è un gran numero di spiagge molto frequentate adatte al nuoto, ma l'acqua non è mai limpida e in alcune località ci sono forti correnti marine.

 

Storia

I primi Nigeriani furono i Nok, esperti artigiani che abitavano la zona di Jos. All'inizio del secondo millennio i Nok praticamente sparirono, quando cominciò a svilupparsi, a nord-est del lago Ciad, lo stato dei Kanem. Questi ultimi erano in gran parte islamici, come lo erano i regni attorno a Kano e a Katsina, e la loro ricchezza derivava dal controllo delle piste transahariane che dall'Africa Occidentale portavano al Mediterraneo. Questi stati islamici settentrionali rimasero intoccati dagli Europei fino al XIX secolo inoltrato. Quelli meridionali vennero invece sottoposti nel XIV e XV secolo a varie dominazioni da parte degli Yoruba, i cui re (Obas) coltivarono i contatti con l'Europa attraverso il commercio portoghese delle spezie.

Al termine del XVIII secolo gli integralisti religiosi Fulani, nel nord, stanchi di essere dominati dagli stati islamici Hausa, presero il comando e crearono lo stato mono-islamico del califfato di Sokoto. Questa originaria frattura tra il governo islamico nel nord e le tribù Yoruba nel sud non si è mai risanata, e nel corso degli anni gli scontri intertribali e le guerre civili hanno solo peggiorato la ferita. Ancora oggi la politica nigeriana deve giocarsela con le rivalità tribali e le antiche scuri da affilare.

Dopo il crollo del commercio portoghese delle spezie e poi di quello britannico, iniziò la tragedia umana della tratta degli schiavi, ma nel 1807 la schiavitù venne abolita e gli Inglesi dovettero cercare altre fonti di guadagno. Le compagnie britanniche cominciarono allora ad assumersi il controllo delle miniere di Jos, rovinando così migliaia di minatori autonomi che lavoravano lo stagno e facendone salariati senza altri mezzi di sussistenza. Peggio ancora fu per gli agricoltori, poiché gli Inglesi, per sostenere il peso delle esportazioni minerarie, sostituirono ai raccolti con i quali la popolazione si sfamava prodotti da esportare, cosicché il paese visse per la prima volta un periodo di carenza alimentare. Gli Inglesi, allora, designarono dei capi nelle comunità meridionali Ibo perché governassero la zona, ma questa politica fu l'equivalente di voler infilare a forza un cubo in un buco rotondo. Questi 'capi inventati' avevano poco in comune con la gente, e il logico risultato fu il ribollire di ostilità e risentimenti.

Nel 1960 la Nigeria dichiarò la propria indipendenza, ma il sistema coloniale britannico nulla aveva fatto per unificare il paese o prepararlo a questo passo. I conflitti storici tra il nord e il sud e altre tensioni interregionali fecero pensare a una repubblica unificata ingovernabile. Dal 1966 il sogno di una fiorente democrazia si frantumò, tra i massacri e le ostilità interregionali e sfociò in un colpo di stato che installò il primo di una serie di governi militari. Gli Ibo risposero con una secessione dalla federazione e dichiararono l'indipendenza del Biafra, dando il via a una guerra civile che coinvolse l'intero paese per circa tre anni, fino alla vittoria della Nigeria che riprese la regione, reintegrandola nello stato. La guerra lasciò dietro di sé circa un milione di morti e 'Biafra' divenne sinonimo di distruzione di massa e carestia.

Conoscendo l'altalenare delle fortune della Nigeria, era quasi prevedibile che a una delle peggiori carestie mondiali sarebbe seguito un periodo di eccessiva prosperità. L'impennata del prezzo del petrolio consentì al governo nigeriano di portare avanti una politica di sprechi di sconsiderate proporzioni e il paese divenne in breve tempo un covo di stranieri, che accorsero in Nigeria carichi di denaro. La corruzione divenne la regola, il crimine dilagò e il caos si diffuse come un cancro. Dagli inizi degli anni '80 la recessione mondiale fece nuovamente colare a picco il prezzo del petrolio e gettò la Nigeria in un vortice di pesanti debiti, vertiginosa inflazione, disoccupazione su larga scala e corruzione generalizzata. Nelle elezioni del 1993 il paese finì sotto il pugno di ferro del governo del generale Abacha.

Ben lungi dal mantenere la promessa di creare una democrazia su modello statunitense, Abacha suscitò l'indignazione delle organizzazioni per i diritti umani e del Commonwealth per l'esecuzione del noto drammaturgo Ken Saro-Wiwa e di altre otto persone accusate di attività politica sediziosa. Questa e altre azioni dispotiche innescarono rivolte e sommosse civili in tutta la Nigeria. Nel giugno del 1998 Abacha morì e venne immediatamente rimpiazzato dal generale di stato maggiore Abubakar che promise il ritorno a un governo civile, la promessa fu mantenuta e così nel 1999 venne eletto presidente Olusegun Obasanjo, un tempo capo militare e poi, fino al 1998, prigioniero politico.

I Nigeriani erano euforici, perché sembrava che finalmente si fossero affrancati dal regime militare. Ciò avveniva poco prima che la situazione si deteriorasse per via di diversi gruppi rivali (religiosi e tribali) che, non più trattenuti dall'intervento delle forze armate, hanno dato inizio a un lungo conflitto. Le peggiori manifestazioni di violenza sono state le rivolte dei sharia (circa la piena esecuzione della legge islamica), scoppiate in molti centri nel febbraio 2000. In una notte, descritta nel Guardian come una "impressionante carneficina", oltre 300 persone sono state uccise nel corso di violenti corpo a corpo tra cristiani Igbo e musulmani Hausa a Kaduna.

Il paese era in tumulto e la situazione era esacerbata dai tagli ai carburanti e dai prolungati blackout di energia elettrica. Obasanjo ha espropriato l'intero consiglio del NEPA (National Electric Power Authority), mettendolo sotto il suo personale controllo, dopo che per settimane la Nigeria era rimasta nella totale oscurità. Esiste un pericolo reale che il paese ricada nuovamente nella guerra civile.

 

Cultura

In Nigeria esistono oltre 250 gruppi etnici, ma solamente tre spiccano fra i tanti; gli Hausa al nord, gli Ibo (o Igbo) a est e gli Yoruba a ovest. Le religioni tendono a seguire questi confini etnici, con i musulmani che dominano a nord, i cattolici a est e gli animisti a ovest. Vi sono anche innumerevoli sette minori che sono un insieme di due o più religioni combinate, per esempio il cristianesimo con spiriti locali e protettori. L'animismo ha forti legami con gli spiriti ancestrali che proteggono la terra e assicurano il benessere alla tribù; molti dei riti sacrificali e delle cerimonie juju, che si servono di crani animali, di ossa e di insetti secchi, non sono altro che modi per contattare questi spiriti, così da assicurarsi un destino favorevole. Anche gli amuleti, come le ibej (bambole gemelle ornate con perline), sono una parte fondamentale della vita in Nigeria e vengono usate per portare buona fortuna e prosperità.

Le forme d'arte in Nigeria riflettono le origini occulte e animiste di questo paese. Le maschere yoruba, che rappresentano le forze della natura e degli dèi, vengono ricavate dal legno e il loro utilizzo nelle cerimonie, come per esempio l'annuale festa in maschera Gelede, aiuta a mantenere un legame con gli spiriti degli antenati. Le maschere vengono indossate anche ai funerali, per placare lo spirito del deceduto. Di tutte le maschere yoruba, le grandi maschere-elmetto per il culto di Epa sono le più spettacolari. Influenze nascoste possono anche essere scorte nelle sculture di bronzo, terracotta e legno degli Yoruba, dei Nupe, degli Igbira e degli Igala e anche nelle grandi sculture di bronzo di Ife e del Benin.

Fino alla sua morte, avvenuta nel 1997, il musicista di fama internazionale Fela Kuti fu il miglior biglietto da visita nello scenario dei locali notturni in Nigeria. La sua eclettica fusione fra i tradizionali canti degli Yoruba e il jazz freestyle (afrobeat) era sempre molto richiesta. La sua musica e la sua memoria vivono al The Shrine, il suo vecchio nightclub e praticamente casa sua, a Ikeja. Altri famosi musicisti nigeriani sono il re della musica juju Sonny Ade, il nonno dell'afro-reggae Sonny Okosun e la cantante soul, Sade. Solo in Nigeria vi sono tanti scrittori quanti se ne possono trovare nel resto dell'Africa Occidentale. Fra i più noti vi sono il premio Nobel Wole Soyika, l'acclamato scrittore internazionale Chinua Achebe e il popolare Ben Okri, molto apprezzato nei circuiti letterari occidentali. Ken Saro-Wiwa, un altro noto romanziere e drammaturgo, fu impiccato per attività politiche nel 1995, evento che scatenò la rabbia e le condanne del Commonwealth e di altre nazioni occidentali.

Il cibo in Nigeria non è entusiasmante. La migliore cucina locale è offerta dai chioschi lungo le strade, chiamati buka. Gli stufati piccanti sono molto comuni nelle regioni meridionali, mentre al nord i pasti sono per lo più a base di carne e cereali. Il grano è l'ingrediente principale di molti cibi nigeriani. Il tuwo, fatto di mais, riso soffiato o miglio, è molto popolare, così come l'efo (zuppa vegetale), l'egusi (un caldo stufato di carne e peperoncino rosso) e l'isi-ewu (zuppa di testa di capra e pepe). È possibile anche assaggiare diversi tipi di spuntini, tra i quali le patatine fritte di patata dolce, i pasticci di carne e il platano fritto. Il vino di palma, un succo naturale ricavato dalle palme, è la bibita preferita in tutta la Nigeria, in special modo al sud, dove questi alberi crescono spontaneamente.

 

Ambiente

Tre volte più vasta della Gran Bretagna, la Nigeria occupa circa il 15% della superficie africana, ma ospita ben il 56% della popolazione. Si affaccia sul Golfo di Guinea, compressa tra il Niger a nord, il Camerun a est e il Benin a ovest. Gran parte del paese è pianeggiante e non particolarmente interessante, se si eccettuano le montagne al confine col Camerun e la lussureggiante foresta pluviale dell'interno, che si estende fino alle praterie centrali dell'altopiano di Jos. Verso est, infestate dalle zanzare, si trovano le umide terre paludose del Golfo del del Benin, da cui si estrae il più prezioso prodotto della Nigeria, il petrolio.

La Nigeria ha una varietà biologica di straordinaria ricchezza, ma si trova di fronte a un disastro ecologico. La rapida deforestazione è una delle sfortunate conseguenze del sempre maggiore incremento demografico, e solo la Costa d'Avorio la supera in velocità nell'abbattimento di alberi. Ci sono però ancora un certo numero di riserve e parchi nazionali nei quali potete immergervi nella natura e dedicarvi al bird watching. Sia il Parco Nazionale Yankari sia la Riserva di Caccia Gashaka ospitano più di 600 specie di uccelli. Il Santuario di Okomo e il Parco Nazionale Cross River, pur ospitando meno pennuti, hanno una ricca fauna di mammiferi, tra i quali scimpanzè, ippopotami, elefanti e babbuini; se poi avete un po' di fortuna, nel Parco di Cross River vi può anche capitare di scorgere un gorilla (una volta si credeva che avessero fatto i bagagli e se ne fossero andati dal paese).

Come ogni altra cosa in Nigeria, anche il clima differisce notevolmente da regione a regione. Il nord è caldo secco, con una lunga stagione delle piogge da aprile a settembre, mentre il sud è caldo umido, con piogge da marzo a novembre. Le temperature sono moderatamente più basse nelle regioni tropicali del sud, ma il vero problema è costituito dall'umidità. Un sollievo in questo senso lo si ha solamente in dicembre e in gennaio, durante la stagione di Harmattan, quando soffiano i venti freschi e secchi provenienti dal deserto.

 

Arrivare e trasporti

Come arrivare: L'aeroporto internazionale di Lagos (Murtala Mohammed) si trova a 22 km dalla città; un servizio gratuito di autobus garantisce il collegamento ogni dieci minuti. Esiste anche un servizio di taxi. L'impresa nazionale di trasporti, la Nigerian Airways, offre voli per un gran numero di destinazioni in Europa, ma può riservare anche spiacevoli sorprese. Le compagnie internazionali hanno voli per e da Lagos ma, a causa dell'instabilità politica, qualche volta li cancellano dai propri programmi. La tassa aeroportuale per i voli internazionali è di US$35.

Le navi dirette a Lagos, Port Harcourt e Calabar salpano da Londra, Liverpool e altri porti europei. Ci sono poi imbarcazioni da Oron (appena oltre il confine nigeriano) a Limbe (nel Camerun, poco distante dal confine), ma occorre cambiare nave, passare i severi controlli dei diffidenti ufficiali di dogana e pagare di persona per le ostili relazioni che intercorrono fra i due paesi. Vi sono taxi collettivi che vi possono portare nel Benin, in Camerun, nel Ciad e in Niger. L'attraversamento della maggior parte delle frontiere comporta la gentile offerta di una bustarella agli ufficiali doganali.

Trasporti interni: I viaggi aerei all'interno della Nigeria sono un terno al lotto, principalmente a causa dell'inaffidabilità degli orari di partenza e della lotta gomito a gomito che si deve sostenere per riuscire a imbarcarsi e ad avere un posto a sedere; le prenotazioni superano infatti sempre i posti disponibili. I voli interni non partono dall'aeroporto Murtala Mohammed di Lagos ma da uno scalo più vecchio a 10 km di distanza. Le linee aeree private costituiscono una possibile alternativa, sono solitamente meglio organizzate e più affidabili della Nigerian Airways e praticano tariffe relativamente economiche.

Viaggiare in autobus è il modo più sicuro e confortevole; infatti ci sono linee che collegano tutte le città più importanti. Gli uffici delle compagnie di autobus sono di solito tutti concentrati nella stessa area della città. I taxi fuoristrada (bush taxi) sono il mezzo più veloce e confortevole per andare in giro ma anche il più pericoloso. Gli autisti nigeriani mostrano uno scarso rispetto per i limiti di velocità e gli incidenti sono spesso fatali. Esistono linee ferroviarie che attraversano la Nigeria, ma i treni non sono molto comodi e, come per compensare i taxi fuoristrada, viaggiano a passo di lumaca.

 

Letture consigliate

Africa Nera. Mutamenti e continuità:
di Catherine Coquery Vidrovitch (Sei, Torino 1990) analizza il sottosviluppo del continente sulla base di quattro tematiche fondamentali: i processi di popolamento, la genesi di stati e di strutture di potere, la crisi della cultura, lo sviluppo urbano e industriale.

Brevissima relazione della distruzione dell'Africa di Bartolomé de las Casas :
(Emi, Bologna 1993): dal catalogo di una casa editrice missionaria, la denuncia degli orrori del colonialismo da parte di un domenicano del XVI secolo.

L'Africa. Le religioni naturiste, ebraismo, cristianesimo e islamismo in Africa :
di Ernst Damman (Jaca Book, Milano 1985) è un ampio saggio sul complesso tema delle religioni diffuse nel continente.

Letterature dell'Africa nera :
a cura di Cristina Brambilla (Jaca Book, Milano 1994) è un'enciclopedia-dizionario sugli autori africani, arricchita da quattro saggi introduttivi di importanti studiosi africani ed europei.

Mito e letteratura nell'orizzonte culturale africano :
di Wole Soyinka (Jaca Book, Milano 1995): dal grande scrittore nigeriano, premio Nobel per la letteratura nel 1986, una riflessione che getta una luce inedita sulla realtà africana.

Oltre la magia. Religioni e culture nel mondo africano :
di John S. Mbiti (Sei, Torino 1992) presenta un quadro delle mentalità e delle credenze religiose evolutesi in molte società africane.

Storia dell'Africa :
di John Fage (Sei, Torino 1995) ripercorre la storia del continente dalle origini ai primi anni '70. L'autore focalizza l'attenzione sulle grandi civiltà africane, l'influenza dell'Islam e l'incontro/scontro con l'Occidente, prima e dopo l'epoca coloniale.

 

Mete principali

Abuja
In un modo un po' sprovveduto (eccezionale anche per lo standard nigeriano) il governo cacciò gli abitanti Gwari dalla loro terra e, di punto in bianco, spostò la capitale da Lagos ad Abuja. Sfortunatamente finirono i finanziamenti prima che il grande progetto fosse realizzato e gran parte di Abuja assomiglia ancora a un desolato parcheggio. Questo rende Abuja una località particolarmente noiosa da visitare, a meno che voi non siate un progettista urbano.

Abuja sta assumento lentamente il ruolo di capitale della Nigeria ma, mentre alcune funzioni ufficiali già si tengono qui, molti ministeri hanno ancora sede a Lagos. Non c'è effettivamente molto da fare ad Abuja, a parte dibattere i punti salienti della politica nigeriana (tra gli altri, la scottante questione se Abuja debba essere classificata come uno stato o come una capitale, invece della municipalità quale effettivamente è).

Abuja si trova circa 500 km a nord-est di Lagos e, essendo la capitale ufficiale, è collegata a Lagos ogni giorno da diversi voli. I taxi fuoristrada fanno la spola avanti e indietro tra Abuja e le principali città del distretto centrale. Una volta arrivati qui ci sono però poche sistemazioni economiche in cui soggiornare.

Jos
Il clima più fresco della città mineraria di Jos (miniere di stagno), circa 350 km a sud-ovest di Kano, costituisce una piacevole alternativa al permanente clima caldo-umido di Lagos. Collocata su un elevato altopiano quasi al centro della Nigeria, è circondata da verdi praterie e da ondulate colline, un paesaggio ben gradito dopo la monotonia di gran parte della Nigeria.

Il Jos Museum Complex comprende quattro musei e uno zoo; due di questi, il Jos National Museum e il Museum of Traditional Nigerian Architecture (Museo di Architettura Tradizionale Nigeriana), sono particolarmente interessanti. Il primo espone ceramiche di superba qualità, oggetti in ottone e ornamenti della civiltà Nok; il secondo, con un tocco di stravaganza che non stupisce nemmeno più in Nigeria, propone, in uno spazio all'aria aperta, riproduzioni in grandezza naturale di importanti costruzioni che, nelle loro collocazioni originarie, sono state demolite o lasciate andare in rovina.

Jos si trova circa 700 km a nord-est di Lagos. Per raggiungerla potete prendere un treno da Lagos; questo viaggio, però, è piuttosto lungo e comporta il cambio di vettura a Kafanchan. Un'alternativa più confortevole è il volo diretto da Lagos. I taxi fuoristrada la collegano sia con Abuja, 245 km e sud-est, sia con Kano, a 330 km di distanza. Questi partono a orari regolari e sono relativamente economici.

Kano
Con i suoi circa mille anni di età e le sue mura di fango, la città musulmana di Kano è la più antica di tutta l'Africa Occidentale e giace al confine col Sahel (al margine del Sahara). Nonostante sia un alveare indaffarato di attività commerciali, è comunque più sopportabile di Lagos. La principale attrattiva è la Old City (città vecchia) nella quale, nonostante le mura siano state completamente distrutte, le porte sono rimaste intatte. La porta principale, il Kofar Mata Gate, conduce al palazzo dell'Emiro e alla Moschea Centrale. La moschea è chiusa ai visitatori non islamici, ma merita di essere vista da fuori, in particolare all'ora della preghiera del venerdì, alle 12.30, quando vi si riuniscono oltre 50.000 fedeli.

Vicino alla moschea si trova il maestoso Palazzo dell'Emiro, tutto in mura di fango, uno straordinario esempio di archittettura Hausa, ma non aspettatevi di potervi accedere senza un invito personale. Nei pressi del palazzo si trova il Gidan Makama Museum, costruito nel XV secolo e ora completamente restaurato e meritevole di una visita. Le cave di indaco di Kofar Mata, le più antiche dell'Africa, si trovano a Kano e sembra siano ancora in attività ma non per molto, dati i cattivi affari. Il Kurmi Market è un tortuoso labirinto di vicoli e viuzze maleodoranti, ma potete trovare delle occasioni se non avete fretta e sapete guardarvi attorno. Kano si trova circa 835 km a nord di Lagos e può essere raggiunta con taxi fuoristrada, taxi collettivi o minibus. Kano è anche collegata da treni.

Lagos
Secondo il buon senso popolare, la cosa migliore a proposito di Lagos è andarsene. È una città che pensa ancora di essere la capitale della Nigeria anche se, ufficialmente, adesso è Abuja ad avere questo onore. Lagos è una città caotica, nebbiosa e sovrappopolata, con un traffico esagerato, una fama internazionale per l'alto tasso di criminalità, una burocrazia corrotta e potente, un'infrastruttura scricchiolante e un alto e visibile tasso di povertà. Se si aggiungono a tutto questo gli autisti kamikaze e i tutori dell'ordine carichi di armi, ecco la città in cui tutto può accadere, e davvero accade.

Tuttavia, se usate un po' di buon senso nel scegliere le strade da percorrere, Lagos vi può offrire un gran numero di esperienze uniche. Vi sono molti più locali notturni e musica dal vivo che in qualsiasi altra città dell'Africa Occidentale; è infatti principalmente nota per la sua musica. Fela Kuti proveniva da uno dei sobborghi periferici di Lagos. Sonny Ade, re della musica juju, ancora la chiama casa sua, così come lo specialista di musica afro-reggae Sonny Okosum. Il vecchio locale notturno di Fela Kuti, The Shrine, si trova nel distretto operaio di Ikeja e il locale di Sunny Ade, l'Ariya Night Club, si trova a Yaba. Tutti e due questi locali meritano una visita, come pure il Jazz 38, un locale all'aperto dove, se avete il coraggio di portare con voi i vostri strumenti musicali, potete essere invitati a improvvisare con il gruppo.

Il National Museum, sull'Isola di Lagos, merita una visita per le solenni sculture in bronzo e per gli intarsi in avorio che provengono dal Benin e per le maschere e le antichità in terracotta di Jos. Oltre alle antiche reliquie e alle rovine moderne, un'altra cosa degna di nota è l'automobile, crivellata di pallottole, nella quale venne assassinato l'ex capo di stato Murtala Mohammed.

Il cuore di Lagos è l'isola omonima, dove si trovano le maggiori banche, i grandi magazzini, i ristoranti e i trafficanti del mercato nero. La maggior parte delle ambasciate e delle case più lussuose si trovano nelle isole Victoria e Ikoyi. Le tre isole assieme costituiscono la parte economicamente più importante di Lagos. Un avvertimento da non trascurare: Lagos è una delle città maggiormente infestate dalla criminalità di tutto il mondo, perciò occorre stare continuamente all'erta. Non passeggiate mai da soli e, di notte, prendete sempre un taxi.

Yankari National Park
Il Parco Nazionale di Yankari, 225 km a est di Jos, comprende le più interessanti riserve naturali dell'Africa Occidentale e ospita gli unici animali feroci tuttora rimasti in Nigeria. Non crediate però di avere la garanzia di vederli; se siete fortunati, può capitarvi di incontrare un elefante, una capra acquatica, un ippopotamo, un coccodrillo o persino un leone. Altro motivo di interesse nel parco è costituito dalla sorgente termale Wikki Warm Spring. I mesi migliori per le visite sono gennaio e febbraio. Se non fa per voi partecipare a un rumoroso safari alla ricerca di animali selvatici, potete contattare una delle guide e farvi organizzare una escursione a piedi.

Il Parco Nazionale di Yankari si trova a 900 km da Lagos; se però raggiungete Bauchi, potete prendere uno dei furgoncini che portano a Dindima e quindi fermare un taxi fuoristrada col quale, in 30 minuti, raggiungere l'ingresso principale del parco. Questi taxi possono anche essere noleggiati direttamente a Bauchi.


 

Mete alternative

Obudu Cattle Ranch
A qualcuno piace il tennis? Oppure fare passeggiate a cavallo o escursioni a piedi? Recatevi all'Obudu Cattle Ranch, poco a est di Ogoja. Questa grande fattoria, attrezzata per ricevere ospiti, è stata costruita negli anni '50 da intraprendenti 'rancher' di origine scozzese; offre varie attività all'aria aperta e, benché sia gradualmente andata in rovina, potete comunque soggiornare in uno degli chalet o, se preferite, piantare una tenda. Il clima discretamente fresco, a 1890 m di altitudine, lo rende un posto gradevole per passeggiate, escursioni o qualsiasi altra attività fisica che comporti una bella sudata.

L'Obudu Cattle Ranch si trova circa 650 km a est di Lagos. Per raggiungerlo dovete prendere un taxi fuoristrada a Obudu e quindi cercare un passaggio per i rimanenti 44 km. In alternativa si può fare una gita in auto di 110 km partendo da Ogoja.

Onitsha Writer's Market
Onitsha, a est di Lagos, è la zona più densamente popolata dell'Africa dopo la valle del Nilo. Costruita sulle rive del fiume Niger, Onitsha venne bombardata e fortemente danneggiata nel corso della guerra del Biafra, ma ha già recuperato la sua vitalità. La sua principale attrazione è il nuovo mercato, uno dei più vivi della Nigeria, specializzato in libri.

Secondo lo scrittore Chinua Achebe, Onitsha ha sempre attratto 'l'eccezionale, il variopinto, il bizzarro'; a riprova di ciò bastino i titoli pazzi e stravaganti di alcuni libri che vi si vendono, come Mariti e mogli che si odiano a vicenda o Le mie sette giovani figlie vengono dopo i giovani ragazzi. Vi si leggono anche cartelli critici e incisivi che insistono sui pregi della pratica della lettura; per esempio: 'Questo libro intrattiene più di due bottiglie di birra'. Onitsha si trova a 400 km a est di Lagos ed è facilmente raggiungibile con i taxi fuoristrada o con i minibus.

Oshogbo
Oshogbo è la culla dell'arte Yoruba e ha prodotto, negli ultimi trent'anni, più opere artistiche di qualsiasi altro posto in Africa. L'epoca migliore per visitare Oshogbo è durante l'Oshun Festival (ultima settimana di agosto) quando vengono rappresentati danze e riti sacrificali. Non mancate di fare una visita al Oja Oba Market per le stoffe juju all'ultima moda.

Oshogbo è nota per la sua Sacred Forest (foresta sacra), con le sue massicce costruzioni e i monumentali complessi sacri dedicati ai molteplici dèi Yoruba. Molti di questi santuari stanno cadendo in rovina ingoiati dalla foresta ma, dagli anni '50, la scultrice austriaca Suzanne Wenger sta lavorando per riportarli in vita.

La città di Oshogbo si trova 200 km a nord di Lagos e può essere raggiunta con taxi fuoristrada o taxi collettivi.



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