Titolo: Le porte di Anubis
Titolo originale:
Di: Tim Powers
Editore: Fanucci
Pagine:
Prezzo:

E' un romanzo che spazia tra la fantasy, la fantascienza e l'horror ma si comporta come un vero e proprio giallo, e dimostra anche una certa profondita' storica nonostante questo dettaglio passi quasi inosservato perche' abilmente amalgamato nella storia.
Brendan Doyle, il protagonista, viene ingaggiato da un miliardario mezzo pazzo per tenere una conferenza a una decina di altri miliardari sull'ottocentesco poeta inglese Coleridge, col dettaglio che a tale conferenza seguira' una "visione dal vivo" delle capacita' di questo autore, grazie a "un salto nel tempo". Tale saltello riuscira' ma le cose non fileranno affatto lisce da questo momento in poi e il protagonista si trovera' a passare da un guaio all'altro cercando di tirarcisi fuori e di sopravvivere ad una realta' in cui e' un vero e proprio straniero.
E' un libro che mi ha preso moltissimo dalla prima all'ultima pagina e che fila liscio come l'olio, anche se si ingarbuglia e le situazioni si arrotolano su loro stesse in un vero gioco di intelligenza.

Voto: 8 1/2


­Corsara­


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