Titolo: Dimenticato re Gudù
Titolo originale: Olvidado rey Gudù
Di: Ana Maria Matute
Editore: Rizzoli
Pagine: 825
Prezzo: 35.000£

Questo e' senza dubbio (per quanto mi riguarda) il piu' bel romanzo nella storia del fantasy, un'opera davvero unica ed incredibile; difficilmente credo che in futuro potro' imbattermi in qualcos'altro di tale livello.
Uscito in Spagna nel 1996, e'stato pubblicato in Italia quest'anno. L'autrice, Ana Maria Matute, e' una scrittrice molto importante in Spagna, ed e' stata candidata in passato per tre volte al premio Nobel per la letteratura. Questo e', a quanto ne so, il suo unico romanzo fantasy, e vista la sua eta' (e' nata nel 1926) temo rimarra' anche l'unico.
"Dimenticato re Gudù" narra la storia di un regno, Olar, delle gesta che vi sono state compiute, e soprattutto dei fantastici personaggi che l'hanno popolato. E' un regno immaginario, popolato da creature fatate e da maghi... I due veri protagonisti di questo romanzo, la regina Ardid e suo figlio Gudu', sono personaggi senza uguali nella storia del fantasy, dotati di un fascino unico, profondi ed autentici come mai ne avevo visti.
La vicenda si snoda fra il gotico ed il fiabesco, fra l'onirico ed il barbarico contraddistinta da profondi ed improvvisi giochi metaforici, che vanno ad indagare quello che e' il vero tema del romanzo: le emozioni umane. E' una lunga ricerca narrativa del senso della vita, forse, di cosa proviamo e di che senso abbia la ricerca della felicita', e soprattutto se sia possibile trovarla.
Il tutto poi viene narrato con uno stile impareggiabile, davvero unico. Dopo questo romanzo pongo la Matute, insieme a Thomas Pynchon e Toni Morrison, nel terzetto di coloro che ammiro di piu' stilisticamente. Il modo in cui narra le vicende e' sensuale e ammaliante, fiabesco e lugubre al contempo...

Insomma c'e' poco da dire, qui ci troviamo di fronte ad uno dei piu' grandi capolavori letterari del secolo, e francamente sono contento che venga dalla Spagna: un paese latino e vicino a noi, e questo mi fa sperare che Dimenticato re Gudu' non sia un caso isolato, ma divenga un punto saldo, visto che di leggere solo cose di matrice anglossassone mi ha un po' stufato.

Conoscendo i gusti di alcuni elenco quelli che potrebbero essere definiti difetti (che per me non sono, ma anche se lo fossero non rovinerebbero un qualcosa di cosi' grandioso):

- i nomi. Sono di stampo fiabesco, quindi ci si trova spesso di fronte a nomi che coincidono con un aggettivo o ad un misto fra essi (es: Prediletto, Volodioso, ecc..)
- i dialoghi a volte mi sembrano francamente un po' troppo altisonanti, ma restano cmq sempre molto leggibili, e non intaccano minimamente il tutto.
- i bambini sono un po' esagerati, nel senso che hanno una grandiosita' e parlanano come adulti, ma anche qui ci si trova di fronte ad un elemento fiabesco (per la cronaca sono cmq fatti piuttosto brevi nel romanzo...)

Di altro praticamente nulla.... Insomma non e' un Dragonlance ne' nulla di simile, quindi coloro che per fantasy intendono cose simili lascino perdere... ma a coloro a cui e' piaciuto Lyonesse, Earthsea e cose di questo tipo non devono farsi sfuggire questo grandissimo capolavoro.

Voto: 10 (un voto cosi' alto l'ho dato ben raramente a qualcosa)


­phoenix­


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