Titolo: L'Universo Zothique
Titolo originale:
Di: Clark Ashton Smith
Editore: Nord
Pagine:
Prezzo:

Quattordici ore di treno in tre giorni possono fare miracoli, per una "lettrice lenta" come la sottoscritta, ed ecco spiegato come ho fatto a divorare questa raccolta di racconti di Clark Ashton Smith, pubblicata dalla Nord non so quanto tempo fa e trovata in una bancarella a meta' prezzo.
Pur ricordando la recensione tutto sommato positiva di Fritz, ero partita con poche speranze. L'impressione era di trovarmi di fronte ad ambientazioni cupe e goticheggianti, un po' morbose, anzi decisamente morbose... un genere che di solito non apprezzo. La sorpresa e' che era tutto vero, eppure la lettura mi ha assorbito e mi e' piaciuta. Particolarmente consigliata agli amanti dei giochi di ruolo goticheggianti alla "Call of Chtulhu" o Warhammer: alcuni racconti potrebbero quasi sembrare delle (belle) partite o potrebbero fornirvi qualche spunto interessante.
Curiosa la somiglianza, nell'ambientazione, con la "Terra morente" di Vance: l'universo Zothique e' la nostra terra in un remotissimo futuro assai prossimo alla fine del pianeta, in cui la tecnologia ha ceduto il passo alle arcane arti della magia e negromanzia. La somiglianza pero' finisce qui, perche' mentre il mondo di Vance e' abbastanza variegato e spesso ricco di ironia, quello di Smith non conosce questo aspetto, ed anzi indulge assai spesso, come gia' detto, in un morboso amore per il cupo.

Voto:


­Claudia Rege Cambrin in MarcoTroll­


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