Sfrattato,
fa saltare casa |
Milano/Luomo
ha accolto a colpi di pistola gli agenti, poi si è barricato
nellappartamento
Ha saturato labitazione di gas: 21 feriti, un vicequestore
in fin di vita
di RENATO
PEZZINI
MILANO -
Laveva detto al panettiere e a qualche vicino: «Domani
vengono a sfrattarmi: vedrete che casino». Sembrava limprobabile
promessa di uno spaccone, e adesso invece lui è in prognosi
riservata e, soprattutto, in ospedale cè un vice-questore
gravissimo e altri feriti per colpa di quella minaccia. Dalle
11 alle 13 in via Giovanni da Cermenate, zona centro-sud di Milano,
il casino annunciato cè stato. Colpi di pistola,
vigili del fuoco in affanno, polizia dappertutto, luomo
barricato in casa con una calibro 22 e una buona scorta di cattive
intenzioni: «Ho aperto il gas, faccio saltare tutto».
Allora di pranzo, senza che lui lo volesse (si è
acceso una sigaretta senza pensare alle conseguenze), lesplosione
cè stata davvero. Lui si salverà, anche se
malconcio; suo fratello Antonio e il vice-questore Scrofani, che
stavano "parlamentando" fuori dalluscio, sono
stati investiti da schegge e blocchi di cemento e i medici ancora
non sanno dire se il poliziotto riuscirà a cavarsela. Degli
altri 18 feriti solo pochi sono ancora ricoverati, nessuno grave.
Ora vicini di casa e altra gente del quartiere ne parlano come
di un pazzo violento, pericoloso e prepotente. E in effetti Massimo
Santoro, muratore di 32 anni, qualche segno di eccessiva esuberanza
laveva dato. Abitava in quella casa da solo, e non si preoccupava
di coltivare simpatie intorno a sè. Parcheggiava la sua
sgangherata Passat sul marciapiede, rispondeva in malomodo a chi
gli chiedeva di spostarla, minacciava i vigili che lo multavano
(era stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale), viaggiava
spesso con un iguana sulla spalla, e cè chi racconta
che spesso, in piena notte, stazionava sul pianerottolo davanti
al suo alloggio passeggiando nervosamente per ore.
Un anno e mezzo fa aveva smesso di pagare laffitto. Davanti
alle proteste del padrone di casa prima aveva sostenuto di avere
un tumore, poi si era lanciato in una proposta bizzarra: «Voi
datemi lo sfratto, così il Comune è costretto a
darmi la casa popolare».
Lo sfratto è arrivato, la casa popolare no. E ieri mattina,
annunciato da una lettera, in via Giovanni da Cermenate si è
presentato lufficiale giudiziario con tre agenti di polizia
per rendere esecutivo lo sgombero dellappartamento. Santoro
era preparatissimo. Si è chiuso dentro: «Io da qui
non mi muovo». Sono arrivati dopo un po i vigili del
fuoco, hanno alzato scale per cercare di entrare dalla finestra.
La risposta delluomo sono stati sette colpi di pistola sparati
contro la porta e le finestre, tanto che un pompiere è
stato colpito a una gamba. Intanto in tutto il palazzo si andava
diffondendo un fortissimo odore di gas.
Così, dopo unaltra oretta di inutili trattative,
la polizia ha deciso di evacuare lo stabile. Per quanto se ne
sa, Santoro si stava in qualche modo "arrendendo". Sempre
chiuso in casa, parlava con sempre maggiore tranquillità
col fratello Antonio -chiamato per la bisogna- e col vice-questore
Scrofano che di là dalla porta cercavano di calmarlo. Ci
stavano quasi riuscendo, ma ormai di gas in quellalloggio
ce nera troppo nonostante il fatto che i vigili del fuoco
avessero bloccato lerogazione e tolto la corrente: il muratore
si è acceso una sigaretta, e cè stata lesplosione.
Il secondo piano si è disintegrato: il cortile delledificio
è stato sommerso da una valanga di vetri, calcinacci, mobili,
mattoni, elettrodomestici. A pagare le conseguenze più
gravi è stato il vice-questore. Al Fatebenefratelli, senza
poterlo incontrare, sono andati politici, magistrati, e il capo
della polizia De Gennaro.
Fonte | Il
Messaggero | 29 Giugno 2002
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Negli Usa
una rete di Al Qaeda |
Arrestato
un integralista islamico che da 13 anni viveva in Florida: sarebbe
il contatto di José Padilla
LFbi: nel Paese opera una colonna di Osama
con agenti e finanziatori
dal corrispondente
ANNA GUAITA
NEW YORK
- Più le indagini si allargano e approfondiscono, più
il quadro del terrorismo negli Stati Uniti emerge minaccioso.
L'undici settembre non è stato un casuale "colpo di
fortuna" dei terroristi, ma un atto a cui dovevano seguirne
altri, accuratamente preparati e riccamente finanziati. In parte
anche all'interno degli Stati Uniti. Secondo quanto riferito giovedì
dall'emittente Cbs, gli inquirenti sono certi che nel paese esista
una vera "colonna" terrorista composta di agenti e finanziatori.
L'Fbi è stata costretta a venire allo scoperto e ad arrestare
uno di questi individui quando ha capito che un giornalista stava
avvicinandosi alla preda: nel timore che l'uomo scappasse, si
è deciso di arrestarlo.
Adham Hassoun, un integralista islamico che da 13 anni vive in
Florida con la famiglia, doveva servire da contatto per José
Padilla, alias Abdullah al-Muhajir, il giovane arrestato lo scorso
maggio perché sospettato di essere stato incaricato di
costruire una bomba radioattiva da rilasciare in una città
americana. Gli inquirenti sembrano inoltre convinti che il compito
di Hassoun, e degli altri sospetti sotto controllo, fosse di fiancheggiare
anche il cittadino franco-algerino Zacarias Moussaoui, in prigione
dallo scorso agosto. E anche questa è una novità:
finora si era creduto che Moussaoui dovesse essere il "ventesimo
dirottatore", ma adesso le autorità insinuano che
il suo compito fosse piuttosto di organizzare un secondo attentato.
Una tela oscura, dunque, piena di ramificazioni, alcune delle
quali si perdono nelle pieghe di associazioni camuffate da gruppi
umanitari, o addirittura godono di coperture diplomatiche. Quanto
torbida sia la situazione lo dimostra il fatto che ieri il governo
Usa ha espulso due cittadini iraniani che da quattro mesi si trovavano
a New York come membri della squadra di sicurezza dell'Ambasciata
iraniana alle Nazioni Unite. I due uomini sono stati fermati dalla
polizia mentre giravano video di alcuni monumenti, e fra questi
anche i tunnel che uniscono Manhattan allo Stato del New Jersey,
snodi nevralgici della città che certo non sono mete turistiche
né monumenti famosi.
La settimana prossima, mentre il paese si riverserà nelle
piazze per celebrare la Festa dell'Indipendenza, i cieli torneranno
a essere solcati dagli aerei da combattimenti in missione di sorveglianza
antiterroristica. Il ministro della Difesa, Donald Rumsfeld, spiega
che non si sono avuti allarmi precisi, ma aggiunge che in Afghanistan
recenti perquisizioni hanno rivelato che i talebani e i membri
di Al Qaeda sono ancora presenti e particolarmente bene armati.
«Questa è gente bene allenata, ben finanziata»,
ha ammesso. Ma non ha voluto fare commenti sulle strane dimissioni
di Wayne Downing, il principale consigliere antiterrorismo dell'Amministrazione.
L'abbandono di Downing ha messo in moto le lingue a Washington:
disaccordi all'interno della squadra presidenziale? Per ora nessuno
commenta. Come si sa, Bush non ama i pettegolezzi, in particolare
quelli sulla sua Amministrazione.
IL TEMPO
Fonte | Il
Messaggeroa | 29 Giugno 2002
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Ericsson,
nel 2005 Italia 16% mercato Ue larga banda; |
Per
infrastrutture importanti accordi con multiutility
CAPRI (NAPOLI)
- Nel 2005 il valore dei servizi a banda larga su rete fissa raggiungera'
in Italia 2.400 mln euro,pari al 16% del mercato europeo, mentre
i ricavi Umts toccheranno i 3.400 mln di euro e nel 2010, i 13.500
milioni. Queste le stime illustrate a Capri, durante il convegno
"Larga banda, realta' in rete", da Massimo Gentili,
a.d. di Ericsson Telecomunicazioni. E in merito Internet, l'Italia,
che gia' conta 13 mln di internauti,dovrebbe arrivare nel 2005
al 4.o posto in Europa con il 15% di utenza. 'La larga banda e'
una sfida culturale prima ancora che tecnologica - ha concluso
Gentili -. Sfida che deve esser vinta creando una domanda sempre
piu' ampia che renda familiari i servizi multimediali'. (ANSA).
Fonte | Corriere
della Sera | 29 Giugno 2002
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