Titolo: Le pietre magiche di Shannara
Titolo originale:
Di: Terry Brooks
Editore: Mondadori
Pagine:
Prezzo:

Premetto che non ho letto "La spada di Shannara" perciò non ponetemi quesiti a riguardo e che mi sono avvicinato a questo libro soltanto per via del consiglio di Shoà dopo i giudizi che avevo udito.

Allora, non ho trovato Brooks così catastrofico come mi era stato dipinto. Le pecche stilistiche di certo non mancano, non so quanto per colpa del traduttore, e vi sono delle scelte discutibili, ma ne ho trovate alcune di molto buone (quali il finale) e anche qualche pezzo apprezzabile (come gran parte di quelle relativi al Mietitore).
Ho disprezzato Wil sin dal primo istante per la sua mancanza di personalità, davvero non sono soddisfatto dalla sua resa nonostante sia un personaggio fondamentale, e non ho mai trovato un personaggio che mi sia piaciuto, ma la storia non è niente male. Trovo la fragilità di Amberle ben resa anche se a me non piace il modello di antieroe (che solo Tolkien è riuscito a mandarmi giù ^__^).
In definitiva, pensavo a Brooks come la peste o peggio, ma non credo proprio che sia così e trovo molte delle parole spese sul suo conto pure cattiverie.
E' vero, molti libri mi sono piaciuti più di questo, ma non si tratta di un obbrobio: lo trovo un buon libro anche se piuttosto distante dai miei gusti per quanto concerne la resa delle popolazioni e l'aulicità.

Ultimo appunto... sono rabbrividito al:
"Che la forza sia con te e con il tuo popolo" frase finale di Stee Jans (non è perfetta come trascrizione, ma la "citazione" è proprio quella...)


­Legolas­


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