I LEOPARDI ?
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Possono venire i leopardi con i loro artigli
Perché proprio i leopardi? A gli occhi di un qualunque lettore, sembrerebbe semplicemente una scelta casuale per indicare un grande predatore. E se ci fosse molto di più che una scelta casuale? In questo intervento mi divertirò a trovare una diversa chiave di lettura (assolutamente erronea se utilizzata al di fuori di questa ricerca) per ipotizzare un altro perché del timore della rosa. Anzitutto voglio partire da un articolo che ho letto dal Giornale delle scienze. Dice Elena Castellani In prima approssimazione, questi animali hanno forma cilindrica. La simmetria cilindrica può essere spezzata generando una simmetria elicoidale. Supponiamo che la formazione delle strisce di una tigre sia diretta da molecole che diffondono sulla superficie dell' embrione, il quale sia già un cilindro perfetto. Una pigmentazione di massima simmetria sarebbe quella del leone, che è di colore uniformemente giallastro. Se la diffusione dei pigmenti è instabile e la simmetria si spezza, possono apparire delle bande: la tigre discende dal leone per rottura di simmetria. James Murray dell'Università di Oxford ha studiato questo fenomeno realizzando modelli esatti della forma degli animali e ha ottenuto risultati analoghi. In particolare, ha osservato che la simmetria può spezzarsi maggiormente, con scomposizione delle strisce in macchie esagonali: la tigre diventa così leopardo. Tuttavia le strisce lunghe e sottili risultano meno stabili di quelle brevi e spesse; come la coda di un animale è più sottile del corpo, così le strisce della coda sono più corte di quelle del corpo. Esse quindi si disgregano meno facilmente: un animale macchiettato può avere la coda a strisce, ma uno a strisce non avrà certamente la coda macchiettata. Così molti problemi rimangono irrisolti: perché non esiste un' «eligre», vale a dire una tigre con mantello a strisce elicoidali ? Perché non si è mai incontrato un «quadropardo», ovvero un leopardo con le macchie quadrate anziché esagonali? E quindi possibile che un fiore tanto narcisista da credersi perfetto grazie alla natura che lo ha fatto simmetrico, sia intimorito al pensare allavvento di un essere tanto asimmetrico (come ha appena spiegato la Castellani), che, ai suoi occhi non è che un pericolo, un orrore, qualcosa da temere, oltre che per i suoi artigli, magari anche per il suo aspetto (è un istinto naturale diffidare da qualcosa che ci può apparire orrendo, è la funzione della paura) in quanto nato addirittura da una duplice rottura di simmetria! |