Traduzione di Luca Bergamasco
Stamattina hanno suonato alla porta. Sono andato ad aprire, e c'era una coppia dall'aspetto ben curato e vestita con eleganza. Il primo a parlare è stato lui:
"Ciao! Io sono Giovanni, e questa è Maria".
Maria: "Ciao! Siamo venuti ad invitarti a venire con noi a baciare il culo a Renato".
Io: "Come? Di che state parlando? Chi è Renato, e perché dovrei baciargli il culo?"
Giovanni: "Se baci il culo a Renato, lui ti darà un milione di Euro; se no, ti pesterà di santa ragione".
Io: "Eh? Cos'è, una specie di candid camera?"
Giovanni: "Renato è un filantropo miliardario. È stato Renato a costruire questa città. Può fare tutto quello che vuole, e quello che vuole è darti un milione di Euro. Ma non può dartelo finché non gli baci il culo".
Io: "Questa storia non ha senso. Perché mai..."
Maria: "Chi sei tu per fare questioni sul dono di Renato? Non vuoi un milione di Euro? Non vale un bacetto sul culo?"
Io: "Beh, in effetti, se è legale... ma..."
Giovanni: "E allora vieni con noi a baciare il culo a Renato!"
Io: "Glie lo baciate spesso il culo, a Renato?"
Maria: "Oh, sì, in continuazione..."
Io: "E ve l'ha dato il milione di Euro?"
Giovanni: "Beh, no. I soldi non li prendi finché non lasci la città".
Io: "E allora perché non lasciate la città adesso, e via?"
Maria: "Non puoi andartene finché non te lo dice Renato, altrimenti non prendi i soldi, e lui ti pesta di santa ragione".
Io: "Conoscete qualcuno che abbia baciato il culo a Renato, lasciato la città, e ricevuto il milione di Euro?"
Giovanni: "Mia madre ha baciato il culo a Renato per anni. Ha lasciato la città l'anno scorso, e sono sicuro che ha avuto i soldi".
Io: "Non le hai più parlato da allora?"
Giovanni: "Certo che no! Renato non lo permette!"
Io: "E allora cos'è che ti fa pensare che lui ti darà davvero i soldi, dato che non hai mai parlato con qualcuno che li abbia effettivamente avuti?"
Maria: "Beh, ti dà un piccolo anticipo prima che tu te ne vada. Magari avrai un aumento di stipendio, magari vincerai una lotteria rionale, magari troverai semplicemente una banconota da venti Euro per terra".
Io: "E cosa c'entra questa roba con Renato?"
Giovanni: "Renato ha degli `agganci'..."
Io: "Scusate, ma questo mi sembra solo una specie di scherzo elaborato."
Giovanni: "Ma si parla di un milione di Euro! Non pensi che valga la pena correre il rischio? E ricorda: se non baci il culo a Renato, lui ti pesterà di santa ragione".
Io: "Magari, se potessi vedere Renato, parlargli, farmi dare i dettagli direttamente da lui..."
Maria: "Nessuno vede Renato, nessuno parla con Renato".
Io: "E allora come fate a baciargli il culo?"
Giovanni: "A volte mandiamo un bacio con le dita e pensiamo al suo culo. Altre volte, baciamo il culo a Carlo, e lui gli porta il bacio".
Io: "Chi è Carlo?"
Maria: "Un nostro amico. È quello che ci ha insegnato tutto sul baciare il culo a Renato. E tutto quello che abbiamo dovuto fare è stato portarlo a cena qualche volta".
Io: "E quando ha detto che c'è un Renato, che Renato voleva che gli baciaste il culo, e che Renato vi avrebbe ricompensati, voi, semplicemente, avete preso le sue parole per buone?"
Giovanni: "Oh, no! Carlo ha una lettera che Renato gli ha mandato anni fa, e dove viene spiegata tutta la faccenda. Eccotene una copia: giudica tu stesso".
Giovanni mi ha dato la fotocopia di un biglietto, scritto a mano su un foglio di carta intestata "dalla scrivania di Carlo". C'era una lista di undici punti:
dalla scrivania di: Carlo
|
Io: "Mah, a me sembra che questo sia stato scritto sulla carta intestata di Carlo".
Maria: "Renato non aveva carta".
Io: "Ho il sospetto che, se facessimo un controllo, scopriremmo che questa è la calligrafia di Carlo".
Giovanni: "È ovvio! Glie l'ha dettata Renato!"
Io: "Pensavo che aveste detto che nessuno riesce a vedere Renato..."
Maria: "Adesso no, ma qualche anno fa in effetti parlava con un po' di gente".
Io: "Pensavo che aveste detto che era un filantropo. Che razza di filantropo è uno che pesta di santa ragione degli altri solo perché sono diversi?"
Maria: "È quello che vuole Renato, e Renato ha sempre ragione".
Io: "Come fate a saperlo?"
Maria: "Il punto 7 dice: `Qualunque cosa dica, Renato ha sempre ragione'. A me, tanto basta".
Io: "Magari il vostro amico Carlo si è semplicemente inventato tutta la faccenda".
Giovanni: "Non esiste! Il punto 5 dice che `È stato Renato in persona a dettare questa lista'. Inoltre, il punto 2 dice `Fai uso di alcoolici con moderazione', il punto 4 dice `Segui una dieta equilibrata', ed il punto 8 dice `Lavati le mani dopo che sei andato in bagno'. Tutti sanno che queste sono cose vere e giuste, pertanto anche il resto deve essere vero.
Io: "Ma il punto 9 dice `Non bere', che non va tanto d'accordo col punto 2; ed il punto 6 dice `La Luna è fatta di formaggio verde', che è chiaramente sbagliato".
Giovanni: "Non c'è contraddizione tra i punti 9 e 2: il 9 semplicemente spiega ed integra il 2. E per quanto riguarda il 6, tu non sei mai stato sulla Luna, quindi non puoi esserne sicuro".
Io: "Gli scienziati hanno stabilito in maniera piuttosto precisa che la Luna è fatta di roccia..."
Maria: "Ma non sanno se la roccia è venuta dalla Terra o dallo spazio profondo, pertanto potrebbe benissimo essere anche formaggio verde".
Io: "Non è che io sia proprio un esperto, ma mi pare che la teoria che la Luna venga dalla Terra sia stata abbandonata. Inoltre, non sapere da dove è venuta la roccia non la trasforma in formaggio".
Giovanni: "A-ha! Hai appena ammesso che gli scienziati si sbagliano! Noi invece sappiamo che Renato ha sempre ragione!"
Io: "Ah sì?"
Maria: "Certo che sì! Lo dice il punto 5".
Io: "Un attimo. Voi mi state dicendo che Renato ha sempre ragione perché lo dice la lista; che la lista è veritiera perché l'ha dettata Renato; e che l'ha dettata Renato perché lo dice la lista. Questa è logica circolare. È esattamente come dire: `Renato ha ragione perché dice di aver ragione'".
Giovanni: "Hai afferrato in pieno! È così gratificante, vedere qualcuno che si avvicina al pensiero di Renato!"
Io: "Ma... aaaaaah, lasciamo perdere. Cos'è quella storia dei würstel?"
Maria arrossisce. Giovanni dice: "Würstel, in un panino, niente condimenti. Questo è il modo di mangiarli secondo Renato. Tutte le altre maniere sono sbagliate".
Io: "E se non ho un panino?"
Giovanni: "Niente panino, niente würstel. Un würstel senza panino è sbagliato".
Io: "Niente spezie? Niente senape?"
Maria sembra molto colpita. Giovanni urla: "Non c'è bisogno di usare un linguaggio simile! Ogni condimento è sbagliato!"
Io: "Quindi, una bella montagna di crauti con sopra dei würstel tagliati a pezzetti, sarebbe fuori discussione?"
Maria si caccia le dita nelle orecchie: "Non voglio ascoltare! La la la la la la la..."
Giovanni: "È disgustoso! Solo un maniaco pervertito mangerebbe quella roba..."
Io: "Ma è buona! Io la mangio sempre".
Maria sviene. Giovanni la tira su: "Beh, se avessi saputo che eri uno di quelli, non avrei sprecato il mio tempo. Quando Renato ti pesterà di santa ragione, io sarò là a contarmi i miei soldi e a riderti in faccia. Bacerò il culo a Renato per te, crautarolo tagliawürstel senzapane!"
Detto ciò, Giovanni si è trascinato Maria fino alla macchina, ed è partito sgommando.
Qualcuno vuole del ketchup? :-)