May Blitz

 

 

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"TOMORROW MAY COME"

 

I May Blitz nascono nel 1969 da un'idea del batterista Keith Baker e del bassista Terry Poole, in seguito allo scioglimento della band rock blues dei Bakerloo. Ben presto i due decidono però di seguire altre strade nella loro carriera: Baker partecipa alle registrazioni del secondo album degli Uriah Heep, Salisbury (1971), mentre Poole va a suonare con Graham Bond e appare sul long playing We Put Our Magick On You (1971). Così le sorti dei May Blitz passano nelle mani del sostituto di Baker, Tony Newman, veterano della scena musicale inglese già in epoca beat con i Sounds Incorporated, un gruppo autore di numerosi lavori a 33 e 45 giri conosciuto per avere aperto nel 1965 il famoso concerto dei Beatles allo Shea Stadium di New York davanti a 56.000 persone. Il batterista incide anche un singolo a proprio nome (Soul Thing / Let The Good Times Roll - Decca, 1968) e quindi sostituisce Micky Waller nel Jeff Beck Group per la registrazione dell'album Beck-Ola (Columbia, 1969). Newman rifonda i May Blitz con l'aiuto di due musicisti di origine canadese (da Victoria), il chitarrista/cantante James Black e il bassista Reid Hudson.

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Il gruppo guadagna una buona reputazione dal vivo grazie a esibizioni molto potenti nei circuiti dei club e dei college (tra gli altri il Mothers Club di Birmingham e la Leeds University) e, ottenuto un contratto con l'etichetta Vertigo, pubblica l'ottimo album d'esordio May Blitz nel 1970. Le vendite del disco, che presenta un'originale copertina disegnata da Tony Benyon (vignettista del New Musical Express), sono purtroppo modeste ma considerate sufficienti dalla Vertigo per concedere una seconda opportunità alla formazione. All'inizio del 1971 i May Blitz entrano agli Air Studios di Londra per incidere il nuovo The 2nd Of May (pubblicato il 2 maggio 1971), ancora con una interessante cover di Benyon. Nonostante la buona qualità del disco (sia pur inferiore al precedente) la critica snobba il gruppo e le vendite disastrose costringono i May Blitz allo scioglimento. (Nota: in aggiunta ai due long playing pubblicati va segnalato un album edito solo in Germania, Live In Essen, nel quale oltre ai May Blitz compaiono anche Fotheringay e Savoy Brown.)

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Black e Hudson tornano in Canada e scompaiono dalla scena musicale, mentre Newman prosegue la sua importante carriera con innumerevoli collaborazioni. Tra queste sono da segnalare l'ingresso del batterista nei Three Man Army dei fratelli Adrian e Paul Gurvitz, con i quali incide gli album Three Man Army (Reprise, 1973) e Three Man Army Two (Reprise, 1974); dopo l'esperienza con i fratelli Gurvitz, nel 1974 Newman entra nel gruppo di David Bowie e appare sui trentatré giri Diamond Dogs (RCA, 1974) e David Live (RCA, 1974). Del 1975 è la collaborazione con Kevin Ayers per l'album Sweet Deceiver (Island, 1975), subito prima di partecipare al progetto dei Boxer (con Mike Patto e Ollie Halsall). Ancora, nel 1977 entra a far parte dell'ultimo nucleo dei T. Rex di Marc Bolan e in seguito prosegue come apprezzato sessionman.

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la co. del primo album omonimo, by Tony Benyon

 

MAY BLITZ (Vertigo 6360 007, 1970)

Smoking The Day Away / I Don't Know / Dreaming / Squeet / Tomorrow May Come / Fire Queen / Virgin Waters

Tony Newman: bt.vb.bo.cn. / James Black: ch.vs. / Reid Hudson: bs.v. - Co. Tony Benyon - Tds. Barry Ainsworth - Prod. May Blitz

Una delle questioni più impegnative nel trattare della musica dei May Blitz è riuscire ad inquadrare il gruppo di Tony Newman in un genere ben definito. Questa, probabilmente, è la forza relativa del complesso; relativa, in quanto la promiscuità tra blues, hard rock e suono progressivo rende la musica dei May Blitz appassionante e moderna, ma la sua stessa natura poco incline a facili accomodamenti e codifiche commerciali relega il gruppo ai margini del mercato, compromettendo la capacità di sopravvivenza della formazione. L'omonimo esordio su vinile convince in pieno per la ricercata elaborazione di una sintesi hard blues permeata da una spiccata attitudine progressiva. L'iniziale Smoking The Day Away enuncia le coordinate della musica del trio: padronanza strumentale, equilibrio formale, agili strutture in continua evoluzione con la presenza di ampie parti improvvisate. Non particolarmente esaltanti ed espressive (anche se formalmente corrette) le parti vocali, che in ogni caso non inficiano l'ottimo risultato complessivo. Tra i tanti gruppi del dopo Cream, i May Blitz sono tra i meno indiziati di plagio e tra i più limpidi e originali estensori del verbo rock blues. Newman si trova benissimo in tale contesto ed esibisce le sue migliori qualità poliritmiche, Black e Hudson suonano convinti e concisi, evitando di perdere il fiato dietro a compiacenti ed evanescenti elucubrazioni solistiche. I Don't Know muove su moderate linee blues per aprirsi all'improvviso in una effervescente jam memore di free festival e concerti in piccoli club. Dreaming attenua notevolmente il ritmo, preferendo acustiche e soffuse atmosfere, suoni intrisi di una recondita tensione che deragliano nella parte centrale della canzone. La frastagliata Squeet e soprattutto la pirotecnica Fire Queen affrontano il suono sotto l'aspetto di una forte eccitazione elettrica, divise dalla bellissima e raffinata Tomorrow May Come, cullata dagli asciutti colori del vibrafono di Newman. L'epica Virgin Waters chiude il disco, a metà tra il sogno e la consapevolezza, con parti di gran fascino. valutazione: 7,5

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The 2nd Of May

 

THE 2nd OF MAY (Vertigo 6360 037, 2 maggio 1971)

For Mad Men Only / Snakes And Ladders / The 25th Of December 1969 / "In Part" / 8 Mad Grim Nits / High Beech / Honey Coloured Time / Just Thinking

Tony Newman: bt.vb.pr. / James Black: ch.vs. / Reid Hudson: bs.v. - Co. Tony Benyon - Stu. Air Studios, London - Tds. Dave Harris - Prod. John Anthony

Con il secondo album la via musicale dei May Blitz si fa più stretta, con un suono meno articolato ed estremamente quadrato, forse per recuperare una maggiore concretezza "commerciale". For Mad Men Only è hard al fulmicotone, aggressivo, coinvolgente, richiama alla mente le esecuzioni più dure di Groundhogs ma perde qualcosa in varietà tematica e in profondità del suono. La successiva Snakes And Ladders tenta di mischiare le carte, con un approccio più raccolto che evolve senza preavviso in gotiche escursioni hard vicine a Black Sabbath. C'è qualche contraddizione di troppo, come nel caso dell'atipica ballata di The 25th Of December 1969 e del pur ottimo assolo percussivo di Newman contenuto nella dinamica "In Part" (impensabile sull'album precedente, nel quale ogni moderato solismo era in funzione dell'insieme musicale). 8 Mad Grim Nits torna a modalità hard nell'ambito di una potente jam strumentale di buona fattura, mentre Honey Coloured Time apre timidamente a soluzioni jazzate. Siamo complessivamente su buoni livelli qualitativi, alla presenza di musica esente da clamorosi compromessi che trova nell'eccellente ballata elettroacustica di High Beech, nella quasi psichedelica (e floydiana) Just Thinking e nella generale esposizione tesa e sincera ragioni sufficienti a giustificare la propria orgogliosa esistenza. valutazione: 7

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children of the sun ... in search of space (by Giancarlo Nanni)

pagina pubblicata il 24.11.2002