Lettera ai Vescovi di Giacinto Auriti

Senza la proprietà popolare della moneta è impossibile
attuare la Dottrina Sociale della Chiesa.
Lettera aperta ai Vescovi parte prima

Attualità della Dottrina Sociale della Chiesa, Giacinto Auriti

La Dottrina Sociale della Chiesa è sinteticamente ed esaurientemente formulata in cinque parole del Pater Noster: “…dacci oggi il nostro pane quotidiano…”. Qui la parola più importante non è “pane”, ma “nostro” che sta a significare che non bisogna dare solo il pane, ma anche il diritto di pretenderlo, cioè la “proprietà”. Il pane soddisfa il bisogno di mangiare comune a tutti gli esseri viventi. Il diritto di pretendere, che distingue l’uomo dalla bestia, soddisfa il bisogno di giustizia, il bisogno della certezza del diritto e conferisce all’uomo la dignità giuridica di essere “soggetto”, non “oggetto”, di diritto. Sorge a questo punto la domanda: “come è possibile dare all’origine la proprietà del pane a chi non ha il diritto di pretenderla? E’ ovvio che se do il pane a chi non è proprietario il gesto è riconducibile alla categoria dell’ ”elemosina” , non del “ diritto sociale ”. Ecco perché ”De Gasperi, (…) affidando la politica economica ad uomini come Einaudi e La Malfa, prese congedo dalla dottrina sociale della Chiesa. (…) Come è stato giustamente osservato, De Gasperi non si limitò ad una semplice revisione della dottrina sociale della Chiesa (…), fece qualcosa di più definitivo e sotto molti punti di vista stupefacente : la cancellò con un solo tratto di penna (…) Realizzò l’egemonia della Democrazia Cristiana in Italia (…) secondo una linea che si ricollegò (…) più alla prassi degli statisti liberali dell’Italia prefascista che alla tradizione della dottrina sociale cattolica. (cfr. Giuseppe Bedeschi., Le ideologie politiche in Italia dalla Costituente al centrismo, Torino, 2003, p. 27). La verità è che la dottrina sociale della Chiesa non poteva essere realizzata perché mancava la parte relativa al sistema monetario : la scoperta del valore indotto per la proprietà popolare della moneta. La moneta era ancora concepita come titolo di credito rappresentativo della riserva di proprietà della banca. Con la fine degli accordi di Bretton Woods abbiamo avuto la conferma storica, oltre a quella scientifica (cfr. Auriti, L’ordinamento internazionale del sistema monetario, Edigrafital, Teramo, 1993, p. 41 e ss.), che la riserva non serve. Una volta dimostrato che il valore monetario è causato non da chi emette, ma da chi accetta la moneta per convenzione sociale, ne va attribuita gratuitamente la proprietà, a titolo originario al portatore come reddito di cittadinanza, perché è lui stesso che, accettandola, ne crea il valore, senza alcun costo. Ecco perché la moneta, all’atto dell’emissione, deve essere accreditata (e non addebitata) alla collettività nazionale. In tal modo può essere realizzata la dottrina sociale della Chiesa solo con la giustizia monetaria che consente ad ognuno di comprare con la sua moneta il suo pane. Con la proprietà popolare della moneta si può creare finalmente la convergenza di forze politiche finora contrapposte ed incompatibili. Le sinistre la devono accettare perché – avendo la moneta un potere d’acquisto pari alla totalità dei beni reali misurati o misurabili nel valore – realizza concretamente e senza debito, la “proprietà di popolo” anche dei beni reali. Le destre la devono accettare come “socializzazione della moneta” cioè come bene perseguito non con la formula del mero godimento economico (in conformità delle tesi del nichilismo giuridico della lotta di classe) ma come diritto della persona con contenuto patrimoniale. I liberali la devono accettare in quanto si realizza il disposto del 2° co. dell’art. 42 della Costituzione che dispone l’accesso alla proprietà per tutti e potenzia l’economia di mercato. Infatti con questo progetto, per finanziare i produttori, si “finanziano” i consumatori che è l’unico modo per promuovere secondo giustizia l’economia di mercato. I cattolici la devono accettare perché altrimenti la dottrina sociale della Chiesa viene relegata nella soffitta delle utopie dimenticate. Si dà infatti, ad ognuno, non l’elemosina, ma il suo denaro per comprare il suo pane in piena dignità giuridica.

Si realizza così la società organica della democrazia integrale in cui il popolo non ha solo la sovranità politica, ma anche quella monetaria. (cfr. G. Auriti, Il Paese dell’Utopia, la risposta alle cinque domande di Ezra Pound, Tabula fati, Chieti 2002, p. 39 e ss.). L’unica condizione perché questo progetto si realizzi è che gli operatori non facciano parte della categoria, storicamente nefasta, dei camerieri dei banchieri.

Lettera aperta ai Vescovi parte seconda

Con la scoperta del valore indotto come misura del valore e valore della misura, si è finalmente scoperta la verità monetaria. Poiché la proprietà della moneta deve essere di chi ne crea il valore e non di chi ne fa il simbolo, la moneta deve nascere, a titolo originario, di proprietà di chi l’accetta, e non di chi la emette. Da ciò consegue che, all’atto dell’emissione, la moneta va accreditata come reddito di cittadinanza e non addebitata come attualmente avviene..

Quando la banca centrale emette la moneta prestandola, poiché prestare è prerogativa del proprietario, trasforma la collettività da proprietaria in debitrice del proprio denaro. Ecco perché la c.d. moneta nominale è diventata corpo del reato di truffa di dimensioni planetarie. Mancando la consapevolezza che la moneta è gravata dall’equivalente “debito da signoraggio” (analogo all’ipoteca che grava sugli immobili) il cittadino si illude di disporre della proprietà della sua moneta perché quando la spende trasferisce anche l’equivalente debito non dovuto e, quando l’incassa, acquista anche il medesimo, equivalente debito causato dalla truffa professionalmente realizzata dalle banche centrali. Dilaga così il malessere sociale dell’insolvenza ineluttabile per debiti non dovuti, che può essere eliminata solo sostituendo alla moneta nominale, debito del portatore, la moneta di valore indotto, proprietà del portatore.

In questo sistema è impossibile attuare il messaggio del Pater noster: “…dacci oggi il nostro pane quotidiano”, mentre l’unico realmente operante è quello del Deuteronomio: “…Presta al povero…”. Il povero infatti diventa tale perché trasformato da proprietario in debitore del proprio denaro.

Ciò spiega anche la differenza tra Vecchio e Nuovo Testamento, e cioè tra ebraismo e cristianesimo, ossia tra “prestare” e “dare”. Poiché la moneta, come misura del valore e valore della misura, ha un potere d’acquisto pari a tutti i beni economici che si possono acquistare, ne duplica specularmente il valore. Il portatore della moneta può comprare, a libera scelta, i beni offerti sul mercato, a condizione che gli sia assegnato, secondo giustizia, all’atto dell’emissione, la sua quota di reddito monetario di cittadinanza, a titolo di “proprietà” e non di “debito”. Per dare ad ognuno la proprietà del “suo” pane occorre dargli la proprietà della “sua” moneta per comprarlo.

Oggi le banche, prestando all’atto dell’emissione la moneta di costo nullo e senza riserva, sono in grado di elargire, a costo nullo, prestiti illimitati e/o pretenderne la restituzione. Oggi le banche sono le “chiese di Satana” e le banche centrali le relative “cattedrali”, perché si spaccia per valore monetario, l’elemosina concessa in prestito dal truffatore al truffato. Senza la proprietà popolare della moneta la Dottrina Sociale della Chiesa non è attuabile. Ecco perché Satana si è appropriato della moneta e si è storicamente realizzata una tradizione satanica che ha trasformato i popoli da proprietari in debitori da signoraggio del proprio denaro, vittime di una truffa mostruosamente immane.

San Francesco l’aveva capito. Ecco perché consentì ai padri questuanti di accettare solo l’obolo di beni reali e vietò di accettare la moneta-elemosina di Satana.

Per sconfiggere Satana e dare attuazione alla Dottrina Sociale della Chiesa si deve fare di ogni popolo il proprietario della sua moneta come fondamentale ed universale atto di giustizia.


Conclusione ad ogni articolo: Questo è solo un calcolo matematico non è una opinione! Ecco, in breve la situazione finanziaria del mondo:
1- gli "illuminati" o vertice satanico, sono 60 famiglie (per lo più di banchieri ebrei), questi hanno il 50% della massa monetaria visibile del mondo! Come? Attraverso la riscossione del debito pubblico [tasse] e attraverso le multinazionali, il monopolio dell'energia, della chimica, delle armi, delle banche!
2- hanno anche il doppio, di tutta la massa monetaria visibile nel mondo. Come? Mettono in passivo la carta colorata (banconote), in attivo i titoli di Stato che il governo emette per pagare le banconote e quindi chiudono il bilancio a zero!
3- La conseguenza è che: "60 famiglie di satanisti detengono i tre quarti (3/4) di tutta la potenza finanziaria e istituzionale (massoneria) del mondo! "
CONCLUSIONE: 60 famiglie hanno "generato" un POPOLO (invisibile come il signoraggio), di quasi un milione di satanisti-massoni, attraverso questi, di fatto hanno il controllo reale del nostro pianeta.
Il mondo non ha più un futuro! Allora, preparati a prendere il micro chip! Preparato per te, ha dentro il tuo nome in codice, con affianco il "666". Questo ti renderà bionico, e sostituirà la tua carta di credito e il conto in banca, ecc... ma secondo Apocalisse che ha parlato di ciò nei minimi dettagli tecnici già 2000 anni fa, tu in Paradiso con questo "coso" non potrai più entrare. Questo micro chip è il marchio della bestia e noi siamo vicini agli ultimi tempi!
"Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora vivo trionfa." - sequenza pasquale
Questo documento è stato ideato scritto e pubblicato il giorno di Pasqua del Signore: 23 marzo 2008 ore 6,40.



Here, shortly the financial situation of the world:
1 - him "illuminated" or satanic vertex, is 60 families (for it more than Jewish bankers), these have the 50% of the visible monetary mass of the world! As? Through the collection of the debt I publish [taxes] and through the multinationals, the energy's monopoly, of the chemistry, of the weapons, of the banks!
2 - they also have the double one, of the whole visible monetary mass in the world. As? Put in passive the colored paper (banknotes), in active the state funds that the government utters for paying the banknotes and therefore they close the budget to zero!
3 - The consequence is that: "60 families of satanism hold the three quarters (3/4) of the whole financial and institutional power (freemasonry) of the world! "
CONCLUSION: A People (invisible as the seignorage), of almost a million satanisti-freemasons, it has of made the control of our planet.
The world doesn't have a future anymore! Well, prepared to take the micro chip! Prepared for you, it has inside your name in code, with I place side by side the "666". This will make you bionic, and it will replace your credit card and the account in the bank, etc... but according to Apocalypse that has spoken 2000 years ago already of this to the least technical details, you in Heaven with this "coso" you cannot enter anymore. This micro chip is the mark of the beast and us are near to the last times!
"Death and Life are faced in a prodigious duel. The Lord of the life was dead; but I now live it triumphs." - Easter sequence
This document has been conceived writing and published the day of Easter of the Lord: 23 March 2008 hours 6,40.



Per l'onore dovuto a Yeshua Ha Mashiach Notzri
detto Gesù di Nazareth:
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http://picasaweb.google.it/jhwhverbum/Trattore02





Io, Lorenzo Scarola, come ministro e rappresentante di Dio dichiaro che le maledizioni e la condanna di Dio, sono senza appello e scendono su chiunque, a qualsiasi titolo, non si impegni a difendere la piena sovranità nazionale e far crollare questo parassitario sistema truppa (1 euro a te e 2,70 euro alle banche centrali) della moneta debito e il conseguente crimine di signoraggio che ci rende schiavi e sudditi di poteri occulti.

In quel popolo dove, anche alcuni cervelli sono di valore, non c'è bisogno di ricorrere alle armi, ma dove la massoneria ha ridotto al silenzio anche la religione e ha occupato ogni spazio possibile ed impossibile, ecco che allora, solo le armi possono parlare!”