Campo del gioco della pelota

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Il gioco della pelota si svolgeva in un campo come questo. Anzi questo era IL campo della pelota. È il più grande del Messico. Il gioco della pelota non era un divertimento per la gente del popolo, solo i nobili potevano assistervi ed aveva un significato mistico. I giocatori dovevano fare passare la palla in uno di quegli anelli che si vedono nella foto, soprattutto è visibile quello a sinistra, sul muro. Quando la palla passava per l'anello, il gioco terminava, quindi non "si marcavano" i punti. Il passaggio della palla simboleggiava il passaggio del sole dal regno della terra al cielo. E questo era lo scopo del gioco. Poi, dalle iscrizioni che si sono trovate, si sacrificavano i giocatori. Nel senso che si faceva un sacrificio umano. Questo rendeva molto difficile fare un campionato molto lungo!!!
Si sa che qualcuno veniva ucciso, perché lo si deduce molto chiaramente dai disegni ritrovati sui muri, ma non si sa bene quanti giocatori venissero uccisi e di che squadra. Noi saremmo portati a dire: quelli che perdevano, o il capitano della squadra dei perdenti. Ma non è così ovvio. I Maya si facevano uccidere volontariamente sull'altare, non avevano la nostra scala di valori. Quindi potrebbe darsi che l'"onore" del sacrificio spettasse ai vincitori. Ma non si sa. E forse non lo sapremo mai, vista la velocità con cui la conquista spagnola ha spazzato via una civiltà.

Campo della pelota

Foto scattata nel febbraio 2002

Ultimo aggiornamento  domenica 12 maggio 2002 23.55.59 +0200