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Questo indicatore di riserva, che per certi aspetti può essere considerato il fratello minore di questo, nasce essenzialmente per poter segnalare quando la benzina presente in un serbatoio, raggiunge un determinato livello d'attenzione, ovvero la riserva.
L'elemento si sobrietà di questo dispositivo, ben lo affianca ad interventi di "alleggerimento" estetico a cui vengono sottoposte alcune moto, cioè quando le stesse vengono modificate per variarne la loro destinazione d'uso. Un classico esempio è senz'altro la trasformazione di una moto enduro ad uso stradale per uno di solo pista. Quindi, tutto ciò che è superfluo, va via ! Purtroppo però, gli attuali cruscotti (ben farciti di elettronica) non implementano solo le semplici spie di segnalazione di questa o quella funzione, ma comprendono anche i circuiti necessari al loro funzionamentento, quindi, rimuovere il cruscotto il più delle volte, significa non avere più particolari informazioni, che restano pur sempre di fondamentale importanza. (Vedi appunto, spia riserva carburante). Il circuito da me realizzato (*) e sviluppato per una KTM 690SMC (ma compatibile anche con tutti i modelli serie 690,950 e RC8) viene incontro a tale esigenza.
(*) Ringrazio Andrea F. che mi ha affiancato nella realizzazione del dispositivo, supportandomi con misure e test effettuati sulla sua moto.
Una
volta collegato l'indicatore di riserva (fig.1) alla sonda
presente nel serbatoio, si potrà disporre dell'informazione minima
di cui abbiamo bisogno: l'entrata in zona riserva verrà segnalata
tramite l'accensione
di un led. (Tale zona, che varia da moto a moto, potrà essere
regolata agendo sul trimmer presente sul circuito).
Sebbene questo dispositivo sia nato essenzialmente per uso motociclistico, nulla vieta di poterlo impiegare in contesti diversi, quali, ad esempio, il controllo di una zona riserva in una cisterna. In questi casi, se non già presente, ci si dovrà "inventare" un sistema di sonda, magari con un semplice potenziometro dotato di un galleggiante che ne faccia variare il valore con il variare del liquido, e comunque tenendo presente i punti 1 e 2 precedentemente esposti. (Vedi anche relativo manuale prelevabile nella sezione download per informazioni sul collegamento elettrico).
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