Esistenzialismo come concetto della realtà


** IMMANUEL KANT

Nasce a Koninsberg, il 22 aprile 1924 e muore nel 1804 di “marasma senile”. Carattere: gioviale e sereno; meticoloso e puntiglioso nell'insegnamento; esemplare come moralità; religiosamente fu freddo, “gli mancava un concetto autentico dell'uomo e del cristiano” M.F. Sciacca


Per Kant l'uomo può conoscere solo quello che appare e non quello che è reale, di conseguenza oggetto della conoscenza non può essere l'essere, ma solo ciò che dell'essere può trasparire.

Kant sostanzialmente conviene con Hume sul principio di casualità:

l'idea di causa non ci è fornita ne da alcuna percezione interna, ne da alcuna percezione esterna, perché da una parte i sensi ci mostrano soltanto i fenomeni che susseguono e non i fenomeni che si generano uno dall'altro; e dall'altra parte la conoscenza ci attesta che se il braccio si muove per la volontà della mente, tuttavia non è la volontà della mente a muoverlo. Comunque il principio di casualità è indeterminabile”.

Il pensiero di Kant si conclude in coerenza con la sua malattia di “marasma senile” e con la sua tragica esistenza, vissuta dietro la maschera coatta di una sua schiava quanto falsa moralità di precettore subordinato a esigenze di sopravvivenza economiche.

Infatti, la critica della “Ragion Pura” si chiude con la demolizione totale di tutta la metafisica e della tomistica.

Kant, non nega, ne afferma (poiché non ha coraggio di liberarsi della sua ipocrisia), ma proprio in questo suo relativismo è il punto più grave e più drammatico.

La dialettica trascendentale è l'ultimo atto di questo rigoroso processo alla umana ragione e la sua conclusione è terrificante: IL CROLLO DELLA METAFISICA.

Il suo è un pensiero molto strutturato, come lo può essere il virtuosismo di una cattedrale, vigorosissimo su piano filologico e al contempo umiliante per le menti che tentano di capirlo, come una struttura eretta sia a sua difesa che come un atto di offesa. Essa incute timore e in questa nasconde e difende tutto l'odio che ha per Dio, che - secondo lui - lo ha posto in una condizione ingrata e sfavorevole. La demenziale attitudine di incolpare Dio, delle nostre disavventure, della cattiveria degli uomini o dello stesso peccato, rivelano un cuore piccolo e meschino, anche se dotato di una mente molto addestrata. Kant non si aprirà mai alla sapienza e alla dolcezza della croce come atto di riscatto e di superamento. Ma nasconderà il suo odio per il Creatore e costruirà una cattedrale maligna per intrappolare e distruggere il senso di Dio dal cuore degli uomini.

È il suo odio, anche se ben nascosto per Dio, che genererà la seguente schiera di filosofi della disperazione:


* Karl Japers nacque ad Oldenburg nel 1833

nessuno medita su ciò che è irreale - come Dio - E se voglio abbracciare l'Essere come Essere, naufrago!” (Fiosofia 3, p.2).

La filosofia allora, deve essere attività costruttiva dell'esistente.

Solo la ragione e l'esistenza costruiscono l'uomo concreto.

Karl Japers ammette che l'uomo aspira continuamente all'infinito, ma che è condannato a non raggiungerlo mai, nel suo pensiero cade nel concetto dell'”amor fati” di Nietzsche e sembra molto strano che dimentichi il valore dell'esistenza possibile, e come ha fatto Heidegger, fa coincidere “l'esserci” con l'esistenza, trasformando l'esistenzialismo da una filosofia della libertà in quella della necessità.

Karl Japers ritiene che la “deficienza” costitutiva dell'uomo lo pone continuamente alla ricerca di Dio, ma è una ricerca disperata perché Dio non si può trovare, non c'è Dio!

Questa constatazione porta perenne inquietudine e costante insoddisfazione. Al massimo l'esperienza di Dio è così soggettiva che è personale ed incomunicabile... la scelta del progetto di vita che l'uomo fa è valido solo per se (pedofilia, satanismo, ecc..), ovvero il relativismo totale che si realizza solo nel silenzio e nella incomunicabilità.

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** J.P. Sartre nasce a Parigi nel 1905. L'opera più importante fu pubblicata nel 1945 “L'essere o il niente”, scommettiamo che è prioritario il “niente” o nichilismo?

Il suo è uno spirito polemico contro ogni forma di norma costituita o di ragione universale, pertanto non possono esistere principi fissi e stabili!


Il dilemma sartriano è il seguente: “se esiste Dio, pensiero assoluto, il singolo si svolgerebbe entro i limiti prestabiliti da questo pensiero e la sua libertà sarebbe completamente nulla, ma poiché l'uomo si sente di essere libero, perciò Dio non può esistere”. Anche un bimbo della primaria potrebbe rispondergli affermandogli che la libertà concessa è il frutto dell'amore, chiamato libero arbitrio. Poiché Sartre ha confuso Dio con Satana che ha lo scopo di togliere la libertà, in maniera subdola e intelligente, come è il signoraggio bancario, cioè facendo credere di essere un soggetto libero politicamente ed economicamente.

Per J.P. Sartre la realtà può essere analizzata attraverso tre rapporti:

1- Essere nel mondo suscita nausea;

2- Essere per se suscita angoscia;

3- Essere per gli altri suscita vergogna.

L'uomo allora si trova invincibilmente degradato a livello di cosa, di natura, di animalità.

Io sono ridotto ad essere quello che gli altri vogliono che io sia; l'impossibilità di non potermi più giudicare da me, la necessità di dovermi specchiare nell'occhio dell'altro, questa è la disperazione del dannato, l'inferno – scrive J.P. Sartre – sono gli altri (J.P. Sartre “la porta chiusa”).

A questa condizione di degradazione e di schiavitù, io cerco di sottrarmi, celando quando più è possibile la mia interiorità e soprattutto prendendo la mia controffensiva con le stesse armi dell'avversario, cercando di asservire la sua alla mia libertà e di renderlo oggetto nell'atto che egli cerca di fare di me il suo oggetto... ma l'odio che porta alla distruzione degli altri o alla affermazione di me stesso, mi lascia in una sconfinata solitudine.

CONCLUSIONE: la vita umana è una passione inutile!

(Sparati! Ma poiché sei un vile, caro J.P. Sartre e non hai avuto il coraggio di farlo insieme a un bel grappolo di tuoi compari, che finanziati da chi sappiamo noi, tutti insieme avete rovinato il genere umano, bravi!.)


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** A. Camus nacque in Algeria, per lui tutto ciò che va contro la ragione è assurdo. Così si apre ad un ateismo esistenzialista.

Ma finisce per diventare assurdo lo stesso pensiero, poiché non riesce a padroneggiare la realtà che lo circonda e così l'uomo diventa straniero a se stesso: “tutto è assurdo senza Dio, caro Camus, hai fatto la scoperta dell'acqua fresca!” by lorenzo

La vera risposta è la rivolta intesa come pura ribellione alla pretesa di rendere una qualche razionalità al reale o alla realtà.

L'uomo assurdo è un uomo senza speranza poiché vede all'orizzonte solo la morte! Allora, tutto ciò che rimane oggi all'uomo è il “brivido del rischio” cioè la felicità di rischiare la vita, e continuamente vivere nel filo dell'emozione che separa la vita dalla morte.


Rudolf Bultman a Wiefelstede nel 1884, iniziò gli studi teologici a Tubinga, conobbe Heidegger e si assimilò al pensiero esistenzialista, come strumento indispensabile per riproporre il messaggio del vangelo all'uomo moderno.

Poiché il Kerigma (annuncio del Vangelo) così come era trasmesso era:

ridicolo ed

inaccettabile

per gli eruditi e questo costituisce un grande ostacolo per la sua diffusione.

Così per tanta scienza si mette ad insegnare allo Spirito Santo come si deve scrivere la Bibbia!

Così per tanta scienza arriva a concludere che non è importante che Gesù sia esistito o che sia risorto, ma quello che è importante è il suo messaggio che mi fa sentire più buono...sic..

Assistiamo alla trasformazione del cristianesimo da rapporto personale con il Vivente a religione o a dottrina.

Si tratta sostanzialmente della negazione di quello che le Sacre Scritture sono realmente, cioè il Verbo Incarnato e che:

Se Cristo non è risorto vana è la nostra fede e noi siamo i più stupidi fra tutti gli uomini” San Paolo

Mi è sembrato che San Paolo abbia dato dello stupito a Bultman?




** Martin Heidegger

Nacque a Messkirch nel Baden il 1889, la sua opera più importante è “Essere e tempo”

Anche per lui la filosofia è : “Scienza dell'essere in quanto essere”.

Da questo dobbiamo dedurre che poiché non esiste metafisica non esiste neanche filosofia.

Pertanto, la filosofia ha distrutto se stessa annichilendosi!


Scusate, ma se la filosofia non esiste più, perché state seduti su quelle cattedre a rubare lo stipendio?

Andate a zappare!

Il pensiero incomincia con il concetto che “il motivo per cui l'uomo vuol conoscere e perché da tale conoscenza scaturisce la conoscenza di se stesso. Sono nel mondo senza essere stato consultato, aveva affermato Kierkegaard e da questa situazione scaturisce la domanda fondamentale:

Perché ci sono, piuttosto che non esserci?”

Queste riflessioni potrebbero aprire alla trascendenza, ma una forza mortale quando cosificante spinge verso la materia e si confonde con essa distruggendo ogni valore sublimante e nobilitante.

L'uomo è caduto nello schifo e da li non può più venirne fuori.

Martin Heidegger dice che l'esistente (l'uomo) perde di vista se stesso e si riversa nell'oggetto, anzi, pensa di essere anche lui cosa tra le cose (processo della reificazione)

[Scusate ma è questa filosofia che ha preparato i due conflitti mondiali e che ha già preparato il terzo! La terza guerra mondiale è solo una bomba ad orologeria!]

Anche lo stesso principio di casualità: “sono nel mondo, è vero, ma perché ci sono?” esiste uno scopo per ogni cosa, ma quale è questo scopo?


Ma lo scopo non si trova o non si vuole trovare, si nega la metafisica, si nega l'essere e si precipita nell'auto annientamento!


Ecco, che paranoia:

1- “l'uomo si sente gettato nel mondo!”

2- “avverte che lo stare nel mondo per lui è provvisorietà!” - VERO.

3- sperimenta l'angoscia della solitudine esistenziale – VERO.

4- sperimenta che ha il dovere di auto progettarsi – VERO.

Ma, questi punti piuttosto che portarlo al bisogno di un incontro con il Creatore, aprioristicamente e ideologicamente negato, lo portano invece a:

5- l'unica possibilità è la morte;

6- la morte è il nulla;

7- è necessario fuggire da se stesso(ipocrisia) o paura di se stesso;

8- è necessario crearsi dei surrogati che sono:

a)lavoro;

b) anonimato;

c) paura della morte.


9- Da tutto questo nasce il sentimento dell'angoscia, che è l'esperienza che l'uomo ha del nulla

10- pertanto, vivere è vivere per la morte!


Ma brutte piattole e scarafaggi, escremento dell'inferno, sacerdoti della disperazione

pussa via!”

Il pensiero di questi personaggi e dei loro compari Marx, Darwin e compagni è stato ampiamente sostenuto da quelle che ormai erano le uniche fonti di finanziamento da ben 300 anni, ovvero, alcune famiglie di banchieri ebrei!


Non penserete che il pensiero positivo, cristiano o metafisico non abbia avuto una lunga schiera di illustri e illustrissimi rappresentanti?



Ecco, il potere occulto delle uniche fonti di finanziamento che operando una distorsione storica decretano strumentalizzando ogni aspetto significativo della vita della nostra società.


Ma io profetizzo, adesso ogni forma di maledizione biblica su chiunque si opporrà al libero scambio culturale, andando a colpire con tormenti tutte le coscienze in malafede!


Forse cari filosofi, docenti, ricercatori, dirigenti, amministratori, politici e giornalisti andrete in una direzione(quella vera), senza fonti di finanziamento e in condizioni di opposizione oppure dovrete rischiare oggi, l'ira di Dio alla quale vi sottometto nel nome di Gesù!


Vorrete a repentaglio delle vostre vite rischiare di divenire oggetto di obbrobrio e testimonianza atroce della esistenza di Dio nel mondo, vostro malgrado!



Lorenzo Scarola, nato il 25-06-60 a Grumo Appula (BA), ha al suo attivo 60 esami di teologia e mezza laurea in lettere. Ha composto l'enciclopedia del sapere metafisico per la proprietà popolare della moneta, quasi per caso, visto che il caso non esiste.

Scusate, se mi sto auto referenziando, ma mi sento moralmente superiore a questi personaggi tenebrosi ministri della morte, poiché la mia vita e soprattutto la mia prospettiva di vita è gioia e progresso e benessere integrale!


Adesso mi chiederete:

Professore è possibile elaborare una metafisica esclusivamente laica, universale, personalistica e umanistica?”

Risposta:

CERTAMENTE! Infatti, in “non dire le bugie” (la Verità) e nel “il male che non vuoi per te non farlo agli altri” (la Giustizia), non solo non vi è nulla di religioso, ma è evidente l'oggettività razionale, chiunque può creare e verificare una metafisica esclusivamente razionale del valore universale e quindi di una morale oggettiva e da queste dedurre un progetto politico universale per la stupenda e meravigliosa famiglia umana. Evidentemente un progetto culturale metafisico della morale universale non può che essere rigorosamente scientifico, razionale e laico! ”


Adesso mi chiederete:

Professore e la religione che centra in tutto questo?”

Risposta:

Assolutamente nulla, ogni religione in quanto tale è sullo stesso piano delle altre, potrà avere elementi di superiorità ed elementi di inferiorità su una scala di paragone che risulterà essere la metafisica laica universale. Tutte le religioni avranno la medesima dignità, e saranno sommamente rispettate e riconosciute anche come valore culturale e fondativo della identità dei popoli.

Se paradossalmente tutti i buddisti si convertissero a cristianesimo, la cultura buddista, le usanze, le feste, la sensibilità, insomma in una parola la civiltà come costitutivo della identità di quel popolo non potrà mai scomparire, poiché questo sarebbe un vero disastro.

Ogni religione positiva, come tale ha il compito benedetto della nutrice che custodisce la vita. Tuttavia, per l'ateo, non è una funzione obbligatoria e indispensabile infatti, è la filosofia della metafisica una religione del valore universale e ontologico.


Adesso mi chiederete:

Professore, che ruolo allora ha il cristianesimo e il suo ruolo di tare le motivazioni della sua fede e al mondo?”

Risposta:

Proprio perché la metafisica è umanistica e personalistica ecco che è sensibile verso la libertà di ogni coscienza positiva, cioè programmata per il benessere sociale. Anche se la metafisica laica del Valore Universale è compiuta e fine a se stessa, tuttavia non esclude la possibilità che possa esserci un livello superiore di conoscenza metafisica.

Tuttavia, io ritengo che la rivelazione del Verbo incarnato sia quella più attrezzata culturalmente per dialogare filosoficamente, ovvero sia quella più evoluta e non in ordine alla storia del pensiero filosofico, ma questo solo per energia intrinseca.


La verità del Verbo incarnato, non si impone, ma si offre con una tale grazia e con una tale sensibilità, che abbraccia tutto l'uomo in tutte le sue dimensioni.





































Secondo me, quando qualcuno alla metafisica, vorrà chiedere di più, dovrà per forza imbattersi nella trascendenza e forse proprio nel Cristo.


Questa, scoperta non sarà una esperienza religiosa, ma filosofica ed esistenziale.

Direi che il cristianesimo (primariamente non come religione o come storia del pensiero) sia una forza laica dirompente dalle immense potenzialità, politiche, filosofiche, economiche, ecc.... infatti, il Cristo non era un personaggio religioso, ma un carpentiere e come tale si è assiso sul trono della croce, ed è da quel trono che giudica la storia!


Ormai, tutto è per LUI e tutto è contro di LUI!


La inferiorità culturale e morale di tutti gli altri sistemi, non potendo piegare il cristianesimo gli fanno violenza attraverso potentissime e immense fonti di finanziamento.

Dopo 500 anni e nonostante la massoneria e i messaggi subliminali e non, martellanti e a stillicidio dell'unico Net Work satanico, il cristianesimo si sta diffondendo in tutto il mondo con una velocità impressionante e noi in occidente siamo alle soglie di un “Risveglio” di una nuova Pentecoste, in cui anche le pietre grideranno “Gesù è il Signore!”


Le altre religioni, per lo più perseguitano e addirittura uccidono i cristiani, insieme ai sistemi totalitari che pure fanno altrettanto!


Se alziamo lo sguardo e ci solleviamo sulla storia degli uomini, ora dobbiamo per forza concludere che:


Ormai, tutto è per LUI e tutto è contro di LUI!

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Ezechiele cap 33 --- La sentinella

[1] Mi fu rivolta questa parola del Signore:


[7] O figlio dell'uomo, io ti ho costituito sentinella per gli Israeliti; ascolterai una parola dalla mia bocca e tu li avvertirai da parte mia.

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