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Di seguito invece c'è la mia proposta che pensavo essere originale e a cui comunque sono giunto in modo autonomo, ragionando sulla impopolarità negata degli attuali sistemi elettorali.
I sistemi elettorali che si stanno studiando dovrebbero non soltanto tener conto delle popolarità, ma anche dell'impopolarità.
Se ci sono solo due partiti o due candidati.....chiamiamole due entità, diciamo X e Y, l'elettorato votando X automaticamente vota contro Y, e viceversa.
Se in una competizione elettorale ci sono più di due entità, non è detto che quella più votata (se non raggiunge il 50%) non sia anche la più impopolare.
E' un pò quello che accadeva in Italia negli anni 70 con la Democrazia Cristiana: era il partito più votato (con maggioranza relativa), ma anche il più odiato.
Attrezzarsi per divenire una entità votata a maggioranza relativa, non è difficile. Basta dotarsi di un sistema clientelare e di potere che vada incontro alle necessità, anche palesamente ingiuste, della cerchia di propri votanti, cerchia tanto più piccola quanto più disperso è il voto.
Se è giusto come credo tener conto anche della impopolarità, per riprodurre il sistema elettorale a due entità candidate, basterebbe adottare il seguente sistema: l'elettore trova sulla scheda i nominativi delle varie entità e ad ognuna deve attribuire, pena la nullità del voto, un ordine di preferenza.
Se le entità sono ad esempio A, B, C e D, alle prime preferenze vengono assegnate 4 punti, alle seconde preferenze 3 punti, alle terze preferenze 2 punti e alle quarte preferenze 1 punto.
La vincitrice è semplicemente l'entità che avrà ricevuto più punti.