Perché ho fatto questo?

 

Semplice, perché esiste una effimera e delicata corrente che guida gli eventi nella nostra esistenza.

Vivere é anche imparare a seguire questa corrente, come il navigante che sfrutta i venti e le correnti per raggiungere le sue mete...........

 

 

 

 

 

 

Spesso interpretiamo la vita come una lotta... mentre invece non é altro che un navigare...

Se riusciamo ad essere sufficientemente leggeri, allora possiamo lasciarci cullare e trasportare dalla corrente verso le nostre mete, non alla deriva come dei relitti ma con la consapevolezza e la forza di chi navigando e seguendo le correnti e i venti, raggiunge il porto di destinazione, la meta finale.....

Se sappiamo essere così leggeri, allora.....

"Nulla accade per caso!"

E se così é, allora anche la tua presenza qui potrebbe avere un significato.

Così accade che quando si incontra un viaggiatore, viene spontaneo parlargli, porgli delle domande.

Non per convincerlo di qualche cosa,non per imporgli le nostre verità, ma per cercare di capire il suo segreto, scoprire se, nelle terre che lui ha visitato, esistono le risposte a quei problemi che, nella nostra terra, rimangono insoluti.

Perché alla base della nostra esperienza, della nostra vita ci sono il dialogo ed il confronto.

Perché nella voce di chiunque, qualunque cosa dica, c'é un pizzico di verità dalla quale si può imparare.

Perché credo che la nostra esperienza passi attraverso la ricostruzione della Verità e la riconquista della consapevolezza di ciò che siamo e che sempre siamo stati.

Così come, nel ricostruire un mosaico, le tessere in mano nostra potrebbero appartenere alla parte che

un altro sta ricostruendo e la sua visione delle cose potrebbe aiutarci a vedere le nostre con un significato più ampio.

Ma soprattutto, accostando le nostre tessere alle sue, potremmo scoprire, come per magia, che esse fanno parte dello stesso disegno.