BOSCH:

TRA SIMMETRIA E ASIMMETRIA

 Commento all’anta sinistra del trittico delle Delizie (l'Eden)

di Rouben Vitali

Nato intorno al 1450 e morto nel 1526, Jeronymus van Aken, soprannominato Bosch dal nome della sua città natale (Hertogen-bosch), è coetaneo di Leonardo.
Mentre, però, quest’ultimo tra Milano e Firenze studia la figura umana nel tentativo di imitarne i gesti, le espressioni e catturarne le emozioni, Bosch,al contrario, sembra farsi interprete di una realtà stravolta, grottesca, folle.

La deformazione che Bosch attua alla realtà, piegandola al “volere” della fantasia e del surreale, induce ad una interpretazione, appunto, di anticipazione del Surrealismo, movimento che nascerà ben cinque secoli più tardi!

Sicuramente Bosch è stato influenzato anche dai movimenti religiosi protestanti che mettevano in dubbio la visione antropocentrica appena conquistata dall’Umanesimo, contribuendo a formare un contesto  pessimistico, tendente a negare la supremazia dell’intelletto e a professare una perdizione generale dell’umanità. Nelle opere di Bosch si riscontra tutto questo, raccontato con amara ironia, e in particolare ritroviamo alcune tematiche ricorrenti: la libertà concessa da Dio all’uomo, la sua caduta nei vizi capitali, il destino infernale che attende i peccatori.

Le scene sono ambientate entro ampi paesaggi e il tema centrale è sempre immediato e riconoscibile sebbene il dipinto racconti ben di più attraverso le immaginazioni dell’autore insite nei diversi particolari che occupano in modo apparentemente disordinato (ma, vedremo, con una logica “visiva”) i vasti spazi.

Il trittico delle Delizie, databile intorno al 1500, mostra la capacità di Bosch di impaginare con rigorosa coerenza e senso ritmico anche le scene più fantasiose: le tre tavole, infatti, mantengono una precisa struttura formale che contiene e sorregge, mediante accortezze prospettiche, l’apparente caos dell’immagine.Sull’anta sinistra è rappresentato l’Eden e il peccato originale. Una suggestiva simmetria regge l’opera.
Tutta l’anta è tagliata in verticale da un asse che può essere individuato in una linea immaginaria che unisce la raffigurazione di Dio alla torre al centro dello stagno. I due “oggetti” sono, tra l’altro, accomunati anche da tonalità simili.

Le figure di Adamo ed Eva sono disposte in modo molto particolare. Ai lati del Creatore, la piegatura delle gambe di Eva fa si che questa figura possa essere sovrapposta perfettamente ad Adamo e che, spostando i due personaggi, l’effetto “equilibrante” non cambi.

Quella torre posta centralmente è perfettamente simmetrica ad un primo sguardo ma ingrandendo l’immagine ci si può accorgere che si, a grandi linee, gode di simmetria bilaterale, ma nei particolari essa è estremamente asimmetrica: l’uccello posato sulla parte destra non è controbilanciato a sinistra, lo stesso animale che sembra uscire dal foro centrale alla base, crea un disturbo in quanto non ha una “risposta”.

Gli elementi che ai lati sorreggono due sfere sono opposti: uno da l’idea di essere ruvido sopra e liscio sotto, mentre l’altro a destra ruvido sotto e liscio sopra.In alto a sinistra uno stormo di uccelli (o , per meglio dire, creature volanti) crea una spirale che va via via perdendo la sua simmetria intorno all’asse.

L’unione di tutti questi elementi insieme ad altri accorgimenti luminosi e cromatici (come ad esempio la scelta di dare al cielo tonalità scure sopra e chiare sotto contro lo stagno che invece, mantenendo le tonalità, è  scuro sotto e chiaro sopra, come fosse cornice di una parte superiore) rendono l’idea di movimento composto e pacato, tutt’altro che disordinato come invece può sembrare l’anta raffigurante l’inferno e la città di Dite. 

L'Eden, Bosch. Anta sinistra del trittico delle Delizie.