1991 - Ad un anno dalla fondazione del Rione, ecco il primo ambìto riconoscimento: la prima INSULA.
Questa vittoria, tanto inaspettata quanto gradita, è giunta perchè fortemente VOLUTA e COSTRUITA.
Alla sua realizzazione hanno contribuito moltissime persone che hanno lavorato alacremente; alcune di esse ancora oggi fanno parte del nostro Direttivo, altre continuano, comunque, a collaborare con noi.
Meritano citazione, in questo particolare frangente, la Sig.ra Maria Teresa Fragno, che si rende disponibile alla creazione di nuovi costumi per il gruppo che prenderà parte alla sfIlata, ed il Sig. Donato Yeuillaz (soprannominato Archimede per via della sua creatività), che si dedica
alla progettazione ed alla realizzazione del telai, dei timoni e delle ruote delle 2 bighe che saranno poi "carenate": una in rame, l'altra in cuoio.
Nel corso di un'ulteriore riunione, tenutasi nella tavernetta dell'Hotel Ponte Romano, si decide di formare un gruppo, vestito con costumi storici, che rappresenti il Rione in occasione della sfilata lungo le vie del Paese.
Seguendo le indicazioni forniteci dal Sig. Giovanni Aldighieri, si decide di realizzare i seguenti costumi:
a) 1 per il console romano (Valter Treves)
b) 5 per i centurioni a cavallo (elmo con spazzola)
c) 4 per i centurioni a piedi (elmo senza spazzola)
d) 20 costumi da donna
e) 5 costumi da uomo (servitori)
f) 6 costumi per l'equipaggio della biga femminile
g) 5 costumi per bambini
Il Sig. Elio Marcelli si rende disponibile a cucire gratuitamente tutte le fibbie delle corazze dei centurioni e una quarantina di paia di calzari e di stivali.
Per rimanere fedeli alla storicità dei centurioni, vengono costruiti gli scudi, gli elmi, le lance, i gambali, i bracciali, i foderi e le daghe (il modello di queste ultime è Stato creato dal Sig. Giuseppe Bettoni).
Il gruppo che sfilerà a Carnevale sarà preceduto da un astato che esibirà uno stendardo in velluto rosso-blu; viene perciò contattata la Sig.ra Giovanna Mantoan che accetta di ricamare sul labaro uno splendido ponte con filo dorato. Sempre per la sfIlata saranno presi in prestito 5 cavalli montati da altrettanti centurioni.
Per la scenografia si decide di ricoprire i balconi di Piazza IV Novembre con dei pannelli in faesite e di costruire dei ponti in compensato che saranno appesi ad alcune corde in sostituzione delle strisce usate l'anno
precedente.
E la tanto decantata SORPRESA? Che fine avrà mai fatto? Quando ormai tutti pensavano che nulla di allettante sarebbe successo, ecco che, un bel giorno, di primo pomeriggio, sopraggiunge in Piazza IV Novembre
un' autoscala che va a posizionarsi proprio di fronte all'Hotel Ponte Romano. Si raduna una gran folla di curiosi che formula una serie di ipotesi:
a) si deve rifare il tetto dell'albergo
b) si deve salvare un gatto rimasto intrappolato
c) si devono predisporre dei punti luce per la presenta-zione dei personaggi del Carnevale
d) l'autista del mezzo, dopo una faticosa giornata, vuole dissetarsi al bar.
Nel breve volgere di pochi istanti, tutte le suddette ipotesi vengono clamorosamente smentite dal Sig. Valter Treves
e dal Sig. Daniele Milanaccio che, affacciatisi a due finestre dell' edificio, lasciano cadere 110 mq di stoffa rosso-blu con, al centro, un magnifico ponte bianco.
Questo splendido vessillo, che ricopre praticamente tutta la facciata dell'Hotel Ponte Romano, viene da noi annualmente esibito con immenso orgoglio e, all' arrivo del Carnevale, puntualmente domina e colora l'intera Piazza.