LE SQUADRE


BACK TO HOME

STATISTICHE FANTAMERCATI INTERVISTE AI FANTALLENATORI INTERVISTE AI GIOCATORI
SONDAGGI ARCHIVIO LINKS CONTATTACI

CFC, COSA SUCCEDE?

Crisi. Cinque lettere per fotografare la situazione drammatica che si  sta vivendo a Cavo; cinque lettere che, se non se ne andranno in  fretta, rischiano di rendere impossibile la vita al presidente Zapparoli.

La classifica parla in modo impietoso: la Cfc occupa dalla prima  giornata l'ultimo posto in classifica e il distacco dagli avversari si fa sempre più pesante. Il divario di 64,5 punti dalla vetta dopo solo sei giornate è quasi un record negativo e un clima di sconforto sta impadronendosi di tifosi e dirigenti. "Peggio di così non potrebbe andare. -commenta sconsolato Thomas Gazzoni- Spero che la situazione cambi ma non ho molte speranze".   

L'unico a non aver perso la fiducia è per ora Emanuele Zapparoli. "Il campionato è lungo e sapevamo sin dall'inizio che avremmo dovuto inseguire gli altri. Tra poco torneranno gli infortunati e allora inizierà la rimonta”. Buona parte della responsabilità ricade in effetti nelle scelte iniziali della società che, per risparmiare, ha deciso di puntare su campioni infortunati a Settembre (Shevchenko, Trezeguet, Signori) e dunque meno appetibili per gli altri. La strategia, di fronte alle difficoltà di recupero dei giocatori, si sta però dimostrando molto rischiosa e, secondo molti, potrebbe risolversi in un vero fiasco.

Chi non ha proprio voglia di aspettare è la tifoseria che, da settimane, ha inscenato proteste nei confronti della società. Dopo la proclamazione dello sciopero del tifo, gli ultras, guidati da Ivan Zamorano e dai Cavo Dream Men, hanno organizzato un girotondo di fronte alla sede sociale. Al grido di "Vergogna! Vergogna!" i tifosi hanno chiesto risultati immediati sul campo o le dimissioni del presidente.

La tensione a Cavo continua a crescere. I vigili urbani di Carbonara hanno raccomandato alla popolazione di Cavo di non uscire di casa la domenica pomeriggio: troppo alto il rischio provocato dal malcontento dei tifosi all'uscita dallo stadio. Gli unici a poter risolvere alla svelta la situazione sono i giocatori ma, visto l'andazzo delle ultime giornate di campionato, la fine della tensione a Cavo potrebbe essere molto lontana.

Sopra il presidente della Cfc Zapparoli nel corso di un allenamento.