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LA STORIA

Facciata della chiesa di San Simeone dal lato sud
La chiesa di San Simeone Stilita è stata costruita tra il 476 e il 491 attorno alla colonna sopra della quale, l'asceta, passò la gran parte della vita.
I resti della chiesa sorgono sulla vetta di una montagna del Massiccio Calcareo settentrionale a circa 40 chilometri a ovest di Aleppo in prossimità del confine con la Turchia. Per secoli questa chiesa fu meta di numerosi pellegrini. I pelegrinaggi continuarono anche dopo il terremoto, nel VI secolo ed il successivo incendio che inflisse ingenti danni alla chiesa, e durante l'occupazione araba del VII secolo.
Nel X secolo i bizantini lo riconquistarono e cercarono di riportare il santuario agli antichi fasti ma nel 985 il principe hamdaide Said al-Daula lo riconquistò e portò il santuario al definitivo declino.
SAN SIMEONE STILITA

I resti della colonna di San Simeone
Simeone denominato il Vecchio per distinguerlo da un omonimo imitatore di Antiochia, nacque intorno al 390 nel nord della Siria. Secondo alcuni scritti agiografici, a vent'anni entrò nel monasero di Thelanissos, l'attuale Deir Seman la cittadina che si trova appena sotto il monte dove è costruito il monastero.
Nel monastero Simeone assunse un atteggiamento tanto fortemente ascetico che i suoi confratelli lo invitarono a continuare la sua scelta di mortificazione come eremita per non disturbare la vita del monastero. Si sottoponeva ad ogni sorta di disagi fisici e alla fine si sedette su una roccia rimanendoci giorno e notte, sotto il sole cocente e al gelo. Probabilmente per sottrasi ai pellegrini, che cominciavano ad arrivare sempre più numerosi, e che cercavano continuamente di toccarlo, la pietra fu sostituita con colonne sempre più alte fino a diventare una colonna alta 20 metri posta sopra ad una piattaforma quadrata di 4 metri.
Da sopra questa colonna, dove rimase per trent'anni fino alla morte nel 459, San Simeone rivolgeva, 2 volte al giorno, una predica ai pellegrini sottostanti e teneva corrispondenza con vari personaggi importanti dell'epoca. L'importanza di Simeone è dimostrata dalla visita fatta, poco prima del concilio di Calcedonia nel 451, dall'imperatore bizantino Maurizio.
La maggior parte del tempo San Simeone lo trascorreva pregando piegandosi e rialzandosi in continuazione. In una cronaca di Teodoreto è scritto che un suo accompagnatore contò 1244 piegamenti in un solo giorno prima di stancarsi di contare.
IL MONASTERO DI SAN SIMEONE

Veduta della chiesa dalla basilica ovest
I pellegrini arrivavano dal vicino paese di Telanissos, l'attuale Deir Seman, ed entravano nel complesso del monastero da sud dal lato del battistero e degli alloggi. Per arrivare alla chiesa dovevano percorrere i 200 metri della strada santa interna che separano il battistero dalla chiesa. L'ingresso attuale si trova sul lato est a circa 2 terzi della via santa.
La chiesa di San Simeone fu costruita tra il 476 e il 490 attorno al sito dove rimangono i resti della colonna del santo. Il totale dell'edificio occupa una superfice di 3840 m² ed è formato da un edificio ottagonale con al centro la colonna del santo, da questo ottagono si dipartono quattro basiliche a tre navate disposte a croce. La basilica est è l'unica che finisce con tre absidi, inoltre questa basilica è disassata rispetto le altre basiliche per simulare la testa piegata di Gesù Cristo sulla croce.
A causa della vicinanza della colonna del santo al pendio della collina, la basilica est è stata costruita sopra una terrazza artificiale a strapiombo della collina. Da questa terrazza si gode di un stupento panorama della pianura sottostante.

Facciata dell'ingresso vista dall'interno

Absidi della cattedrale est

Veduta dalla terrazza delle cattedrale ovest
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