La notte è molto consistente nei quartieri poveri della capitale del Regno degli Uomini. Infatti li non ci sono lampioni che illuminano la strada. Per strada tre avventurieri corrono, scappano da qualcosa più grande di loro. Ad un tratto i tre finiscono in un vicolo cieco, si nascondono e si ammantano con le loro vesti scure. Subito dopo arrivano delle altre persone, sono degli Umani. Sono almeno in una quindicina, hanno delle lance, un elmo, uno scudo e una corazza di cuoio. Dal loro abbigliamento si capisce che sono delle Guardie Reali. Nel frattempo i tre avventurieri sono ancora nascosti nel buio. Uno dei tre, è un Elfa e fa un passo falso. Tossisce. Per fortuna si è nascosto da parte e ciò non implica la cattura dei suoi due amici. Una voce aspra dalle Guardia dice:" Voi due! Andate la a vedere e prendete quei bastardi ribelli che appoggiano il figlio del re!" Le due Guardia rispondono prontamente:" Si, Capitano!" Le due Guardia ben armate e difese vanno nelle direzione del rumore. Subito trovano l'Elfa. I Volti degli amici dell'Elfa si sconvolgono ma stanno in silenzio. Le due Guardia prendono l'Elfa e la buttano in strada a faccia per terra, Elfa:" Ahhhh" Non considerando l'urlo le tirano un altro calcio e lei ha un altro gemito, poi urlano:" Capitano!
Abbiamo trovato l'Elfa" Il Capitano impugna la sua lunga spada a due mani e si avvicina alle due Guardie e alla prigioniera. Arrivati li con un altro calcio fa voltare l'Elfa con la faccia verso il cielo. Il Capitano la guarda bene in faccia e dice:" Bene bene! E' la veggente! E' un pezzo grosso! 
Sbrighiamoci a portarla a palazzo la regina ci ricompenserà adeguatamente e la farà giustiziare. Nel frattempo gli amici dell'Elfa sono stati in silenzio. Quando le Guardia se ne vanno aspettano ancora alcuni minuti poi, si guardano in faccia. E un avventuriero disse:" Che facciamo,Ibilwin?"
Aveva parlato un avventuriero dalle orecchie a punta con una arco e una faretra: un arciere Elfo. L'altro gli risponde:" Non lo so, Larol! Hanno catturato Nydael! Lei lo avevo predetto! Ti ricordi?" Larol annuisce e il suo aspetto diventa truce. Era in questi momenti che si malediceva di aver preso parte alla congiura di Ibilwin e Nydael! Ibilwin era un Uomo, un grande spadaccino. La sua spada era magica, era stata forgiata da un fabbro Nano con l'Ausilio di un Mago Umano. Tre volte al giorno la spada poteva lanciare fulmini, era questo il limite della magia che aveva intaccato il metallo dell'arma. Dormirono li, al buio per paura di essere scoperti dalle Guardie Reali. Il giorno dopo gli risvegliò un banditore che urlava:"
Messeri, madamigella, bambini! Ascoltate tutti! Ieri sera il Capitano delle Guardie Reali ha catturato Nydael la veggente che congiurava contro la nostra grande regina Kelea. A mezzogiorno verrà giustiziata dal Boia Reale nella piazza davanti al Palazzo Reale" Ibilwin e Larol imprecarono! Si prepararono per assistere alla condanna e per cercare di liberare Nydael.
Non avevano un piano. Comunque sapendo che l'avrebbero impiccata, Larol con la sua abilità di arciere poteva liberarla. I due arrivarono precisi e puntuali travestiti con delle vesti molto larghe di colore verde. Per primo entrò il Boia Reale: Jogok nessuno aveva visto la sua faccia all'infuori della Regina. Era un combattente micidiale e spietato! Poi entrò la Regina accompagnata da Hwart che si era proclamato da solo Re quando Moraak, il marito della Regina, era stato ucciso. Per ultima venne Nydael accompagnata dal Capitano delle Guardie. Per prima la Regina proferì parola. La folla si zittì e per le strade calò un silenzio inumano:" Popolo! Guardate la traditrice! Vuole far salire al potere il pazzo figlio del defunto Moraak! L'abbiamo presa ieri sera grazie al nostro Capitano delle Guardia! Ebbene giustiziamola! Jogok prendila e decapitala!" Alla parola "decapitala"
Ibilwin e Larol si guardarono in faccia. Ibilwin:" Dannazione! Il nostro piano è fallito! Cosa facciamo ora?" Nel frattempo il Capitano delle Guardie passò Nydael a Jogok. Sotto gli sguardi della Regina e dell'usurpatore del trono. La folla esplodeva in grida contro Nydael ma ad un tratto la Regina zittì tutti:" Silenzio! Popolo silenzio! Concedo un ultimo desidero a Nydael, la traditrice" Jogok la tirò in piedi e con il suo fare burbero le prese le mascelle, la guardò in faccia e disse:" Allora? Cosa vuoi puttana?"
Nydael sputò in faccia a Jogok. La folla si scaldò ancora di più e la Regina allora disse:" La nostra traditrice ha rifiutato il suo ultimo desiderio! Benissimo, giustiziatela!" Nel frattempo Nydael con un coltello che aveva tenuto nascosto alle Guardie della Prigione, tentò di tagliere le corde. Finalmente Nydael ci riuscì. Liberò le mani ma fece finta di niente.
Quando Jogok stava per mettergli le mani addosso gli tirò una portentoso gomitata in pancia e il Boia Reale si piegò in due. Correndo, sotto gli sguardi inibiti del popolo, di Ibilwin e di Larol, andò dritta dall'usurpatore del trono e disse:" Fermi! Non uccidetemi o la mia lama trapasserà la sua gola!" La Regina calmò le Guardie che già cercavano di prendere a bastonate Nydael. La Regina così parlò:" Bene cosa vuoi?" Nydael: Lasciatemi dire un ultima cosa!" Il popolo infiorò in grida di disappunto ma la Regina acconsentì. Dopo che il silenzio fu calato Nydael disse:" Avevo predetto la morte di Moraak per mano di Hwart! Avevo predetto la tirannia di Kelea! Avevo predetto che Hwart avrebbe usurpato il trono che invece spettava di diritto a Koros figlio del defunto Moraak! Avevo predetto la mia cattura! Ho predetto la morta di Hwart per mano mia e la mia morte!" Subito dopo disse:" Tutte queste profezie si sono avverate o si avvereranno!" Poi con un sangue freddo che avrebbe fatto invidiare il Guerriero più abituato ad uccidere, tagliò la gola a Hwart che spirò. Delle frecce stavano già partendo ma la Regina le fermò e disse:" Cosa credi di ottenere così? Hwart non era così importante! Inetta!" Lei rispose:" La mia morte, lo predetta! 
La mia morte!" Poi prese il coltello e se lo infilzò in pancia. Cadde a terra e spirò dicendo:" La mia morte." In quel momento Ibilwin scoppiò e disse:" No!" Tutti lo guardarono. Ormai era fatta. Ibilwin corse fino al palco dove giustiziavano le persone. E disse:" No! Nydael! Si avvicinò al suo corpo" Delle Guardie tentarono di ammazzarlo ma lui con la sua spada tenne a bada tutte le Guardia:" No! Nydael, mia amata! Mai amore più infelice! Il tuo destino condannato da veggente! Il mio di ribelle! Ti giuro che farò di tutto e Koros tornerà a governare!" Si alzò e andò verso Jogok e disse:" Ti sfido!" Jogok prese la sua ascia e cominciò a duellare. Ibilwin cominciò e con un balzo andò di spalle a Jogok. Abbassò la spada sulla schiena di Jogok che riuscì a parare il colpo mettendo la sua enorme ascia dietro. Jogok si girò e con un potente colpo ferì Ibilwin alla spalla!
Ibilwin eruppe in un grido di dolore. In quel momento una pioggia di frecce si abbatté su Jogok che venne ferito ad una gamba. Era stato Larol:" Anch'io vendicherò Nydael! Era mia amica e della mia stessa razza! Morirai Kelea! 
Morirai!" Nel frattempo Jogok scoppiò in un grido disumano e con tutta la sua forza colpì la spada di Ibilwin che si spezzò! Ibilwin gridò e tre fulmini nello stesso momento scoppiarono su Jogok che morì all'istante!
Anche il Capitano delle Guardie morì abbattuto da un fulmine che erroneamente andò su di lui. Subito dopo ad un segno della Regina una pioggia di frecce colpì i due ribelli che caddero uno dopo l'altro. Ma quella fu l'ultima vittoria di Kelea. Subito dopo, infatti, un enorme esercitò entrò in città. La Regina riconobbe le insegne del figlio di Moraak. Prese il coltello sporco del sangue di Hwart e Nydael e si suicidò.
Il figlio di Moraak conquistò in poche ore la città. Koros prese i cadaveri di Hwart, Kelea, Jogok e il Capitano delle Guardie e di tutte le guardie e fece un tumulo con i loro cadaveri. Diede questo nome al tumulo: il tumulo dell'oppressione. Poi prese i cadaveri di Nydael, Ibilwin e Larol e li seppellì. E grandi onori ci furono tutti gli anni in quella piazza. Quel giorno fu sempre ricordato come il Giorno dei Sette Morti per indicare la morte di sette persone importanti per il Regno degli Uomini.

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Rebaf

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