Titolo: Dragon of a fallen sun
Di: M. Weis and T. Hickman
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Questo mio post è diviso in due: nella prima darò un giudizio personale su quello che ho appena letto, nella seconda farò un mini accenno alla trama senza spoiler significativi. Verrete cmq avvertiti quando inizia la seconda parte.

Il libro si presenta in un edizione molto bella. La sovracopertina ha un disegno di buona qualità anche se secondo me un po' inferiore rispetto alle vecchie copertine di Elmore. Cmq questa è solo questione di gusti personali. Da notare che mancano all'inizio di ogni capitolo quei piccoli disegni che caratterizzavano i vecchi libri. Forse non erano di fattura eccezionale ma a mio parere aiutavano il coinvolgimento nell'atmosfera del libro.

Non entrerò nello specifico dei contenuti del libro, non voglio dilungarmi troppo e soprattutto non voglio rischiare di spoilerare. Mi limiterò a un commento del tutto personale, quindi prendetelo per quello che è, anche se vorrei cercare di trasmettervi un po' del feeling e dell'atmosfera di questa nuova fatica del duo WeH.

Bisogna subito specificare una cosa: la Dragonlance è tornata. Ed è tornata, secondo me, in grande forma. Non si tratta di un opera messa lì per sfruttare commercialmente le glorie passate di questa serie. A mio parere siamo di fronte a un libro vero che inizia una trilogia che ha tutte le carte in regole per dimostrare nuovamente le capacità di coinvolgimento dei due autori.
Chi si aspetta un taglio definitivo con i personaggi e le tematiche del passato cmq rischia di rimanere deluso, così come rimarranno delusi coloro i quali speravano che il destino di Ansalon potesse rimanere totalmente in mano ai vecchi eroi. Insomma credo di poter dire che ci troviamo di fronte a una giusta ed equilibrata via di mezzo.

Mi sento di poter dare un giudizio complessivo non entusiastico ma sicuramente positivo soprattutto perché, come ho già accennato prima, WeH non sono caduti nella tentazione di mettere insieme un libro solo per sfruttare il marchio Dragonlance ma sembra davvero che ci siano idee nuove nell'aria senza però perdere completamente per strada le atmosfere e i personaggi che, come me, tanti hanno amato. Questo era secondo me l'obbiettivo principale e credo di poter dire che è, in buona parte, stato centrato.

Se volete sapere un filo di più sulla trama continuate a leggere, farò dei mini accenni. Saranno presenti dei mini spoiler che cmq credo non toglieranno niente a quelli che non hanno letto il libro.



Le vicende sono ambientate circa 50 anni dopo la fine della guerra del Caos. L'atmosfera è piuttosto dark ma credo sarebbe meglio dire decadente. La magia sembra davvero stia scomparendo definitivamente. Evidentemente la sconfitta del Caos e la partenza degli Dei non sono stati sufficienti ad assicurare un destino prospero agli abitanti di Krynn. Qualcosa deve essere andato storto. Il libro segue le vicende di diversi gruppi di personaggi riuscendo a dare un idea globale di quello che sta succedendo nel mondo. Attraverso le avventure dei protagonisti nascono molti interrogativi. Verso la fine sembra venga data anche qualche risposta, ma in realtà sono risposte che aprono molti altri interrogativi.. Di carne al fuoco ce né molta staremo a vedere come andrà a finire.


­Paolo­


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