Un altro circuito, che incontrerà senz’altro l’interesse di chi sta ricostruendo la strumentazione del proprio mezzo o più semplicemente, che lo vuole dotare di un un nuovo strumento, è il termometro con indicazione a led. Esso è in grado di monitorare la temperatura dell’impianto raffreddamento, entro un range che va da un minimo di 60° ad un massimo 100°C. (Tale circuito, quindi, non è idoneo per motori raffreddati ad aria). L’escursione termica, è regolabile sia sul valore minimo che massimo, sebbene quest’ultimo, sia legato alle caratteristiche della sonda usata.
Il mio lavoro: una delle prime problematiche che ho affrontato nel progettare questo termometro, è stata il tipo di sonda da usare. Il mercato offre diverse soluzioni, da quelle in grado di resistere a temperature ben superiori alla soglia dei 100°C, a quelle in cui il loro limite massimo, è posto proprio su tale valore. Altro aspetto non meno importante è il costo e la taratura della stessa.
Alla fine, quindi, dopo una serie di valutazioni, la mia scelta è ricaduta su una sonda prodotta dalla National Semiconductor, ovvero l’LM35. In verità, tale sonda è prodotta in più modelli, ovvero con contenitori e range di funzionamento diversificati, nonché gradi di precisione differenti. Nello specifico, ho preso in esame l’LM35DT (fig.4), la quale risulta avere:
In definitiva, credo che tale modello abbia tutti i requisiti per poter essere usata allo scopo.
110° C, oppure l’LM35A che consente letture fino ad un massimo di 150°C. (Nota: tali sonde sono prodotte in contenitori diversi).
Una cosiderazione personale: tra i vari modelli di sonda elencati, l’unica che si presta a mio avviso, per un montaggio piuttosto pratico e che abbia una discreta robustezza, è la sola LM35DT (fig.4), d’altra parte però, la soglia di 100°C potrebbe risultare stretta, qualora si vogliano controllare valori superiori di una decina di gradi. A tal proposito quindi, ho condotto delle prove per verificarne il comportamento a 110° C. Ebbene, dopo diversi test, in cui la sonda è rimasta a contatto con questa temperatura, non ho riscontrato nessuna anomalia di funzionamento sia sul circuito, che sulla stessa sonda. Resto quindi dell’avviso, che l’ LM35DT, vada bene per questo tipo di applicazione, e che il valore massimo di lettura, possa essere tranquillamente posto a 110°C. Qualora, invece, si preferisca una soluzione diversa, l’alternativa è la sonda come da fig.5: LM35CZ, che arriva fino a 110° C. (Nota: nella foto, è ripresa la dz e non la CZ, comunque le stesse hanno identiche dimensioni). Con questo chiudo la presentazione di questo nuovo circuito, rimandandovi ad eventuali aggiornamenti.
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