intervista da:

http://www.laleva.cc/economia/intervista_auriti.html



INTERVISTA A GIACINTO AURITI



Giacinto Auriti, 77 anni il prossimo mese d'ottobre, ex docente di quattro cattedre di Giurisprudenza. Cofondatore dell'Università di Teramo. Diverse pubblicazioni in materia giuridica. In questa lunga intervista ci parla del suo progetto monetario "alternativo". La Guardia di Finanza ha eseguito degli accertamenti a scopo cautelativo. Ma non c'è dubbio, fa intendere il "vecchio" professore, che questo progetto se reso operativo, potrebbe mettere in discussione l'intero sistema economico mondiale. E' stato lo scopo unico di un'intera vita di studi, sacrifici ed incomprensioni. Un progetto al quale, partendo dalla dottrina sociale della chiesa, ha lavorato ininterrottamente per oltre trent'anni. Adesso Auriti, con una nomination al Nobel per l'Economia, lo ha trasformato in un fatto concreto ed operativo. Come laboratorio di partenza il professore ha scelto il suo paese, Guardiagrele, quindicimila anime ai piedi di un'imponente massiccio roccioso proprio nel cuore dell'Abbruzzo.


Prof. Auriti la Guardia di Finanza ha sequestrato i simec da Lei messi in circolazione. Perché?


Perché c'è un provvedimento della procura della repubblica che ha ordinato il sequestro dei simec, e hanno portato come giustificazione la violazione delle norme bancarie, che sono norme ridicole, un provvedimento assolutamente infondato perché noi abbiamo dimostrato che è valore indotto e non valore creditizio.

Abbiamo esercitato un diritto come ha detto Bruno Tarquini, procuratore generale di Cassazione scrivendo la sua relazione sulla materia ad un congresso tenutosi all'università.

Il titolo è questo, "I simec: legittimità costituzionale e legislativa dell'induzione giuridica".

Quindi si può fare.

Che motivazione daranno all'operazione di sequestro?


Questo è un sequestro preventivo direi cautelativo, perché non c'è un'imputazione di reato. Dovranno dimostrare che noi nel pieno rispetto dall'articolo 42 della Costituzione e delle leggi italiane abbiamo commesso qualche reato.

Sarebbe veramente assurdo tutto ciò. Anche perché noi abbiamo fatto tutto alla luce del sole.


Che cosa succede adesso a Guardiagrele?


E come se ci avessero tirato il sangue.

La liquidità sul mercato è come il sangue.

Questo blocco improvviso della nostra liquidità è un fatto grave, i miei concittadini, i commercianti, si troveranno presto sull'orlo del fallimento, quindi dal paradiso sono precipitati nell'inferno per il provvedimento di un magistrato che, cosi facendo, sta di fatto uccidendo un paese.

Un paese che era chiamato la piccola Svizzera, che era rinato perché tutti entusiasti dell'iniziativa.

Ora è precipitato nell'impossibilità di pagare, perché se tu hai la moneta e te la tolgono e come se togliessero il sangue dal mercato.

Io sono indignato per questo.


Non crede che tutto ciò abbia dei risvolti positivi, cioè una maggiore legittimazione e attendibilità per il suo progetto?


Certo. Comunque noi gli risponderemo per le rime, perché noi abbiamo ragione da vendere. Noi abbiamo avuto un magistrato che non è informato sul valore giuridico del Simec.


Dopo anni di teoria e di studio Lei era riuscito a rendere operativo un progetto che lo stesso sindaco di Guardiagrele l'aveva definito una Rivoluzione copernicana. Ci sarà da parte sua un nuovo tentativo?


Questa è una rivoluzione che non si ferma più per una ragione molto semplice: perché è vera. E poi perché è scientificamente inconfutabile. La moneta deve essere di proprietà del popolo non della banca, oggi la banca emette la moneta prestandola ai cittadini; siccome prestare è una prerogativa del proprietario, si appropria il valore monetario creato dai cittadini, quindi deve accreditare; e allora questo principio è talmente forte è talmente valido che nessuno lo può contestare. Sembra utopia ma non è utopia. Sul piano scientifico l'utopia non esiste. Se ti avessero detto un secolo fa che si andava sulla luna l'avresti preso per matto. La stessa cosa il principio della proprietà popolare della moneta. Dunque, noi da questo punto di vista siamo tranquilli, superata questa fase del sequestro, che noi consideriamo un episodio meramente marginale rispetto alla logica della scuola che noi stiamo portando avanti sul piano della moneta. Be superato questo, si affermerà in tutto il mondo perché i popoli preferiranno essere proprietari piuttosto che debitori dei loro soldi. Oggi tutti i popoli sono poveri perché hanno un debito pari a tutto il loro denaro, perché all'atto dell'emissione la banca centrale emette moneta solo prestandola, mentre dovrebbe accreditarla e non addebitare. Ecco, questo è quello che noi sosteniamo.


Il comune di Guadiagrele è stato reso famoso grazie a Lei per questo motivo, anche se l'amministrazione non ha preso parte all'iniziativa. I comuni di tutta Italia possono entrare nel merito di un "sistema monetario autonomo"?


Eccome! Lo abbiamo scritto sulla moneta simec, ossia Simbolo Econometrico convenzionalmente accettato nei comuni collegati e collegabili a norma della legge che collega i comuni per scopi sociali. Non solo, lo abbiamo detto anche nella scritturazione apposta sul simec, noi abbiamo affermato che questo è emessa in attuazione del secondo comma dell'articolo 42 della costituzione che sancisce l'accesso alla proprietà per tutti. Quindi è la costituzione che dice di creare un diritto della persona con contenuto patrimoniale, e il contenuto patrimoniale noi lo creiamo con i simec, quindi non diamo come contenuto economico beni di consumo o beni programmati dai vertici politico economici come nei paesi socialisti, ma diamo ai cittadini il denaro per comprarli, in modo che il cittadino quando spende sceglie i beni che vuole consumare. Ecco il principio della proprietà popolare della moneta che è il reddito di cittadinanza. E questo significa anche rispettare le linee della dottrina sociale della chiesa; ad esempio la "Renum Novarum" essenzialmente si basa su due parole: tutti proprietari. E noi lo facciamo con i simec perché sono diventati moneta locale, quindi hanno valore indotto, e allora diamo al cittadino il denaro per comprare quello che vuole.


Cosi fosse, il progetto monetario da Lei concepito è destinato ad estendersi a macchia d'olio non solo in Italia ma in tutta Europa?


Infatti! Anche in America ne parlano. Mi ha telefonato un'Agenzia giornalistica americana, perché anche loro vogliono essere proprietari dei dollari che oggi appartengo alla Federal Reserve Bank, come il popolo inglese vorrà la proprietà della Sterlina che appartiene alla Banca d'Inghilterra fino ad arrivare ad un principio universale: ogni popolo proprietario della sua moneta, per rispondere cos“ alla globalizzazione.


Come lo spiega alle Società per Azioni che battono moneta?


Be questo e lo stesso linguaggio che uno può avere col cane che non vuole mollare l'osso. Hanno senza averne il diritto la proprietà della moneta che hanno usurpato con l'avvento dello Stato costituzionale. La cosa più grave che è successa con la rivoluzione francese è stata la moneta nominale, e la Banca di Francia, che è stata la malattia che ha poi invaso tutto il mondo perché hanno tolto la sovranità monetaria al potere politico, per darla al vertice delle alte logge che noi ben conosciamo. E allora, in questa situazione noi vogliamo contrapporre alla proprietà di banca la proprietà di popolo. Ecco perché tutti i popoli sono con noi; noi gli facciamo una domanda elementare: volete essere proprietari o debitori dei vostri soldi? All'atto dell'emissione la banca d'Italia stampa e presta mentre deve stampare e accreditare. Quando stampa e presta carica il costo del denaro del 200 per cento, quindi fa usura.


Come lo avete definito questo progetto?


Lo abbiamo chiamato "Democrazia Integrale" perché la parola democrazia vuol dire sovranità al popolo. Questo a noi sta bene, però il popolo deve avere la sovranità monetaria, cioè la proprietà della moneta all'atto dell'emissione, altrimenti il popolo sarà costituito solo di camerieri dei Banchieri.


Sta subendo pressioni personali data la delicatezza dell'argomento?


No, devo dire di no, l'unica cosa che sto costatando e che prendono questi provvedimenti cosi, senza alcuna logica. Questo di per se è molto strano. Però sa una cosa?


Cosa professore?


Ho avuto una soddisfazione morale, quando è andata via da casa mia la Guardia di Finanza, ho notato che c'era tutto il popolo in piazza. C'è stato uno scroscio d'applausi che mi ha veramente commosso, E questo sa perché? Perché coi simec gli ho raddoppiato la pensione. E' venuto anche un giornalista a vedere com'è la realtà. Be, uno gli ha detto, "guardi io prendo settecento mila lire di pensione il mese, prima non campavo, ora invece campo bene. Capisce? La gente ha toccato con mano, tutto qui. Noi vogliamo solo attuare l'articolo 42 della costituzione che avrebbero dovuto attuarla i governi che si sono succeduti e la Banca d'Italia. E quelli non l'hanno fatto, perché a chi ha la pancia piena poco importa di chi ha la pancia vuota.


Scusi professore, non vorrei entrare nel merito della sua teoria ma può spiegarci come funziona?


Il cittadino viene e cambia il simec alla pari con la lira. Poniamolo cosi: uno deposita centomila lire e prende in cambio centomila simec. I centomila simec in mano alla persona che effettua il cambio diventano duecentomila cioè il doppio, perché il simec per convenzione vale il doppio della lira, e siccome lui l'accetta e accetta anche di partecipare alla convenzione nasce un valore convenzionale che non ha riserva. Il simec è senza riserva: come il francobollo d'antiquariato.


Si spieghi meglio·


Il cittadino va dal commerciante a fare la spesa e quest'ultimo accetta i simec per il doppio perché vale il doppio. Quando vengono da me a fare il cambio, io li cambio per il doppio, perché tutti quanti lo accettano per il doppio.


E la differenza chi la paga?


Qualcuno afferma che non ho i soldi per fare fronte poi al pagamento della differenza. Ma il simec non è una cambiale con la quale si estingue un pagamento. La cambiale si paga e poi si strappa, il simec invece resta in circolazione perché ha già un valore. Se io non pago la cambiale sono inadempiente. Invece io le monete le cambio, ma non è l'obbligo di un debitore, è solo l'obbligo di chi cura una convertibilità punto e basta. La stessa cosa potrebbe essere con i dollari: supponiamo un cheque, se io non ho le lire sufficienti, effettuo il cambio per metà in lire e per metà in dollari e la stessa cosa vale per i simec, perché i simec sono già un valore indotto, cioè ho in mano il valore monetario, cambio la parte che gradualmente posso cambiare. E allora cosa avviene, che per effetto della velocità di circolazione, che potremmo definire come una dinamo, arrivo a cambiare rapidamente al doppio. Cioè quanta è la velocità tanta e l'energia (valore) prodotta. Le banche funzionano cosi, solo che lo fanno col 10 e anche col 15 per cento. Io lo faccio al 50%.


Che significa?


Significa che la banca con il 10% 15% tiene fronte ad un'esposizione debitoria del cento per cento. A me quello che interessa è la convertibilità, cioè quello che è avvenuto qui a Guardiagrele.


Che differenza c'è tra valore indotto e valore creditizio?


Il valore indotto è creato dalla convenzione, il valore creditizio è commisurato al valore del bene oggetto del credito.


Avete stabilito dei giorni per la convertibilità? No, chi viene da noi lascia le lire e prende i simec, lascia i simec e ritira i soldi, e questo avviene continuamente, tutti i giorni.


Come reagisce la gente?


La gente è entusiasta perché qui è rinata Guardigrele. Quando è entrato sul mercato il valore indotto del simec è ritornato il sangue nell'economia.


E i commercianti?


I piccoli commercianti sono rinati. La gente invece di andare negli Ipermercati va dai piccoli negozianti a comprare. Tanto che la grande distribuzione se ne accorta subito, eccome, perchè hanno visto calare le vendite.


Visto lo spirito con il quale nasce, l'iniziativa è rivolta solo ai piccoli commercianti, o all'intero organismo produttivo?


Solo per piccola e media impresa, perché per la grande distribuzione e le multinazionali, noi non siamo disponibili, e l'ho detto subito. Io voglio salvare la piccola e media impresa che è strozzata da questo mondo di grande capitale che basa, come noi sappiamo, sulla moneta-debito emessa dalle banche centrali. Questo noi l'abbiamo dimostrato nelle Università.


Che cosa farete adesso?


Aspettiamo fiduciosi perché noi abbiamo dalla nostra la legge. Per adesso l'importante è stato rompere il ghiaccio, e abbiamo dimostrato che senza avere riserva possiamo creare convenzionalmente valore indotto. E come un francobollo d'antiquariato. Inoltre il simec può essere abbinato alla lira. Quindi non c'è incompatibilità tra la lira e il simec. Anzi aumenta il potere d'acquisto nostra moneta. E siccome e valore convenzionale, e prodotto interno lordo.


A breve terrete qualche manifestazione?


Si, ci sarà presto una riunione con tutti i sindaci d'Italia.


Tema?


Il reddito di cittadinanza.




Dino Granata


Per chi volesse approfondire l'argomento, Dino Granata mette a disposizione ulteriori informazioni sul sito:


http://utenti.tripod.it/dinogranata/index-5.html < /hr>

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Caro Rocco,

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è deceduto da:

http://sovranitamonetaria.org/articoli/e_deceduto_giacinto_auriti.html




È deceduto Giacinto Auriti PDF Stampa E-mail

Foto del Professore Giacinto Auriti


di Marino Solfanelli


Alle ore 16,10 di oggi (11-8-06), stroncato da un male incurabile, munito dei conforti religiosi, amorevolmente assistito dai propri cari, nella sua abitazione di Roma, è venuto a mancare il Prof. Giacinto Auriti: Accademico, Docente Universitario, Ideologo, Giurista di Chiara Fama.


Ha insegnato, nelle Università di Roma e di Teramo, Filosofia del Diritto, Diritto internazionale, Diritto della Navigazione.


Ha presieduto commissioni internazionali ed ha curato la parte commerciale del Codice Civile Greco.


Uomo generoso dalle preclari virtù, Giacinto Auriti era amato da innumerevoli amici e discenti, d’ogni parte d’Italia e d’ogni ceto sociale e credo politico, che dall’insegnamento dell’Amico e Maestro si sono arricchiti culturalmente, moralmente e spiritualmente. Maestro di vita e di pensiero ha forgiato uomini, creato scuole; cattolico di pura fede ha costruito una Chiesa.


Filosofo e studioso geniale, Giacinto Auriti ha teorizzato il “valore indotto della moneta” che lo condurrà alla elaborazione di una proposta di legge sulla “Proprietà Popolare della Moneta” presentata al Senato della Repubblica. Uomo di grande coraggio ha rivelato al mondo la grande truffa dei signori della moneta, gli usurai dai colletti bianchi, che si sono appropriati del diritto di stampare moneta a costo zero lucrando del corrispettivo valore creato dai cittadini che l’accettano come mezzo convenzionale di pagamento.


La fama del prof. Giacinto Auriti raggiunse ogni angolo della terra quando realizzò nel suo paese natale, Guardiagrele, cittadina dell’Abruzzo, il Simec (simbolo econometrico), ovvero la “moneta locale”. Avrebbe meritato il Nobel, invece subì l’avversione bancaria e giudiziaria: persecuzioni che non fiaccarono il suo spirito indomito, ma che certamente minarono lentamente il suo fisico.


Gli studi e le teorie scientifiche, contenuti in numerosi libri scritti dal prof. Giacinto Auriti, hanno avuto vasta divulgazione e pratica applicazione in diverse nazioni, in America e in Europa: in Germania sono quattro i Paesi che, indisturbati dal potere politico, hanno adottato la moneta locale.


Un grave lutto per il mondo accademico e per la società; una irrimediabile perdita per quanti l’amarono e ne seguirono l’insegnamento, e ne piangono ora la dipartita. Il mio animo è triste, per aver perduto un Amico e un Maestro. I miei sentimenti di profondo cordoglio sono per i suoi cari, la fedele consorte Rachele Olivieri (di nobile famiglia napoletana), e i figli adorati: Michela (giornalista), Francesca (medico), Clelia (laureata in economia e commercio), Raffaella (commercialista), Filippo (Avvocato).


Giacinto Auriti era un gigante del pensiero, in un mondo accademico di pigmei.


estratto dalla prefazione del libro Il Paese dell'Utopia:


"Chi crea il valore della moneta non è chi la stampa ma il popolo che l'accetta come mezzo di pagamento" dice Giacinto Auriti, sono però i banchieri, i grandi usurai che si appropriano del valore monetario, usandolo come mezzo di dominazione e imponendo all'umanità il signoraggio del debito. Ed ecco allora la geniale soluzione del problema: La proprietà popolare della moneta, che restituisca al popolo il maltolto dei valori monetari che esso crea. L'auspicio è che siano i governi a gestire l'emissione monetaria e a gestire gli utili, come diritto di cittadinanza, a tutti i cittadini.



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INCONTESTABILE: "Senza sovranità monetaria, non può esistere sovranità popolare o democrazia."


A dei tipografi di fatto al di sopra della legge nazionale o internazionale, abbiamo trasferito i nostri diritti costituzionali di signoraggio.

Giustamente, ora, da cittadini siamo diventati sudditi!


IO PARLO CON MOLTO EQUILIBRIO E CON MOLTA CONCRETEZZA:


A 40 tipografi, paghiamo la carta colorata (banconote) per denaro reale attraverso i titoli di Stato: BOT e CCT.

Non solo, su questa carta colorata paghiamo pure gli interessi chiamati debito pubblico (matematicamente ed economicamente inestinguibili).


Tutto, il denaro del mondo stampato da questi 40 tipografi per lo più ebrei, viene messo in passivo di bilancio, in attivo i Titoli di Stato e il bilancio viene chiuso a zero.

Così sparisce a nero, per scopi criminali,

diventa invisibile, per scopi criminali,

la perfetta clonazione di tutto il denaro del mondo, per scopi criminali,

contro la democrazia, per scopi criminali,

a vantaggio della massoneria e delle multinazionali, ecc...


Per poter spendere tutto questo denaro invisibile e cioè criminale, hanno bisogno di realizzare la rarefazione monetaria che porta:

1- alla disoccupazione,

2- al blocco dello sviluppo,

3- all'indebitamento con le banche,

4- alla povertà e immoralità,

5- alla depressione e al suicidio.


TUTTE QUESTE SONO SOLO DELLE DEDUZIONI CONSEGUENZA DELLO STUDIO DEL GRANDE SCIENZIATO GIACINTO AURITI, SE ANCHE VOI CON PAZIENZA STUDIERETE IL SUO PENSIERO RAGGIUNGERETE LE MIE STESSE CONCLUSIONI.

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Il tempo non è mai abbastanza, infatti il tempo sta correndo.

I pericoli non sono mai stati a livelli così elevati!

Mai il nostro tempo è stato così limitato! Convertiti, finché sei in tempo!

The time is never enough, in fact the time is racing, while the dangers have never been so tall! Our time has ever been so limited! Converts, until are in time! Lui, JHWH ti perdonerà, se ti rivolgerai a Lui con tutto il cuore!

Fallo, finché sei in tempo! Cerca di avere un futuro eterno assicurato, ora! "fai il tuo dovere a" IBAN: IT33E0358901600010570347584 (non detraibili)

Ti sembra ragionevole che questa operazione sia portata avanti da un uomo solo?

Ti dice niente il fatto che questo “uomo solo” sia un cristiano biblico nato di nuovo?1Samuele 12:3 Eccomi qui; rendete a mio riguardo la vostra testimonianza, in presenza del SIGNORE e in presenza del Suo Unto. A chi ho preso il bue? A chi ho preso l'asino? Chi ho derubato? Chi ho offeso? Da chi ho accettato regali per chiudere gli occhi sul suo comportamento? Io vi restituirò ogni cosa!» 1Samuele 12:4 Quelli risposero: «Tu non ci hai derubati, non ci hai maltrattati e non hai preso nulla dalle mani di nessuno». 1Samuele 12:5 Samuele disse: «Oggi il SIGNORE è testimone contro di voi, e il Suo Unto pure è testimone, che voi non avete trovato nulla nelle mie mani». Il popolo rispose: «Egli è testimone!»



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*** “Onore dunque a voi che credete; ma per quelli che non credono la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata pietra d'angolo e sasso d'inciampo, pietra di scandalo. Essi, vi inciampano perché non obbediscono alla Parola. A questo erano stati destinati”. 1 Pietro 2, 7


*** “Ecco, io pongo in SION una pietra d'angolo, scelta, preziosa, e chi crede in essa non resterà deluso”. 1 Pietro 2,6

















PROCLAMO L'ABBATTIMENTO DI QUESTO POTERE DEMONICO DEGLI “ILLUMINATI”, UNICAMENTE PER:

1-LA TRUFFA DEL SIGNORAGGIO BANCARIO,

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1Samule 15,23 Poiché peccato di divinazione è la ribellione,

e iniquità di idolatria l’insubordinazione.

Poiché hai rigettato la parola del Signore,

Egli ti ha rigettato come re!”.















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Ezechiele cap 33 --- La sentinella

[1] Mi fu rivolta questa parola del Signore:


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