Il libro inizia come un giallo: all'alchimista Valentin di Auxerre non e' piu' concesso di far visita alla nipote, muta dalla nascita e novizia al monastero di Sainte-Madaleine di Vezelay. Chiede quindi al suo vecchio amico Amboise di Montsalvy di indagare. Artemisia, protetta nonche' seguace del pensiero di Amboise, si propone di andare nel monastero, ma la badessa Maude de Belley controlla strani poteri...
La storia è complicata anche dal fatto che Amboise deve presentarsi il terzo giorno dopo la festa di San Giovanni a Cluny per essere sottoposto a giudizio, ma viene imprigionato con un pretesto dal vescovo di Auxerre.
In sintesi e' una storia ben intrecciata e venata di tristezza.
Il libro, che puo' essere letto anche da solo, acquista maggiore significato se letto dopo Il Segno del Drago.