Un fulmine a ciel sereno. La biografia in uscita a Natale di Ivan Zamorano rischia di gettare nello scompiglio l’intero mondo del fantacalcio. All’interno del libro, il campione cileno se la prende un po’ con tutti e in particolare con il presidente della Cfc Zapparoli.

“Un giorno- racconta l’attaccante- mentre mister Zapparoli stava uscendo dallo spogliatoio qualcuno gli fece una pernacchia. Dopo qualche ora egli venne da me infuriato e mi chiese di dirgli chi era stato. Io mi rifiutai di fare dei nomi perché in tutta la mia carriera non ho mai fatto la spia: da quel momento per me fu l’inferno.” Zamorano continua narrando i momenti peggiori della sua sfortunata esperienza nella formazione di Cavo: “Una volta a pranzo chiesi un po’ d’acqua. Per farmi un dispetto Zapparoli vietò alla squadra di bere per tre giorni consecutivi e la domenica successiva perdemmo per quattro a zero!”.  “In quella stagione per me c’era posto solo in tribuna.- conclude con amarezza il cileno- Ero la riserva anche di gente come Nanami e Josè Mari: lasciare l’Atletico Main a fine stagione fu una vera liberazione!”.

Durissima, come era del resto prevedibile, la reazione di mister Zapparoli: “Non è la prima volta che il signor  Zamorano si lancia in attacchi personali nei miei confronti. Tutte le sue affermazioni sono false e hanno fatto solo diminuire la mia già scarsa stima in lui.”

Ma le frasi polemiche dell’attaccante cileno hanno come obbiettivo anche altri protagonisti della Lega Fantacalcio: “Se il Betteam continua a vincere è perché gli allenatori avversari sono troppo impegnati a fare la guerra all’interno dei rispettivi spogliatoi. Ai tempi del Flamengo mi è capitato di avere accese discussioni per motivi tattici con mister Rampani (ex allenatore in pensione da alcuni anni ndr): il risultato è stato che l’allenatore si è alleato con alcuni giocatori spaccando il gruppo e affibbiandomi la fama di quello che rompe l’armonia interna all’ambiente”.