MEGA SIZE GUNDAM RX 78 2 by Haran Banjo

Bandai, Regina indiscussa nel panorama modellistico robotico, lancia questa nuova linea denominata MEGA SIZE MODEL, che comprenderà (se la cosiddetta avrà successo e proseguirà il suo corso) model-kit in scala 1/48.Questa linea si frappone, come fascia di prezzo, tra la Master Grade e la Perfect Grade. Infatti, pur essendo più grande di un normale PG, il prezzo è certamente minore avvicinandosi in maniera sensibile a quelli della scala più ridotta (1/100). Questo si spiega in larga parte con una minore cura del dettaglio, un assemblaggio veloce e pratico, minori accessori e soluzioni tecniche semplicistiche. Ciò non significa che il prodotto sia scarso. Tutt’altro.Come modello esordiente non poteva che essere stato scelto lui, che da tanti anni contende la leadersheep di “supereroe” preferito dai giapponesi ai vari Mazinga Z, Ultraman, Tetsujin 28 e Godzilla: il GUNDAM RX-78 2.Prima di cominciare a parlare del modello diamo un’occhiata alla scatola. Ovviamente grande (lunga 59 cm, larga 32 e alta 12) e sempre molto curata nella grafica esterna, così come Bandai c’ha sempre abituato. L’interno della confezione non si discosta per nulla da quello di qualsiasi altro kit presente nel mercato. L’unica differenza forse sta nella divisione, grazie ad un cartoncino piegato, in 3 scomparti, ma non mi ritengo certo un “kittologo”, perciò può darsi che tale soluzione sia stata già adottata precedentemente, magari con i PG. La differenza si nota eccome, invece, guardando i blister. Se nei vari MG i pezzetti e i pezzettini sono una moltitudine, qui non è così. Soluzioni semplicistiche, come ho scritto sopra. Non fatico a credere che molti amanti del gunpla possano storcere un po’ la bocca davanti a ciò. Tanto per fare un esempio, per assemblare tutti gli snodi delle ginocchia si impiegano sì e no 2/3 minuti, mentre per quanto riguarda un MG, per esempio, ne occorrono 10 per un solo snodo. Ciò è permesso in pratica dall’unione di 2 blister fra loro senza dover prima staccare gli sprue. Per essere più chiaro: un blister “maschio” (dove vanno inserite tutte le parti in PVC che formano gli snodi) e un blister “femmina” si uniscono semplicemente fra loro. Dopo di che si procede allo stacco dei vari sprue. Qui ho riscontrato una curiosità, che vorrei spiegare velocemente. Nel pratico libretto d’istruzioni, alla “voce” numero 1 sei invitato a staccare dal primo blister una specie di “beccuccio” (non so descriverlo altrimenti, comunque lo vedete nelle foto), che da un lato ha la classica forma di una spatola (la cui utilità spiegherò dopo) e dall’altro un becco che serve per staccare gli sprue. Non avrei scommesso 2 centesimi sulla funzionalità di tale marchingegno, ma mi son subito ricreduto ed ho riposto le mie piccole tronchesi. Si infila il beccuccio nello sprue, si fa leva e il pezzo si stacca senza esitazioni, lasciando pochi segni, che poi vengono tolti con un cutter.
All’interno della confezione troviamo anche un librettino di 16 pagine (uno speciale di Hobby Japan dedicato interamente al Mega Size) dedicato ai modellisti più smaliziati, ma anche a coloro che vogliono avvicinarsi alle varie mascherature, markerizzature e ad altre cose che i modellisti conoscono bene. All’interno, oltre alla spiegazione pratica di come effettuare una mascheratura o il taglio corretto di uno sprue, si vedono anche 2 belle realizzazione fatte da altrettanti modellisti con una piccola guida passo/passo. Che dire….Il TOP!Passiamo ora al pezzo forte, il modello, partendo ovviamente dall’assemblaggio.Come detto, il tutto si compie molto in fretta e, se ci si accontenta di avere il Gundam così com’è e cioè senza decalcomanie o uso di marker, il tempo che si impiega nel normale assemblaggio non supererà il tempo di 2 partite consecutive dei mondiali sudafricani. 3 ore, con un paio di pause, e il vostro Gundam sarà in vetrina. Garantito.Il montaggio dei vari snodi (che ho già spiegato poco sopra) è la parte più lunga, tanto per dire, mentre il tempo che si perde ad assemblare la “corazza” è veramente esiguo grazie anche ai pezzi decisamente grandi.La linea guida segue questo procedimento (che poi, a grandi linee, è sempre lo stesso): gambe, busto, braccia, testa, armi.Partiamo dalle gambe e subito dobbiamo dimenticarci delle prelibatezze (modellisticamente parlando) che regalano i vari MG & PG. Niente “gingilli”, qui si bada al sodo. La caviglia ha un classico snodo a sfera, mentre al piede manca (come prevedibile) il doppio snodo, che consente a molti MG di piegare le punte dei piedi.Niente “pistoncini” a vista.Anche lo snodo del ginocchio (singolo e non doppio come in molti modelli) è molto semplice, ma ha il pregio di essere a scatto e di avere un’ottima escursione.
L’attacco dei femori è pressoché identico ai MG e, se lo snodo del ginocchio fosse stato doppio, avrebbe permesso al Gundam pose decisamente migliori, ma, come scritto, qui si è badato al sodo.
Le braccia sono praticamente uguali (snodo a scatto al gomito e attaccatura alle spalle simile ai MG). Le mani (solo 2: mano chiusa, mano per tenere l’arma scelta) sono costituite semplicemente da 2 elementi separati. Niente falangi muovibili.L’attacco di un’arma avviene in maniera semplice. Qui ritorna utile il “beccuccio”, che, girato dalla parte dalla forma a spatola, si infila nell’attacco delle mani e si fa leva consentendo lo smontaggio. All’interno della mano è presente un piccolo perno che consente l’attacco del fucilone e della spada.Il busto è costituito “solamente” da 7 pezzi e non ha lo snodo basculante, ma solo quello che consente alla vita di girare a destra e a sinistra. Le classiche alette gialle del petto sono fisse e non “esiste” la cabina pilotaggio.
La testa non si discosta poi molto da quella degli altri “fratelli” e si fa apprezza per un ottimo snodo alla base del collo, che consente al Gundam di alzare o abbassare il capo in maniera egregia.Le armi sono “solamente” 4: 2 spade, fucile e scudo. Niente bazooka. Niente mazza ferrata. Le spade sono identiche alle controparti 1/100 e 1/60, lo scudo è costituito da 3 elementi (pezzo bianco, pezzo rosso e stella), mentre il fucile ha sia il manico, sia il mirino muovibile.Il Gundam è così montato e si mostrerà a voi orgoglioso grazie ai suo 37,5 cm e ai 660 grammi di peso.E qui entrano in gioco gli esperti modellisti con i vari marker da poter utilizzare, le decalcomanie e le vernici. Io ho preferito lasciarlo così com’è uscito dalle fabbriche Bandai e, come potete vedere nelle foto, la sua figura la fa comunque.
Passiamo ad un paio di considerazioni personali.
Se acquisterete il Mega Size  convinti poi di avere un PG in scala più grande in collezione, allora lasciate perdere e deviate su altri acquisti, perché il modello in questione ha delle ottime qualità, ma che non si avvicinano minimamente alle soluzioni tecniche usate sulle scale 1/100 o 1/60.
Io, piuttosto, consiglio l’acquisto ai neofiti. I pezzi grandi e il facile assemblaggio sono componenti che magari potrebbero invitare alcuni a provare l’ebrezza del montare un kit.
In ultimo una considerazione sulle dimensioni del modello, che sono sicuramente “impegnative”. Gli amanti della big scale esulteranno certamente davanti a tanta meraviglia, ma se poi non si ha il posto dove posizionarlo…..
E’ tutto. Alla prossima!


Marco alias Haran Banjo.

(le foto sono state realizate dall'autore dell'articolo)