La montagna

 

Perché un omaggio alla montagna?

Semplicemente perché la montagna é uno dei posti in cui l'energia dell'universo affiora fiera e impetuosa....

perché in montagna non c'é spazio per la menzogna, non é permesso neanche di mentire a se stessi....

Per quanto faticosa sia l'attività, la montagna ricarica i suoi avventori, con le sue preziose energie.

 

 

Ma non solo per questo....

Anche per sottolineare alcuni aspetti delle montagna che, non sempre sono conosciuti.

Credo che le chiavi siano due fondamentalmente, l'amore da un lato e il fatto che, la natura é comunque qualche cosa di vivo, vivo e permeato della stessa energia che permea tutto gli esseri e l'universo che li occupa.

Lei, come ogni altra cosa é da amare, da seguire e da capire, non da possedere e dominare. Tentando di possederla e dominarla si corrono solamente rischi inutili.

L'approccio credo dovrebbe essere più simile all'amare...

... comunichi il tuo desiderio alla montagna e lei ti comunica la sua disponibilità, allora tu ti
avvicini, la osservi, inizi ad accarezzarla, a "sentirla" a parlarle, non cerchi di dominarla ma lasci che sia lei a guidarti sul modo di salire, sui passaggi da fare, poggi il tuo corpo su di lei, appoggi i
piedi e ti aggrappi con le mani, se sbagli, lei ti comunica il tuo errore, con dolcezza... se lo ripeti, allora lei alza il tono della voce e la sua forza é proporzionale a quanto tu hai azzardato troppo oltre nel tuo passo e così facendo, ciò che fai non é un salire su di lei, ma un salire insieme a lei, sentirti parte di lei, fare qualche cosa insieme a lei...
Il riferimento sessuale é evidente, lo so, ma il focus non é su questo aspetto, é una questione di armonia di comunione, di spiritualità..
così come, amando intensamente un altro essere umano si arriva a "toccare" la sua anima, attraverso il suo corpo, amando la montagna (ma non solo) si arriva a "sentire" la sua anima e a riconsocere che é
fatta dello stesso "materiale" della nostra....
Non so se mi sono spiegato...
... é un entrare in armonia e danzare, giocare, muoversi, insieme a tutto ciò che si ha intorno.. quasi come se, la concreta raltà perdesse la sua rigidità materiale e diventasse flessibile, mossa, morbida... a poco a poco viva (qualcuno direbbe che le frequenze dell'energia si alzano...)...

In ogni caso, é vero che adattandosi un po', la montagna decide le sue condizioni e tu decidi che cosa fare (ha nevicato  troppo per fare una gita di sci alpinismo, vai a fare una corsetta con gli sci da fondo, in quota il tempo é troppo variabile, vai ad arrampicare più a valle, oppure vai a percorrere un sentiero con la bici  e poi, a mal partito, c'é sempre la possibilità di una polenta in ottima compagnia in un rifugio).

In montagna c'é posto per tutti, ogni attività può essere fatta da chiunque purché la svolga al suo livello; ognuno ha un limite oltre al quale, ciò che fa, per lui é estremo e forse, vivere, significa anche cercare, con molto giudizio, di spostare i propri limiti.

Un giorno un uomo mi disse: " ..... andare su una montagna é un po' come andare a conoscere qualcuno, tornarci, é un po'  come andare a trovare un vecchio amico.......".

Ho meditato a lungo su queste parole che sento vere; la montagna, così come tutti gli altri ambienti densi della manifestazione della natura, é pregna di energia, un'energia che assume infinite sfumature e che quindi conferisce ad ogni luogo una sua profonda personalità; pero...........forse.......

Forse quell'amico che andiamo ritrovando quando saliamo ancora una volta su una montagna non siamo altro che noi stessi così come eravamo qualche tempo prima; forse, tornare a ripercorrere un sentiero non é altro che guardarsi un attimo allo specchio, usare la percezione dell'ambiente esterno come uno strumento per verificare, nel frattempo, che cosa ci é successo. Perché no, una specie di meditazione.

D'altronde, quando risaliamo per primi, magari da soli, un pendio appena innevato non ci sentiamo tutt'uno con l'universo ?

Per superare un passaggio di arrampicata un po' più difficile del solito, la mente non deve essere ferma nel punto, in armonia con il corpo e con la roccia?

Sul gelido ghiaccio o sulla calda roccia tutta la potenza del corpo non deve forse essere rilassata, impegnata solo nella misura strettamente necessaria al momento ed allo stesso tempo pronta a scattare ?

Forse...... forse..... forse.....

fatto sta che ritornare su una montagna spesso mi piace e mi da queste sensazioni e allora quale migliore omaggio di alcune Fotografie, che la ritraggono così come l'ho conosciuta....

 

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