Family

 

 

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the FAMILY entertainment !

 

John Whitney, detto "Charlie", è studente al Leicester Art College quando nel 1962 fonda il suo primo complesso, una band denominata Farinas che si diletta nel recupero di rock'n'roll, blues e soul provenienti da oltre oceano. Oltre a Whitney sono nel complesso il bassista Tim Kirchin, il sassofonista Jim King e il batterista Harry Overnall. I Farinas nell'agosto 1964 riescono a pubblicare un singolo per l'etichetta Fontana, You'd Better Stop / I Like It LikeThat, e l'anno successivo il bassista Rick Grech rimpiazza Kirchin. Il gruppo assume un nuovo cantante, Roger Chapman, che vanta precedenti esperienze in minuscole band quali Exciters e Danny Storm & The Strollers, e si esibisce con continuità in piccoli club, college e università fino al termine del 1966; da segnalare l'esibizione del 9 settembre 1966 all'Hermitage Halls di Hitchin, di supporto agli appena costituiti Cream. All'inizio del nuovo anno la formazione si ribattezza come Roaring Sixties e con questa sigla tiene diversi concerti nel mese di gennaio. I tempi sono maturi per un ulteriore evoluzione: il batterista Rob Townsend prende il posto di Overnall e, su suggerimento del produttore e musicista americano Kim Fowley, Chapman e compagni assumono definitivamente il nome di Family spostando la propria base operativa da Leicester a Londra.

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il primissimo nucleo dei Family, all'inizio del 1967: l. to r. sopra Overnall, Chapman, King; sotto Whitney, Grech

 

L'esordio discografico dei Family avviene nel settembre del 1967 con un 45 giri edito dalla Liberty e prodotto da Jimmy Miller, Scene Thru The Eye Of A Lens / Gypsy Woman. L'intensa attività live permette al gruppo di guadagnare rapidamente una buona reputazione: nell'agosto 1967 i Family sono nel programma del Festival Of The Flower Children di Woburn e nel corso dell'anno suonano in vari mitici locali della Londra underground quali Marquee, Ufo e Middle Earth. La Reprise mette sotto contratto la band e pensa a Miller come produttore per il primo album; Jimmy è però già impegnato con i Rolling Stones per le registrazioni di Beggars Banquet e così il gruppo ripiega sul chitarrista dei Traffic, Dave Mason, che apporta anche la canzone Never Like This. Preceduto dall'apparizione al First International European Pop Festival (al Piper di Roma) e da un paio di singoli (i cui brani vengono ricompresi nell'album), nel luglio del 1968 viene edito il primo importante ellepì Music In A Doll's House che ottiene un discreto piazzamento in classifica (n. 35). Sempre nel mese di luglio i Family partecipano alla nuova edizione del Woburn Music Festival, in programma con nomi quali Donovan, Pentangle, Taste, Roy Harper, Alexis Korner, John Mayall; Chapman e compagni suonano un'acclamata esibizione la sera del 6 luglio come spalla della Jimi Hendrix Experience. Rilevante anche la serie di esibizioni di spalla al cantautore americano Tim Hardin (dal 16 al 28 luglio, con apertura alla Royal Albert Hall) e il free concert del 24 agosto a Hyde Park, con Fleetwood Mac, Ten Years After, Fairport Convention, Roy Harper e Eclection. Nel novembre del 1968 viene pubblicato un nuovo singolo contenente il rock potente di Second Generation Woman (poi inserito nel secondo album) e l'interessante brano acustico Hometown, ben strutturato con vibrafono, violino e una buona interpretazione di Chapman che inizia a definire uno stile vocale originale al quale si ispirerà sua signoria Peter Gabriel. I tempi sono maturi per l'immissione sul mercato di un secondo lavoro a trentatrè giri e nel marzo del 1969 viene edito il notevole Family Entertainment che coniuga la qualità della musica con ottime vendite, ottenendo un importante piazzamento al n. 6 della classifica inglese. I Family tentano anche la carta degli Stati Uniti e in aprile si imbarcano in un tour oltreoceano; l'avventura inizia però nel peggiore dei modi, con Rick Grech che improvvisamente abbandona i compagni per associarsi ai Blind Faith, il nuovo supergruppo fondato da Eric Clapton e Ginger Baker (con Stevie Winwood) in seguito allo scioglimento dei Cream. Grech suonerà poi, tra gli altri, con Airforce, Traffic, Gram Parsons, Eric Clapton; morirà nel marzo del 1990. E' il tour manager Peter Grant a consigliare al gruppo per la sostituzione il nome di John Weider, musicista in grado di occuparsi di basso, chitarra e violino. Weider aveva esordito nel 1964, a 17 anni, con i Moments, e in seguito suona con il Tony Meehan Combo (band dell'ex batterista degli Shadows, un 45 giri nel 1964 per la Decca, Song Of Mexico / Kings Go Fifth) e nel 1965 con Johnny Kidd And The Pirates. Nel 1966 l'importante svolta della sua carriera musicale con l'ingresso nei New Animals di Eric Burdon, con i quali incide gli storici dischi della formazione tra il 1967 e il 1968. Il tour americano dei Family prosegue tra mille difficoltà e imprevisti: al Fillmore East di New York il gruppo deve tenere otto spettacoli assieme a Nice e Ten Years After e nel primo di questi la formazione di Keith Emerson, durante l'esecuzione di America, si produce nel rogo della bandiera degli Stati Uniti; pure non mancano incomprensioni tra i Family e Bill Graham (proprietario della sala) e il breve viaggio americano si conclude a causa di un repentino abbassamento della voce di Chapman. Nonostante i contrattempi l'attività dal vivo in Inghilterra è sempre intensa e soddisfacente, come sta a dimostrare la partecipazione del complesso a un nuovo free concert a Hyde Park, il celebre Brian Jones Memorial del 5 luglio 1969 organizzato dai Rolling Stones e trasformato in commemorazione della recente scomparsa (3 luglio) del chitarrista; il cast comprende anche Battered Ornaments, Roy Harper, Third Ear Band, New Church,  gli effimeri Screw, oltre agli ancora pressoché sconosciuti King Crimson.

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i Family on stage il 5 luglio 1969: Hyde Park, Brian Jones Memorial

 

I Family appaiono inoltre la sera del 10 agosto 1969 alla nona edizione del National Jazz And Blues Festival tenuto a Plumpton (con Nice, Keef Hartley, Blodwyn Pig tra gli altri), il 30 agosto 1969 al secondo Festival dell'Isola di Wight e il 26 settembre 1969 ai Pavilion Gardens di Buxton (con Fleetwood Mac, Third Ear Band, Edgar Broughton Band, Stackwaddy e Glass Menagerie). In ottobre viene pubblicato un nuovo singolo contenente due brani non compresi su album: sul lato A trova posto la bella No Mules Fool, in delicato equilibrio tra sonorità acustiche guidate dal violino di Weider e soluzioni ritmiche da ballata country folk; il retro Good Friend Of Mine è una discreta canzone introdotta dal piano che prende consistenza grazie alla solista di Whitney, ancora con vibrafono, violino e (in entrambi i brani) la solita ottima prestazione vocale di Chapman. In questo periodo avviene un importante avvicendamento all'interno dei Family, con l'abbandono di Jim King (che suona con i Ring Of Truth, prima di scomparire dalla scena musicale) sostituito dal polistrumentista John "Poli" Palmer, già con Deep Feeling e Blossom Toes. Con questa nuova line-up il gruppo registra il terzo album, l'ottimo A Song For Me (gennaio 1970, il primo LP prodotto dagli stessi Family), che conquista un lusinghiero quarto posto nella classifica inglese pur contenendo musica "ispida" e priva di compromessi. In aprile è la volta di un nuovo singolo comprendente l'inedita Today e sul retro Song For Sinking Lovers, tratta dall'ultimo LP; il singolo non entra in classifica e la cosa non stupisce più di tanto perchè la sognante Today, bellissima nel suo delicato e vagamente psichedelico arrangiamento elettroacustico, si dimostra poco adatta a supportare il formato del 45 giri. Come sempre folta e qualitativa la serie dei concerti dal vivo anche per quanto riguarda il 1970; in marzo i Family tentano nuovamente la "chance" americana con alcuni concerti al Fillmore West e al Winterland di San Francisco, mentre il mese successivo la band suona alla Carnegie Hall di New York. Il 2 maggio il gruppo fa parte del cast del Camden Rock Festival, tenuto alla Roundhouse di Londra, e il 23 dello stesso mese fornisce un'eccellente performance all'Hollywood Music Festival di Newcastle under Lyme, importante avvenimento che annovera grossi nomi quali Grateful Dead, Traffic, Free, Colosseum, Airforce, oltre a formazioni di scarsa notorietà ma validamente attive in ambito underground (Tradern Horne, Titus Groan, Quintessence) e agli ancora sconosciuti Black Sabbath. Il 27 giugno il gruppo suona in Olanda, in occasione dell' Holland Pop Festival di Rotterdam. Ancora un'ottima esibizione segnalata alla decima favolosa edizione del National Jazz And Blues Festival tenuta a Plumpton (agosto 1970: Groundhogs, Steamhammer, Patto, Clark Hutchinson, Fotheringay, Strawbs, Gracious, Quatermass, Peter Green, Taste, Black Sabbath, East Of Eden, Jackson Heights, Keef Hartley, Incredible String Band, Every Which Way, Van Der Graaf Generator, Wishbone Ash, Deep Purple, Colosseum, Yes, Juicy Lucy, Caravan, Audience, Fat Mattress e numerosi altri !!!); infine, il 28 agosto, il confronto con l'enorme folla del terzo Festival dell'Isola di Wight.

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i Family all'Isola di Wight (agosto 1970); centrale: all'Hollywood Festival, Newcastle (maggio 1970)

 

Strange Band, nell'agosto 1970, è un nuovo brano inedito utilizzato per la realizzazione di un maxi singolo che recupera anche la classica The Weaver's Answer e Hung Up Down, entrambe già inserite sull'album Family Entertainment ma qui presenti in nuove versioni; questa volta arriva anche il riscontro delle vendite con l'undicesimo posto e una permanenza in classifica di tre mesi. Strange Band è un brano impressionante, un'esplosione al limite dell'hard rock più duro e disinibito, percorso dai fremiti del violino di Weider e dall'elegante vibrafono di Palmer, in grado di alternare alla rudezza espressiva appassionanti risvolti melodici e sostenuto da una indimenticabile, potentissima performance vocale di Chapman. Anyway..., nel novembre del 1970, è il nuovo parto a 33 giri, album ancora una volta molto valido che presenta una facciata registrata dal vivo alla Fairfield Halls di Croydon. Queste tracce rimangono, purtroppo, tra le poche testimonianze ufficiali delle notevoli potenzialità del complesso dal vivo, assieme al CD postumo BBC Radio 1 Live In Concert pubblicato nel 1991, contenente registrazioni live per conto della BBC in prevalenza risalenti a un concerto del gennaio 1973. In seguito alla pubblicazione di un'antologia (Old Songs New Songs, Reprise RMP 9007, marzo 1971) con brani tratti dai precedenti album e 45 giri, sottoposti a nuovo lavoro di missaggio, il gruppo registra un 45 giri di successo (n. 4) con le inedite In My Own Time / Seasons, edito nel giugno 1971: l'originale In My Own Time, introdotta da potenti scansioni di chitarra e voce, presenta un incedere accattivante caratterizzato dalla possente voce di Chapman e da un ottimo lavoro di Whitney alle chitarre; meno interessante il retro Seasons, un breve brano con parti di chitarra acustica e piano, dignitoso anche se non annoverabile tra le migliori produzioni dei Family. Poche le apparizioni dal vivo nel 1971, tra le quali un concerto al Teatro Brancaccio di Roma (17 aprile) e l'apparizione fuori programma al mitico Glastonbury Fayre Festival, in giugno.

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i Family al Glastonbury Fayre Festival, giugno 1971: Chappo, Charlie & Band

 

Subito dopo l'esibizione di Glastonbury, John Weider decide di abbandonare i compagni per raggiungere gli Stud, una formazione originariamente triangolare composta da Jim Cregan (ch., ex Blossom Toes), Richard McCracken e John Wilson (bs. e bt., entrambi ex Taste). Al suo posto entra nei Family il bassista e cantante John Wetton, proveniente dai Mogul Thrash. Così sistemato nell'ottobre 1971 il complesso pubblica Fearless, un lavoro di notevole spessore che entra ancora una volta in classifica (n. 14) proponendo un suono maturo, strettamente legato alla contemporanea scena progressiva inglese. Dall'album è tratto il singolo pubblicato nel novembre 1971, Between Blue And Me / Larf And Sing. Nella parte iniziale del 1972 i Family concedono ben poche apparizioni dal vivo; in primavera partecipano al Bickershow Festival (Lancashire, 7 maggio 1972) mentre il 16 settembre 1972 suonano al Festival di Buxton, subito prima di lanciarsi in una estenuante tournée americana come spalla di Elton John (!) che li impegna per quasi cinquanta date sino al termine del mese di novembre (concerti allo Spectrum, Seattle Arena, Berkeley Community Theatre, San Diego Sports Arena, L.A. Forum, Carnegie Hall...). Già in agosto, però, il gruppo è costretto a far fronte all'improvvisa ma non del tutto inattesa defezione di John Wetton, chiamato da Robert Fripp per la configurazione della nuova line up dei King Crimson; al suo posto entra come bassista Jim Cregan, proveniente dagli ormai dissolti Stud. Nel settembre del '72 esce il singolo Burlesque (sul retro l'inedito, sbilenco rock'n'roll di Rocking R's, poco più di una curiosità nell'ambito della loro produzione) che precede di pochi giorni la pubblicazione del nuovo album Bandstand; il trentatré giri (registrato ancora con Wetton al basso) si piazza al n. 15 in Inghilterra e assaggia timidamente il mercato americano (n. 183), risultando un discreto lavoro anche se per la prima volta il suono del gruppo non evolve, accontentandosi di sfruttare soluzioni già consolidate. Dall'album viene tratto un ulteriore singolo, pubblicato nel gennaio 1973: My Friend The Sun / Glove. La stabilità della formazione è sempre più a rischio; nel dicembre 1972 lascia anche "Poli" Palmer che si dedica al lavoro di sessionman e di produttore, sostituito dall'esperto tastierista Tony Ashton che pone fine al proprio trio costituito nel 1969 con il bassista Kim Gardner e il batterista Roy Dyke. I Family provano a rilanciare fondando una propria etichetta discografica, la Raft, per la quale nell'aprile 1973 pubblicano un 45 giri con Boom Bang (poi inserita sull'ultimo LP) e con la modesta Stop This Car, un brano che nonostante l'impiego di mandolino e fisarmonica si trascina stancamente, anche se nella parte conclusiva della canzone è da sottolineare l'ottimo lavoro alle chitarre di Whitney. Il gruppo nel mese di maggio effettua anche alcune registrazioni di studio per la BBC, prodotte da John Walters, che troveranno pubblicazione nel novembre 1988 in un EP intitolato The Peel Sessions (Strange Fruit SFPS 061). In settembre ancora un singolo con Sweet Desiree e il rock'n'roll accettabile, ma privo di ogni residua forza creativa, di Drink To You (scritto da Jim Cregan), anteprima dell'ultimo album It's Only A Movie, pubblicato da un gruppo ormai disilluso dal mancato successo americano e incapace di rinnovare ulteriormente la propria musica. Il 13 ottobre 1973 i Family pongono termine alla loro carriera con grande dignità, organizzando un'ultima esibizione nella propria città (Leicester, Polytechnic) nella quale i musicisti ripercorrono le tappe fondamentali della propria importante storia musicale. In seguito allo scioglimento della band, Tony Ashton prosegue un'intensa carriera di collaborazioni musicali e produzioni (tra gli altri gli ex Deep Purple Ian Paice, Jon Lord e Roger Glover, i Medicine Head, John Entwistle degli Who e i Chicken Shack); Jim Cregan suona con Cat Stevens, Linda Lewis, nei Cockney Rebel di Steve Harley e diventa stretto collaboratore di Rod Stewart. Da parte loro, Chapman e Whitney non perdono tempo e organizzano una nuova formazione denominata Streetwalkers (cinque album all'attivo); a partire dalla fine degli anni Settanta il cantante intraprende una lunga carriera come solista, mentre il chitarrista fonda gli Axis Point (due LP incisi) con l'organista Eddie Hardin, il bassista Richard McCracken e il batterista Rob Townsend (che nel frattempo aveva collaborato con i Medicine Head e Kevin Ayers, e negli anni Ottanta entra a far parte della Blues Band).

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the Family last concert: Leicester Polytechnic, 13 ottobre 1973

 

MUSIC IN A DOLL'S HOUSE (Reprise RSLP 6312, luglio 1968)

The Chase / Mellowing Grey / Never Like This / Me My Friend / Variation On A Theme Of Hey Mr. Policeman / Winter / Old Songs New Songs / Variation On A Theme Of The Breeze / Hey Mr. Policeman / See Through Windows / Variation On A Theme Of Me My Friend / Peace Of Mind / Voyage / The Breeze / 3 x Time

Roger Chapman: vs.ar.saxt. / John "Charlie" Whitney: ch.st. / Jim King: saxt.saxs.ar.v. / Rick Grech: bs.vi.vc.v. / Robert Townsend: bt.pr. - Stu. Olympic studios, London - Tds. Eddie Kramer, George Chkiantz - Co. Peter Duval (design), Julian Cottrell (photo) - Prod. Dave Mason

In seguito alla pubblicazione, nel 1967, di alcuni lavori straordinariamente innovativi quali Are You Experienced della Jimi Hendrix Experience (maggio), Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles (giugno), The Piper At The Gates Of Dawn dei Pink Floyd (agosto) e Mr. Fantasy dei Traffic (dicembre), la musica rock (e non solo quella inglese) non poteva più essere la stessa di qualche mese prima, irreversibilmente proiettata verso ancora sconosciuti universi creativi. In questa fase di ricerca e sviluppo di nuove sonorità e di inedite sintesi sonore ben si inserisce la formazione dei Family, in grado da subito con il primo lavoro a 33 giri Music In A Doll's House di produrre musica intelligente e appassionante. L'influenza principale di partenza è quella dei Traffic e non è un caso che la produzione del disco (a causa dell'indisponibilità dell'esperto Jimmy Miller) sia affidata a Dave Mason; il gruppo però riesce a sviluppare un proprio interessante discorso musicale, senza troppi metri di paragone. Va pure sottolineato che aleggia sulle composizioni e sull'insieme del disco un approccio ancora non del tutto maturo e a tratti caotico, in parte privo della futura esuberante potenza espressiva (Chapman e compagni hanno più volte lamentato carenze importanti riguardo il lavoro di registrazione e missaggio di questi brani) ma i Family riescono comunque a fissare alcuni spunti personali di notevole rilievo che preparano il terreno per i notevoli album successivi. L'iniziale sequenza The Chase / Mellowing Grey sorprende per gli arrangiamenti originali: The Chase esordisce con un impatto orchestrale e la voce tenorile di Chapman, violino, organo e la chitarra di Whitney che s'insinua tra le pieghe dell'arrangiamento neoclassico; Mellowing Grey lascia il segno per le atmosfere imbevute fino al midollo di romantico sinfonismo, anticipando soluzioni fondamentali per i primi King Crimson, e il contrasto tra la musica aggraziata e la voce di Chapman, incredibilmente forte e priva di pudore, contribuisce ad accrescere la drammaticità e il fascino della canzone. Mason offre un buon contributo compositivo con il pop psichedelico di Never Like This, ma il gruppo è già in grado di approntare sintesi ben più evolute e impressionanti. E' il caso della bellissima ballata di Me My Friend, in grado di fondere curiosi sprazzi psico-orientaleggianti con un rock diretto e con la voce possente di Chappo, così come della bella ballata di Winter e dell'originale rock blues di Old Songs New Songs, spezzato da interventi corali a cappella, mentre See Through Windows dopo un insistito pop blues chiude con sibili di rock "spaziale". Le interessanti e brevi variazioni sui vari temi appaiono un poco disunite dall'insieme, ma non importa: la straordinaria Peace Of Mind, con il violino di Grech e l'epressiva voce di Chapman (fondamentale insegnamento per Peter Gabriel), è una solidissima e visionaria ballata in bilico tra rock e folk; la seguente Voyage prende per mano strani rumori e con mellotron, fiati (King) e violino (Grech) afferma concetti sonori poco usuali. In bilico tra rock, blues, folk, jazz, psichedelia e neoclassicismo, Music In A Doll's House si pone alla base della futura, importante espressione musicale dei Family. valutazione: 7,5

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weaver of life, at last now I can see...

FAMILY ENTERTAINMENT (Reprise RSLP 6340, marzo 1969)

The Weaver's Answer / Observations From A Hill / Hung Up Down / Summer '67 / How-Hi-The-Li / Second Generation Woman / From Past Archives / Dim / Processions / Face In The Cloud / Emotions

Roger Chapman: vs.pr. / John "Charlie" Whitney: ch.pn.or. / Jim King: saxt.saxs.ar.pn. / Rick Grech: bs.vi.v. / Robert Townsend: bt.pr. + Nicky Hopkins: pn. / The Heavenly Strings: strings - Tds. Glyn Johns - Co. Alan Aldridge, Ink Studios (design), Rodger Phillips (photo) - Prod. John Gilbert, Glyn Johns

Se l'esordio di Music In A Doll's House pone le basi per lo sviluppo di un suono originale e di un nuovo approccio stilistico, Family Entertainment è già in grado di raccogliere risultati consistenti; in questo notevole album non si assiste a un forzato e accademico accostamento fra generi, a una raccogliticcia miscellanea delle innumerevoli fonti d'ispirazione citate dal gruppo, bensì alla creazione di un'entità musicale indissolubile, ricca di sfaccettature e molteplici interessi. Chapman contribuisce in modo decisivo a stabilire con chiarezza lo stile dei Family, a cominciare dalla fenomenale prestazione contenuta nell'indimenticabile The Weaver's Answer, una delle canzoni più belle dell'era progressiva inglese. L'introduzione è dolcissima, una tenue e romantica melodia folk sottolineata dal violino e interpretata dall'incredibile voce del cantante; subito il brano acquista peso, con un incedere ritmico che si fa ossessivo senza necessità di elettrificare in eccesso il suono, i fiati di King sibilano, il sax e la liquida chitarra di Whitney dialogano, Chapman oltrepassa ogni barriera aprendo squarci vibranti d'emozione al limite delle possibilità fisiche. Alla fine tutto si quieta, come per incanto torna il tono iniziale con un bellissimo duetto da camera per chitarra e violino. Observations From A Hill è più di maniera ma ugualmente di gran interesse, per quel suo fondere con lucidità la brillante melodia folk con un violino prossimo a modi classici e grazie ad atipiche soluzioni corali che spezzano all'improvviso l'incedere del brano. Chapman è di nuovo incontenibile nell'originalissima Hung Up Down; impossibile catalogare questa musica che trae le radici dal folk pur essendone distante nella forma, che associa senza problemi fiati di colorazione jazz, violini e corpose orchestrazioni classiche, che non cede nemmeno all'impeto rock blues nonostante la presenza di un interprete vocale potente e rabbioso (ma pure misurato e capace di squisite raffinatezze). E chissà da quali meandri proviene l'idea di Whitney per l'arrangiamento d'archi di Summer '67, in bilico su un indefinito sapore orientale prossimo al suono di formazioni quali East Of Eden. Rick Grech è responsabile dell'ottima How-Hi-The-Li che ricorda il metodo di scrittura di Jack Bruce: un'identità rock con il sapore del jazz e del folk. La seconda facciata si apre con la chitarra libera di indurire il suono e lasciar partire il rock'n'roll di Second Generation Woman (un'altra composizione di Grech) che mostra affinità con certo rock duro californiano alla Steppenwolf; From Past Archives possiede un impianto classico e nostalgico che all'improvviso si schiude in estemporanee visuali jazz, mentre Dim suggestiona con gustosi modi country. Processions (composta da Whitney) è bellissima nel suo incedere decadente e pieno di fascino, mirabilmente sostenuta dalle chitarre di Whitney e dalla stupenda interpretazione di Chapman; in successione un altro notevole brano di Grech, Face In The Cloud, con sitar e ambientazione classica, nel quale si vanno a spegnere gli ultimi bagliori psichedelici nel tramonto degli anni Sessanta. La conclusione è affidata a Emotions che recupera ritmo e voce da orco, con le solite inconsuete elaborazioni armoniche all'interno di un contesto solo in apparenza convenzionale. Un disco di elevato livello qualitativo, privo di una scontata fisionomia di "genere" e, una volta tanto, stupisce positivamente il sesto posto in classifica. valutazione: 8,5

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i Family dal vivo nel 1969

 

A SONG FOR ME (Reprise RSLP 9001, gennaio1970)

Drowned In Wine / Some Poor Soul / Love Is A Sleeper / Stop For The Traffic - Through The Heart Of Me / Wheels / Song For Sinking Lovers / Hey - Let It Rock / The Cat And The Rat / 93's Ok J / A Song For Me

Roger Chapman: vs.pr. / John "Charlie" Whitney: ch.bj.or. / John "Poli" Palmer: vb.pn.fl. / John Weider: bs.ch.vi.do. / Robert Townsend: bt.pr.ar. + George Bruno: or. - Stu. Olympic studios, London - Tds. George Chkiantz - Co. Bill Holden (photo) - Prod. Family

E' una formazione significativamente rinnovata quella dei Family che nel gennaio del 1970 dà alle stampe il terzo album A Song For Me. La defezione di Rick Grech, sostituito dall'ottimo John Weider, e soprattutto l'abbandono di Jim King, rilevato dall'eccellente polistrumentista John "Poli" Palmer, non intaccano minimamente la potenza espressiva e la creatività del nucleo che anzi capitalizza l'ingresso dei nuovi preparati musicisti, potendo contare su una varietà estrema di soluzioni della quale beneficiano gli arrangiamenti dei brani. Il risultato è un lavoro basato su scelte stilistiche ancora più radicali del precedente, nel quale il gruppo evita di curare l'aspetto commerciale della proposta musicale a favore di una libertà espressiva incondizionata. Drowned In Wine è priva di compromessi, aspra e audace convergenza di riff hard, tre-quarti improbabili, arpeggi folk, assoli di flauto e spunti jazzati, con la voce potente e originale come sempre, in grado di ritagliarsi uno spazio decisivo nell'ambito di un arrangiamento all'apparenza caotico ma in realtà strutturato in modo accurato. Diverse sono le canzoni di notevole bellezza, come la pacata ballata acustica di Some Poor Soul, la strumentale 93's Ok J e Song For Sinking Lovers, con il violino di Weider e utilizzata come retro del bellissimo singolo di Today. Decisamente attraenti risultano le insinuanti linee di chitarra, contrapposte a gustosi interventi di vibrafono, di Love Is A Sleeper; convincenti anche le soluzioni elettroacustiche di Wheels e la bella Hey - Let It Rock, in bilico tra raffinate partiture jazz per flauto, vibrafono e scattante rock'n'roll. Tra i solchi affiora qualche rudezza in più del solito, oltre che nell'iniziale Drowned In Wine anche nell'epilogo di A Song For Me, caratterizzata da un riff di chitarra semplice e micidiale ma alla lunga un poco dispersiva. valutazione: 8-

 

ANYWAY... (Reprise RSX 9005, novembre 1970)

Good News - Bad News / Willow Tree / Holding The Compass / Strange Band / Part Of The Load / Anyway / Normans / Lives And Ladies

Roger Chapman: vs.pr. / John "Charlie" Whitney: ch.cha.bs. / John "Poli" Palmer: vb.pn.pr.bt.fl. / John Weider: bs.vi.cha.pr. / Robert Townsend: bt.pr. - Stu. Olympic Sound studio, London; brani dal vivo reg. 26.7.70 Fairfield Halls, Croydon - Tds. George Chkiantz - Co. Hamish & Gustav (design), Leonardo da Vinci - Prod. Family

Prima della fine del 1970 i Family danno alle stampe un nuovo album di grande bellezza e notevole importanza, essenziale momento di trapasso dal loro caratteristico rock informale, crudo e teso, a sonorità più vicine alla musica progressiva inglese dei primi anni Settanta. Anyway... ha inoltre il pregio di mostrare le indiscutibili doti del gruppo nei concerti dal vivo, proponendo sul primo lato una selezione di quattro brani (tre dei quali inediti) registrati nel corso di un'esibizione alla Fairfield Halls di Croydon. La dimensione live conferma clamorosamente la vitalità creativa e la grinta dei Family: Good News - Bad News è esaltante e durissima, in continua alternanza tra spietato hard e momenti romantici, con qualche spunto ricercato (l'assolo centrale di vibrafono) e chi pensava che l'incredibile voce di Chapman fosse un'invenzione di studio è destinato a ricredersi; Willow Tree è un brano basato su piano e violino, a tratti vicino a certe cose dei Traffic, con una parte centrale movimentata da un assolo di Weider al violino; gli intrecci delle chitarre elettroacustiche di Whitney e Weider sono protagonisti della valida ballata di Holding The Compass, contenente qualche vago accenno country folk nell'ambito di un contesto divertente e ritmato; Strange Band, la cui versione di studio era stata pubblicata su singolo nell'agosto 1970, raggiunge le possibilità estreme della forza espressiva del gruppo, la voce è spinta fuori tono, al limite della dissonanza, l'approccio è selvaggio, appena mediato da violino (che fornisce una nevrotica e inquietante introduzione), vibrafono e qualche sconcertante apertura melodica. La seconda parte registrata in studio guadagna la piena maturità, i suoni sono intensi e curati anche sotto l'aspetto formale, come dimostra la poliedrica Part Of The Load, una sorta di moderno R&B raffinato e progressivo, con impostazione jazz della voce e una performance strumentale basata sui fraseggi di chitarra e piano supportati dall'eccellente sezione ritmica. Pregevoli sono la ballata di Anyway, che adotta interessanti soluzioni elettroacustiche e percussive, e lo strumentale brillante ed evocativo di Normans, con violino, piano e flauto in evidenza. Infine la bellissima Lives And Ladies che apre la strada alla fortunata progenie della ballata rock epico romantica, filone imprescindibile per le fortune commerciali di formazioni quali Genesis e simili. valutazione: 8

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Rob Townsend

 

FEARLESS (Reprise K 54003, ottobre 1971)

Between Blue And Me / Sat'd'y Barfly / Larf And Sing / Spanish Tide / Save Some For Thee / Take Your Partners / Children / Crinkly Grin / Blind / Burning Bridges

Roger Chapman: vs.ch.pr. / John "Charlie" Whitney: ch.mn.pr. / John "Poli" Palmer: ts.vb.fl.pr. / John Wetton: bs.v.ts. / Robert Townsend: bt.pr. + The Ladbroke Horns: sf. - Stu. Olympic studios, London - Co. John Kosh - Prod. Family & George Chkiantz

Fearless segna un nuovo vertice nella discografia dei Family, proponendo una musica estremamente curata e matura che di fatto conclude la parabola creativa del gruppo. Apre l'album la notevole Between Blue And Me che si collega idealmente con lo stile della parte di studio del precedente Anyway...; il brano è dominato dall'efficace girandola di riff prodotta delle chitarre di Whitney e dalla portentosa voce di Chapman. Si nota l'assenza del violino, in precedenza largamente utilizzato da Grech e Weider, comunque mai viene a mancare la varietà timbrica tipica della musica del gruppo. Inoltre, la sezione ritmica in tutto il lavoro si dimostra al massimo delle proprie potenzialità grazie a Townsend (in continua crescita tecnica) e al nuovo bassista John Wetton, potente e preciso. L'originale Sat'd'y Barfly, con fiati e in evidenza il piano di Palmer, e la soffusa Larf And Sing, raffinata nel suo prezioso arrangiamento jazz blues e nelle voci organizzate in stile Gentle Giant, anticipano la bellissima Spanish Tide, composizione estremamente ricercata che muove tra delicate atmosfere neoclassiche che evolvono in sonorità spagnoleggianti, rock spigliato, escursioni romantiche vicine ai contemporanei Genesis (che più di qualcosa hanno attinto dalla formazione di Chapman), destabilizzanti interventi del vibrafono di "Poli" Palmer. Buone anche la coinvolgente Save Some For Thee (con largo uso di fiati), la ballata acustica di Children e quella elettrica di Blind, oltre al breve strumentale Crinkly Grin, giocato sul solismo al vibrafono di Palmer. Nell'intero repertorio dei Family, Take Your Partners è forse il brano più in linea con la musica progressiva dell'epoca: tra i suoni compare il sintetizzatore, la sezione ritmica è tecnica e pulsante, ma i musicisti non rinunciano a spiazzanti soluzioni ritmico-armoniche che rendono la composizione particolarmente interessante. La chiusura spetta all'evocativa Burning Bridges, basata su un elaborato insieme di chitarre di Whitney che accoglie tra le pieghe armoniche attitudine rock, rimembranze jazz e ispirazione folk. valutazione: 8+

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la band nel 1972: l. to r. Cregan, Townsend, Chapman, Palmer, Whitney

 

BANDSTAND (Reprise K 54006, settembre 1972)

Burlesque / Bolero Babe / Coronation / Dark Eyes / Broken Nose / My Friend The Sun / Glove / Ready To Go / Top Of The Hill

Roger Chapman: vs.pr. / John "Charlie" Whitney: ch. / John "Poli" Palmer: vb.ts.fl.pr. / John Wetton: bs.v. / Robert Townsend: bt.pr. + Del Newman: strings / Linda Lewis: v. - Stu. Olympic studios, London - Co. John Kosh - Prod. Family & George Chkiantz

Dopo una folta schiera di importanti lavori, Bandstand segna l'inizio della parabola discendente della creatività dei Family. I toni della musica si fanno più accessibili sin dall'iniziale Burlesque, con un riff che punta ad una più immediata fruibilità, anche se la nobile anima rock del gruppo garantisce una propria dignitosa ragione d'essere. Segni di stanchezza affiorano in composizioni non esaltanti, lontane dalla abituale, variegata forza creativa, brani quali Bolero Babe (piuttosto insipida nel suo incedere privo di significative variazioni, con sintetizzatore e archi non propriamente centrati), Ready To Go (che ricalca vecchi schemi senza la consueta freschezza), mentre Broken Nose convince solo in parte, indecisa tra antichi fremiti, ritmi funky e sint invadente, così come Glove, a tratti molto bella ma pure viziata da arrangiamenti orchestrali troppo enfatizzati. Buona è la pacata ballata pianistica di Coronation, che sfrutta un piacevole refrain; Chapman canta decisamente bene ma è distante dagli entusiasmanti eccessi vocali dei tempi migliori, adeguandosi a un contesto più comodamente fruibile. Estremamente gradevole è anche l'assetto armonico del breve frammento di Dark Eyes. My Friend The Sun è inappuntabile nella sua semplicità espositiva: chitarra acustica, fisarmonica, violini (Del Newman) e l'eccellente interpretazione di Chappo. Le contraddizioni di questo album si riassumono nella conclusiva Top Of The Hill, che a tratti fa rivivere brillantemente la classica progressione sonora dei Family, mediata da un arrangiamento piuttosto convenzionale. Quello che per altre formazioni progressive avrebbe potuto rappresentare un interessante momento espressivo, si trasforma per i Family in un disco consueto e sotto tono: la vena creativa di Chapman e soci è sì, indubbiamente in decisa fase calante, ma di certo questo non comporta svendite o facili liquidazioni, la caduta nel banale. valutazione: 6,5

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dal vivo al Bickershow Festival, maggio 1972

 

BBC RADIO 1 LIVE IN CONCERT (Windsong WINCD 001, ottobre 1991) reg. live 1970-1971-1973

Burlesque / Sat'd'y Barfly / Top Of The Hill / My Friend The Sun / Buffet Tea / Children / Glove / Ready To Go / Holding The Compass / Rockin' Pneumonia And Boogie Woogie Flu / In My Own Time / Weaver's Answer / Part Of The Load

Roger Chapman: vs. / John "Charlie" Whitney: ch. / Tony Ashton: ts. / Jim Cregan: bs. / Robert Townsend: bt. + (John "Poli" Palmer: ts.vb. / John Weider: bs.vi.) - Reg. live (1970, 1971) gennaio 1973 - Co. The Graphic Edge - Prod. Jo Murphy

La parte più cospicua del materiale contenuto in questo album, prodotto originariamente per le trasmissioni radiofoniche della BBC, fu registrata nel corso di un concerto dal vivo nel gennaio del 1973. L'esibizione vede all'opera l'ultima line-up dei Family, con esiti decisamente superiori alle registrazioni di studio del periodo conclusivo di vita del gruppo, a dimostrazione della capacità di Chapman e compagni di reggere con disinvoltura l'impatto live anche in momenti di involuzione creativa. I brani sono in gran parte recuperati dall'ultimo album di studio del gruppo (all'epoca, Bandstand); possiamo così ascoltare buone versioni di Burlesque, Top Of The Hill, Ready To Go e soprattutto delle belle My Friend The Sun e Glove, più semplice e decisamente riuscita rispetto alla versione di studio. La forza esecutiva del complesso è ancora più che sufficiente e Tony Ashton contribuisce al sound complessivo con un buon apporto in particolare all'organo Hammond. Dall'album Fearless sono invece tratte la ballata acustica di Children e una ottima resa di Sat'd'y Barfly. Un solo episodio presentato anticipa l'ultimo LP It's Only A Movie; si tratta di Buffet Tea (For Two), che può essere annoverato tra i pochi brani di interesse degli ultimi Family. Il finale è riservato alla classica Holding The Compass, buona ma non in grado di reggere il confronto con la memorabile versione dal vivo contenuta su Anyway..., e a una cover del rock'n'boogie di Rockin' Pneumonia And Boogie Woogie Flu che curiosamente termina con una citazione dell'inno inglese. La grandezza dei Family dal vivo è però definitivamente sancita dalle tre ultime performance inserite nel CD, risalenti a registrazioni sempre per la BBC del 1970 e 1971. Di grande interesse la proposta del singolo di In My Own Time, deliranti gli oltre otto minuti di Weaver's Answer (senza la magia irripetibile dell'originale ma con suoni d'ogni natura che si susseguono incessanti, l'inserimento del sintetizzatore, ritmica e chitarre scatenate, Chapman incontenibile), eccellenti i dieci minuti di Part Of The Load dettati dal possente basso di Wetton, con la chitarra di Whitney ben presente e un Chappo inappuntabile. valutazione: 6,5

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in studio nel 1973

 

IT'S ONLY A MOVIE (Raft RA 58501, settembre 1973)

It's Only A Movie / Leroy / Buffet Tea For Two / Boom Bang / Boots'n'Roots / Banger / Sweet Desiree / Suspicion / Check Out

Roger Chapman: vs.pr. / John "Charlie" Whitney: ch. / Tony Ashton: ts. / Jim Cregan: bs. / Robert Townsend: bt.pr. + Charlie McCracken / Peter Hope-Evans / Roy Dyke - Stu. Knowle Hall with Rolling Stones Mobile, Somerset; Olympic studios, London; Air studios, London - Tds. George Chkiantz - Co. John Kosh - Prod. Family

It's Only A Movie chiude di fatto la storia discografica dei Family (in ottobre esce il singolo tratto dall'album It's Only A Movie / Suspicion) senza dispensare troppe emozioni. La formazione risente negativamente dell'abbandono di "Poli" Palmer, sostituito dall'esperto tastierista Tony Ashton, e di John Wetton al quale subentra Jim Cregan, impegnato nell'occasione al basso. Molti sono i brani scarsamente incisivi, anche se non totalmente privi di spunti validi, a iniziare dalla title track (in evidenza il lavoro al piano di Ashton, così come nella parte introduttiva della curiosa Boots'n'Roots), per continuare con la sbilenca Sweet Desiree che esibisce strane inclinazioni soul e un largo uso di fiati, elementi presenti anche nella seguente Suspicion. Certamente non entusiasmanti la pallida ballata di Leroy, il rock'n'roll con vaghi accenti R&B di Banger, mentre va un pò meglio la conclusiva Check Out, almeno più viva sotto l'aspetto ritmico e dotata di alcuni buoni spunti all'organo, seppur estremamente leggera nelle soluzioni melodiche. Tra i pochi episodi convincenti Buffet Tea For Two riesuma qualche sprazzo degli antichi splendori del gruppo, grazie soprattutto alla voce di Chapman, pur poggiando su una semplicità espositiva fin troppo pronunciata, elemento portante questo anche della successiva Boom Bang, che presenta un suono pieno e compatto unitamente a interessanti sviluppi armonici. Un netto declino creativo, quindi, rispetto ai fasti del passato, ma i Family chiudono la partita con estrema dignità, restano fieri ed eretti perchè se il calo di ispirazione ed entusiasmo è evidente nella carriera del gruppo non compaiono macchie o colpe particolari delle quali vergognarsi. valutazione: 5,5

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Chappo

 

children of the sun ... in search of space (by Giancarlo Nanni)

pagina pubblicata il 16.02.2003