Wagner e Nietzsche

L’incontro, l’amicizia e il dissidio

 

 

Richard Wagner

Friedrich Nietzsche

 

 

Wagner

La vita

Richard Wagner nasce a Lipsia il 22 Maggio 1813. La sua vita fu avventurosa piena di amori e fughe per debiti. Il padre Friedrich muore quando Richard aveva sei mesi e la madre si risposa con Ludwig Geyer attore, commediografo e ritrattista e si trasferisce a Dresda. Wagner porta il cognome Geyer fino a quindici anni e anche dopo ne va fiero. Un grande dolore gli causa la morte del patrigno nel 1821, tale perdita contribuisce ad imprimere al carattere di Richard l’insofferenza e l’instabilità che rimangono sempre accanto alle doti straordinarie.

Nell’infanzia del piccolo Richard non si riscontrano particolari doti musicali; c’è gia ,invece, l’amore per il teatro. Wagner non è uno studente modello. Ha pochi, particolari interessi tra cui quello per la mitologia greca fondamentale per la sua futura concezione per il teatro.

Quando la famiglia fa ritorno a Lipsia i suoi rapporti con la musica sono ancora sporadici e senza molto interesse finché nel 1828 ha una vera folgorazione: ascolta La "Settima" di Beethoven << Non si può descrivere l’emozione che ne riportai >>. Decide , così di comporre musica,prende lezioni e si mette a copiare con estrema perizia le opere di Bheethoven assimilandone il senso sinfonico.

Nel 1833 il fratello gli procura un lavoro come maestro del coro di Würzburg. In questo periodo nasce "Die Feen" (Le Fate), già dalla prima opera Wagner è librettista di se stesso.

Richard è direttore d’orchestra a Mgdeburgo quando incontra una cantante Minna Planer e se ne innamora; si sposeranno nel 1836. L’unione si rivela subito burrascosa per l’infedeltà del maestro, ma nessuno dei due avrà mai la forza di sciogliere il matrimonio.

Dal 1837 è direttore a Riga; qui la permanenza è tranquilla finché le sue dissennate abitudini non lo portano a firmare cambiali, a chiedere denaro agli amici e nel 1839 viene licenziato.

La tappa successiva è Parigi dove Wagner trova grandi difficoltà ad inserirsi nell’ambiente dell’Operà. Conosce Liszt e Berlioz, ma non riesce ad ottenere nessun incarico importante. Si dedica alla stesura del libretto di "Der fliegende Holländer" (L’olandese volante) e completa il "Rienzi" ispirato alla vicenda di Cola di Rienzo arricchita da intrecci amorosi.

A Dresda nel 1842 queste due opere sono un successo. Nell’"Olandese volante" compaiono per la prima volta il tema dell’amore-redenzione e il Leit-motiv che è il tema musicale che identifica un personaggio o una situazione. Un mese dopo le rappresentazioni Wagner diventa Regio Kappelmeister dell’Opera di Dresda. Nasce un’altra opera sul tema della redenzione: Il "Tannhäuser". Il protagonista questa volta è un trovatore medioevale diviso tra le esigenze del corpo e dello spirito redento da una donna. La prima dell’opera è un clamoroso insuccesso.

Gli anni 1848-49 sono quelli delle rivoluzioni in tutta Europea (Vienna, Milano). Il coinvolgimento politico non è estraneo alla vita di Richard Wagner: intorno a lui si costituisce un gruppo di simpatizzanti della rivoluzione.Il 3 Maggio partecipa alla lotta armata,ma, due giorni dopo, la rivolta è soppressa e il maestro sfugge all’arresto e ripara a Zurigo.

Durante l’esilio Wagner è soprattutto scrittore e saggista. Scrive "L’opera d’arte del futuro" nel quale è espresso il concetto di Gesamtkunstwerk (opera d’arte totale) concentrato di poesia, musica e pittura. Nel frattempo l’amico Liszt dirige a Weimar la prima del "Lohengrin" che prende spunto da alcune leggende germaniche. L’opera chiude il ciclo della giovinezza del compositore e vi è già, in fieri, la melodia senza fine attuata in seguito.

A Zurigo nasce il progetto più grande di tutta l’opera wagneriana: la tetralogia "Der Ring des Nibelungen" (L’anello del nibelungo). Come suo solito Wagner scrive prima i libretti e poi li musica. Prendono così vita: "Das Reingold" (L’Oro del Reno); "Die Walküre" (La Walkiria); "Siegfried" (Sigfrido); "Götterdämmerung" (Il crepuscolo degli dei). È un vero kolossal e gli amici stessi, come Liszt, sono scettici e Wagner li sottopone a letture estenuanti dei libretti.

Tra questi c’è una giovane coppia, lui è un generoso ammiratore del maestro, lei è una donna giovane e affascinante. Tra Richard e Mathilde nasce una profonda amicizia che gli ispirerà la composizione del Tristano e Isotta. Un giorno la moglie Minna scopre la relazione e, stanca di sopportare, abbandona il marito e si ritira a Dresda dove muore nel 1866.

Nel 1861 a Parigi dirige il preludio del Tristano. Tra i tantissimi entusiasti c’è Charles Baudalaire: << Mi è sembrato dapprima di conoscere già questa musica:[…]mi sembrava che fosse mia […]Quella musica esprime grandezza,tende a ciò che è grande >>.

Nel 1862 può finalmente tornare in Germania. Sulle sponde del Reno incontra Cosima Liszt, moglie del direttore d’orchestra Hans von Bülow, destinata a cambiargli la vita. In un periodo di grave crisi viene convocato a Monaco dal Re Luigi 2° di Baviera. Questi offre a Wagner una villa, uno stipendio e gli estingue i debiti. Richard richiama subito a se Cosima con il pretesto di avere bisogno del marito. Il teatro di Monaco ospita la prima trionfale del "Tristan und Isolde". Intanto Wagner aumenta le pretese, attira a se l’odio dei ministri de1 re ed è costretto a tornare in Svizzera anche se il re continua a sovvenzionarlo e può finire "I Maestri cantori di Norimberga".

Quindi l’evento che più ci interessa e di cui parlerò in seguito. Durante un soggiorno a Lipsia nel 1868 incontra Nietzsche allora professore di filologia.

Il 6 Giugno 1869 nasce il figlio maschio Siegfried e Cosima divorzia da von Bülow e sposa Wagner.

A Bayreuth matura finalmente un altro sogno di Richard un teatro suo che potesse accogliere i suoi drammi per musica.Quel teatro c’è ancora, la sala durante le rappresentazioni rimane buia, l’attenzione dello spettatore è calamitata dalla scena. L’orchestra alloggia in una fossa profonda, il golfo mistico, gli strumenti sono disposti su diversi livelli e il suono che si produce è unico al mondo.

Dal 13 al 17 Agosto 1876 viene rappresentato nel nuovo teatro L’anello del nibelungo, c’è anche il prof Nietzsche, ma l’amicizia comincia già a vacillare.

Il primo Festival di Bayreuth non da grosse soddisfazioni economiche e Wagner cura la delusione con un viaggio in Italia. A Sorrento incontrerà per l’ultima volta Nietzsche. Nel 1881 finisce il Parsifal. << Tutto è compiuto >> . Nel Gennaio dell’anno dopo il suo teatro ospita l’ultima opera del maestro.

A Settembre Wagner è a Venezia, le sue condizioni di salute peggiorano. Cosima lo asseconda, ma decide per lui le visite.Il 13 Febbraio 1883 ha l’ultima crisi cardiaca e muore tra le braccia di Cosima, la compagna fedele, la donna energica che aveva protetto Wagner dal mondo circostante senza interferire con il suo lavoro.

 

La musica

A questo punto è utile riassumere le caratteristiche dell’estetica wagneriana. Per Wagner l’arte è mezzo di redenzione per l’umanità, l’unione delle varie forme (Wort, Ton, Drama) crea l’opera d’arte totale dotata della massima capacità espressiva e perciò più adatta al compito di redenzione.

Se per il popolo tedesco la musica di Wagner significa l’espressione della propria civiltà per l’umanità è ritorno alla grecità e al primordiale.

Dal punto di vista musicale le novità sono il Leit-motiv e il principio della variazione.Il primo, come già accennato è un tema musicale che si ripresenta ogni volta che sulla scena entra un personaggio, quando è ricordato o quando si ripresenta una particolare situazione. Per capire l’importanza di tale accorgimento basti pensare che ne L’anello del nibelungo ci sono 134 Leit-motiv.Il principio della variazione comprende una serie di innovazioni nella scelta degli strumenti (fiati), nell’armonia (dissonanza) e nell’uso di un ritmo imprevedibile. Tali accorgimenti esprimono il libero divenire dell’anima e della vita e hanno reso possibile la melodia infinita un flusso di musica ininterrotta fino alla fine di ogni atto.

Un’attenzione particolare va rivolta ad alcune opere. In ‘primo luogo la tetralogia in cui Wagner riunisce tutto il patrimonio mistico-filosofico e artistico della cultura tedesca.

La vicenda è imperniata sulla lotta per il potere fra i nani (i Nibelunghi) e gli dèi. Il nano Alberico rinuncia all'amore per potersi impadronire dell'oro. Con esso egli forgia un anello magico che dovrebbe dargli il potere assoluto. Wotan, il Giove germanico, con l'inganno e la violenza riesce a strapparglielo. Il perfido nibelungo maledice allora l'anello e chiunque ne diverrà il possessore. La maledizione travolgerà tutti e tutto fino alla catastrofe finale, alla distruzione di ogni cosa e anche del regno degli dèi. Brunilde, figlia di Wotan, si immòla in fiamme purificatrici che accendono la speranza di una redenzione del mondo attraverso l'amore. E l'amore può essere considerato il filo conduttore della vicenda. Nell'«Oro del Reno» si contrappone all'avidità e al potere, in «Walkiria» alla legge; in «Sigfrido» esso è inteso come libertà; nel «Crepuscolo degli Dèi», infine, diviene rinuncia, sacrificio di sé e redenzione.

L’amore è anche il tema dominante il Trstan und Isolde. Tristano ha ucciso l’amante di Isotta e ha il compito di condurla da suo zio re Marke. Per vendetta Isotta vuol fargli bere un filtro velenoso che si rivela essere d’amore. I due giovani non possono resistere alla passione. Tristano pagherà con la vita il tradimento al re e Isotta si spegnerà tra le braccia dell’amato.

 

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