INDIA MODERNA


Per l'India sembra che i secoli passino inutilmente.

Quando due religioni intolleranti come l'islam e l'indù trovano nel loro tiro incrociato gli agnelli cristiani, li sbranano volentieri.


Forse occorre fare una campagna obbligatoria nelle scuole e dedicare una quota parte dei film e della pubblicità alla integrazione e alla tolleranza.


Proprio in questi giorni, giungono a noi preoccupanti notizie di orfanotrofi cattolici dati alle fiamme con religiosi e bambini inclusi all'interno.


Alcuni religiosi hanno perso la vita, ma questo è un classico.


La polizia è impotente, mentre questa volta, le violenze si estendono da parte dei fanatici indù contro i cattolici che sono molto apprezzati dalla popolazione per il loro impegno sociale.


Ma non altrettanto apprezzati quando soccorrono gli "intoccabili" dando loro il minimo a cui hanno diritto da una società che si dice democratica e che proprio per questo non dovrebbe permettere che ci siano degli “intoccabili”...


Lo Stato ha la forza per proteggere i deboli!

Ma raramente giunge alla forza se fa una politica educativa intelligente.


ORA, QUANDO UN "INTOCCABILE" OPPURE UN "TOCCABILE" CHIEDE DI ESERCITARE IL SUO DIRITTO DI PROFESSARE LA RELIGIONE CHE PREFERISCE, ECCO CHE SI SCATENANO LE VIOLENZE CHE IL PIù DELLE VOLTE SONO MORTALI.


Perché noi cristiani non ammazziamo chi abiura?


Perché chi lascia il cristianesimo si ammazza già da solo, visto che dalla natura divina dei figli di Dio, retrocede (nel migliore delle ipotesi) nella natura umana del servo di Dio: “contento lui!”


Se Dio ci vuole liberi, noi che ci possiamo fare?


Contento lui di lasciare il cristianesimo?

Contenti tutti!


Chi usa la violenza?

Chi è convinto della sua inferiorità culturale e spirituale!!!


*** Chi ha dei privilegi contro il diritto dei popoli e vuole consolidare e affermare la sua posizione criminale!


*** Ecco, che ogni violenza contro il diritto naturale dichiara al mondo che la sua posizione, come la posizione della sua religione sono posizioni criminali!


E adesso, fatemi pure la fatwa, se avete il coraggio!


La mia attenzione è caduta su una pagina di "La Repubblica” di giovedì 24 gennaio 2008 p.19 racconta la vicenda di una scrittrice del Bangladesh che ha denunciato la condizione drammatica delle donne nella società islamica e che "protetta", meglio sarebbe dire segregata in India non può di fatto avere più accesso al mondo esterno. Anche il primo ministro francese Sarkozy è stato impedito di consegnare un premio appunto alla scrittrice Nasrin.


Così la scrittrice bengalese Taslima Nasrin, poiché minacciata di morte dai fanatici musulmani non potrà ricevere il premio prestigioso intitolato a Simone De Beauvoir.


Parigi non commenta!


Per commentare dovrebbe interrompere le relazioni diplomatiche con l'India che si sta dimostrando uno dei paesi più assurdi riguardo ai diritti fondamentali della persona.


"Non ho paura dei mullah sbagliato piegarsi ai loro diktat! Questa reclusione è terribile per la mia creatività, perché questo Paese non riesce a garantire la libertà per chi si batte per i diritti?"

di Taslima Nasrin

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A conclusione di questo articolo voglio fare una precisazione:


Una cosa sono i partecipanti alla religione cristiana e altra cosa sono i cristiani che sono diventati testimoni della risurrezione e del Regno di Dio, essi fanno quotidianamente esperienza personale della Pentecoste, dello Spirito Santo, del Cristo Risorto e del Padre, sanno distinguere il movimento delle tre Persone e sanno capire subito cosa viene da Dio e cosa no, cioè entrano nella comunione trinitaria e si chiamo indifferentemente:


È chiaro che non c'è nessun livello della gerarchia ecclesiastica o religione o movimento, si tratta di un puro atto interiore della tua personale relazione con Dio.