Campi d’applicazione: per  misurare la tensione di un veicolo dotato di batteria a 12 volt.

 

Il circuito che presento in questa pagina, è un voltmetro  da 11 a 14,5 volt, con indicazione a  led (8 per l’esattezza) ed una risoluzione da 0,5.

L’impiego di un voltmetro in auto, ci aiuta a comprendere quali siano le reali condizioni di “salute” della batteria e dell’alternatore. E’ chiaro però, che i valori letti, vadano inquadrati in un contesto ben preciso. Ad esempio, avere una tensione a 12 o 12,5 volt, quando la vettura è ferma da diverse ore, è sinonimo di un buon stato dell’accumulatore, il quale riesce ad immagazzinare e a conservare l’energia fornitagli in precedenza dall’alternatore. Se invece, un valore simile venisse letto anche quando la vettura è in movimento, allora in questo caso, ci troveremmo di fronte ad un alternatore che non carica o non lo fa’ a sufficienza. Altra circostanza utile a comprendere le condizioni dell’alternatore,  è quella di ritrovarsi una tensione che oscilli tra i 13,5 a 14,5 volt, durante la marcia. Chiaramente, in queste circostanze, il valore della tensione letta, è strettamente collegata al  carico  elettrico attivo in quel momento. Se ad esempio, si procede con luci, lunotto termico, ecc. accesi, è normale ritrovarsi una tensione che tende al minimo valore dell’intervallo  precedentemente indicato.

In definitiva, un voltmetro, come per gli altri strumenti in dotazione ad una vettura, ci fornisce  notizie  utili che vanno però,  visti ed interpretati, momento per momento.

fig.1

Funzionamento: Non credo che lo schema elettrico abbia bisogno di particolari spiegazioni, vista la sua semplicità dovuta all’uso dell’ormai noto LM3914. Tale integrato, prodotto dalla National, contiene al suo interno ben 10 stadi comparatori.

Nello schema da me proposto, ho usato soltanto 8 di queste uscite in modo diretto, mentre le restanti due, possono essere attivate per mezzo di due jumpers (JP1 e JP2).

La tensione d’ingresso, per l’alimentazione del circuito, è convogliata per mezzo di D1, sul pin 3 di IC1, mentre quella di riferimento, giunge al pin 5, attraverso il partitore resistivo composto da R1 ed R2. Tale soluzione si rende necessaria, quando la tensione da misurare risulta superiore a quella d’alimentazione, inoltre si ha il vantaggio di poter collegare il circuito alla vettura, per mezzo di due soli fili: il positivo ed il negativo.

Come già anticipato, la risoluzione è di 1/2 volt a led, che garantiscono un’indicazione piuttosto dinamica. Questa scelta, l’ho preferita ad una scala di 1 volt a diodo, per avere un miglior effetto scenico e chiaramente una maggiore precisione. Altra particolarità che volevo far presente, è l’impiego di due jumpers che consentono, se inseriti, di poter leggere su DL1, anche una tensione di 10,5 volt, e su DL8, tensioni uguali o superiori a 15.  In altre parole si amplia il range di lettura, ma non la risoluzione.

La presenza di R7, consente, quando JP1 è inserito, di forzare lo spegnimento del led DL1.

 

Il mio lavoro: il monitor per batteria è composto da due circuiti stampati. Un primo (4x4 cm)  su cui andranno fissati i soli componenti, mentre l’altro, ha dimensioni di 1,1x 4 cm e ospita i soli led da 3 mm. Le ridotte dimensioni consentiranno sicuramente un’agevole montaggio, anche in quelle circostanze in cui lo spazio disponibile risulta minimo.

Nella foto di fig.3, vi è un esempio di personalizzazione della scala, in cui oltre ai volt, ho indicato lo stato della batteria. 

 

 

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fig.2

 

Taratura: l’occorrente per effettuare una buona taratura del voltmetro, è  un alimentatore variabile fino a 15 volt, ed un tester digitale.

La procedura da seguire è semplicissima: per prima cosa, andranno rimossi JP1 e JP2, a seguire collegare il circuito voltmetro all’alimentatore, che è stato precedentemente regolato su 15 volt precisi (meglio se misurati  con il tester). Fatto ciò,  ruotare lentamente il trimmer R3, affinché  la progressione d’accensione, DL1, DL2  ecc.,  porti  allo   spe_

fig.3

gnimento di DL8.  Con questo il circuito risulta essere regolato e la scala ottenuta avrà un incremento a led di 0,5 volt.  Volendo verificarne l'affidabilità, si regoli il proprio alimentatore su 11 volt e accertarsi  che solo DL1 risulti acceso, a seguire scendendo leggermente con la tensione d'ingresso,  anche questo led si dovrà spegnere.

Chi vorrà, potrà inserire JP1 e JP2, o solo uno di essi, a seconda delle proprie esigenze.

 

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