Titolo: Gli Inklings: Tolkien, Lewis, Williams and Co.
Di: Humphrey Carpenter
Editore: Jaca Book
Pagine:
Prezzo: 30.000

In due parole, gli Inklings è una biografia parallela di Tolkien (autore di ISdA, lo Hobbit e... ok, sapete di chi parlo), Lewis (Ciclo di Narnia, Lettere di Berlicche, Ciclo di Ranson etc), Williams (di cui abbiamo parlato recentemente con Fritz) e altri esponenti della cultura inglese del scondo e terzo quarto del secolo; il nome "inklings" è lepiteto scherzoso che loro stessi si erano dati per il gruppo informale di amici che si riunivano il giovedì sera nelle stanze di Lewis al Magdalen College di Oxford, oppure il martedì mattina al pub "Bird and Baby", per chiacchierare e soprattutto per leggere quanto scritto da ciascuno di loro (per esempio ISdA). E' un libro "autorevole", scritto dal biografo ufficiale di Tolkien che dimostra a ogni passo, con un amole impressionante di dati, di conoscere a fondo lui e tutti gli altri protagonisti.

E' un libro che ho trovato molto interessante e contemporanemente un libro assolutamente difficile, che consiglio solo a chi desideri accostarsi agli *autori* come persone. Chi pensa di potersi accontentare di amare le *opere*, può benissimo fare a meno di leggerlo.

Non voglio fare una rece come al solito. Piuttosto ci sono alcune cose che ho trovato interessanti per tutti gli IAFI e altre che sono interessanti per me e che vi dirò come in confidenza sopra un bicchiere di birra.

COSE PER GLI IAFI

a) vi ricordate la discussione "il fantasy nasce con Tolkien"? Beeene. Pare che Tolkien stesso avrebbe detestato questa affermazione. In più punti si trovano affermazioni secondo le quali lui e Lewis si sentivano assolutamente in continuità con Lord Dunsany e con altri autori fantastici, per non parlare delle antiche saghe. Del fatto che conoscessero Howard e altri americani, tuttavia, nemmeno una traccia.

b) vi ricordate la discussione sul fantasy come fuga/alternativa alla realtà? Mmmmmhhh, qui le cose sono meno definite... tuttavia, direi che l'idea di base era che gli Inklings speravano che, se un numero sufficiente di persone avessero letto i loro libri...

c) l'idea di questo gruppo di tizi che si radunano ogni settimana per cazzeggiare, discutere seriamente e presentare i loro scritti mi ha ricordato assolutamente la Locanda, ovviamente. Se un giorno l'oste decidesse di cambiare nome alla Locanda, "Bird and Baby" sarebbe un forte candidato...

COSE DI RUFUS

Avevo già letto il libro anni fa. Hmmmm. Devo dire che alcune figure principali ne escono peggio. Tolkien, che è quello che ne esce meglio, era un vecchio brontolone in perenne lite con la moglie che non apriva un libro "moderno" neanche a pagarlo. Lewis (il vero protagonista del libro) un crociato estremista facile agli entusiasmi infantili, certamente molto diverso dal mite e equilibrato professore di "Viaggio in Inghilterra". Williams un incantatore di folle e di fanciulle con un gran cuore ma con un sinistro lato oscuro: qualche venatura sadica, infedeltà coniugali (sebbene platoniche, più o meno), una passione per l'occulto e la magia.
Imbarazzante il parere di Tolkien e Lewis che lo studio della letteratura inglese dovesse fermarsi al '700, con esclusione della letteratura vittoriana e, Dio non voglia!, del '900.
Più in generale su costoro, che hanno scritto opere per me molto importanti, potrei condividere parola per parola il giudizio che si trova espresso nel libro, dato da un allievo di Lewis che frequentò gli Inklings per un periodo: "Ammiravo terribilmente Lewis e i suoi amici, ma già allora appariva chiaro che io non potevo condividere i loro atteggiamenti di base. [...] ... politicamente conservatrice, per non dire reazionaria; in campo religioso anglo- o romano-cattolica, in fatto di arte francamente ostile a qualunque manifestazione dello spirito "moderno". _C'era_ben_poco_qui,_in_cui_mi_potessi_muovere_a_mio_agio._"

Eppure, eppure...

Voto: Per veri appassionati tolkieniani e simili 4 su 5
Per tutti gli altri 2 su 5


­Rufus­


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